Divertimento assoluto, questo deve essere stato il motto che ha ispirato autori, sceneggiatori, produttori ed interpreti di questa strampalata, esagerata, a suo modo geniale ed originale creazione francese. C'è davvero di tutto nella sarabanda ambientata in un immaginario paese del Sudamerica dove un reporter francese sull'orlo del licenziamento e un veterinario sommerso dai debiti partono alla ricerca del mitico Marsupilami, animale magico quasi estinto. Si passa con disinvoltura - e a volte anche esagerando - dalla farsa esilarante al film demenziale puro, da gag divertenti ad altre che fanno rimpiangere l'avanspettacolo, da un omaggio al musical - la scena più riuscita del film con il dittatore interpretato da Lambert Wilson che interpreta Celine Dion e che ricorda moltissimo il Freddy Mercury truccato da casalinga disperata nel video di " I Want To Break Free" - al cartone animato tenero e simpatico.
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Divertimento assoluto, questo deve essere stato il motto che ha ispirato autori, sceneggiatori, produttori ed interpreti di questa strampalata, esagerata, a suo modo geniale ed originale creazione francese. C'è davvero di tutto nella sarabanda ambientata in un immaginario paese del Sudamerica dove un reporter francese sull'orlo del licenziamento e un veterinario sommerso dai debiti partono alla ricerca del mitico Marsupilami, animale magico quasi estinto. Si passa con disinvoltura - e a volte anche esagerando - dalla farsa esilarante al film demenziale puro, da gag divertenti ad altre che fanno rimpiangere l'avanspettacolo, da un omaggio al musical - la scena più riuscita del film con il dittatore interpretato da Lambert Wilson che interpreta Celine Dion e che ricorda moltissimo il Freddy Mercury truccato da casalinga disperata nel video di " I Want To Break Free" - al cartone animato tenero e simpatico. Naturalmente c'è anche uno scienziato pazzo, la parodia della pubblicità e il momento sentimentale con la nascita dei piccoli marsupilami, ma c' soprattutto la voglia di divertire, sorprendere, sconcertare con scarti narrativi repentini e grotteschi e la dichiarata intenzione di fare un film onnivoro, dove ci sia spazio per magnifici affreschi naturali nella giungla, per protagonisti goffi e imbranati come da copione in commedie del genere, per un messaggio ecologista, per la satira politica, per animali e bambini e anche per profezie, magie e incantesimi. Talmente tanto che si sentirebbe il desiderio di sottrarre per arrivare ad una asciuttezza narrativa che consenta di apprezzare i momenti topici senza fare indigestione di scene superflue e anche volgari talvolta, ma evidentemente gli autori volevano creare un Hellzapoppin moderno e multiforme, con umani-cartoni e cartoni-umani, senza andare troppo per il sottile, il che è un peccato, perchè inutile negare che ci si diverte molto, ma in alcuni momenti si rimane anche infastiditi dall'esagerazione demente più che demenziale e si apprezza meno il tutto. Citazione a parte il bravissimo interprete sui titoli di coda di una danza tribale fatta solo con mani, braccia e viso, talmente bravo che al termine della sua esibizione dal cast presente alle registrazioni parte un applauso spontaneo e il regista ha fatto benissimo a non tagliarlo perchè ci siamo uniti anche noi.
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