renato volpone
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sabato 9 marzo 2013
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piccole nevrosi quotidiane
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Un bel film, una classica commedia americana che sai già come andrà a finire, ma bello perché ridendo e con un po' di romantico trasporto si parla delle nevrosi. I nostri protagonisti sono affetti da gravi sindromi nervose, ma non solo loro, tutti i personaggi del film hanno qualche atteggiamento particolare. Penso che ognuno di noi possa riflettere e riconoscersi in atteggiamenti compulsivi, piccole manie, scongiuri scaramantici. Così, parlando del bello e del brutto, accostando il dramma alla commedia, si ride e si pensa: si pensa a quanto siamo buffi quando mettiamo gli oggetti in un certo ordine, quando reagiamo inconsciamente con violenza a particolari atteggiamenti, quando ripetiamo quotidianamente e all'infinito gli stessi gesti, quando pesiamo gli ingredienti al milligrammo, situazioni che si propongono ogni giorno in casa e per la strada.
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Un bel film, una classica commedia americana che sai già come andrà a finire, ma bello perché ridendo e con un po' di romantico trasporto si parla delle nevrosi. I nostri protagonisti sono affetti da gravi sindromi nervose, ma non solo loro, tutti i personaggi del film hanno qualche atteggiamento particolare. Penso che ognuno di noi possa riflettere e riconoscersi in atteggiamenti compulsivi, piccole manie, scongiuri scaramantici. Così, parlando del bello e del brutto, accostando il dramma alla commedia, si ride e si pensa: si pensa a quanto siamo buffi quando mettiamo gli oggetti in un certo ordine, quando reagiamo inconsciamente con violenza a particolari atteggiamenti, quando ripetiamo quotidianamente e all'infinito gli stessi gesti, quando pesiamo gli ingredienti al milligrammo, situazioni che si propongono ogni giorno in casa e per la strada. È anche un film sul l'amore, sul vero amore, quello che non riconosci, ma che hai davanti agli occhi, non lo riconosci, sbagliando, perché vorresti sempre qualcosa che ti da sicurezza, ma che in fondo ti destabilizza. David O. Russell è bravissimo con gogliarderia a farci vedere e intravedere le cose, ci accompagna per mano in questa storia e, mentre ridiamo, ci schiaffeggia per la nostra dabbenaggine. I violenti vengono puniti, ma sono i buoni, in un paradosso che diviene reale perché ci abbandoniamo a voler bene ai nostri protagonisti, che sono soprattutto bravi, accattivanti e dolcissimi. E anche la gara di ballo, culmine di deliranti scommesse (piaga sociale reale), diviene una splendida espressione dei limiti e della gioia non riconosciuta da chi vive nel conformismo. Forse le nevrosi e la pazzia sono l'unica reale fuga da tante false verità.
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[+] classica commedia americana
(di maxs.)
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donni romani
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martedì 5 febbraio 2013
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due cuori - folli - e il ritorno alla vita
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Due cuori - folli - e il bisogno di vivere nonostante il disagio psicologico, l'amore quasi come una sfida e una minaccia, il dramma che come un cielo in primavera si apre improvvisamente e fa intravedere il sereno, l'equilibrio magico di alcune pellicole americane che non hanno paura di sterzare dagli ospedali psichiatrici alle sale da ballo, riuscendo a commuovere senza spingere sul pedale del sentimentalismo bieco, ma regalando emozioni sincere. "Il lato positivo" è un concentrato di stili e di generi, con partenza cupa e dolente perchè il protagonista Pat ha passato gli ultimi otto mesi in un istituto psichiatrico per aver massacrato di botte l'amante della moglie.
