ashtray_bliss
|
giovedì 24 luglio 2014
|
calvario. opera riflessiva ed introspettiva.
|
|
|
|
Partendo dal presupposto che Calvary non e' un film comico, non almeno nel senso tradizionae del termine, bisogna osservare ed ammettere che si tratta di un'opera non trascurabile, ma di un mix assai riuscito tra un vero e proprio dramma (il calvario di un uomo) e una black comedy dove non mancano tocchi di black humor sparse per tutta la durata del film, vedi la frase-lancio sul poster ufficiale del film "Killing a priest on Sunday. That'll be a good one!". Cosi come non manca la satira e la dissacrazione, qui pero' tendono ad assumere un ruolo di critica nei confronti della societa' moderna.
[+]
Partendo dal presupposto che Calvary non e' un film comico, non almeno nel senso tradizionae del termine, bisogna osservare ed ammettere che si tratta di un'opera non trascurabile, ma di un mix assai riuscito tra un vero e proprio dramma (il calvario di un uomo) e una black comedy dove non mancano tocchi di black humor sparse per tutta la durata del film, vedi la frase-lancio sul poster ufficiale del film "Killing a priest on Sunday. That'll be a good one!". Cosi come non manca la satira e la dissacrazione, qui pero' tendono ad assumere un ruolo di critica nei confronti della societa' moderna. Una societa' sempre piu' persa, cieca, chiusa, un mondo gia' alla deriva che non puo' e non vuole essere salvato. Il film, altamente metaforico, trasporta allo spettatore un senso di amarezza e dispiacere per le sorti di questa umanita', completamente distaccata da qualsiasi tipo di empatia, di fede o di spiritualita'. Un'umanita' fredda, blanda e statica che non da' importanza ne' alla vita umana ne a cio' che di bello la vita ha da offrire.
Entriamo cosi nel vivo della vicenda: nel confessionale di una chiesa di provincia, una domenica come tante altre, un uomo dall'identita' ignota sia per lo spettatore che per il protagonista, confessa la sua decisione di commettere un omicidio: uccidere lo stesso prete al quale si sta rivolgendo in quel preciso istante. Un gesto orribile ed insensato che verra' compiuto per vendicare le atroci sofferenze, violenze e soprusi subiti dal narattore durante la sua infanzia per mano di esponenti del clero. Ma l'omicidio non avra' luogo immediatamente; al prete verra' dato un arco di tempo pari ad una settimana. Sette giorni completi per poter sistemarsi con cose e persone prima di dire definitivamente addio a questo mondo.
Da li' avra' inizio un vero e proprio calvario psichico e fisico per padre James (Gleeson) che durante questo piccolo arco di tempo tentera' di avvicinarsi, uno ad uno, agli abitanti della piccola comunita' irlandese della quale fa' parte, nel tentativo di riconoscere il possibile tormentatore e farlo ragionare sulle conseguenze delle proprie azioni. Ma non solo. In quel periodo gli fara' visita la figlia, una giovane donna tormentata da vari problemi di salute legati al suo passato, e cerchera' di ricostituire un legame col padre dopo anni di assenze e silenzi. Giorno dopo giorno il calvario di padre James sara' in crescendo mentre piu' cerchera' di avvicinarsi ai suoi concittadini piu' riscontrera' ostilita', derisione, avversione nei suoi confronti. Si rendera' conto di essere circondato da persone false, ipocrite ma sopratutto disinteressate: nei suoi confronti, nei confronti della Chiesa che lui rappresenta, allontanatesi da qualsiasi tipo di fede o spiritualita'. Dal gestore del pub, passando per il ricco e snob imprenditore che e' dominato da una totale e acciecante apatia verso cose e persone, arrivando al cinico e arrogante medico della cittadina, per finire col macellaio e poliziotto. Tutti sono possibili carnefici. Tutti sono accomunati dal distacco e dal disprezzo che nutrono verso la Chiesa e colui che la rappresenta. Nessun modo per capire chi di loro sara' l'assassino materiale, perche' in realta', sono tutti uguali, identici, tutti lo stanno uccidendo lentamente mentre prosegue il cammino verso il Calvario finale, prevedibile ed inevitabile.
