Anno | 2012 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 87 minuti |
Regia di | Jérôme Enrico |
Attori | Bernadette Lafont, Carmen Maura, Dominique Lavanant, Françoise Bertin, André Penvern Axelle Laffont, Mathias Melloul, Fabrice Colson, Yvonne Gradelet, Pascal N'zonzi. |
Uscita | giovedì 6 giugno 2013 |
Distribuzione | Moviemax |
MYmonetro | 2,57 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 giugno 2013
Paulette è un'anziana signora parigina che per arrotondare la pensione decide di iniziare a vendere cannabis. In Italia al Box Office Paulette ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 190 mila euro e 56,8 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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Paulette è un'anziana vedova, che vive alla periferia di Parigi, con una pensione che non le dà abbastanza da mangiare. Ha un nipotino affettuoso, che però disprezza perché è figlio di un padre di colore, e una piccola cerchia di amiche che condividono la sua condizione. Una sera, osservando una compravendita di droga fuori dal suo palazzo, Paulette si mette in testa che l'unico modo per procurarsi del denaro sia entrare in quel traffico. Dotata di un buon senso degli affari e di un talento come pasticcera si mette a sfornare torte e pasticcini alla cannabis, assicurandosi presto una clientela in costante aumento e la stima del boss di quartiere.
Sviluppata dal regista con alcuni allievi del suo corso di sceneggiatura all'ESEC, Paulette è una commedia della crisi e della precarietà, che ruota attorno al personaggio indovinato di una vecchia burbera e incattivita, pronta a lasciarsi alle spalle qualsiasi scrupolo morale pur di non rinunciare alla propria dignità. Bernadette Lafont, che ha lavorato con Truffaut, Miller e Chabrol tra gli altri, è la scelta migliore sulla quale Enrico potesse capitare, mentre lo stesso non si può dire di Carmen Maura e delle amiche, che non si alzano dallo spessore minimo di macchiette.
Divertente quanto basta, il film ambienta, in un contesto descritto con sufficiente verosimiglianza, una vicenda però del tutto improbabile. Il confine è sottile, perché la commedia resti tale i passi a disposizione non erano molti, ma il regista e i suoi collaboratori non si allontanano per scelta dal sentiero più sicuro, con il risultato di non scontentare nessuno ma anche di appiattire il film su una medietà che non lo farà ricordare a lungo e non lo distingue da altri simili.
Si percepisce una costruzione scolastica dell'insieme, senza inventiva né coraggio, che mira a servire al pubblico il pasticcino più dolce ed innocuo, come rivela il finale, decisamente troppo fiabesco per non contraddire le premesse. La denuncia sociale della condizione insostenibile dell'anziano solo e povero, scade allora al rango di puro pretesto, di cui ci si dimentica non appena non serve più lo scopo. E a poco vale cercare il paragone con la commedia italiana e amorale degli anni Settanta, come spingono a fare le dichiarazioni dell'autore, perché qui la morale c'è eccome e trasforma in un attimo la vecchia megera in una nonnina "comme il faut".
Se l'Inghilterra ha avuto l'erba di Grace la Francia ha ora l'erba di Paulette in un film divertente e garbato, ricco di stereotipi cinematografici se si vuole, ma godibile e disinvolto. Paulette ha avuto una vita felice, una pasticceria bar, un marito, una figlia, ma ormai è vecchia e sola, biliosa e rancorosa risponde a male parole a chiunque, non riesce ad arrivare a fine mese con la misera pensione [...] Vai alla recensione »
Commedia esilarante in cui si narra di un'anziane pensionata e vedova di nome, appunto, Paulette, la quale non riuscendo più a vivere decorosamente economicamente parlando con la sua misera pensione, decide, prendendo spunto da alcuni suoi giovani e vicini di casa di spacciare cannabis al fine di incrementare le proprie finanze. In tale commercio, non privo di alcuni ostacoli iniziali [...] Vai alla recensione »
Paulette è un intelligente film francese, ben diretto da Lafont, regista dalla grande scuola. La protagonista è una anziana donna cui la vita ha levato molto, troppo: prima ha perso il locale che gestiva insieme al marito e poi il marito; rimasta sola Paulette deve affrontare i problemi del quotidiano, con una pensione che non le consente di vivere, nonostante viva all’estrema periferia [...] Vai alla recensione »
Immeritato il (NI ) della critica . Un film ironico divertente e anche un po sballato come i suoi protagonisti. Per palati amanti della commedia . La musica una delizia. Bravi tutti .
In linea con le aspettative, se le aspettative sono quelle di trascorrere un'ora e mezza di divertimento intelligente. Si ride e si ride molto: e questo è già un fatto positivo. Ma si pensa e si può pensare molto: anch'esso un fatto positivo. Confermo che alcuni gli attori, salvo qualche eccezione, interpretano macchiettisticamente il loro ruolo, ma è questo [...] Vai alla recensione »
bellissimo, divertente, ben recitato, intelligente e anche interessante come ambientazione. Si ride e sorride, fa riflettere e fa passare una serata in modo intelligente, ottima la regia, assolutamente da vedere
Grande film en souplesse, questo di Jero^me Enrico(sarà parente di Robert Enrico?Non ho controllato, ma penso di sì), con una grandissima (superlativi non sprecati, anzi...)Bernadette Lafont. Nessun pietismo con anziani/e che"fanno opere buone", ma anzi, con un'anziana che"delinque"(spacciando droga), ma perché pressta da crisi e conseguenti debiti, [...] Vai alla recensione »
Grande film en souplesse, questo di Jero^me Enrico(sarà parente di Robert Enrico?Non ho controllato, ma penso di sì), con una grandissima (superlativi non sprecati, anzi...)Bernadette Lafont. Nessun pietismo con anziani/e che"fanno opere buone", ma anzi, con un'anziana che"delinque"(spacciando droga), ma perché pressta da crisi e conseguenti debiti, [...] Vai alla recensione »
Film veramente azzeccato data la situazione economica europea. Una protagonista che con la sua personalità fa scoprire la parte della società che la TV di oggi tende a nascondere dietro a show inutili che esaltano la stupidità. Inoltre vi è quell'assaggio di multiculturalismo che non guasta mai e ci fa comprendere che in fin dei conti siamo tutti quanti sulla stessa barca.
