jaylee
|
domenica 11 marzo 2012
|
niente di nuovo sotto il sole (neanche su marte)
|
|
|
|
John Carter, ex capitano dell’esercito confederato degli Stati del Sud nella Guerra di Secessione USA, viene accidentalmente e in qualche modo trasportato su Marte (chiamato dai locali Barsoom) dove scoprirà, grazie alla differenza della propria densità ossea rispetto alla gravità, di godere di poteri straordinari, ovvero di saltare distanze ed altezze prodigiose e di essere molto più forte degli abitanti… inizialmente schiavo di una delle popolazioni locali, i mostruosi (ma solo fisicamente) Tark, finirà col prendere in mano il destino di un intero pianeta, guidandolo contro la tirannica e predatrice città di Zodanga (e sposando la principessa di Helium, principale avversaria di Zodanga) e le sue potenti eminenze grigie (i Tern).
[+]
John Carter, ex capitano dell’esercito confederato degli Stati del Sud nella Guerra di Secessione USA, viene accidentalmente e in qualche modo trasportato su Marte (chiamato dai locali Barsoom) dove scoprirà, grazie alla differenza della propria densità ossea rispetto alla gravità, di godere di poteri straordinari, ovvero di saltare distanze ed altezze prodigiose e di essere molto più forte degli abitanti… inizialmente schiavo di una delle popolazioni locali, i mostruosi (ma solo fisicamente) Tark, finirà col prendere in mano il destino di un intero pianeta, guidandolo contro la tirannica e predatrice città di Zodanga (e sposando la principessa di Helium, principale avversaria di Zodanga) e le sue potenti eminenze grigie (i Tern).
Il film, targato Disney, è un ottimo prodotto artigianale USA, nel senso che trama, sviluppo, effetti visivi, musiche, ecc. sono tutti di ottima qualità. I problemi, però, sono principalmente due e sfortunatamente finiscono con l’affossare il film.
Innanzitutto, la sceneggiatura: immaginifica e meravigliosa se si considera che è stata scritta 100 anni fa, e dotata di moltissime intuizioni estremamente interessanti, purtroppo risulta già ampiamente saccheggiata in ogni sua idea da una miriade di film e fumetti: a cominciare dai poteri di John Carter (che derivano dalle peculiarità della sua provenienza, la stessa motivazione dei poteri di Superman, che non a caso, nelle sue prime apparizioni, saltava e non volava), il mix di fantasy e fantascienza (Guerre Stellari, Zardoz), gli elementi di fanta-archeologia (Star Gate), gli apparenti elementi acronistici di tecnologia quasi magica, ovvero le macchine volanti, il teletrasporto e raggi prodigiosi abbinati però a fucili e spade, e quasi-peplum (Flash Gordon, con il quale ha moltissime analogie: la provenienza aliena dell’alieno salvatore, il pianeta selvaggio, le varie razze indigene…), persino il mix western/fantascienza (Ritorno al Futuro III, Cowboys & Aliens), e il teletrasporto con duplicazione dei corpi (Matrix).
Insomma, niente di nuovo sotto il sole (anche su Marte). John Carter è arrivato troppo tardi, e sfortunatamente trama assolutamente telefonata e recitazioni piatte rendono John Carter immediatamente dimenticabile. Gli attori principali, Taylor Kitsch e Lynn Collins, non riescono a far decollare il film, che insiste spesso su dialoghi scontati e mielosi; e chi aveva più talento (come Willem Dafoe) viene utilizzato per prestare fattezze e voce agli alieni. La musica è appropriata ma poco ispirata.
Questo ci porta al secondo grosso problema: se tutta questo sensazione di già visto può comunque essere accettabile in un cartone animato (come Wall-E, o gli Incredibili) che ha come target pre-adolescenti con magari un secondo piano di lettura più adulto (Alla Ricerca di Nemo, Up), in un film in carne ed ossa, questo vuol dire noia.
Nella sua prima opera "vera" (almeno parzialmente…) Andrew Stanton, appunto regista made in Pixar di Wall-E, fallisce nel comprendere che con un progetto del genere, o si dava un taglio esegetico più importante legato all'opera di Burroughs (le analogie con la vita sulla Terra, le divisioni tra Nord e Sud, Bianchi e Pellirossa, progresso contro conservatorismo), abbinato ad un’introspezione maggiore dei personaggi principali, oppure ne veniva fuori un prodotto (proprio perché è già stato visto tutto da chi ha più di 25 anni) inadatto a tutti se non ad un pubblico pre-adolescenziale. Peccato. (www.versionekowalski.it)
[-]
[+] ma dai...
