Un film che riesce a sorprendere lo spettatore. Dove ciò che conta è l'escalation. Azione, Avventura, Drammatico - 2024. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'epico disaster movie ritorna al cinema in una nuova versione per la regia di Lee Isaac Chung. Espandi ▽
Kate Cooper da ragazza ha cercato con un gruppo di amici di trovare una formula chimica che imbrigliasse la devastante forza dei tornado. Le cose non sono andate bene ed ora svolge il suo lavoro di meteorologa dietro le rassicuranti mura di un edificio newyorchese. Quando, dal recente passato, giunge un amico per cercare di convincerla a tornare in azione sul campo si lascia tentare. Incontrerà sul suo cammino Tyler Owens che, con i suoi accoliti, va a caccia di tornado per esibire le proprie gesta su Youtube.
Ci sono film che vanno visti non tanto per ciò che raccontano ma per come lo fanno. Ci si sono messi in tre (Warner, Universal e Amblin) per realizzare questo che non si può propriamente definire un remake del film di Jan De Bont. Perché sono passati quasi trent'anni e nel frattempo nell'ambito del cinema di genere catastrofico abbiamo visto passare numerosi tentativi di ripetizione. Qui siamo piuttosto dinanzi a un test sul passaggio dalla potenza all'atto di nuove tecnologie non disponibili all'epoca e ora non economicamente sostenibili se non da major in coalizione.
Allo spettatore non va tolta la, chiamiamola così, sorpresa. Ma si provi a contare quanti sono i tornado proposti e si osservi a mente fredda come siano collocati su una scala di complessità di devastazione. Recensione ❯
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Un film solido sui rimpianti e sulla difficoltà di lasciar andare. Con un inossidabile Richard Gere. Drammatico, Canada2024. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Richard Gere in un dramma sentimentale dove si trova a ripensare al suo passato. Espandi ▽
Daniel è un ricco newyorkese che non ha mai voluto figli. Un giorno rincontra la sua ex fidanzata canadese di vent'anni prima che gli rivela due cose agghiaccianti: suo figlio è morto in un incidente stradale e il padre era proprio Daniel. Inizia così per lui un viaggio in cerca di un figlio mai conosciuto. Per capire che tipo di persona fosse e costruirsi dei ricordi ex novo parlerà con i suoi amici, i compagni di college e la professoressa che gli aveva rubato il cuore, in un crescendo di scoperte non sempre piacevoli che diventerà per lui una vera e propria ossessione.
Un film tormentato sui rimpianti e sulla difficoltà di lasciar andare. È incentrato su questo il nuovo lavoro scritto e diretto dal pluripremiato regista israeliano Savi Gabizon, remake in lingua inglese del precedente Ga'agua girato in ebraico.
Il pubblico segue con empatia questo viaggio negli inferi di un padre in lutto, seguendone tutto il ritmo volutamente funereo. Ci vuole tempo per comprendere, accettare, conoscere e condividere il dolore. Questo film lo ricorda, forte dell'interpretazione misurata e mai caricaturale del suo inossidabile Gere. Recensione ❯
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Espinosa mette a nudo l'esistenza degli 'invisibili' e lo fa senza fare sconti a nessuno. Drammatico, Svezia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Almaz in Libia era conosciuta come la spietata Madame Luna. Giunta in Italia potrà riscattare il proprio passato. Espandi ▽
Una giovane donna eritrea giunge in Calabria con un gruppo di migranti. Parla molte lingue ed è abile nel sottrarsi ai controlli più stretti. Si chiama Almaz ma una ragazzina, Eli, la conosce con un altro e ben più temibile nome: Madame Luna. Era colei che in Libia teneva sotto controllo le vite di coloro che cercavano di raggiungere l'Europa. Ora è in Italia a condividerne la sorte. Ma ha gli strumenti per emergere e tornare ad opprimere i propri simili. Fino a quando?
Uno sguardo esterno ci mostra ciò che la civile Italia finge di non conoscere. Ci voleva un regista svedese per raccontare lo sfruttamento dei migranti clandestini in Italia nei campi e nell'edilizia, proponendoci un personaggio femminile sfaccettato in un film che esce a pochi giorni di distanza dalla tragedia dell'orrore che ha visto un immigrato indiano morire privo di soccorsi.
