Benvenuto Presidente!

Bisio è sicuramente un attore sottovalutato sia in relazione alla sua esperienza teatrale che alla sua capacità di adattamento ai personaggi sorretta da una mimica facciale che, in quanto a bravura, ricorda quella dei grandi (Totó e Bramieri per fare due nomi). Purtroppo peró è sottovalutato, ed ecco che gli si propongono copioni come questo di Benvenuto Presidente. Il genere di questo film non è la commedia ma il grottesco: "tutto ció che per essere goffo, paradossale, innaturale, porta al riso senza rallegrare" (treccani). L'idea è carina ma viene sviluppata in maniera inconsistente: il Presidente insegue il figlio con bandiera e cappello dei bersaglieri; si innamora, ricambiato, della segretaria; svolge personalmente le indagini sui servizi segreti deviati; scivola su una fetta di pizza; balla con il presidente del Brasile e con quello del Giappone. I personaggi, con l'esclusione del protagonista, sono appena accennati, evanescenti. I dialoghi e la recitazione, poi, sono quelli da "fiction all'italiana": poca originalità, molto nazional-popolare. In definitiva un film veramente scarso. Anche se si ama questo genere meglio rimanere a casa e risparmiare comunque i soldi del biglietto.