Big Bad Wolves

Da predatore a preda, è questo il destino del sospettato killer e pedofilo in Big Bad Wolves. In un film a tinte forti, volutamente grottesco, non sembra esserci spazio per la speranza; un uomo di mezz' età, distrutto dalla morte della sua bambina rapisce e tortura quello che crede sia il colpevole, accompagnato in questo incubo dal poliziotto incaricato di occuparsi del caso. In un susseguirsi di supposizioni, il destino dei personaggi è appeso a quel sottile filo che in questo film separa la verità dalla menzogna. Tarantino lo definisce il film dell' anno, forse in realtà è un film che gli sarebbe sempre piaciuto girare, con un protagonista completamente accecato dal desiderio di vendetta che non ha niente da invidiare alla sposa di Kill Bill o al Dae-su di Park Chan-Wook. Tra il comico e lo splatter, questo thriller israeliano ci fa salire i brividi lungo la schiena, vedendo un protagonista capace di tutto, un protagonista che appena finito di affilare una falce con assoluta tranquillità sale in cucina a cucinare una torta come una casalinga la domenica mattina.