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Ultimo aggiornamento venerdì 16 giugno 2023
Un uomo lascia Parigi per New York per seguire i suoi figli. Si trasferisce a Chinatown dove inizia la stesura del suo primo libro e probabilmente una nuova vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Rompicapo a New York ha incassato 129 mila euro .
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Xavier Russeau vive a Parigi, ha quarant'anni, una moglie, due figli e una crisi da gestire. Wendy, la sua compagna, lo sta lasciando per un fidanzato ricco e americano con cui si trasferisce presto nel cuore di Manhattan. Deciso a crescere i suoi bambini e ad occuparsi della loro educazione, Xavier lascia Parigi per New York dove ricomincia da zero. Lo accolgono e lo assistono Ju e Isabelle, l'amica lesbica che desiderava un figlio e a cui ha donato il seme. Accomodato molto presto in un appartamento di Chinatown, Xavier scrive il suo romanzo, si prende cura dei suoi figli, firma le carte del divorzio, organizza un matrimonio bianco per ottenere la cittadinanza americana, resiste alle pressioni dell'ufficio immigrazione e ospita Martine, la sua prima fidanzata in viaggio di 'affari' a New York. La vita per lui sembra complicata e complicarsi ma il lieto fine è dietro l'angolo e all'ombra dei grattacieli.
Rompicapo a New York è il terzo atto di una saga avviata nel 2002 con L'appartamento spagnolo, cult pop della generazione Erasmus.
Successo di pubblico e plauso di critica, il college-movie per il Vecchio Continente ispirò a Cédric Klapisch un seguito euro-sentimentale, che trasferiva Xavier Russeau a San Pietroburgo o lo 'interrompeva' loser e indeciso in amore (Bambole russe). Dodici anni dopo l'esperienza comunitaria a Barcellona, in compagnia di Isabelle, Wendy e Martine, capisaldi indiscussi della sua vita, Xavier è diventato padre e scrittore eternamente in fuga e lontano dal punto di partenza. Espatriato dall'altra parte dell'Oceano, spetta a New York questa volta accoglierne la precarietà esistenziale e svolgerne la biografia conclusiva (ha promesso il regista).
Rompicapo a New York come L'amore fugge (quinta e ultima avventura di Antoine Doinel) comincia da una fine provvisoria. Fine formalizzata con un divorzio consensuale pari a quello che fece scalpore nel film di Truffaut. A fuggire nella commedia 'rompicapo' di Klapisch è l'amore, che nondimeno rientra nell'appartamento sempre spalancato di Xavier, impegnato con la ex moglie, con il primo amore e con la vecchia amica. Erede incantato di Antoine Doinel, Xavier Russeau è un uomo del suo tempo che ha bisogno di fare pace con la vita. Interpretato dal medesimo attore (Romain Duris) nello spazio di dodici anni, Xavier oscilla tra passato e presente. Un presente in cui vorrebbe radicarsi e trovare 'casa' mentre fa il punto della situazione, riepilogando per il pubblico i precedenti. La voce fuori campo di Romain Duris rinforza allora i flashback, che riassumono in foto, parole e immagini i brani di vita del suo personaggio. La ripresa del passato permette di misurare la psicologia attuale del protagonista e quella delle 'sue' donne, ristabilendo la verità dentro un romanzo 'autobiografico' di cui Xavier condivide la creazione. Come per i capitoli precedenti, la presenza femminile è decisiva nella vita del protagonista, che sperimenta e testimonia il caotico carosello che è diventata la famiglia a seguito dell'instabilità coniugale, dell'evoluzione dell'identità, del protagonismo femminile, dell'aumento delle convivenze more uxorio, della riduzione della fecondità, della pluralizzazione dei modelli familiari (le famiglie monogenitore, uni personali, ricostituite, 'di fatto').
