jacopo b98
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lunedì 16 settembre 2013
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la più divertente commedia dell'anno
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David (Sudeikis), piccolo spacciatore di droga, viene rapinato dell’intero incasso della settimana e dei suoi risparmi. Peccato che deve oltre quarantamila dollari ad uno spacciatore internazionale, Brad (Helms), che minaccia di darlo in pasto alla sua orca marina. Per ripagare il debito e per una ricompensa di centomila dollari, deve occuparsi di un contrabbando tra il Messico e gli USA. Per evitare i guai alla frontiera si inventa uno stratagemma: si crea una famiglia fittizia, composta da Rose (Aniston), una spogliarellista; Kenny (Poulter), il suo imbranato vicino di casa adolescente; e da Casey (Roberts), una ragazzina sbandata. Chi sospetterebbe mai di una famigliola in viaggio per il week end del 4 luglio.
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David (Sudeikis), piccolo spacciatore di droga, viene rapinato dell’intero incasso della settimana e dei suoi risparmi. Peccato che deve oltre quarantamila dollari ad uno spacciatore internazionale, Brad (Helms), che minaccia di darlo in pasto alla sua orca marina. Per ripagare il debito e per una ricompensa di centomila dollari, deve occuparsi di un contrabbando tra il Messico e gli USA. Per evitare i guai alla frontiera si inventa uno stratagemma: si crea una famiglia fittizia, composta da Rose (Aniston), una spogliarellista; Kenny (Poulter), il suo imbranato vicino di casa adolescente; e da Casey (Roberts), una ragazzina sbandata. Chi sospetterebbe mai di una famigliola in viaggio per il week end del 4 luglio. Seguono tragicomiche avventure. Erano anni, almeno da Una notte da leoni, che non approdava in Italia una commedia così divertente e politicamente scorretta. La formula non è nuova ma Thurber e i vari sceneggiatori mettono in piedi una farsa tragicomica assolutamente delirante ed esilarante. Interpretata da quattro attori eccellenti, per non parlare dei vari caratteristi, è una raccolta di gag catastrofiche e mostruosamente divertenti. Alla fin fine è una parodia a 360° della tipica famiglia americana e, quando alla fine il quartetto diventa davvero una famiglia, chi ci crede più? Strepitosa la gag del bambino di marjuana. Il testicolo gigante di Kenny poi è già leggenda. Trascinante colonna sonora composta di canzoni contemporanee. Una volta tanto ci si può dire soddisfatti!
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diomede917
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venerdì 20 settembre 2013
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we are family
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Questo inizio di stagione ci sta presentando delle piacevoli sorprese per i film di genere se L'Evocazione e' stata per l'horror per la commedia ecco che arriva Come ti spaccio una famiglia (complimenti ai nostri traduttori).
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Questo inizio di stagione ci sta presentando delle piacevoli sorprese per i film di genere se L'Evocazione e' stata per l'horror per la commedia ecco che arriva Come ti spaccio una famiglia (complimenti ai nostri traduttori).
Il film vede protagonista uno spacciatore di mezza tacca che per salvarsi la vita deve portare una carico di Marjuana dal Messico e per superare i tremendi controlli del confine inventa lo stratagemma della famiglia tipo americana in camper......ingaggiando la vicina di casa spogliarellista sfrattata come moglie e un Forrest Gump diciottenne e una Homeless come figli......
Questo gruppo maleducato e malassortito imparerà in questo viaggio a convivere e apprezzarsi tra di loro.
Già regista del piccolo Cult Dodgeball-Palle al balzo, Rawson Marshall Thurber fa oscillare il film tra la commedia irriverente e politicamente scorretta alla National Lampoons o alla Tutti pazzi per Mary e la classica commedia da happy end tipo Due single a nozze....
Se questa scelta ha catturato un pubblico trasversale (e il successo sia in America che in Italia lo dimostra) di contro fa andare il film col freno a mano tirato dopo una prima parte roboante fatta di controlli corporali al check-in, tentativi di sesso orale ai poliziotti messicani, incontri con la famiglia perfetta che in realtà nasconde repressioni sessuali fino al gioco dei disegni che degenera in qualcosa di volgare e il morso di una tarantola con esiti da mettere su youtube che vedono protagonista il giovane Will Poulter una faccia da fesso magistrale.
La lezione morale finale limita ma non inficia sulla qualità del film......un po' come un soufflé che sgonfia ma non perde il sapore e l'affiatamento del cast ne è la prova ( da vedere assolutamente i titoli finali)
Voto 6,5 tendente al 7
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catcarlo
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lunedì 16 settembre 2013
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come ti spaccio la famiglia
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Il titolo italiano fa paura, con quella sua aria da prima serata di Italia 1, ma forse è proprio quello il motivo che ha portato la gente a riempire la sala, in maggioranza adolescenti che si possono immaginare molto legati alla rete berlusconiana. E, del resto, l’assunto di base va a cascare da quelle parti, sia pure ribaltato: il film è, infatti una presa in giro (termine aulico, visto il battutario) della ‘tipica’ famiglia statunitense che ci viene ammannita da sit-com e filmetti più o meno inconsistenti, tanto che alla fine scorrono spezzoni di errori o beffe verificatesi durante le riprese (veri o falsi pure loro? Mah, certo quello dello scherzo a Aniston con il tema di ‘Friends’ qualche dubbio lo lascia).
