Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Ferzan Ozpetek |
Attori | Kasia Smutniak, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna, Carolina Crescentini Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Paola Minaccioni, Giulia Michelini, Luisa Ranieri. |
Uscita | giovedì 6 marzo 2014 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,72 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 febbraio 2019
Ferzan Ozpetek ci presenta "un film dove si ride e si piange come accade nella vita" in stretta collaborazione con la R&C Produzioni. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Nastri d'Argento, 11 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Allacciate le cinture ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 4,5 milioni di euro e 1,6 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Nell'arco di tredici anni, a partire dai duemila, in una Lecce che scopre il piccolo grande boom economico pugliese, due giovani autoctoni (agli antipodi per estrazione sociale, convinzioni ideologiche, aspirazioni e frequentazioni) si odiano, si amano, si tradiscono, fanno esperienza del dolore e dell'ombra della morte, insomma vivono.
Lei si chiama Elena, di buona famiglia, con ambizioni imprenditoriali, abbandonati gli studi si mette a fare la cameriera, divertita dalla cosa e dal sogno di mettere su un locale tutto suo, spalleggiata dall'amico Fabio, gay e fantasioso. Lui si chiama Antonio, proletario da cartolina, fa il meccanico, è omofobo, ma ha una solida cultura del corpo con tanto di tatuaggi che rasentano la vertigine dell'osso sacro, vagamente razzista, insomma non un buon partito per una ragazza borghese di provincia. I due, fatalmente, si incontrano e si scontrano in una giornata di pioggia, sotto la pensilina densamente affollata di una fermata dell'autobus. Scatta la scintilla che lavora sui contrari, che tanto si sa poi si attraggono. E così sarà. Elena e Antonio, contro il loro stesso ambiente, si innamoreranno e dovranno sostenere le prove della vita e soprattutto quelle della malattia che colpirà lei tredici anno dopo il loro primo incontro. Ospedali, sedute di chemioterapia, capelli che cadono, magrezza insana, occhi segnati... Ma all'improvviso le frecce lineari del tempo sembrano convergere forzandosi a disegnare un cerchio!
Con Allacciate le cinture Ferzan Ozpetek torna ai suoi "primi amori" cinematografici e non a caso torna a scrivere e a farsi produrre da Gianni Romoli, suo co-sceneggiatore per molti dei sui film, da Harem Suare a Saturno contro, i film che lo hanno lanciato e che hanno affermato il suo immaginario e il suo mondo in un'Italia allora molto bacchettona e perbenista. Quindi, dopo la pausa produttiva con Procacci e la Fandango, l'ultimo film realizzato insieme è stato Magnifica presenza, film "in costume" che non ha avuto buoni incassi, Ozepetek torna all'intesa con Romoli ma in un mondo e in un cinema diversi, mutati radicalmente. E così quel tocco naif, che ha sempre caratterizzato le sue pellicole, rischia di diventare a tratti insopportabile quando si immerge nel melò come avviene senza remore in questo Allacciate le cinture. Ora, si può essere empatici verso una storia d'amore che sfonda nel melodramma, qui tra l'altro ospedaliero, e certo sentirsi trasportati dall'abbraccio fatale di questa "storia e destino", ma nel modulare la tensione emotiva è necessario mantenersi un minimo al passo con i tempi. Insomma, spesso in questo film si slitta tra lo sguardo naif e la cartolina, tra l'ingenuità e il modello stereotipato. Sappiamo che Ozpetek è sincero (e questo è tanto), ma il mondo fuori, molto più brutto e cattivo dei tempi di Le fate ignoranti, non lo mette al riparo e forse c'è bisogno di uno scatto in più, di uno sguardo più complesso, di un contraddittorio meno edulcorato.
ALLACCIATE LE CINTURE disponibile in DVD o BluRay |
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Questo film mi ha scaldato il cuore. C’è colore, calore, amore… Il colore della vita, il calore dei sentimenti, il valore dell’amicizia e un amore che emoziona, perché poco ragionato, istintivo, apparentemente freddo ma in realtà molto profondo. Certi critici, pensando di fare i fenomeni, l’hanno subito stroncato, irridendo addirittura ad una delle [...] Vai alla recensione »
Sono rimasto sconcertato dalla differenza tra il giudizio dei cosiddetti critici cinematografici e quello del pubblico, il film è stroncato dagli "esperti" invece il pubblico lo trova coinvolgente e delicato. Alla proiezione nella sala non volava una mosca , segno di una partecipazione emotiva globale . uscito dal cinema non riuscivo a darmi una spiegazione logica di questa discrasia.