Soggetto coinvolto nella vita dei figli e in quella delle sue compagne, interpretate ancora una volta da Kelly Reilly, Audrey Tautou e Cécile de France, Xavier incarna un'avventura umana eccezionale che dovrà decidersi ad andare da A a B. E se ieri il punto critico era quello da cui partire, oggi è quello a cui arrivare. Un luogo fisico e ideale dove costruire e 'abitare'. Perché Xavier come Manhattan, che si risolleva alle sue spalle, è under construction. A piedi tra gli immobili, che le gru emergono dalla terra, e i cantieri, che interrompono l'infinità delle avenue, il protagonista intreccia la trama della sua vita, decidendo quale vivere e con chi. Almeno fino alla prossima capitale e alla prossima stagione.
ROMPICAPO A NEW YORK disponibile in DVD o BluRay |
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Mesdames et messieurs, voilà "L'appartamento spagnolo - troisième partie". In tempi di serializzazioni selvagge anche gli studenti Erasmus vengono seguiti da una telecamera nelle loro quotidiane vicissitudini, ad intervalli regolari di dieci anni. La domanda che sorge spontanea è: ma ce n'era davvero bisogno? Passi un secondo (fiacco) film che riprendeva i personaggi [...] Vai alla recensione »
SE non conosci New York e se (come me) ti ha sempre spaventato l'idea di andarci a vivere, con questo film forse riconfermerai lo spavento o ti ricrederai vedendo la Grande Mela da una differente prospettiva: più umanamente varia, caoticamente vivibile e tutto sommato divertente, seppur molto complicata... Tanto per usare un pudico eufemismo, essendo la situazione del protagonista a dir [...] Vai alla recensione »
Cédric Klapisch trae ispirazione - per la sua saga iniziata nel 2002 – da Antoine Doinel storico personaggio cinematografico le cui vicende sono state illustrate da Truffaut in vari films da “I quattrocento colpi” a “Baci rubati”. Doinel è un personaggio in cui si è identificato tutta una generazione di giovani, gli stessi che leggevano “Il giovane [...] Vai alla recensione »
Questo film è sicuramente nella scia della generazione Erasmus, ragazzi che vanno, ragazzi che vengono. Cedric Klapish, infatti, ha già raccontato le storie di Xavier Russeau, prima studente, nell’appartamento spagnolo e poi a San Pietroburgo in bambole russe. Ora il protagonista, interpretato da Romain Duris, è uno scrittore quarantenne di successo, con due bambini ed una [...] Vai alla recensione »
Sono rimasto deluso perchè il film è la solita, banale commedia che sarebbe stato lecito attendersi da un film statunitense, ma che sinceramente non mi sarei mai aspettato da una produzione francese, generalmente di qualità superiore. Sarà stata forse l'ambientazione, appunto newyorkese, a indurre un appiattimento della sceneggiatura su canoni più consoni a quelle [...] Vai alla recensione »
Generalmente i film francesi, profondamente diversi dai nostri, possono apparire statici e noiosi, soprattutto i film commedia; non è il caso di questo “Rompicapo a New York” dove la mano di Luc Besson si vede tutta anche se a firmare la regia è Cedric Klapish (L’appartamento spagnolo, Parigi, Bambole russe).ù In pratica è un film francese con tutti [...] Vai alla recensione »
Insomma un bel film, non certo un capolavoro, ma si lascia guardare con piacere. Personaggi più incasinati di cosi non si puo ma non ci sono drammi, solo difficoltà passeggere affrontate con buonumore, sorrisi e leggerezza. Quest ultima è davvero notevole. Ci sono situazioni strane, a volte poco verosimili, ma nel caos totale della gente che vive nelle grandi metropoli attuali [...] Vai alla recensione »
Il biglietto d’acquistare per “Rompicapo a New York” è : 3)Di Pomeriggio “Rompicapo a New York” è un film del 2014 scritto e diretto da Cédric Klapisch con : Romain Duris, Audrey Tautou, Cécile De France, Kelly Reilly, Sandrine Holt. Non amo particolarmente le trilogie o comunque i film o i libri che si trascinano nel corso [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un quarantenne che, dopo la separazione dalla propria moglie ed al di lei trasferimento da Parigi a New York, al fine di poter stare insieme ai propri figli, decide anch'egli di trasferirsi nella Grande Mela e qui iniziare nuovamente una vita. Dal momento del suo arrivo in città, il protagonista dovrà affrontare ovviamente una realtà del tutto [...] Vai alla recensione »
Sinceramente mediocre questo film; solite situazioni di prese e lasciate sentimentali condite dalle solite disavventure in terra straniera. Pochissimi spunti degni di interesse, recitazione alquanto piatta e regia che non riesce a dare ritmo e verve all'impianto narrativo. Tutto sommato evitabile.