Espinosa ne mette a nudo l'esistenza e lo fa senza fare sconti a nessuno. A partire da quelli che, prendendo a prestito il termine dal secondo conflitto mondiale, operano come collaborazionisti. Recensione ❯
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Il film segue Riley durante la sua adolescenza mentre incontra nuove emozioni. Espandi ▽
Riley è diventata officialmente una teenager. Il fatto è che con la pubertà la consapevolezza di sé di Riley è andata in crisi, complice anche la scoperta che le sue due migliori amiche, Grace e Bree, andranno in un liceo diverso dal suo dopo l'estate. Al momento però le tre ragazze sono in partenza per un campo estivo di hockey che durerà tre giorni, durante i quali Riley cercerà di farsi accettare da un nuovo gruppo, una squadra di hockey composta da ragazze più grandi che la vedono come una primina un po' "cringe", tranne Viv, la caposquadra, che prende Riley sotto la sua ala. Ma Riley sta provando nuove emozioni e nella sala comandi della sua psiche, finora abitata da Gioia, Rabbia, Tristezza, Paura e Disgusto, arrivano Ennui, Invidia, Imbarazzo e soprattutto Ansia.
Inside Out 2 fa un ottimo lavoro nel ricreare la confusione e la fragilità emotiva che dominano la testa e il cuore degli adolescenti, divorati da sensi di inadeguatezza e inaciditi dal sarcasmo per nascondere le loro false sicurezze.
Se la regia di Mann è meno pirotecnica e viscerale di quella di Docter, la sceneggiatura crea un crescendo emotivo che culmina in una commozione finale che coinvolgerà anche quei genitori che riconosceranno l'autolesionismo adolescenziale dei loro figli. Recensione ❯
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Su e giù tra gli stati emotivi di un ragazzo in un film che si porta dietro difetti e intuizioni dell'anime. Animazione, Drammatico, Sportivo - Giappone2024. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia spin-off della serie principale che si concentra sul liceale Nagi Seishiro nel processo di scoperta del suo talento nascosto per il calcio. Espandi ▽
È un giorno come gli altri alla Hakuho University - gli sportivi fanno sport, i bulli bullizzano, gli amanti si amano. E Seishiro Nagi si annoia. Il tedio, l'inedia e la melanconia sono tutto quello che Nagi ha insieme ai suoi videogiochi. C'è solo una persona che crede in lui, Reo Mikage, rampollo miliardario che ha sconfitto l'inedia esistenziale grazie ad una palla calciata dentro una rete. Per Mikage, infatti, il calcio è l'unica cosa che conta ed è l'unica cosa che può smuovere il corpo immoto di Nagi. I due diventano ben presto l'ossatura della squadra universitaria quando un giorno vengono chiamati a far parte del progetto Blue Lock, il visionario programma di allenamento ideato dal misterioso Jinpachi Ego per creare il più forte attaccante del pianeta e far vincere al Giappone la Coppa del Mondo.
Episode Nagi si porta dietro i difetti e le intuizioni dell'anime, tra un disegno a volte poco fluido e delle astrazioni visive che spezzano l'asettico scenario del Lock, presentandoci l'estrema razionalizzazione dello sport più refrattario alla sabermetrica e alle sue tabelle. E se la parte migliore è quella che si concentra sul moto interiore di Nagi, quando si tratta di far centrare il tutto nel flusso della storia principale allora si scade nel semplice recap e fill-in. In attesa della seconda stagione dell'anime e di un nuovo tankobon. Recensione ❯
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Una commedia sull'allunaggio che incuriosisce, diverte e fa riflettere sulle manipolazioni della politica. Commedia, Drammatico - Gran Bretagna, USA2024. Durata 132 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Scritto da Rose Gilroy e basato sulla storia di Bill Kirstein e Keenan Flynn, un film sull'allunnaggio e la manipolazione politica. Espandi ▽
Cole Davis è il direttore del programma di lancio dell'atteso viaggio sulla luna dell'Apollo 11. Kelly Jones è una spregiudicata esperta di marketing che viene assunta per promuovere l'impresa spaziale il più possibile, per fomentare il popolo americano a seguire con passione la missione e gli sponsor a investirvi. Nel mezzo c'è la politica del governo Nixon, determinata a mostrare al mondo - con ogni mezzo a disposizione, oltre l'etica - che l'America approderà sulla luna ben prima della Russia.