Siamo nell’anno 2000, in una Lecce splendida e luminosa come la pietra locale, fotografata con amore dal regista nelle sue mattine brillanti come nelle sue notti animate. Qui vive la giovane Elena (Kasia Smutniak) circondata dall’affetto di amici e familiari, ed in particolare legata all’amico gay Fabio (Filippo Scicchitano): assieme lavorano duramente in un bar e progettano [...] Vai alla recensione »
Avendo letto delle recensioni non proprio favorevoli ero indecisa se vedere Allacciare le cinture, pensando di trovarmi di fronte alla solta storia di amori depressi e anime in pena. Invece, sono contenta di aver visto questo film che ho trovato ben interpretato, con musiche molto accattivanti e con una trama che coinvolge anche nella sua non originalità.
Chi ama Ferzan Ozpetek continuerà ad amarlo, nonostante questa pellicola, bella ma non convincente, bella ma non bellissima. Partiamo dalle cose belle. La storia, innanzitutto. Toccante e coinvolgente. Perchè è pur vero che l'amore tra opposti, con la ragazza intelligente e colta, democratica ed impegnata che si innamora del ragazzaccio bello e rude, muscoloso [...] Vai alla recensione »
Sono entrato in sala, un po' trafelato per la verità, cercando il più possibile di non lasciarmi influenzare da alcuni pareri negativi che avevo sentito qualche giorno prima. Ora posso contraddire quei pareri, troppo poco feroci nei confronti di un film così vuoto. Sarà che la fa da padrone la parola "scopare", sin dai primi minuti -appena conosciuti i personaggi-(Con la poco riuscita gag della zia [...] Vai alla recensione »
Invogliata dal trailer (ed amante del cinema nel week end) sono andata a vedere questo film...mi è piaciuto molto!!! Tanto per cominciare c'è una Kasia veramente eccellente nel suo ruolo; impossibile non sentirsi partecipi con lei delle "turbolenze" della vita. Inoltre dramma e commedia si amalgamano in un'ottima alchimia.
Siamo nell’anno 2000, in una Lecce splendida e luminosa come la pietra locale, fotografata con amore dal regista nelle sue mattine brillanti come nelle sue notti animate. Qui vive la giovane Elena (Kasia Smutniak) circondata dall’affetto di amici e familiari, ed in particolare legata all’amico gay Fabio (Filippo Scicchitano): assieme lavorano duramente in un bar e progettano [...] Vai alla recensione »
“Un grande amore non avrà mai fine” questo il claim del novo film di Ozpetek. Più che sul “non avrà mai fine” la storia innanzitutto ci porta a interrogarci su quel misterioso momento che definisce la nascita di un amore. La vicenda inizialmente ci fa navigare in una trama di relazioni, sensazioni e legami tra un gruppo di amici all’interno del quale nasce l’amore inatteso (e forse anche inspiegabile) [...] Vai alla recensione »
Mezzo voto in più perchè Ozpetek è un bravo regista ma il film non convince completamente . Gli attori non sono tutti all'altezza della situazione . L'idea è interessante ma lo svolgimento un po' confuso . Il racconto della malattia da parte della protagonista è l'unico momento di grande cinema . In sostanza si può vedere , non ci si annoia [...] Vai alla recensione »
Lecce. Una giovane e ambiziosa cameriera e un omofobo e grezzo meccanico si innamorano. Nel corso di tredici anni vivranno diversi momenti: dall'apertura di un nuovo locale alla nascita dei figli fino al tradimento di lui e alla terribile malattia di lei. Riassumendo all'osso la pellicola si potrebbe dire che se da una parte la sceneggiatura offre poco di quanto non si sia già visto [...] Vai alla recensione »
Eros,Thanatos e un regista che cita se stesso: i rimandi ad altri suoi precedenti film sono evidenti (Le Mine Vaganti nella prima parte, Saturno Contro nella seconda). Si ritrovano gli scorci di Lecce,con una spiaggetta nei suoi paraggi; e la Ricci,anche qui nel ruolo della svanita eccentrica e camaleontica che, con battute che spaziano dalla Commedia dell'Arte al Teatro dell'Assurdo, fornisce una [...] Vai alla recensione »
Un buon film sugli affetti più cari. Al centro della pellicola una appassionante storia d'amore e drammi famigliari che purtroppo possono capitare a chiunque, come la notizia di avere il cancro. Il regista fa un buon lavoro, la pellicola risulta molto delicata e in alcuni momenti tocca il cuore. Bravi tutti gli attori,forse il film ,a tratti, nonostante alterni momenti divertenti alla [...] Vai alla recensione »
All'inizio pensi: non è Ferzan Ozpetek. Non è lui il regista che può raccontare la storia terribilmente retorica di una donna che ruba alla sua migliore amica il suo nuovo fidanzato, nonostante siano sfacciatamente diversi, sulla scia smielata e classica del quanto mai falso e antico proverbio "gli opposti si attraggono".