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Due cuori - folli - e il bisogno di vivere nonostante il disagio psicologico, l'amore quasi come una sfida e una minaccia, il dramma che come un cielo in primavera si apre improvvisamente e fa intravedere il sereno, l'equilibrio magico di alcune pellicole americane che non hanno paura di sterzare dagli ospedali psichiatrici alle sale da ballo, riuscendo a commuovere senza spingere sul pedale del sentimentalismo bieco, ma regalando emozioni sincere. "Il lato positivo" è un concentrato di stili e di generi, con partenza cupa e dolente perchè il protagonista Pat ha passato gli ultimi otto mesi in un istituto psichiatrico per aver massacrato di botte l'amante della moglie. Ha problemi a controllare la rabbia, è affetto da disturbo bipolare e ha un'ossessione per l'ex moglie Nikki che vuole a tutti i costi riconquistare. In queste condizioni torna a casa dai genitori che assistono alle sue scenate maniacali notturne con dolore e disagio, cercando di aiutarlo ma trovandosi impreparati ad arginare un fiume di dolore così tangibile e incrollabile. Corre Pat, corre per dimenticare la scena che ha mandato in frantumi la sua vita corre per riconquistare la forma fisica e tornare a corteggiare Nikki, corre per scappare dalla paura di tornare a vivere, paura che si concretizza nella conoscenza con Tiffany, sorella di un'amica, rimasta vedova da poco, arrabbiata con il mondo e con se stessa, reduce anche lei da un percorso psichiatrico dopo che aveva tentato di superare la morte del marito con ripetute avventure sessuali. Si incontrano e si scontrano Pat e Tiffany, lui trincerato dietro il suo mantra "Io sono sposato", lei nascosta dietro la rabbia che riserva a tutto e tutti. Fanno un patto però: lei consegnerà a Nikki una lettera di Pat se lui la aiuterà a partecipare ad una gara di ballo. E così inizia una fase di conoscenza più sincera, in cui interagiscono fratelli, padri, amici dell'ospedale psichiatrico e psichiatri tifosi di football, in una sarabanda divertente e romantica che si conclude con una girandola di passi di danza, lettere false e lettere vere e una vita che torna a vivere, con i dolori e le gioie di ogni vita, finalmente libera dal passato. Lieve in alcuni passaggi familiari, dolente e sincero nel maneggiare la tematica del disagio psichico senza retorica, romantico venato di brillante nei duetti Pat-Tiffany (nella sala da ballo si accorgono di essersi presi per mano e uno "accusa" l'altra di averlo fatto per primo, incapaci di manifestare i propri sentimenti anche a se stessi tanto l'amore è stato devastante per loro fino a quel momento) il film di Russell ha i tempi giusti, gli interpreti perfetti, - candidati all'Oscar sia Brdley Cooper che la bellissima Jennifer Lawrence - gioca a carte scoperte con i sentimenti e non ha paura di iniziare con un pugno nello stomaco per poi finire con una carezza mostrando un equilibrio di emozioni e timbri recitativi che solo pochi film hanno. Due parole a parte merita Robert De Niro - candidato agli Oscar dopo miriade di film inutili - che ha per gran parte del film un ruolo caricaturale ma che in due tre scene tira fuori sguardi e gesti che ci ricordano il grande attore che è.
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(di vitel88)
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samuelemei
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lunedì 1 aprile 2013
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risvolti argentei: dramma o commedia?
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“Il lato positivo” di David O. Russell è una commedia romantica anticonvenzionale, esilarante e delicatissima allo stesso tempo. Il trentenne Pat (Bradley Cooper), uscito da un istituto psichiatrico dopo 8 mesi, torna a vivere a casa dei genitori. Pat soffre di un disturbo bipolare e deve gestire imprevedibili raptus d'ira, legati in particolare alla canzone “My Cherie Amour” di Stevie Wonder. La sua vita e il suo equilibrio psichico sono andati in frantumi quando Pat ha scoperto il tradimento di sua moglie con un collega di lavoro. Tuttavia Pat è determinato a superare il momento di crisi, a migliorare se stesso e a riconquistare sua moglie. Una sera conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una giovane vedova “problematica” e in terapia come lui.
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“Il lato positivo” di David O. Russell è una commedia romantica anticonvenzionale, esilarante e delicatissima allo stesso tempo. Il trentenne Pat (Bradley Cooper), uscito da un istituto psichiatrico dopo 8 mesi, torna a vivere a casa dei genitori. Pat soffre di un disturbo bipolare e deve gestire imprevedibili raptus d'ira, legati in particolare alla canzone “My Cherie Amour” di Stevie Wonder. La sua vita e il suo equilibrio psichico sono andati in frantumi quando Pat ha scoperto il tradimento di sua moglie con un collega di lavoro. Tuttavia Pat è determinato a superare il momento di crisi, a migliorare se stesso e a riconquistare sua moglie. Una sera conosce Tiffany (Jennifer Lawrence), una giovane vedova “problematica” e in terapia come lui. I due cominciano a frequentarsi e diventano “amici per la pelle”. Pat, per dimostrare a se stesso e alla moglie (che non può avvicinare per un'ingiunzione restrittiva) di essere cambiato, decide di aiutare Tiffany partecipando con lei ad una gara di ballo. Dopo bugie, finzioni e malintesi, alla fine Pat scoprirà di essere innamorato di Tiffany.