Arrivando alla scena finale, in un'escalation di sentimenti provocati dai minuti che precedono l'arrivo del prete sulla spiaggia, luogo prestabilito per la conclusione della vicenda. Il faccia a faccia finale con colui che si rivelera' essere il suo assassino. Scena intensa di dialoghi maturi, taglienti, con cospicue note di humor noir anche negli ultimi momenti di vita del protagonista. Ma in verita' non ha tanta importanza chi preme materialmente il grilletto, l'identita' del killer, appunto perche' durante tutto il suo martirio, il suo calvario silenzioso tutti hanno contribuito a condannarlo.
James diventa il capro espiatorio di una societa' che vive nel peccato ma non ha alcuna volonta' di redimersi. Caricandosi dunque di colpe che non gli appartengono e non riconosce (lui stesso dira' che non e' la chiesa, ma un semplice rappresentante) affrontera' l'inevitabile epilogo del Calvario.
Film intenso e dalle molteplici sfaccettature e tematiche: La perdizione e declino della Chiesa Cattolica, gli scandali nei quali si sono immersi gran parte dei suoi esponenti, la perdita della fede e della spiritualita' delle persone comuni che sempre piu' frequentemente tendono ad affrontare il tema della religiosita' con ironia, dileggio e disprezzo. La micrografia della societa' fotografata in Calvary non e' lontana da quella che viviamo tutti i giorni, nella quale siamo immersi. Una societa' sprofondata nel caos, nell'apatia, nella colpa e nel peccato. Ma nessuno vuole veramente salvarsi. L'eroismo del prete innocente disposto a sopportare un fardello che non gli appartiene non viene riconosciuto ne' valorizzato da nessuno, se non dalla figlia (l'unico personaggio positivo della storia, insieme alla turista-credente). Nessuno e' una causa persa ma per alcune persone non fa' differenza, non desideranno essere salvate da se stesse, non gli importa delle loro azioni, incoscienti o malvagie. Tantomeno delle loro conseguenze.
Supportato da una interpretazione intensa e solida di Gleeson e da una regia impeccabilmente orchestrata, sullo sfondo di una Irlanda inedita', bellissima e selvaggia (fotografia stupenda), il film si propone subito come un'opera imperdibile che fa' riflettere e discutere e forse nel mezzo, giusto per alleviare lo spettatore dal dramma proposto, riesce a rubare qualche sorriso grazie alle battute perfettamente condite nei dialoghi, a volte duri ma mai banali.
Un'opera struggente, nervosa davanti alla quale risulta impossibile restare indifferenti. Consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ashtray_bliss »
[ - ] lascia un commento a ashtray_bliss »
|
|
d'accordo? |
|
beppe baiocchi
|
domenica 17 gennaio 2016
|
le difficoltà di una scelta morale
|
|
|
|
La storia parte da un confessionale, in chiesa, in un paesino sperduto irlandese. L'uomo che si confessa annuncia a padre James (Brendan Gleeson, il nostro protagonista) di aver subito violenza da un prete pedofilo in gioventù e per una sorta di vendetta verso la chiesa decide di uccidere il parroco della sua comunità (nonostante fosse una persona buona) la domenica successiva.
Padre James dovrà quindi affrontare una importante scelta morale quella di accettare la sua morte e farsi carico delle colpe della Chiesa oppure rinunciare alla sua morale e andare via. Il suo "calvario" durerà la settimana che aspetta prima della sua eventuale morte, durante le quali Padre James si interfaccerà con le persone della comunità, con la sua famiglia (una figlia avuta prima di essere diventato prete) e con la comunità religiosa a cui fa rifermento.