Un film-caleidoscopio, con dentro commedia, love story, dramma, metacinema e una spruzzata di thriller politico. L'opera è ambiziosa, traccia tante, forse troppe, piste narrative con una regia non particolarmente efficace, che tuttavia riesce nell'intento di intrattenere, incuriosire, divertire, commuovere e far riflettere sulle manipolazioni multiple di una politica spregiudicata, decisa a calpestare ogni etica pur di mostrare al mondo intero la sua volontà di grandezza.
Channing Tatum è credibile per quanto eccessivamente ingessato, Scarlett Johansson risulta perfettamente aderente al suo ruolo. Menzione speciale infine per il villain interpretato da Woody Harrelson, che riesce nell'impresa non scontata di far piacere al pubblico un personaggio sulla carta assolutamente detestabile. Recensione ❯
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Un horror ecclesiastico non sempre convincente, ma con un'ottima Sydney Sweeney. Horror, Italia, USA2024. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un horror ambientato tra le mura di un convento, dove la vittima è una giovane suora devota. Espandi ▽
La giovane Cecilia, novizia americana, arriva a Roma da Detroit per prendere i voti e diventare suora. Viene accolta molto cordialmente nel convento cui è destinata, adibito principalmente alla cura di suore anziane e malate. Cecilia si trova subito bene e fa amicizia con l'altrettanto giovane Guendalina. Trova serenità anche nelle parole confortanti di padre Tedeschi: è lui che l'ha voluta lì, per il suo bene. Tutto sembra quindi svolgersi per il meglio, ma, dopo aver preso i voti ed essersi acclimatata alla vita del convento, Cecilia comincia ad avvertire malesseri. Sydney Sweeney, già molto brava in ambito horror in Notturno (ma non va dimenticato anche il suo significativo ruolo nel tarantiniano C'era una volta... a Hollywood), aderisce con convinzione e notevole efficacia al suo ruolo dando di Cecilia un ritratto sensibile e credibile: è soprattutto il suo personaggio a dare al film quel che di buono può vantare Recensione ❯
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Dall'omonimo bestseller di Matteo Bussola, un viaggio romantico alla scoperta dei veri sentimenti. Espandi ▽
Verona, anni Novanta. Nadia e Milo erano compagni di scuola che si sono conosciuti, e un po' innamorati, scrivendosi tra i banchi. Molti anni dopo i due si rincontrano e rispolverano l'antica attrazione, fino a decidere di sposarsi. I due continuano ad amarsi, ma con il tempo il loro rapporto di coppia si è logorato, e Milo si ritrova ad affrontare una verità lacerante: ama ancora Nadia, ma probabilmente lei non lo ama più. E poiché il rapporto fra i due era nato in forma epistolare, decide di tentare un'ultima carta: scrive a Nadia sotto pseudonimo, e la donna sembra abboccare.
La regia di Ceron è appropriatamente irrequieta e destrutturata, crea flashback e forward per ricostruire la tessitura di una storia d'amore che per Milo è ancora reale e per Nadia ha cominciato a diventare un ricordo del passato.
La trama si lascia seguire anche attraverso i salti temporali grazie a una buona fluidità compositiva, ma manca una maggiore originalità di racconto, e quel battito del cuore che Ceron ci fa ascoltare con felice intuizione, ma non provare davvero, attraverso scelte convenzionali e sottolineature esplicite (come la domanda: "Chi sei?). Recensione ❯
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I fratelli D'Innocenzo vanno controcorrente e affrontano la serialità senza falsi pudori. Lo spettatore scaverà nel proprio abisso. Drammatico, Italia2024. Durata 279 Minuti.
Un poliziotto è alla caccia di uno spietato omicida seriale, soprannominato Dostoevskij. Espandi ▽
Enzo Vitello è un poliziotto che vive profondi tormenti causati soprattutto dal difficile rapporto con la figlia Ambra da lui abbandonata da tempo e pericolosamente avviata sulla via della tossicodipendenza. Il suo lavoro lo obbliga a confrontarsi con un serial killer, che lui e i suoi colleghi hanno soprannominato Dostoevskij perché dopo gli omicidi lascia messaggi con riflessioni sul senso della vita. Apparentemente non esistono moventi per le uccisioni e le vittime non offrono elementi per creare collegamenti tra di loro. Enzo assume su di sé la responsabilità di catturare Dostoevskij quasi come un'ossessione dettata forse da una inconfessabile vicinanza di pensiero.