La pellicola, inizialmente incentrata sui buoni propositi del protagonista (le silver linings), si rivela una sinfonia corale di “buoni sentimenti”, dedicata a tutti coloro che non si abbattono di fronte alle avversità della vita, ma lottano con forza e ottimismo in attesa che, dopo la tempesta, il sole torni a illuminare con i suoi raggi l'orlo argenteo delle nuvole. Il merito di David O. Russell nella riuscita del film è doppio: in primo luogo per la sceneggiatura adattata dal romanzo “Silver linings playbook” di Matthew Quick; in secondo luogo per la regia intelligente, sobria ma non banale.
Il valore del film è testimoniato dalle ben 8 nomination all'Oscar. Quello che colpisce di più è il perfetto amalgama degli attori, i quali conferiscono spessore e credibilità ai personaggi e ai loro rapporti sentimentali. Raramente si vede un film in cui i quattro interpreti principali sono tutti candidati alla vittoria di una statuetta: in prima fila un sempre più maturo Bradley Cooper e la stupefacente Jennifer Lawrence (premio Oscar!) memorabile nella sua ambiguità affascinante; subito dietro la madre premurosa Jacki Weaver e il sempre grande Robert De Niro nel ruolo di un padre “scanzonato” che cerca di ricostruire un rapporto con suo figlio. Nel complesso “Il lato positivo” riesce, con sensibilità e classe, nell'impresa di rivitalizzare il consueto canovaccio della commedia romantica; affronta con discrezione anche il tema dei disturbi mentali dal punto di vista delle implicazioni familiari e sociali (qualcosa di simile avviene anche in “The Master” di P. T. Anderson). Un film da ricordare, che riesce a divertire e a commuovere nello stesso tempo.
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molenga
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lunedì 18 febbraio 2013
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un billy wilder dei tempi moderni
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pat ha passato otto mesi in un ospedale psichiatrico dopo aver pestato a sangue l'uomo che ha trovato con sua moglie: ha una sola ossessione, dimostrare alla donna che il loro matrimonio non è finito, lui è cambiato e ha un progetto per andare avanti. suo padre, pat senior( Patrizio), ha perso lavoro e pensione, campa con il bookmaking ed è ossessionato(buon sangue...) dalla squadra di football della sua città, gli eagles: quando giocano tutti debbono indossare un indumento del team, restare in posizioni che propizino un touch down.
Pat conosce una ragazza, Tyffany, a sua volta in crisi: ha perso il marito da poco e, in depressione, è dioventata ninfomane sul posto di lavoro finendo per essere licenziata: Tiffany può aiutare Pat a contattare la moglie consegnandole una sua lettera ( lui ha un'ingiunzione che lo tiene a distanza di 150 metri minimo dalla coniuge); in cambio però, Tiffany, chiede all'uomo di fargli da partner in una gara di ballo.
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pat ha passato otto mesi in un ospedale psichiatrico dopo aver pestato a sangue l'uomo che ha trovato con sua moglie: ha una sola ossessione, dimostrare alla donna che il loro matrimonio non è finito, lui è cambiato e ha un progetto per andare avanti. suo padre, pat senior( Patrizio), ha perso lavoro e pensione, campa con il bookmaking ed è ossessionato(buon sangue...) dalla squadra di football della sua città, gli eagles: quando giocano tutti debbono indossare un indumento del team, restare in posizioni che propizino un touch down.
Pat conosce una ragazza, Tyffany, a sua volta in crisi: ha perso il marito da poco e, in depressione, è dioventata ninfomane sul posto di lavoro finendo per essere licenziata: Tiffany può aiutare Pat a contattare la moglie consegnandole una sua lettera ( lui ha un'ingiunzione che lo tiene a distanza di 150 metri minimo dalla coniuge); in cambio però, Tiffany, chiede all'uomo di fargli da partner in una gara di ballo...