(di cinemaniaco85)
[ - ] ma dai...
|
|
[+] lascia un commento a jaylee »
[ - ] lascia un commento a jaylee »
|
|
d'accordo? |
|
camillo
|
lunedì 12 marzo 2012
|
avventura epica!
|
|
|
|
John Carter, cercatore d'oro ed ex soldato sudista, viene a mancare e lascia tutta la sua eredità al nipote Ned. Nel suo diario, John narra una storia ai limiti del credibile, ma reale. Quindici anni prima, si ritrova a scappare dall'esercito, che vuole richiamarlo alle armi. Si imatte così con un menth, un'entità paranormale. Grazie al medaglione del menth, John si trova catapultato in un altro mondo, Barsum (Marte) e scopre di aver acquisito poteri straordinari, come la super forza ed una super agilità. Barsum: un mondo pieno di strane creature, ma anche di uomini dalla pelle rossa. Si sta combattendo ormai da anni una sanguinosa guerra tra un dittatore, guidato dai menth, e dai cittadini del regno di Helium.
[+]
John Carter, cercatore d'oro ed ex soldato sudista, viene a mancare e lascia tutta la sua eredità al nipote Ned. Nel suo diario, John narra una storia ai limiti del credibile, ma reale. Quindici anni prima, si ritrova a scappare dall'esercito, che vuole richiamarlo alle armi. Si imatte così con un menth, un'entità paranormale. Grazie al medaglione del menth, John si trova catapultato in un altro mondo, Barsum (Marte) e scopre di aver acquisito poteri straordinari, come la super forza ed una super agilità. Barsum: un mondo pieno di strane creature, ma anche di uomini dalla pelle rossa. Si sta combattendo ormai da anni una sanguinosa guerra tra un dittatore, guidato dai menth, e dai cittadini del regno di Helium. John è la loro unica speranza di salvezza. Il film ha una trama molto articolata, anche se alcuni temi, tipo il matrimonio tra il dittatore e la principessa di Helium per pacificare i due regni rivali, sono piuttosto stantii. Le animazioni sono stupende, come anche gli effetti sonori e le esplosioni. Affascinante il design del pianeta e delle creature che lo popolano, come anche le usanze dei "marziani". Stupende recitazioni. Anche i colori, vivi, forti, sono belli da godere. Un film che affascina con il design ed attira l'attenzione dello spettatore con una trama molto ben articolata, per non parlare del carismatico protagonista: ora duro e riservato, ora sensibile ed altruista. Un vero gioiello firmato Disney.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camillo »
[ - ] lascia un commento a camillo »
|
|
d'accordo? |
|
ruta ruta
|
sabato 31 marzo 2012
|
john carter (1994)
|
|
|
|
Ebbene si, 1994! Perché?
Perchè se questo film fosse uscito quando ancora i film d'azione, di fantasia, quelle belle vecchie fiabe erano apprezzate dal pubblico e dai giovani, sarei andato al cinema pure due volte per rivederlo. Invece no, oggi i giovani non apprezzano la semplicità della trama. Il buono bello e forte contro il cattivo malvaggio. I due si contendono la bella di turno e lo scettro del regno. Si la semplicità contornata da una trama comunque valida, toni incalzanti e duelli niente male! John Carter fa la sua figura ma non il botteghino. Il pubblico che gia immaginava un seguito più sulla terra che su marte, dovrà domandarsi se la produzione vorrà fare davvero questo sforzo economico per tornare sul grande schermo.
[+]
Ebbene si, 1994! Perché?
Perchè se questo film fosse uscito quando ancora i film d'azione, di fantasia, quelle belle vecchie fiabe erano apprezzate dal pubblico e dai giovani, sarei andato al cinema pure due volte per rivederlo. Invece no, oggi i giovani non apprezzano la semplicità della trama. Il buono bello e forte contro il cattivo malvaggio. I due si contendono la bella di turno e lo scettro del regno. Si la semplicità contornata da una trama comunque valida, toni incalzanti e duelli niente male! John Carter fa la sua figura ma non il botteghino. Il pubblico che gia immaginava un seguito più sulla terra che su marte, dovrà domandarsi se la produzione vorrà fare davvero questo sforzo economico per tornare sul grande schermo.
Partendo dal presupposto che quando si sceglie il film da vedere, si sa sempre a cosa si va incontro, JC non delude, infatti per il genere è davvero bello. Ho intravisto qualche ricordo di StarGate, le polveri di Dune, ed anche qualche velo di StarWars...ma torno a dirlo, il genere è quello di fantasia. Da adolescente, e ancor di più da piccolo andavo pazzo per questi film! Oggi...come posso dirlo, non vanno più, i video game hanno spezzato le gambe della magia del cinema, i giovani rivivono le avventure dei loro eroi attraverso il pad e non piu con il buio delle sale illuminate dal proiettore del cinema.
