La vita di Adele |
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Un film di Abdellatif Kechiche.
Con Léa Seydoux, Adčle Exarchopoulos, Salim Kechiouche, Mona Walravens, Jérémie Laheurte.
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Titolo originale La Vie d'Adčle.
Drammatico,
durata 179 min.
- Francia 2013.
- Lucky Red
uscita giovedě 24 ottobre 2013.
- VM 14 -
MYMONETRO
La vita di Adele
valutazione media:
4,04
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Inevitabile attrazionedi FabioFeliFeedback: 25659 | altri commenti e recensioni di FabioFeli |
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lunedě 28 ottobre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La vita di Adèle di Abdel Kechiche Anna (Adèle Exarchopoulos) è poco più che un’adolescente, che grazie alla spinta dell’insegnante di francese legge molti libri. In classe gli studenti leggono a turno brani di un bel testo di Marivaux. La giovane passa i pomeriggi con le compagne di classe in un bar, dove si aggira un ragazzo palesemente attratto da lei. La ragazza accetta la corte ed ha con lui la sua prima esperienza sessuale. Ma nei sui sogni appare una donna con i capelli tinti in azzurro, che un giorno ha colpito il suo sguardo incrociandola per la strada. E’ scattata una sorta di imprinting, che ha segnato profondamente Anna. Quando incontra di nuovo in un bar la spigliata Emma (Léa Seydoux), così si chiama la ragazza con i capelli azzurri più grande di qualche anno, esplode una passione incontrollata. L’esperienza sessuale, questa volta, è intensa, dirompente, sconvolgente. Le due donne cominciano una vita insieme. Anna continua a studiare e tiene un diario nel quale scrive i suoi pensieri. Emma disegna e dipinge, ma fatica ad affermarsi come pittrice, finché riesce ad esporre le sue opere nel negozio di un amico gallerista. L’avvenimento viene festeggiato nella casa delle due donne. Anna prepara tutto con cura, occupandosi degli invitati come una vera padrona di casa. Emma ritiene che Anna dovrebbe provare a scrivere e pubblicare racconti o romanzi; non approva il fatto che lavori in un asilo nido. C’è un periodo di scarsa comunicazione tra le due donne; Emma trascura l’amica, che piomba nella solitudine e commette l’errore di uscire con un ragazzo che lavora con lei. Al ritorno a casa Emma impone un confronto durissimo … Si è detto anche troppo della trama del film. Kechiche ci ha abituato a lunghissime scene, con tempi dilatati (ricordate Couscous?). Non meravigli, quindi, la durata delle scene di sesso, che non sono fini a se stesse, integrate come sono nel racconto. Il regista ha il merito (e la fortuna) di avere scoperto Adèle Exarchopoulos, un’attrice straordinaria, giovanissima e con espressioni mutevoli come l’acqua di un lago accarezzato dal vento. E’ capace di sorridere mentre nel suo cuore sta piangendo a dirotto: con il volto riesce a esprimere le due cose nello stesso tempo. Non si può non rimanere commossi. Anche la Seydoux è ben calata nella parte; e tutti gli attori sono ben diretti. Una storia di solitudine e di sofferenza, quindi, ma anche una bella storia d’amore, quel sentimento catastrofico come un movimento tellurico che cancella tutto il mondo riducendolo ad una sola persona. Un ottimo film.
Valutazione *** 1/2
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