Che dire? Una commedia molto profonda interpretata alla grande con un'ottima regia ed una scelta musicale ottima, illuminata dalla bellezza e dalla bravyra di Jennifer Lawrence. Da vedere.
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filippo catani
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lunedì 11 marzo 2013
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una commedia romantica e divertente
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Un uomo affetto da disturbo bipolare esce dalla clinica dove era stato internato per otto mesi per ordine del giudice. Questo perchè aveva aggredito l'amante della moglie. La famiglia del ragazzo oltre a un fratello di successo è composta da una madre servizievole e un padre ossessivo compulsivo con la fissazione per il football e le scommesse. La vita della famiglia sarà sconvolta dall'arrivo della giovane instabile vicina di casa.
Non c'è da stupirsi del successo di questa pellicola che per essere chiari non è certo un capolavoro però ha il merito di far trascorrere un paio d'ore in quasi totale leggerezza (perchè non mancano gli spunti di riflessione per chi li vuole cogliere).
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Un uomo affetto da disturbo bipolare esce dalla clinica dove era stato internato per otto mesi per ordine del giudice. Questo perchè aveva aggredito l'amante della moglie. La famiglia del ragazzo oltre a un fratello di successo è composta da una madre servizievole e un padre ossessivo compulsivo con la fissazione per il football e le scommesse. La vita della famiglia sarà sconvolta dall'arrivo della giovane instabile vicina di casa.
Non c'è da stupirsi del successo di questa pellicola che per essere chiari non è certo un capolavoro però ha il merito di far trascorrere un paio d'ore in quasi totale leggerezza (perchè non mancano gli spunti di riflessione per chi li vuole cogliere). Oltre alla trama che prende spunto dal romanzo, la cosa più funzionale del film è senza dubbio l'azzeccato cast. Cooper è a dir poco in forma splendida e regala forse la sua migliore prestazione di sempre. Della bravura della Lawrence già sapevamo ampiamente fin da quando, giovanissima esordiente, aveva stupito tutti nel bellissimo e cupissimo Gelido inverno. Certo non si potrebbe immaginare una parte più diversa da quella; resta il fatto che la giovane si cala perfettamente nella parte e strappa la vittoria agli Oscar (meritata anche se personalmente la Chastain di Zero Dark mi era piaciuta di più). Chiudiamo poi con una menzione speciale per l'eterno De Niro; finalmente dopo una serie di comparsate decisamente mal riuscite che ne avevano appannato la stella (dopo il primo episodio della saga Mi presenti i tuoi aveva collezionato un disastro dietro l'altro) torna a recitare sui suoi livelli e fa decisamente sbellicare nella parte del tifoso ultra scaramantico degli Eagles di Philadelfia. Un film che è anche e soprattutto un inno al rispetto reciproco, all'apertura mentale e al rispetto per chi già soffre di problemi legati alla psiche e che è ancora più sensibile rispetto agli altri. Insomma un film davvero ben confezionato con anche dei bei costumi nella sequenza del ballo e una bella colonna sonora. Consigliato anche a chi, solitamente, si tiene alla larga dalle commedie romantiche.
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gabrielebaldin
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lunedì 11 marzo 2013
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bisogna sempre cercare il lato positivo ...
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Molto bello questo film di O. Russell, con ottime prove attoriali, specialmente dei due protagonisti/innamorati, con un Bradley Cooper straordinario, perfetto, con quel suo sguardo dolce e malinconico che sembra essere sempre perso chissà dove, regalando al personaggio che interpreta un'intensità enorme, e anche Jennifer Lawrence ha saputo regalare un'ottima interpretazione.
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Molto bello questo film di O. Russell, con ottime prove attoriali, specialmente dei due protagonisti/innamorati, con un Bradley Cooper straordinario, perfetto, con quel suo sguardo dolce e malinconico che sembra essere sempre perso chissà dove, regalando al personaggio che interpreta un'intensità enorme, e anche Jennifer Lawrence ha saputo regalare un'ottima interpretazione.
