Django Unchained |
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Un film di Quentin Tarantino.
Con Jamie Foxx, Christoph Waltz, Leonardo DiCaprio, Samuel L. Jackson, Kerry Washington.
continua»
Titolo originale Django Unchained.
Western,
durata 165 min.
- USA 2013.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 17 gennaio 2013.
MYMONETRO
Django Unchained
valutazione media:
3,66
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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DJANGO UNCHAINEDdi KillBillvol2Feedback: 361 | altri commenti e recensioni di KillBillvol2 |
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sabato 9 febbraio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giunto al suo ottavo film in vent'anni, dopo aver dato prova del suo meglio nel fantastico Bastardi Senza Gloria, si cimenta per la prima volta nel genere che da sempre dichiara apertamente di adorare: il western e il suo sottogenere all'italiana, lo spaghetti-western. E lo fa in gran stile, con un budget di 100 milioni di dollari, che è riuscito facilmente a riguadagnare con l'enorme successo del film, e questi soldi sono andati a buon fine. Non è un western nel senso più stretto della parola, anche solo per il fatto che non è ambientato nel west America ma nel Sud durante la Schavitù, due anni prima della guerra civile, come ci informa fin da subito una dedascalia, dando continuamente un luogo ben precisato all'azione. Un altro elemento che lo discosta dai classici western, che di norma non avevano una locazione precisa, e anche per il fatto che il Biondo e tutti i personaggi di Clint Eastwood sono senza nome, misteriosi, molte volte senza scrupoli, il protagonista di Tarantino, invece, ha un nome, e lo mette anche in evidenza direttamente nel titolo: Django Unchained. Il titolo è ispirato al film di Sergio Corbucci Django del 1966 interpretato da Franco Nero, che qua si ritaglia un divertente cameo, e dopo il successo di quel Django ne furono fatti moltissimi altri che includevano il nome di questo eroe, anche se di fatto non c'entravano niente con il personaggio di Franco Nero. E il Django di Tarantino appartiene a questa categoria. Infatti, Jamie Foxx non è nient'altro che uno schiavo liberato da un cacciatore di taglie tedesco che se ne serve per trovare i fratelli Brittle... Finita la missione, Django vuole recuperare sua moglie, finita tra le grinfie di un sadico latifondista interpretato da Di Caprio. Unchained significa letterelmente "senza catene/s-catenato", ma più che il protagonista, e il regista e sceneggiatore ad essere scatenato, e lo fa con tutte le idee geniali che gli vengono in mente in una prima parte (più o meno un ora e un quarto di film) eccezionale, e questa prima parte è in assoluto il miglior film da Q.T. Poi entra in scena il personaggio di DiCaprio, e con lui l'azione si sposta dall'esterno all'interno, ed entrano in gioco i formidabili dialoghi che hanno reso famoso il regista, mostrando un gruppo di persone che cenano, con gli attori che cercano in ogni modo di superare se stessi, senza mai annoiare. E negli ultimi dieci minuti, nei quali il regista si "concede" un cameo che non faceva dai tempi delle Iene, tutto ritorna all'esterno, fino alla resa dei conti finale, che vale il film insieme alla geniale scena del KKK. E' diverso e simile alla precedente opera di Tarantino, con la quale forse non regge il confronto, ma rimane un film spettacolare, intrattenimento puro, che tiene incollati alla poltrona per due ore e tre quarti che passano fin troppo velocemente. Il montaggio di Fred Raskin è più che soddisfacente dopo la scomparsa della montatrice del regista Sally Menke, incluso quello sonoro, con dei brani a dir poco fantastici, che vanno dalle famose colonne sonore di dei classici Western a Jim Croce, fino alla nuova canzone di Elisa, scritta apposta da Ennio Morricone per il film. Non può essere dimenticato, che ciò sia un bene o un male è lo spettatore a deciderlo, e neanche confuso con un qualsiasi altro film. Per finire gli attori sono tutti fantastici, da Jamie Foxx a Christoph Waltz che DEVE vincere di nuovo e subito un altro Oscar, fino a Samuel L. Jackson invecchiato ma bravissimo, mentre l'unico che non soddisfa appieno è l'unica vera star del film, ovvero Di Caprio, che nononostante abbia dato una grande interpretazione, diventa troppo caricaturale e diminuisce di credibilità, e la Washington fa quello che deve fare: la donzella in pericolo, che non c'entra niente con le Bad Girls alle quali ci aveva abituato Quentin, come la Beatrix Kiddo di Kill Bill o il gruppo di Grindhaouse A Prova di Morte, ma è Broomhilda, in attesa che il suo Sigfrido la venga a salvare. E Sigfrido la salva nel modo migliore possibile e immaginabile, come solo Tarantino poteva immaginarsi.
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