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Il titolo italiano fa paura, con quella sua aria da prima serata di Italia 1, ma forse è proprio quello il motivo che ha portato la gente a riempire la sala, in maggioranza adolescenti che si possono immaginare molto legati alla rete berlusconiana. E, del resto, l’assunto di base va a cascare da quelle parti, sia pure ribaltato: il film è, infatti una presa in giro (termine aulico, visto il battutario) della ‘tipica’ famiglia statunitense che ci viene ammannita da sit-com e filmetti più o meno inconsistenti, tanto che alla fine scorrono spezzoni di errori o beffe verificatesi durante le riprese (veri o falsi pure loro? Mah, certo quello dello scherzo a Aniston con il tema di ‘Friends’ qualche dubbio lo lascia). Per ripagare un debito con il suo boss, il piccolo spacciatore David accetta di contrabbandare una grossa partita di droga dal Messico e, al fine di non dare nell’occhio, si inventa una famiglia in vacanza oltreconfine arruolando una ballerina di lap-dance, l’adolescente un po’ tonto che gli è vicino di casa e una ragazza sbandata incontrata per caso. Partiti a bordo di un camper enorme, i quattro vanno incontro a una commedia degli equivoci, che qua e là si lascia andare alla comica pura (ad esempio, tutto l’episodio del ragno che punge un testicolo del giovane Kenny), finendo inevitabilmente per riavvicinarsi: inevitabilmente almeno per le regole dello spettacolo, perché la conclusione in cui tutte le tessere vanno a posto stride un po’ con la cattiveria diffusa nel resto della storia e non bastano certo le piantine di marijuana a compensare l’effetto. Ma forse il cinismo di Archie Bunker è perduto per sempre e, comunque, il film funziona lo stesso: le frecciate vanno a bersaglio e si ride davvero tanto, grazie a una sceneggiatura (alla quale hanno collaborato in quattro) serratissima e ben messa in immagini dal semiesordiente Thurber che, a parte qualche squarcio ‘sulla strada’, si tiene stretto e consente agli attori – tutti provenienti dal piccolo schermo - di lavorare anche con il corpo e le espressioni. In questo, si distingue Sudeikis che, con la scuola del ‘Saturday night live’, fa di David la parodia di tanti padri televisivi finti-burberi ma, in fondo, di buon cuore ai quali, però, la moglie è spesso costretta a togliere le castagne dal fuoco, come puntualmente succede alla Rose/Sarah di una brava Aniston, la quale è pure costretta a dare una regolata ai ‘figli’ – il maschio imbranato, la femmina scafata – per cercare di tenere tutti insieme. Le loro avventure sono costellate di peripezie e situazioni comiche a getto continuo, in cui spesso non si va tanto per il sottile: il sesso c’entra spesso e volentieri (perché è il vero tabù o perché è più facile far ridere?) e sui malintesi al riguardo gioca anche quasi tutto il rapporto con i Fitzgerald, famiglia vera e all’apparenza felice, ma in fondo quasi più disfunzionale dei posticci Miller. I quali non cambieranno la storia del cinema, ma regalano un’ora e cinquanta di divertimento spensierato in una commedia solida e ben scritta tanto da non apparire volgare neppure nei momenti più a rischio di scivolata.
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maik5
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martedì 24 settembre 2013
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il delirio dei miller
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Il film si basa sull'idea di uno spacciatore di quartiere che si vedrebbe padre di famiglia per sviare i controlli doganali sul suo camper carico di droga.Un esilarante commedia creata unendo realtà sociali diverse e persone diverse: David un modesto spacciatore costretto in debito a prestarsi a fare un "lavoretto facile" da un contrabbandiere internazionale che si finge amichevole con lui, ma che poi lo inganna tralasciando pericolosi particolari sul carico da trasportare, Rose sua "moglie" spogliarellista che ha perso il lavoro e successivamente sfrattata dal suo appartamento e i due "figli" Kenny e Casey rispettivamente lo sfigato e la sbandata. Il primo, vicino di casa di David, non ha mai baciato una ragazza, la seconda è una ragazza di strada scappata dai genitori.