Dopo l’ottimo magnifica presenza Ozpetek torna a raccontate l’amore a modo suo, evidenziando le contraddizioni di un sentimento che negli estremi trova la sua esaltazione. Il film è ambientato a Lecce e racconta la storia di una coppia che trova nelle sue diversità la forza. Elena è una ragazza di buona famiglia, volitiva, energica, priva di pregiudizi ed aperta alla [...] Vai alla recensione »
C'è della maniera in questo film. Mestiere, molto. Sicurezza dei propri mezzi, e fiducia che questi bastino. La storia stenta a decollare e serve il dolore, non senza un pizzico di retorica, a richiamare l'attenzione, e il "trucco" scenico del montaggio con cui il cuore della storia è posto alla fine, dopo il prima e dopo il dopo (13 anni sulla torta), ci svela l'arcan [...] Vai alla recensione »
Come le recenzioni dei critici sembrano "di parte" anche la mia forse lo è: io adoro Ozpetek! L'ho scoperto guardando quasi per caso Le fate ignoranti e c'è subito stato feeling. Adoro le atmosfere che si creano nei suoi film, il dolce amaro, l'ironia sottile e adoro il suo modo di raccontare le storie. Io credo che molti che criticano questo film lo facciano perchè non riescano a coglierne l'essenza: [...] Vai alla recensione »
Allacciate le cinture, ma nonn troppo strette. Si ride e si piange, si parla ma non troppo, e soprattutto non sempre. Ecco, la foza di questo film risiede proprio in questo: le emozioni scelgono di sfogarsi con i silenzi, con il corpo, abbandonando la parola, cui viene affidato un ruolo marginale. E si, perché la parola non riuscirebbe dare la giusta dignità alla prepotenza delle [...] Vai alla recensione »
In questo film non ci sono storie o personaggi originali,colpi di scena o altro di simile,ma è semplicemente la vita che scorre sul grande schermo,la vita di ogni giorno,con problemi,gioie,dolori,emozioni;ognuno di noi potrebbe ritrovarsi.A me è piaciuto proprio per questo,oltre che per il cast,bravissimo,le musiche e la sceneggiatura.consigliabile a chi ama "spaccati di vita".
"Allacciate le cinture" dice bene Ferzan Ozpetek perché questo è un film che punta dritto al cuore e se vuole fa male. La parola che più di tutte riassume la storia è il tempo, tredici anni di vita, di amore, passione, tradimenti che prendono corpo con Kasia Smutniak e Francesco Arca. I due protagonisti sono nel film Elena e Antonio i cui sguardi si incontrano per la prima volta alla fermata del tram [...] Vai alla recensione »
..le allacciamo al decollo e all'atterraggio! Splendido. Infatti, metaforicamente, i protagonisti allacciano le cinture proprio nelle due fasi del film: all'inizio e alla fine. E' proprio nelle fasi di vulnerabilità che paradossalmente sentono di essere vivi, protetti e di avere coraggio: al decollo di una storia d'amore, tra incertezze del futuro e la [...] Vai alla recensione »
Nel 2013 Ferzan Özpetek offriva al pubblico un ritratto di famiglia e amicizia avvolti nel dolore, due fra gli argomenti che maggiormente riguardano da sempre il suo cinema. Un dolore che se in Saturno contro (id.; 2007) era rappresentato da una scomparsa improvvisa, in questa rivisitazione più recente è invece anestetizzato dall’arrivo di una malattia inattesa che fa rivivere [...] Vai alla recensione »
Gli elementi li conosciamo già: allacciate le cinture signori, questa è la vita che decolla e non sai come si atterra. Ozpetek da buon dj combina e scombina gli elementi che più lo affascinano e alla fine ci consegna questo film niente male anche se sono certo a molti non sarà piaciuto. Ma del resto quelli che lo apprezzano lo seguiranno comunque e quelli a cui non piace [...] Vai alla recensione »
Piazzetta Carducci, il barocco pugliese alle luci della notte, giovani aitanti e una zia stravagante. Ozpetek ritorna a Lecce dove le mine, questa volta, decidono di allacciare le cinture prima di buttarsi nel vortice della vita. Così, dopo una statica presentazione dei protagonisti, estranei ed incattiviti (banalmente gli unici degni di nota sotto una pensilina), lentamente la vicenda inizia attorno [...] Vai alla recensione »
Film bellissimo, forse il migliore in assoluto di Ozpetek. La storia fluisce con un ritmo assolutamente reale, naturale. Non v'è nulla di forzato, di "attoriale". I momenti felici si alternano a quelli tragici, magari anche nell'arco della stessa giornata, esattamente come è la vita. Chi non riso anche solo per un attimo al funerale di una persona carissima, pur avendo la morte nel cuore? L'esistenza [...] Vai alla recensione »