Un intreccio di destini nell'odierna tristezza, possibilità di grandinate di cattiveria: un'anziana vedova a causa della crisi, perde ristorante (i nuovi proprietari sono cinesi) e marito. Incattivita dalla vita, razzista, intollerante e sull'orlo del baratro deve fare i conti con sua figlia, legata ad un poliziotto di colore, e con suo nipote, anch'egli di colore.
Non posso ancora esprimere un voto fintantochè il film non sarà già uscito nelle sale. Da sinossi e trailer mi sento solo di dire: "Remake"! Bello o brutto, ma sicuramente non dichiarato. Se avete visto l'Erba di Grace (Saving Grace,2000) sicuramente sarete critici quanto me. Per ora.
Basterebbe da sé l'occasione di poter vedere una grandissima attrice come Bernadette Lafont, qui peraltro in squadra con un bel gruppo (Carmen Maura, Dominique Lavanant, François Bertin) per scegliere questa commedia francese, che nella sua scrittura utilizza molti riferimenti al presente, d'oltralpe e più in generale europeo. La Paulette del titolo, è Lafont vecchiette incattivita dalla sorte, una [...] Vai alla recensione »
In una città operaia del nord della Francia vive Paulette, un'anziana che ha conosciuto giorni migliori; ora è vedova, abita in una periferia fatiscente, passa il tempo con tre amiche disastrate e la misera pensione non le basta per campare la vita. Finché non le piove dal cielo un pacco di haschisch. In passato eccellente pasticciera, Paulette si ricicla nell'inedita professione di spacciatrice di [...] Vai alla recensione »
L'idea non è nuovissima. Già «L'erba di Grace», piccolo culto inglese del 2000, ci aveva deliziato con l'intraprendenza di un'anziana vedova che dalle orchidee passa alla coltivazione di marijuana per sopravvivere ai debiti ereditati dal marito. Eppure anche Paulette di Jerome Enrico - presentato allo scorso Bif&st di Bari - in Francia è diventato un piccolo caso e specchio dei tempi.
Commedia che racconta la sorprendente rinascita di una vecchietta razzista e acida che per far fronte a una situazione economica disastrosa si lancia con successo nel commercio di sostanze psicotrope, in una malfamata banlieue di Parigi. C'è già stata qualche commedia (L'erba di Grace) e qualche serie tv (Breaking bad, Weeds) che ha affrontato questo argomento.
L'anziana Paulette ce l'ha con il mondo intero per fondati motivi, oltre che per brutto carattere: è vedova, abita nel casermone di una squallida periferia e con 600 euro di pensione non ce la fa a campare. Per di più avendo casualmente perso il marito l'11 settembre 200l, e non sopportando che il suo ex-locale sia finito in mano a ristoratori cinesi, la prepotente signora ha in odio tutti gli immigrati, [...] Vai alla recensione »
Deliziosa commedia francese, spiritosa cugina di primo grado dell'inglese L'erba di Grace, ben fornita di garbo e umorismo. L'anziana vedova Paulette s'arrabatta nella periferia di Parigi. Con un pacchetto di cannabis, gettato da due balordi, bussa dallo spacciatore Vito e gli propone di entrare in società. Ok, 1'affare è fatto. Neanche il genero sbirro potrebbe sospettare di Nonna Spinello.
Come nelle favole, la realtà può cambiare nel finale; e allora amori, paure, cinismi, e tradimenti si sciolgono con la bacchetta magica. Il racconto morale di Agnès Jaoui non ha la sottigliezza della parola di un Rohmer, ma la furbizia dell'occhiolino strizzato a un pubblico che ama vedersi sullo schermo nella sua normalità. Nella vita ci sono raramente la fatine buone, ma spesso le streghe; tuttavia [...] Vai alla recensione »
Pensionati sotto la soglia di povertà unitevi. Signora povera in canna, col foulard delle contadine, che cosa porta nella borsa della spesa? «Droga!». Commedia brillante, forse un po' spenta da una sceneggiatura convenzionale nel finale, tiene in mano le sorti delle vittime della crisi. È una divertente metafora dell'arte di trovare soluzioni il traffico d'hashish che mette in piedi la pasticceria [...] Vai alla recensione »
Spacciare droga a ottant'anni? È raro ma succede. Lo dimostra a Parigi una vedova, Paulette, cui la modestissima pensione non basta per tirare avanti. Nel quartiere di periferia in cui abita si accorge però che ci sono strani movimenti attorno a una banda di ragazzacci dediti spesso a manovre oscure nei confronti dei passanti e non tarda a scoprire che si tratta di spacciatori di cannabis in grande [...] Vai alla recensione »