Un merito di questo film è di non rendere stucchevole una storia di per sè triste/drammatica, ma racconta il tutto come una commedia, dove si sorride in molti momenti, ma che in altri fa riflettere, e in altri ancora fa commuovere perchè la lettura è più profonda di quella che uno potrebbe pensare guardando il film in maniera superficiale limitandosi solo a farsi qualche risatina osservando la superficie, ma senza andando oltre per vedere cosa realmente si cela dietro a questa leggerezza narrativa.
Sicuramente un film meritevole delle molte nomination e premi ricevuti e altresì meritevole di un successo al botteghino superiore a quello comunque abbastanza buono già ottenuto.
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nik deco
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sabato 17 agosto 2013
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un'agrodolce tragicommedia sul senso della vita
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Costato solamente 21 milioni di dollari, e ormai incassati al botteghino più di 200, Il Lato Positivo è la prova inconfutabile che il cinema di rilievo e spessore non è irrimediabilmente atrofizzato, ma che soprattutto è ancora in grado di emozionare e tracciare un profondo solco nei nostri animi. Dopo il sopravvalutato The Fighter David O. Russell torna al cinema con un'agrodolce tragicommedia da toni wilderiani che si propone, prima che divertire, di invitare a riflettere su temi che fin troppo spesso sono da molti considerati distanti e non ordinari per le esigenze della società, ma che tuttavia caratterizzano una parte considerevole (seppur eclissata e recondita) dei rapporti interpersonali.
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Costato solamente 21 milioni di dollari, e ormai incassati al botteghino più di 200, Il Lato Positivo è la prova inconfutabile che il cinema di rilievo e spessore non è irrimediabilmente atrofizzato, ma che soprattutto è ancora in grado di emozionare e tracciare un profondo solco nei nostri animi. Dopo il sopravvalutato The Fighter David O. Russell torna al cinema con un'agrodolce tragicommedia da toni wilderiani che si propone, prima che divertire, di invitare a riflettere su temi che fin troppo spesso sono da molti considerati distanti e non ordinari per le esigenze della società, ma che tuttavia caratterizzano una parte considerevole (seppur eclissata e recondita) dei rapporti interpersonali. Un buon film, progettato e costruito con maestria ed eleganza, che, pur riuscendo nell'intento di deliziare profondamente il pubblico e di stimolare l'estro emotivo dei critici, riesce a non sfociare nel genere della solita smodata e farsesca commedia che tuttavia all'interno dell'ingente siepe del toupè non contiene alcun significato di fondo: e per questo solo motivo la pellicola è da lodare, escludendo le magistrali interpretazioni del cast (inutile ricordare che i quattro caratteri principali sono stati candidati all'Oscar) o la sapiente regia di Russell. Una commedia che riesce a eludere la nota prevedibilità del tradizionale finale della tradizionale commedia romantica americana (anche se quest'opera di romantico, nel senso più stretto del termine, non ha molto). Il Lato Positivo riesce a essere un film non ordinario pur trattando un staria iper-ordinaria, la storia di un uomo out-limits che riesce a ritrovare un senso alla propria vita, che riesce a trovare una nuova via da percorrere. L'idealizzata figura di Pat Solitano jr. è affiancata dalla realistica, persuasiva ed efficace figura di Tiffany, lodevolmente interpretata da Jennifer Lawrence, vincitrice dell'Oscar per il suo superbo lavoro, unico "Uomo" della pellicola, capace di trovare e far trovare il lato positivo attraverso un delicato, intrattabile, scostante e supplente processo di redenzione e ricerca di una nuova identità. Un'identità costruita fuori dagli ordinari e canonici limiti umani, abile a sorprendere ed entusiasmare. Questo film racconta la storia di due uomini dilaniati da amore, odio, supplizio, desiderio, follia e solitudine, che, ingegnosi e magistrali proprio perchè al di fuori dei canoni umani, fin troppo regolari e calibrati, riescono a trovare il lato positivo per vivere e non sopravvivere. Il film è permeato da una persistente, inattaccabile e per alcuni tratti eccentrica prospettiva positiva: "Se le nuvole bloccheranno il sole, ci sarà sempre un risvolto positivo che mi ricorderà di continuare a provarci!" afferma Pat, idealistica ma empirica figura dell'uomo ordinario che non cede alle continue e ardue prove che la vita pone sul percorso di ognuno, a dimostrare che chiunque è in grado di ricominciare a vivere.I due protagonisti risultano talmente esclusi da qualsiasi concezione di comunità, o addirittura di semplice umanità, a causa del non presente sostegno della famiglia, altro notevole tema trattato, che tuttavia al termine della pellicola riesce a ritrovare la capacità di comprendere e aiutare. Un film che stupisce, diletta e affronta grandi temi per piccoli uomini alla ricerca di emozioni perdute.
