Lei |
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Un film di Spike Jonze.
Con Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Amy Adams, Rooney Mara.
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Titolo originale Her.
Drammatico,
durata 126 min.
- USA 2013.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 13 marzo 2014.
MYMONETRO
Lei
valutazione media:
4,09
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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l'Amore ai tempi del computerdi Fabio CappelliFeedback: 411 | altri commenti e recensioni di Fabio Cappelli |
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sabato 22 marzo 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
LEI, il film di Spike, è ambientato in un futuro abbastanza prossimo, in una New York linda, dai colori pastello e soprattutto silenziosa, tranquilla, quasi asettica, che colpisce per l'assenza di rumori, urla e soprattutto voci, eccetto quella di Samantha, l'amore di Theodore (Joaquin Phoenix), uno scrittore di serie B che si guadagna da vivere scrivendo lettere. La cosa che colpisce di "LEI" è la solitudine, quella famigliare, dei sentimenti, quella corporea, l'incapacità di scambiarsi il piacere fisico, gli umori, i liquidi organici. I protagonisti, cellule di una società che ha delegato oramai tutto al computer, al virtuale, si dedicano solo all'erotismo verbale e all'onanismo. Non si fa più sesso, lo si immagina, Theodore non lo cerca più, lo sfugge quando gli capita, neanche lo desidera, gli è sufficiente fantasticare sul corpo dell'Os1 Samantha per sentirsi appagato, d'altra parte un corpo disegnato dalla propria immaginazione è un corpo perfetto, candido e peccaminoso, poetico ed eccitante allo stesso tempo. Il finale del film ci riserva una sorpresa, e dona una speranza: i computer non avranno più voglia di dialogare con gli umani, troppo scontanti e privi di sorprese, e gli umani torneranno a scambiarsi effusioni. Le scene che colpiscono sono quelle dell'abbraccio a sorpresa di Theodore con la sua amica, che rimane stupita di quel contatto fisico, e la finale, in cui la stessa amica reclina affettuesamente la testa sulla spalla del protagonista. Il film non è un capolavoro, ma va visto per la fotografia, per la recitazione di Phoenix, per la voce della brava Ramazzotti e come vaccino contro l'uso smodato della tecnologia, e infine come incoraggiamento a fare l'amore, quello vero, corporeo e mentale, tra esseri umani meno pensanti e più carnali.
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