[+]
La storia parte da un confessionale, in chiesa, in un paesino sperduto irlandese. L'uomo che si confessa annuncia a padre James (Brendan Gleeson, il nostro protagonista) di aver subito violenza da un prete pedofilo in gioventù e per una sorta di vendetta verso la chiesa decide di uccidere il parroco della sua comunità (nonostante fosse una persona buona) la domenica successiva.
Padre James dovrà quindi affrontare una importante scelta morale quella di accettare la sua morte e farsi carico delle colpe della Chiesa oppure rinunciare alla sua morale e andare via. Il suo "calvario" durerà la settimana che aspetta prima della sua eventuale morte, durante le quali Padre James si interfaccerà con le persone della comunità, con la sua famiglia (una figlia avuta prima di essere diventato prete) e con la comunità religiosa a cui fa rifermento. Stupisce subito il modo di raccontare questa storia, infatti i toni non sono quelli del dramma esistenziale, bensì è un film piuttosto vivace, a tratti condito con elementi grotteschi di commedia nera, cosa che non fa pesare la visione, e non da noia. Una lode al regista John Michael McDonald e al suo direttore della fotografia per aver realizzato un film davvero ben girato. A livello visivo, nonostante sia un film molto semplice, che mostra una semplice comunità di paese, regala inquadrature visivamente impattanti e risulta una vera gioia per gli occhi. Spicca tra gli attori il protagonista, Brendan Gleeson, che regala una ottima prova. Un film che in qualche modo è anche una denuncia della società dove gli uomini vengono mostrati come peccatori, ed è anche una denuncia verso la chiesa (il riferimento al caso dei preti pedofili o l'atteggiamento dei membri della comunità religiosa con cui si interfaccia il protagonista). La persona che "moralmente" risulta migliore è proprio Padre James, che da novello Gesù dovrà decidere se il suo sacrificio redimerà i peccati o se sarà del tutto inutile. Il messaggio che forte esce dal film è la potenza del perdono, dando ad una visione del mondo comunque negativa una speranza.
Una bella scoperta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a beppe baiocchi »
[ - ] lascia un commento a beppe baiocchi »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
lunedì 27 luglio 2015
|
ferite che non si rimarginano
|
|
|
|
Irlanda. Il parroco di una piccola comunità riceve una drammatica confessione: da lì a una settimana verrà ucciso da uomo che vuole così vendicarsi delle violenze subite da un prete quando era giovane.
Un piccolo capolavoro che arriva dritto dall'Irlanda un paese profondamente ferito al cuore dagli scandali che ne hanno coinvolto la propria Chiesa. Il film prende le mosse proprio da questo e da quanto lavoro ci sia ancora da fare per cercare di sanare queste ferite difficilmente rimarginabili. Un'altra scena è molto toccante in proposito ed è quando il parroco cammina insieme ad una ragazzina e il padre lo apostrofa severamente pensando a chissà cosa.
[+]
Irlanda. Il parroco di una piccola comunità riceve una drammatica confessione: da lì a una settimana verrà ucciso da uomo che vuole così vendicarsi delle violenze subite da un prete quando era giovane.
Un piccolo capolavoro che arriva dritto dall'Irlanda un paese profondamente ferito al cuore dagli scandali che ne hanno coinvolto la propria Chiesa. Il film prende le mosse proprio da questo e da quanto lavoro ci sia ancora da fare per cercare di sanare queste ferite difficilmente rimarginabili. Un'altra scena è molto toccante in proposito ed è quando il parroco cammina insieme ad una ragazzina e il padre lo apostrofa severamente pensando a chissà cosa. Da questo filone principale si dipanano una serie di altre vicende che vedono il parroco protagonista che se la deve vedere con le diverse anime che popolano la sua parrocchia e allo stesso tempo deve fare i conti con una figlia problematica vittima della droga e delle pulsioni suicide. Insomma un film tosto e dolente e grigio come la fotografia di questa pellicola accompagnata da una malinconica colonna sonora. Il cast è perfetto e spicca un Breandan Gleeson letteralmente in stato di grazia che regala una interpretazione meravigliosa. Un piccolo gioiellino proveniente dall'irlanda e davvero imperdibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
enrico danelli
|
sabato 23 aprile 2016
|
il calvario delle vittime innocenti
|
|
|
|
Per apprezzare questo film bisogna cercare un filo rosso nell'ammasso disgustoso e informe di storie e personaggi che il film stesso ci propone. Gli elementi di distrazione sono tantissimi, primo fra tutti quello di considerare padre James come l'unico protagonista e di attribuire a lui soltanto l'esperienza del calvario quasi fosse un innocente agnello sacrificale (un Gesù Cristo dei nostri tempi). Primo : non è affatto innocente: ex alcolista, è violento ed egoista (ha abbandonato una figlia lasciandola orfana di padre oltre che di madre) e soprattutto è "indifferente e distaccato" (per sua stessa ammisisone) sul tema degli abusi sessuali all'interno della Chiesa.