I fratelli D'Innocenzo affrontano la serialità senza falsi pudori e con la consapevolezza di stare andando controcorrente. Di fronte a questo passaggio dei registi alla serialità c'è da apprezzare che, sia loro che la produzione, non si siano piegati alle forche caudine della novelization globalizzata offrendo, a chi voglia coglierla, un'opportunità differente.
Filippo Timi si carica sulle spalle Enzo Vitello e ci costringe ad accompagnarlo, con il peso delle sue ossessioni e con i tempi necessari per leggergli dentro, in un percorso che, grazie alle scelte di una regia capace di leggere e far emergere ogni singolo dettaglio, non può essere abbandonato. Recensione ❯
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Francesco Di Leva si carica sulle spalle un film che riesce ad andare oltre il classico film sulla camorra. Thriller, Italia2024. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un camorrista è costretto a nascondersi in un sotterraneo per sfuggire a una vendetta. Espandi ▽
Silvestro è un camorrista di medio livello che si è arricchito occupandosi dello sversamento in Campania dei rifiuti di mezza Italia. Ora è costretto a nascondersi in seguito a un atto commesso a cui non è possibile porre rimedio. Francesco Di Leva si carica su solide spalle di attore il personaggio che sta al centro della vicenda e riesce a dargli la giusta dimensione combattuta tra la consapevolezza del proprio ruolo e il senso di colpa che lo perseguita. La sceneggiatura scandaglia il mondo di quella branca di malavita che si è arricchita grazie all’avvelenamento di terre spesso con la connivenza di politici compiacenti disposti a farsi corrompere. Non siamo però di fronte all’ennesimo film sulla camorra tout court. Qui ci si fa strada, passo dopo passo, nell’angoscia di un essere umano che sta forse ritrovando, grazie all’isolamento, la propria umanità precedentemente messa in condizione di non nuocere agli ‘affari’. Recensione ❯
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Un'opera tra il comico e il sentimentale. Sincera e godibile pur nella semplicità della realizzazione. Commedia, Messico, Italia2024. Durata 90 Minuti.
Un giornalista ingigantisce una voce che vorrebbe l'astronauta Neil Armstrong essere nato in realtà in un paesino del Messico. Espandi ▽
Nell’estate del 1969, la corsa allo spazio raggiunge una piccola cittadina del Messico, Comala, dove Simón sogna di diventare un grande giornalista. Per ottenere il posto di cronista a Guadalajara che lo faccia svoltare, decide di rendere memorabile un articolo sullo sbarco dell’Apollo 11 sulla Luna, ingigantendo una voce che vorrebbe l’astronauta Neil Armstrong essere nato in realtà in un paesino del Messico. Mentre l’elemento comico evolve nel sentimentalismo, questa co-produzione tra il Messico e l’Italia rimane sincera e godibile pur nella semplicità della realizzazione, che sfiora il registro televisivo. Tra le varie peripezie è significativo però che emerga un ritratto del “pueblo” e della comunità di un paese, vista attraverso i pilastri che la governano. Tutti lavorano insieme per proteggere i segreti, e quando necessario anche per tutelare una menzogna. Una fiducia incrollabile nel sistema collettivo che guarda con benevolenza a coloro che sono partiti, che sia per l’America o per la Luna. Recensione ❯
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Nel tentativo di spezzare quello che sembra essere proprio un incantesimo, due persone scoprono che durante le diverse epoche storiche hanno ripetutamente vissuto la stessa romantica storia d'amore. Espandi ▽
Lei è un'aspirante primo violino, lui invece è un romano che lavora come muratore nel nord Italia. I due sono molto diversi e a tratti anche incompatibili, ma fin dalla prima volta che si sono incontrati, una forte attrazione li ha spinti l'uno verso l'altra, sconvolgendo tutti i piani che avevano per il loro futuro. Mentre cercano di spezzare quello che sembra un vero e proprio incantesimo d'amore, i due scoprono che nelle loro vite passate in diverse epoche storiche hanno vissuto sempre la stessa storia d'amore. Riusciranno questa volta a liberarsi da questo romantico e magico legame che li tiene uniti e a percorrere ognuno la propria strada? Recensione ❯
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Antonio Albanese è ancora una volta all'altezza, in una favola sulla solidarietà umana. Sorprendente Virginia Raffaele. Commedia, Italia2024. Durata 113 Minuti.