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flyanto
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mercoledì 13 marzo 2013
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le varie possibilità per rifarsi una vita
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Film in cui si narra di un professore liceale che torna a casa dopo un periodo di permanenza presso un'ospedale psichiatrico dove è stato rinchiuso a causa di alcuni suoi comportamenti aggressivi. La causa di tutto il suo sconvolgimento psicologico sono state le sue passate incomprensioni con l'ex moglie ed il conseguente tradimento di lei con un collega ma nonostante ciò egli è tuttora intenzionato a riconquistare il proprio menage familiare. Nel corso della sua permanenza presso la casa dei suoi genitori egli però conosce una "strampalata", nonchè affetta anch'ella da seri problemi, vicina di casa che però gli restituirà a poco a poco la giusta dimensione e la gioia e la fiducia di vivere, dandogli così la possibilità di rifarsi finalmente una nuova vita.
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Film in cui si narra di un professore liceale che torna a casa dopo un periodo di permanenza presso un'ospedale psichiatrico dove è stato rinchiuso a causa di alcuni suoi comportamenti aggressivi. La causa di tutto il suo sconvolgimento psicologico sono state le sue passate incomprensioni con l'ex moglie ed il conseguente tradimento di lei con un collega ma nonostante ciò egli è tuttora intenzionato a riconquistare il proprio menage familiare. Nel corso della sua permanenza presso la casa dei suoi genitori egli però conosce una "strampalata", nonchè affetta anch'ella da seri problemi, vicina di casa che però gli restituirà a poco a poco la giusta dimensione e la gioia e la fiducia di vivere, dandogli così la possibilità di rifarsi finalmente una nuova vita. Questa commedia-dramma è stata candidata per diversi e molteplici aspetti alla premiazione di più statuette degli Oscar (sebbene in realtà ne abbia vinto solo uno: quello a Jennifer Lawrence per la migliore interpretazione femminile), ed effettivamente si deve riconoscere che è una commedia molto ben strutturata, poco sdolcinata (ed il rischio di potervi cadere a causa di una tal genere di trama poteva esserci) e soprattutto molto ben diretta ed interpretata. L Oscar è andato giustamente a Jennifer Lawrence ma, a mio parere, anche Bradley Cooper avrebbe meritato senza alcun dubbio il medesimo riconoscimento nella parte dell'uomo affetto da bipolarismo. Da menzionare e da lodare, inoltre, Robert De Niro nel ruolo te del padre, qui finalmente in una parte a lui più consona rispetto alle sue ultime deludenti performances, e la talentuosa Jackie Weaver che qui interpreta sempre il ruolo della mamma, come nel memorabile "Animal Kingdom", ma di una mamma molto ben diversa, dando la conferma della sua molteplice versatilità.... Insomma, una pellicola altamente raccomandabile per trascorrere in una maniera intelligente, simpatica, piacevole e serena un paio d'ore.
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milla7
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giovedì 14 marzo 2013
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non una normale commedia..
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Pat è un giovane appena uscito da un istituto psichiatrico a causa di un disturbo bipolare che gli è stato diagnosticato il giorno in cui, tornato a casa prima dal lavoro, trovò la moglie nella doccia con un collega, e massacrò quest'ultimo in preda ad un attacco di nervi (non che avesse tutti i torti). Dopo otto mesi passati nel centro gli viene imposto un divieto restrittivo nei confronti di sua moglie Nikki e del liceo nel quale lavorava, così torna a vivere con i suoi genitori, una madre molto premurosa ed un padre che, avendo perso il lavoro, è diventato un allibratore e nonostante ami il figlio, non è mai stato in grado di dimostrarglielo, forse a causa di un legame troppo forte con l'altro figlio, Jake.