[+]
Per apprezzare questo film bisogna cercare un filo rosso nell'ammasso disgustoso e informe di storie e personaggi che il film stesso ci propone. Gli elementi di distrazione sono tantissimi, primo fra tutti quello di considerare padre James come l'unico protagonista e di attribuire a lui soltanto l'esperienza del calvario quasi fosse un innocente agnello sacrificale (un Gesù Cristo dei nostri tempi). Primo : non è affatto innocente: ex alcolista, è violento ed egoista (ha abbandonato una figlia lasciandola orfana di padre oltre che di madre) e soprattutto è "indifferente e distaccato" (per sua stessa ammisisone) sul tema degli abusi sessuali all'interno della Chiesa. Secondo: nel film dalla prima scena c'è un co-protagonista che ha vissuto da vero innocente una esperienza dolorosa e traumatica, cioè Jack Brennan. Il vero calvario è quello della sua infanzia abusata e di una esitenza per sempre rovinata da quell'esperienza. Padre James non ha molto da dire nè ai suoi parrocchiani (non riesce a riportarne uno sulla retta via) nè al suo assassino (anzi scatena la sua comprensibile ira finale quando gli dice apertamente di aver pianto per la morte del suo cane ed aver invece provato solo distacco ed indifferenza per gli abusi sessuali sui minori) : è una figura intellettualmente scialba. Invece, a parte l'originalità del personaggio, che Jack Brennan sia il vero protagonista lo si capisce leggendo il sovratitolo del film nella locandina originale : "Uccidere un prete la domenica. Ne verrà fuori una cosa buona" non può essere riferito che a lui. E difatti ne esce la meravigliosa scena finale che lascia presumere una catarsi collettiva ottenuta dal perdono reciproco. Film da riproporre nell'anno del giubileo della misericordia. Le vie del signore sono infinite.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enrico danelli »
[ - ] lascia un commento a enrico danelli »
|
|
d'accordo? |
|
luca scialo
|
venerdì 24 aprile 2020
|
la crisi della fede in un paese che ci ha creduto
|
|
|
|
Padre James è il parroco di una piccola cittadina della Conte di Sligo, molto vicina all'Irlanda del Nord. Buona parte della popolazione, però, è ormai scettica e critica nei confronti della Chiesa. Complici anche gli scandali emersi qualche anno prima, che hanno svelato decenni di abusi sessuali da parte del clero irlandese nei confronti dei bambini. Lo stesso James, che ha preso i voti dopo un matrimonio fallito, dal quale ha avuto una figlia, anch'ella affetta da problemi psicologici per il doppio abbandono dei genitori, non è convinto della toga che indossa. Così, si trova ad affrontare peccatori di ogni risma. Sempre pronti a mettere in dubbio la sua autorevolezza. Uno di loro, durante una confessione, "promette" anche di ucciderlo la settimana successiva.