Cercare in tutti i modi di salvare una scuola speciale. Antonio Albanese torna protagonista di una commedia diretta da Riccardo Milani. Espandi ▽
Michele Cortese è un maestro elementare che chiede l'assegnazione provvisoria presso una scuola di Rupe, un paesino sperduto dell'alta Val di Sangro, nel cuore del Parco nazionale dell'Abruzzo, che conta 378 anime - anzi, 364 perché l'anno prima ci sono state "14 dipartite e nessuna nascita". Quando Michele arriva alla scuola del nuovo incarico scopre che dovrà insegnare ad una pluriclasse di soli sette bambini fra prima, terza e quinta elementare. E in breve scoprirà anche che il preside del comprensivo di una cittadina più grande ha tutto l'interesse a che la scuola di Rupe chiuda i battenti. Toccherà al maestro Cortese e alla vicepreside Agnese, insieme al personale scolastico, ai bambini e agli abitanti di Rupe, tentare di salvare il proprio presidio educativo con un escamotage davvero audace.
Riccardo Milani torna a scegliere Antonio Albanese come suo alter ego, con cui condivide le caratteristiche di generosità d'animo, impegno civile e comune decenza. Un mondo a parte è una favola intenzionata a tradurre in forma di commedia popolare un depauperamento tangibile e lo spettro di una generale rassegnazione "a perdere una cosa dopo l'altra", riconducendoci ad un principio base di solidarietà umana.
Albanese è come al solito all'altezza del ruolo, ma sorprende per efficacia Virginia Raffaele sia per la capacità di calarsi a fondo, lei romana, nell'accento di sua madre, sia per quella di impersonare in modo riconoscibile una delle tante figure scolastiche che combattono una quotidiana battaglia. Recensione ❯
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Luchetti ritrova Starnone e realizza il suo film più complesso e maturo. Dietro il thriller c'è molto di più. Drammatico, Italia2024. Durata 136 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Pietro è un professore di liceo che ha una relazione, una volta diplomata, con Teresa una sua ex studentessa. Un giorno lei gli propone di confessarsi vicendevolmente un segreto mai detto a nessuno. Dall'omonimo romanzo di Domenico Starnone. Espandi ▽
Pietro, professore di liceo amato dai suoi studenti, trova l’amore, nel senso pieno del termine, con Teresa, un’ex studentessa. Da quando lei gli propone di confidarsi reciprocamente un segreto mai rivelato a nessuno le cose cambieranno profondamente. Luchetti torna ad occuparsi di un romanzo di Starnone e realizza il suo film più complesso e ricco di sollecitazioni nei confronti dello spettatore. Il regista (e dietro di lui Starnone e Piccolo) è molto abile nel non cadere nelle trappole narrative made in USA modello Attrazione fatale. Qui non ci sono coniglietti bolliti e Teresa non è una pazza alla ricerca di vendetta. È qualcosa di più e di diverso. È la rappresentazione fisica della cattiva coscienza di Pietro. È in questa capacità di approfondire anche le minime sfumature che Luchetti ci mostra la solidità e la totale capacità di immergersi nella narrazione della sua regia. Sarebbe troppo semplicistico leggere questo film come un thriller. È molto di più. Recensione ❯
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Un film morbido e gentile che accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Dal romanzo di Chiara Gamberale. Drammatico, Italia2024. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dieci minuti al giorno. Tutti i giorni. Per un mese. Dieci minuti per fare una cosa nuova, mai fatta prima. Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Per smettere di avere paura. E tornare a vivere. Espandi ▽
Quando Niccolò lascia la moglie Bianca, dopo 18 anni di matrimonio, lei cade dalle nuvole: non si era accorta di nulla, né dell’infelicità del suo compagno di vita, né della sua relazione con un’altra donna. Da quel momento Bianca precipita in uno stato depressivo dal quale cerca di tirarla fuori una psicologa burbera dal cognome importante (si chiama Braibanti, come la vittima di un agghiacciante caso giudiziario), intenta a riportare la sua paziente ad un metro di realtà. Dieci minuti, diretto da Maria Sole Tognazzi e da lei cosceneggiato insieme a Francesca Archibugi, è liberamente ispirato al romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, di cui conserva la componente fortemente autobiografica. Tognazzi ha una bella mano di regia, e insieme ad Archibugi ha orchestrato una serie di interessanti slittamenti temporali che rendono la narrazione una sorta di detection, sfruttando proprio lo sfasamento percettivo della protagonista che siamo inizialmente chiamati a condividere. Dieci minuti si lascia vedere e accompagna lo spettatore con accorata tenerezza. Recensione ❯
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