La grande bellezza, La migliore offerta, Allacciate le cinture: 3 ottimi film in poco meno di un anno per l'acciaccato cinema italiano, niente male. Il film di Ozpetek m'è piaciuto moltissimo (sono un Ozpefan lo ammetto), all'altezza dei suoi migliori tipo Le fate e Saturno. Amore e dolore sconfinato, riso e pianto scorrono con grande fluidità in questa storia normale, felice [...] Vai alla recensione »
Sulle note della canzone “A mano a mano” di Rino Gaetano, si snodano le scene dell’ultimo film di Ferzan Ozpetec: “Allacciate le cinture”. I protagonisti del film si cercano, si riconoscono fra tanta gente, pur essendo distanti caratterialmente, scelgono di vivere intensamente la propria vita e di rischiare per realizzare progetti importanti.
..le allacciamo al decollo e all'atterraggio! Splendido. Infatti, metaforicamente, i protagonisti allacciano le cinture proprio nelle due fasi del film: all'inizio e alla fine. E' proprio nelle fasi di vulnerabilità che paradossalmente sentono di essere vivi, protetti e di avere coraggio: al decollo di una storia d'amore, tra incertezze del futuro e la [...] Vai alla recensione »
Allacciate le cinture (2014) film di Ferzan Ozpetec con Kasia Smutniak, Paola Minaccioni, Luisa Ranieri, Carolina Crescentini, Francesco Arca, Filippo Scicchitano, Francesco Scianna, Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Giulia MIchelini Un’altra bellissima opera del grande Ozpetec che comincia in sordina, dopo l’iniziale pugno allo stomaco che denuncia un caso comune [...] Vai alla recensione »
Dopo l’ottimo magnifica presenza Ozpetek torna a raccontate l’amore a modo suo, evidenziando le contraddizioni di un sentimento che negli estremi trova la sua esaltazione. Il film è ambientato a Lecce e racconta la storia di una coppia che trova nelle sue diversità la forza. Elena è una ragazza di buona famiglia, volitiva, energica, priva di pregiudizi ed aperta alla [...] Vai alla recensione »
Per chi come me ama Ozpetek e pensa che La finestra di fronte sia uno dei più bei film italiani degli ultimi trentanni è difficile dire se questo ultimo Allacciate le cinture sia piaciuto o no. Sicuramente il paragone, e tra le storie, e nel modo in cui sono raccontate, non regge, e risulta dolorosamente inferiore. Sarà il personaggio del marito che oltre che antipatico sembra [...] Vai alla recensione »
Partiamo da questo: Ozpetek è un bravo regista, ha realizzato delle commedie deliziose, anche con qualche contenuto, facendo sempre scelte intelligenti in tutte le fasi della realizzazione cinematografica. Ma questo “Allacciate le cinture” è però semplicemente un brutto film, veramente brutto. La trama, se così si può dire, è talmente povera [...] Vai alla recensione »
Allacciate le Cinture è una staria d'amore e di amicizia messa a dura prova dalla sofferenza e dal dolore. I protagonisti si chiamano Elena ed Antonio, due giovani impegnati sentimentalmente, che provano una forte attrazione l’uno per l’altra e non riescono a stare lontani. Lasciano i rispettivi compagni e si sposano, creando una vera e propria famiglia con due figli [...] Vai alla recensione »
..le allacciamo al decollo e all'atterraggio! Splendido. Infatti, metaforicamente, i protagonisti allacciano le cinture proprio nelle due fasi del film: all'inizio e alla fine. E' proprio nelle fasi di vulnerabilità che paradossalmente sentono di essere vivi, protetti e di avere coraggio: al decollo di una storia d'amore, tra incertezze del futuro e la [...] Vai alla recensione »
Sapevo che mi sarebbe piaciuto, come per tutti i suoi film pensavo di doverlo ri-vedere prima di esprimermi e invece mi ha colpito la semplicità con cui arriva dritto dentro e.....fuori dei suoi personaggi. Mi è piaciuto e pure tanto, scenografia e fotografia sposate in un perfetto connubio di contrasti emozionali, caldo e freddo, colore e scale di grigi, e che dire dei primi piani [...] Vai alla recensione »
Il fulcro dell'ultima fatica del buon Ozpetek è il cerchio della vita che si apre e si chiude, è un film sul tempo che passa e che non lascia scampo. Arca oggi è forse alla sua più grande scommessa come attore e purtoppo in questo film, non sono riuscita a farmene un'idea per via del suo ruolo quasi marginale e quasi muto.