JC è un bel film, mi è piaciuto...forse inizio ad essere vecchio...nostalgico? Grazie al cinema sogno ancora di essere un eroe come John Carter.
[-]
[+] ti capisco
(di no_data)
[ - ] ti capisco
|
|
[+] lascia un commento a ruta ruta »
[ - ] lascia un commento a ruta ruta »
|
|
d'accordo? |
|
diego p.
|
giovedì 29 marzo 2012
|
un nuovo eroe, ma vecchie brutte abitutidini.
|
|
|
|
JOHN CARTER
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 6 e ½
John Carter alle prese con la sua ricerca d’oro e alla fuga da ulteriori coinvolgimenti nella guerra fra nativi americani e giubbe blu, si ritrova catapultato tramite un misterioso portale, direttamente su Marte, dove sin da subito si rende conto di possedere strani poteri dovuti alla differenza di gravità.
Marte non è il pianeta morto e austero che siamo abituati a immaginare, ma c’è vita, e ben presto John Carter lo scoprirà a sue spese, venendo prima catturato per diventare poi il paladino di libertà della guerra sul rosso pianeta. John, prima riluttante al pensiero di vivere nel nuovo mondo, architetterà qualsiasi cosa per poter rimanerci, ma soprattutto ritornarci….
[+]
JOHN CARTER
CRITICA DI: Diego Pigiu III
VOTO: 6 e ½
John Carter alle prese con la sua ricerca d’oro e alla fuga da ulteriori coinvolgimenti nella guerra fra nativi americani e giubbe blu, si ritrova catapultato tramite un misterioso portale, direttamente su Marte, dove sin da subito si rende conto di possedere strani poteri dovuti alla differenza di gravità.
Marte non è il pianeta morto e austero che siamo abituati a immaginare, ma c’è vita, e ben presto John Carter lo scoprirà a sue spese, venendo prima catturato per diventare poi il paladino di libertà della guerra sul rosso pianeta. John, prima riluttante al pensiero di vivere nel nuovo mondo, architetterà qualsiasi cosa per poter rimanerci, ma soprattutto ritornarci….
Questo non è il mio genere preferito ed è risaputo, ma in questo caso la curiosità data da un buon trailer mi ha detto “proviamoci”, in realtà sono stato abbastanza stupito in positivo, non voglio dire che sia un capolavoro ma non è neanche pessimo, per quanto faccia parte di quei film che il lieto fine è assicurato già dal momento dell’acquisto del biglietto (film Disney quindi..). Infatti le due ore di film sono scorse piacevolmente e non avendo grandi pretese in definitiva sono stato felice di averlo visto. Continuo a non comprendere il perché ci sia questo costume nel cinema per cui civiltà extraterrestri di secoli e secoli più evolute di noi si debbano vestire come i nostri uomini delle caverne, oppure nel caso dei miliziani del film come al tempo dei Romani, hanno tecnologia impressionante e poi fanno lotte di spada e si mettono armature? Bah…oltre a questo in realtà la storia è abbastanza fruibile in leggerezza, nulla di così innovativo, guerre per un matrimonio di convenienza la storia ne ha viste tante come di principesse bellissime che diventano eroine e perfetti sconosciuti che diventano miti per i popoli. A volte mi chiedo come sarebbe stato il cinema di fantascienza se George Lucas non avesse mai fatto StarWars, e anche in John Carter in alcune scene mi sono chiesto se l’idea che abbiamo di alieni, spazio, civiltà superiori non sia dovuta solo ai primi grandi film che hanno creato il genere….
L’ho visto in 2D, e la grafica di alcuni effetti speciali (soprattutto le navi volanti) non erano un granché, probabilmente in 3D saranno stati superiori (come successo per Avatar).
Il finale, molto da “il mistero dei templari” con Nicholas Cage e un po’ di Indiana Jones, mi è piaciuto particolarmente.
Diego Pigiu III
[-]
|
|
[+] lascia un commento a diego p. »
[ - ] lascia un commento a diego p. »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
mercoledì 10 agosto 2016
|
salta per noi
|
|
|
|
Preciso che non ho mai letto il romanzo,per quanto riguarda il film mi è piaciuto e non poco.