[+]
Padre James è il parroco di una piccola cittadina della Conte di Sligo, molto vicina all'Irlanda del Nord. Buona parte della popolazione, però, è ormai scettica e critica nei confronti della Chiesa. Complici anche gli scandali emersi qualche anno prima, che hanno svelato decenni di abusi sessuali da parte del clero irlandese nei confronti dei bambini. Lo stesso James, che ha preso i voti dopo un matrimonio fallito, dal quale ha avuto una figlia, anch'ella affetta da problemi psicologici per il doppio abbandono dei genitori, non è convinto della toga che indossa. Così, si trova ad affrontare peccatori di ogni risma. Sempre pronti a mettere in dubbio la sua autorevolezza. Uno di loro, durante una confessione, "promette" anche di ucciderlo la settimana successiva. Proprio perché quel parroco, tutto sommato, non ha colpe. Ed è l'ideale agnello sacrificale. John Michael McDonagh scrive e dirige un film che fa i conti con il grande scandalo che ha travolto la cattolicissima Irlanda. Fatta di prati sconfinati, mari tumultuosi, un vento sferzante e appunto tante Chiese. Quelle che ormai, come dice uno dei protagonisti, hanno fatto il loro tempo. Bellissima la fotografia, che sfrutta a pieno i panorami tipici irlandesi. Che si prestano sempre molto bene a raffigurare l'inquietudine dei protagonisti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca scialo »
[ - ] lascia un commento a luca scialo »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
mercoledì 20 maggio 2015
|
le brutture di una comunità tutte riunite insieme
|
|
|
|
Il titolo italiano "Calvario" non potrebbe che essere più appropriato a questo film che racconta la vita di un prete irlandese che vive le proprie giornate tra seccature, problemi altrui e propri da risolvere, minacce ed un passato alquanto turbolento. Egli infatti è a capo di una chiesa in un piccolo villaggio irlandese ed è quasi un punto di riferimento, o meglio, un bersaglio per i suoi parrocchiani. Nel frattempo egli deve anche affrontare il difficile rapporto che ha con la propria figlia che ha tentato il suicidio e che ha avuto da un suo precedente matrimonio, quando ancora non aveva preso i voti ed era fortemente dedito al bere. In aggiunta, vi sono anche alcuni individui a cui lui non piace e pertanto viene da questi pesantemente minacciato di morte.
[+]
Il titolo italiano "Calvario" non potrebbe che essere più appropriato a questo film che racconta la vita di un prete irlandese che vive le proprie giornate tra seccature, problemi altrui e propri da risolvere, minacce ed un passato alquanto turbolento. Egli infatti è a capo di una chiesa in un piccolo villaggio irlandese ed è quasi un punto di riferimento, o meglio, un bersaglio per i suoi parrocchiani. Nel frattempo egli deve anche affrontare il difficile rapporto che ha con la propria figlia che ha tentato il suicidio e che ha avuto da un suo precedente matrimonio, quando ancora non aveva preso i voti ed era fortemente dedito al bere. In aggiunta, vi sono anche alcuni individui a cui lui non piace e pertanto viene da questi pesantemente minacciato di morte. E' così alla propria chiesa viene appiccato un incendio che distrugge completamente l'edificio e a lui stesso viene puntualmente attuata la minaccia di morte...
Brendan Gleeson è il bravo attore che interpreta il prete e si può dire che solo grazie a lui il film acquista un certo valore che sicuramente, invece, non avrebbe se fosse stato impersonato da un attore mediocre. "Calvario", infatti, è un film per nulla originale nel suo contenuto ed in generale esso risulta anche un poco improbabile: le "brutture", i peccati e le colpe, cioè, dei vari "fedeli" sono portati all'eccesso e concentrati tutti in una quantità ristretta e limitata di popolazione all'interno di un piccolo villaggio. Insomma, troppe eccessive negatività riunite tutte in un solo contesto ed in maniera tale da essere così poco credibili se presentate come esempio al fine di mostrare il marcio della società contemporanea.
Insomma, "Calvario" avrebbe potuto risolversi senza alcun dubbio in una maniera più accettabile e credibile senza incorrere il rischio di essere un racconto esagerato. Peccato!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
|