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Pat è un giovane appena uscito da un istituto psichiatrico a causa di un disturbo bipolare che gli è stato diagnosticato il giorno in cui, tornato a casa prima dal lavoro, trovò la moglie nella doccia con un collega, e massacrò quest'ultimo in preda ad un attacco di nervi (non che avesse tutti i torti). Dopo otto mesi passati nel centro gli viene imposto un divieto restrittivo nei confronti di sua moglie Nikki e del liceo nel quale lavorava, così torna a vivere con i suoi genitori, una madre molto premurosa ed un padre che, avendo perso il lavoro, è diventato un allibratore e nonostante ami il figlio, non è mai stato in grado di dimostrarglielo, forse a causa di un legame troppo forte con l'altro figlio, Jake. In queste circostanze, nelle quali i suoi ex colleghi ormai lo temono, sembra rimanergli vicino solo un amico, Ronnie che invita Pat ad una cena e sarà proprio durande questa che avverrà il suo incontro con Tiffany, una giovane vedova caduta in depressione in seguito alla perdita del marito. Tra i due nascerà subito un particolare rapporto sul quale si incentra tutto il film, trasportando un argomento importante, quale le malattie mentali,su un piano più leggero, senza però sminuirle ne ridicolizzarle, ma riuscendo ad ironizzare alcune semplici situazioni quotidiane. L'nterpretazione dei due protagonisti è splendida, entrambi riescono a muoversi perfettamente nel contesto nel quale si trovano, rendendo due personaggi non così semplici da rappresentare, molto realistici e credibili senza mai avere cadute di stile. Ottima anche la presenza di DeNiro che fa da cornice a Jennifer L. e Bradley C. .
L'Oscar per "Miglior Film" non avrebbe mai potuto vincerlo, trattandosi anche di una commedia, ma ciò non toglie che si tratti di un bellissimo film, in grado di far emozionare, sorridere e qualche volta ridere di gusto. L'unica pecca è il finale banale, non che ci fossero troppe alternative, ma il livello del film rimane nettamente superiore alle altre classiche commedie romantiche eslcusi gli ultimi 5 minuti, nei quali diviene prevedibile e scontato.
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federico agnellini
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lunedì 11 marzo 2013
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le buone intenzioni.
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Silver Linings Playbook, tratto dal romanzo di Matthew Quick " L'orlo argenteo delle nuvole", è l'ultimo film diretto e sceneggiato da David O.Russel. La pellicola ruota tutta intorno al protagonista Pat e alle sue vicende dopo che ha perso sua moglie, la sua casa e il suo lavoro. Uscito dall'ospedale psichiatrico, nel quale era ricoverato in seguito all'aggresione al professore con il quale sua moglie lo stava tradendo, Pat decide che l'unico scopo della sua esistenza è poter tornare insieme alla sua amata. L'ingresso nella sua quotidianità di Tiffany, misteriosa e problematica ragazza, scombussola per sempre la sua vita. Il film, la qui regia e sceneggiatura è nelle mani diun magistrale O.
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Silver Linings Playbook, tratto dal romanzo di Matthew Quick " L'orlo argenteo delle nuvole", è l'ultimo film diretto e sceneggiato da David O.Russel. La pellicola ruota tutta intorno al protagonista Pat e alle sue vicende dopo che ha perso sua moglie, la sua casa e il suo lavoro. Uscito dall'ospedale psichiatrico, nel quale era ricoverato in seguito all'aggresione al professore con il quale sua moglie lo stava tradendo, Pat decide che l'unico scopo della sua esistenza è poter tornare insieme alla sua amata. L'ingresso nella sua quotidianità di Tiffany, misteriosa e problematica ragazza, scombussola per sempre la sua vita. Il film, la qui regia e sceneggiatura è nelle mani diun magistrale O.Russel, riesce a coinvolegere e commuovere intensamente lo spettatore. Le interpretazioni magnifiche dei suoi attori da Bredley Cooper a Jacki Weaver passando da Robert De Niro fino a un'incredibile Jennifer Lawrence rendono reali e veritieri tutti i caratteri psicologici dei personaggi. Il risultato finale è un film strutturato in maniera eccellente, il quale riesce a fondere insieme caretteri della commedia con alcuni tratti drammatici passando, inoltre, per dei risvolti romantici.
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