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Il film si basa sull'idea di uno spacciatore di quartiere che si vedrebbe padre di famiglia per sviare i controlli doganali sul suo camper carico di droga.Un esilarante commedia creata unendo realtà sociali diverse e persone diverse: David un modesto spacciatore costretto in debito a prestarsi a fare un "lavoretto facile" da un contrabbandiere internazionale che si finge amichevole con lui, ma che poi lo inganna tralasciando pericolosi particolari sul carico da trasportare, Rose sua "moglie" spogliarellista che ha perso il lavoro e successivamente sfrattata dal suo appartamento e i due "figli" Kenny e Casey rispettivamente lo sfigato e la sbandata. Il primo, vicino di casa di David, non ha mai baciato una ragazza, la seconda è una ragazza di strada scappata dai genitori. Tutto questo in un solo film. Tutto questo in una famiglia anche se finta. Le scene più ridicole sono fatte bene ed originali e le situazioni demenziali portano il film ad essere a prima vista gradevole anche se un po volgare. Volgarità simili si presentano in "Libera uscita" per intenderci. Ma tutto sommato è stato una piacevole sorpresa. Titolo originale, trama originale e un mix di personaggi che presentano problemi sociali noti e sempre di interesse sociale. Cosa si vuole di più in una pellicola? o meglio, cosa si vuole di più in una famiglia? Se poi a questo ci aggiungi una famiglia modello americana in cerca di nuove esperienze sessuali...
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_oldboy_
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lunedì 21 ottobre 2013
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leggero, demenziale....ma spassosissimo!
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Ogni film fà visto in un modo diverso. E guardando "come ti spaccio la famiglia" non si può certo pretendere di vedere un nuovo capolavoro cinematografico. Detto questo se si vede la pellicola con leggerezza, è sicuramente una delle più spassose dell'anno. Partendo da una trama di base folle e demenziale il regista (già autore del divertentissimo "dodgeball") riesce a mettere in scena un copione decisamente più divertente della media, nonostante la sua previdibilità. Il cast (in cui spiccano Jennifer Aniston ma sopratutto un esilarante NIck Offerman) contribuisce e non poco alla riuscita dell'operazione, grazie a tempi comici perfetti, e buone interpretazioni.
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Ogni film fà visto in un modo diverso. E guardando "come ti spaccio la famiglia" non si può certo pretendere di vedere un nuovo capolavoro cinematografico. Detto questo se si vede la pellicola con leggerezza, è sicuramente una delle più spassose dell'anno. Partendo da una trama di base folle e demenziale il regista (già autore del divertentissimo "dodgeball") riesce a mettere in scena un copione decisamente più divertente della media, nonostante la sua previdibilità. Il cast (in cui spiccano Jennifer Aniston ma sopratutto un esilarante NIck Offerman) contribuisce e non poco alla riuscita dell'operazione, grazie a tempi comici perfetti, e buone interpretazioni. Poco atro si può dire riguardo questa leggerissima pellicola. Non c'è nulla oltre la battuta (sempre volgare ma MAI in modo fastidioso, sorprendentemente), ma si sapeva. E ci si può divertire comunque, e non poco, se si vuole.
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kondor17
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martedì 9 giugno 2015
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sono appena arrivato a metà. qb
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Orribile la traduzione italiana del titolo. Per passare da "noi siamo i Miller" a "come ti spaccio la famiglia", il tipo o la roba se l'era fumata di brutto o era mosso da venali motivi di Mainstream.
Per quanto riguarda il film, parte bene. L'idea del pusher preso per il collo dal boss, e assoldato quindi giocoforza dalla mala per pagare i debiti, è una cosa che avviene ogni giorno, ma che può avere risvolti anche comici e demenziali. Questa è l'idea del film, dove, tra malintesi, sit-com e gag ben scritte e soprattutto una "famiglia" di quanto più eterogeneo e variopinto si possa immaginare, sono arrivato a metà divertito, ma nel contempo preoccupato.
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Orribile la traduzione italiana del titolo. Per passare da "noi siamo i Miller" a "come ti spaccio la famiglia", il tipo o la roba se l'era fumata di brutto o era mosso da venali motivi di Mainstream.
Per quanto riguarda il film, parte bene. L'idea del pusher preso per il collo dal boss, e assoldato quindi giocoforza dalla mala per pagare i debiti, è una cosa che avviene ogni giorno, ma che può avere risvolti anche comici e demenziali. Questa è l'idea del film, dove, tra malintesi, sit-com e gag ben scritte e soprattutto una "famiglia" di quanto più eterogeneo e variopinto si possa immaginare, sono arrivato a metà divertito, ma nel contempo preoccupato. Non so infatti quanti film americani ho visto, soprattutto commedie, che crollano da metà in poi. Sono quelle in cui tutto si basa sulla scena e sull'appeal dell'attore e meno sulla storia e il suo sviluppo.
Dopo la metà, quando ho visto che il ritmo da teen-movie - mancavano solo le risa a scandire le battute - non accennava a mutare, ho preso in mano il telecomando e ho spento. Forse vedrò la seconda puntata in futuro:-).
Recitazione mediocri, come pure il casting. Voto 5+
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