In questo film di Ozpetek c'è tutto, la vita, la morte, il sesso, l'amore, l'amicizia, la realtà così vera da farti male. Ne esci svuotato. Ma questo film ti porta a riflettere su cose che esistono e che per non soffrire si cerca di non vedere. Film da vedere assolutamente se non si ha paura di affrontare i propri fantasmi o se si vuole finalmente affrontarl,i in maniera [...] Vai alla recensione »
La storia è bella e raccontata correttamente. Elena ed Antonio, completamente agli antipodi si innamorano e formano una famiglia con due figli. Elena, purtroppo qualche anno dopo si ammala di tumore al seno ed i protagonisti, che nel tempo si erano allontanati, abbandonandosi all'abitudine del rapporto quotidiano, riscoprono nel dolore della perdita il loro grande amore.
Film che inizia con un piano-sequenza splendido e che promette meraviglie successive che non mantiene. Sceneggiatura deboluccia con qualche buco di troppo, impreziosita però da una splendida e bravissima Kasia Smutniak. Insomma un film che Ferzan avrebbe potuto anche non fare e che nulla aggiunge al suo valido palmarès.
Film in cui si racconta di una gruppo di cinque amici (due di loro sono fratello e sorella) che trascorrono le proprie giornate dividendosi tra il lavoro di camerieri in un bar e le proprie storie sentimentali, scambiandosi i partners non appena riescono a fare più luce dentro se stessi riguardo i propri sentimenti. La vicenda poi si sposta tredici anni dopo quando i due fratelli sono [...] Vai alla recensione »
Film che non deluderà di certo i fans di Ozpetek desiderosi di sentimento e un pizzico di realtà ma che in chi abbia un minimo di amore per la recitazione non può che suscitare più di una perplessità e mi riferisco AL COME più che AL COSA. Idea tutto sommato buona, ambiziosa ma buona: un melò in cui mescolare passione e malattia, cruda realtà [...] Vai alla recensione »
Innanzitutto una lode al commento di Roy Menarini:inquadra alla perfezione ciò che ho visto ieri sera in sala,spettacolo dell'una di notte (quindi se ho perso qualche sfumatura,nonostante pepsi e caffé, sono scusabile). Mi rimangono impresse bellissime scene,su tutte la rincorsa di Elena sino all'officina e la carnivora necessità di impossessarsi del corpo che lei,e [...] Vai alla recensione »
Ferzan Ozpetek,è uno che sa come scandagliare e mettere a nudo i sentimenti ma, in questo film credo che sia rimasto molto in superficie e non mi spiego il perché !!! Certo il tema trattato non era dei più semplici ,anche se alleggerito dalla delicatezza del regista nel trattare certi argomenti . E’ forse(secondo il mio modestissimo parere) proprio questo che non ha [...] Vai alla recensione »
Il titolo, che già da solo richiama il filone della commedia buonista nazional-popolare, è un ammonimento senz'altro eccessivo rispetto ai pochi rischi che prende questo film assai poco coraggioso, forse il meno tale fra tutti i film di Ozpeteck, che in passato ha dimostrato di affrontare prima di altri registi temi scomodi come l'omosessualità o l'ipocrisia delle convenzion [...] Vai alla recensione »
Il film narra la storia di Elena ( Kasia Smutniak ) una ragazza che vive una vita normale : amici , amore , lavoro , progetti , famiglia ecc. La prima parte del film è una commedia ( come molti film di Ozpetek ) . La seconda parte ,invece, narra la scoperta improvvisa della protagonista di avere una grave malattia. Da qui in poi il film diventa quasi un film drammatico.