C'è sempre bisogno di film come questo, con quella leggerezza e quei sentimenti che fanno bene, senza peraltro sconfinare nella fattoria del mulino bianco. Confesso che Duris mi stava un po' antipatico, dopo che l'avevo visto nei panni del prete cattivo in "Il segreto". Qui l'ho trovato simpaticissimo, anche più a suo agio per via di quel largo sorriso che gli [...] Vai alla recensione »
Intrecci voluti e compiaciuti, sterili e noiosi. Cose viste e riviste, con previsione finale incorporata. Spiritosaggini senza sugo, modestia imbarazzante. Non suscita interesse.
Film su una città in degrado e con persone in degrado, mi ha messo tristezza.....
La complicata vita di un padre separato a New York. Non molto divertente, anzi, a tratti pesantuccio.
E' INUTILE, I FRANCESI, COL GENERE COMMEDIA, NON E' CHE CI SAPPIANO FARE GRANCHE'. PERSONAGGI IMPALPABILI E REGIA APPROSSIMATIVA. SCENEGGIATURA CHE SCIMIOTTA IL GENIO CREATIVO E LA SCRITTURA DI WOODY ALLEN. PROTAGONISTI ASSOLUTI E FASTIDIOSI DEL FILM I CAPELLI SEMPRE UNTI E SPETTINATI DI TALE ROMAIN DURIS CHE ESIBISCE PERENNEMENTE UNA BARBA TRASANDATA DI TRE GIORNI E UN ABBIGLIAMENTO PROBABILMENTE [...] Vai alla recensione »
La vita è complicata ma insomma non più di tanto se la si vede da New York, epicentro di ogni mescolanza e opportunità. Nel capitolo terzo della trilogia Cédric Klapisch fa ritrovare intorno a Xavier (Romain Duris) la Martine di Audrey Tatou, la Isabelle di Cécile de France e la Wendy di Kelly Reilly dei tempi dell'Erasmus a Barcellona. Cioè del primo film L'appartamento spagnolo , e del secondo Le [...] Vai alla recensione »
Xavier (Romain Duris) ha compiuto 40 anni, ha due figli, una compagna, Wendy (Kelly Reilly), qualche romanzo all'attivo e un destino che lo attende a New York. A Chinatown scoprirà come arte (letteratura) e vita possano andare a braccetto e che il passato non passa: si separa, ritrova la lesbica Isabelle (Cécile de France), riscopre l'ex Martine (Audrey Tautou).
Ne L'appartamento spagnolo (2002) era un universitario pronto a conoscere, durante l'Erasmus a Barcellona, nuovi amici ma soprattutto gli aspetti più eccitanti e pericolosi (relazione con donna sposata) del sesso. In Bambole russe (2005) lo avremmo ammirato acrobatico precario parigino pronto a redimersi solo nel finale. In Rompicapo a New York ritroviamo Xavier Rousseau (ancora l'incredibilmente credibile [...] Vai alla recensione »
Correva il 2002 quando in quel di Barcellona, alcuni studenti europei si incontrarono nel caos di un Appartamento spagnolo; qualche anno dopo in Bambole russe, quegli stessi personaggi si sono ritrovati ad affrontare, fra Londra a Mosca, le prime sfide dell'età adulta. Ora, in Rompicapo a New York - sulle orme della ex moglie Wendy che con i figlioletti ha raggiunto il nuovo compagno a Manhattan [...] Vai alla recensione »
La grande Mela come una piccola anima: mutevole, meticcia, perplessa. Scrittore parigino (Duris impersonale), separato a New York, padre di due figli che vivono con il patrigno, aiuta amica (De France maschia) donando sperma per coppia lesbica, ma diventato marito di cinesina per ottenere green card cede all'amore di una ex (Tautou smortina), madre di altri due bimbi E vissero tutti disorientati e [...] Vai alla recensione »