“Allacciate le cinture”è un film del 2014 scritto e diretto da Ferzan Özpetek, prodotto da R&C Produzioni e Faros Film in collaborazione con Rai Cinema e il sostegno di Apulia Film Commission. Il cast è composto da; Kasia Smutniak, Francesco Arcà, Filippo Scicchitano, Carolina Crescentini, Elena Sofia Ricci, Carla Signoris, Giulia Michelini, Paola [...] Vai alla recensione »
Ferzan Ozpetek, per me, è uno dei più bravi registi italiani degli ultimi anni, di cui dovremmo essere orgogliosi e che i critici dovrebbero prendere in maggiore considerazione. Di solito non leggo mai la trama, perchè mi basta sapere chi sono il regista, gli attori o seguire il trailer pubblicitario per decidere se vedere o no il film, e perchè voglio [...] Vai alla recensione »
Inizia con il grigio della pioggia battente sulla strada e finisce con i colori brillanti del cielo e del mare il film più riuscito, più positivo e - ad oggi - più maturo del regista italo-turco, nel quale ritroviamo molte caratteristiche del suo cinema: il sapiente alternarsi di serietà e ilarità, la capacità di ottenere il meglio dagli attori, le famiglie [...] Vai alla recensione »
Non sempre un film riesce a farci sentire parte della storia che descrive. In questo caso per me Ozpetek ci è riuscito magistralmente. Come "parte della storia" mi riferisco, non solo ai contenuti ma al modo in cui il cineasta svincola la sua azione a ce la consegna senza la sua mediazione palese. Il linguaggio di questo nuovo film, ha superato per espressivit&ag [...] Vai alla recensione »
Forse sono troppo condizionato dal piacevole ricordo di film come "le fate gnoranti", forse sono vittima di pregiudizi assortiti sui tronisti, modelle e gieffini prestati al grande schermo, ma a me l'ultima fatica del pur bravo Ferzan nn ha convinto nè poco nè punto. La prima parte mi è parsa piatta, priva di sussulti, stereotipata, priva di quella coralitá [...] Vai alla recensione »
Dice Allacciate le cinture, dunque siamo in viaggio: un viaggio di vita costellato degli ovvii imprevisti e incidenti di percorso; e al contempo un viaggio nelle magnifiche ossessioni del cinema di Ferzan Ozpetek. Ne è protagonista, al centro di un coro di personaggi, Kasia Smutniak: una ragazza di Lecce quieta e determinata che lavora in un bar, è fidanzata all'agiato Francesco Scianna e legata da [...] Vai alla recensione »
Il Ferzan Club può convocarsi in sala senza timore - come il botteghino conferma - perché «Allacciate le cinture» ripercorre tutte le propensioni stilistiche e le aree narrative che tramandano il loro amore per il regista di «Magnifica presenza» (titolo che può riconoscergli il ruolo occupato nel cinema italiano odierno). Preannunciato da un bel piano sequenza al ralenti, dei piedi dei passanti che [...] Vai alla recensione »
Il mondo di Oz(petek) ha quel disincanto sociale idealizzato che si compone di un ripetitivo agglomerato di personaggi, come in una grande famiglia, che vivono, amano, si ammalano, muoiono, spesso tra fantasmi e passato, nostalgie e chiacchiere. In questo il cammino del regista italo-turco è esemplarmente lineare, in un intreccio che si appoggia sulla commedia, con incursioni, spesso sbandate, su [...] Vai alla recensione »
Bentornati a Ferzanopoli, la città che Ferzan Özpetek va edificando da una quindicina d'anni. Sulle mappe non si trova, anche se è fatta con pezzi di Roma, Istanbul e ultimamente di Lecce. Chi ha visto i film del regista italo-turco però la riconosce subito. Ferzanopoli infatti è una specie di proiezione fantastica, una città ideale in cui i sentimenti sono (molto) più importanti della vita materiale, [...] Vai alla recensione »
Che pacco l'ultimo Ozpetek. Quasi peggio del precedente Magnifica presenza. Esplode la passione tra la camerierina Elena e il meccanico Antonio. Passa il tempo, ecco due figli e un tumore. Per far capire che sono trascorsi gli anni, Kasia Smutniak è dimagrita, Francesco Arca (col culetto nudo esibito tre volte) ingrassato. Ma solo chi è rimasto sveglio se ne accorge. Da Il Giornale, 6 marzo 2014