Il buon Carter saltella piacevolmente su Marte in compagnia di personaggi e popoli accattivanti,venendo trascinato in una doverosa battaglia per l'indipendenza e la libertà.
La veste grafica è di indubbio valore ed il tutto risulta davvero spettacolare,ottime anche le interpretazioni e coinvolgenti le battaglie.
Ovviamente si batte il chiodo sul solito eroe americano che salva tutti ma credo che in questa occasione potremmo passarci sopra.
Forse l'unico vero limite della pellicola è una certa confusione tra i molteplici eventi narrati.
Tuttavia a differenza di altre produzioni in cui non mi auguravo il sequel,mi avrebbe fatto piacere vedere un secondo capitolo,magari su un altro pianeta vista l'interconnessione tra i vari mondi.
[+]
Preciso che non ho mai letto il romanzo,per quanto riguarda il film mi è piaciuto e non poco.
Il buon Carter saltella piacevolmente su Marte in compagnia di personaggi e popoli accattivanti,venendo trascinato in una doverosa battaglia per l'indipendenza e la libertà.
La veste grafica è di indubbio valore ed il tutto risulta davvero spettacolare,ottime anche le interpretazioni e coinvolgenti le battaglie.
Ovviamente si batte il chiodo sul solito eroe americano che salva tutti ma credo che in questa occasione potremmo passarci sopra.
Forse l'unico vero limite della pellicola è una certa confusione tra i molteplici eventi narrati.
Tuttavia a differenza di altre produzioni in cui non mi auguravo il sequel,mi avrebbe fatto piacere vedere un secondo capitolo,magari su un altro pianeta vista l'interconnessione tra i vari mondi.
Purtroppo ho letto da più parti che tutto questo non succederà perchè ,almeno in America,è stato un Flop clamoroso.
Dissento e spero che il buon Carter riesca a saltare ancora un'altra volta per tutti noi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
renato c.
|
venerdì 13 maggio 2016
|
un po' un minestrone, comunque piacevole!
|
|
|
|
Un po' un minestrone, nel senso che è un miscuglio di fantasy, western, fantascienza, mitologia ecc. Comunque, dopo il primo impatto dove uno può dire:"Ma che razza di roba è questa!" il film ti coinvolge abbastanza! Debbo dire che quei quadrumani verdi mi dvano un po' fastidio, però la bellezza di Lynn Collins con quegli splendidi occhi azzurri, ti rifaceva gli occhi! Poi la trama si rifà alle antiche usanze mitologiche e medioevali dove la principessa deve sposare un uomo che non ama, cha anzi ripugna, per una ragion di stato, ma alla fine c'è l'happy-end con John Carter che prederisce rimanere a vivere su Marte con la principessa che amava, piuttosto che tornare sulla Terra senza di lei! Film Disney dei nostri tem
[+]
Un po' un minestrone, nel senso che è un miscuglio di fantasy, western, fantascienza, mitologia ecc. Comunque, dopo il primo impatto dove uno può dire:"Ma che razza di roba è questa!" il film ti coinvolge abbastanza! Debbo dire che quei quadrumani verdi mi dvano un po' fastidio, però la bellezza di Lynn Collins con quegli splendidi occhi azzurri, ti rifaceva gli occhi! Poi la trama si rifà alle antiche usanze mitologiche e medioevali dove la principessa deve sposare un uomo che non ama, cha anzi ripugna, per una ragion di stato, ma alla fine c'è l'happy-end con John Carter che prederisce rimanere a vivere su Marte con la principessa che amava, piuttosto che tornare sulla Terra senza di lei! Film Disney dei nostri tempi, non credo che lo zio Walt avrebbe mai prodotto un film del genere!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
domenico rizzi
|
domenica 2 marzo 2014
|
western che sconfina nella science fiction.
|
|
|
|
Rendere sullo schermo un'opera letteraria come "Sotto le lune di Marte" di Edgar Rice Burroughs (l'inventore di Tarzan, per intenderci) è un'impresa alquanto ardua, perchè si rischia di scivolare in un fumetto alla Flash Gordon. Il tema è quello classico della "hot science fiction", la fantascienza che tratta di Marziani, mostri spaziali e cruente battaglie fra alieni del Pianeta Rosso e il romanzo vide la luce nel 1912. A cent'anni di distanza, il regista Andrew Stanton riesce a tradurre in film l'aggrovigliata vicenda, non sempre facile da seguire a causa della quantità di situazioni e personaggi che ne fanno parte, e gli va dato atto che lo fa con una certa destrezza, evitando di scadere nel banale ed impedendo che la storia si trasformi in una delle tante create dalla heroic fantasy, sul modello di Conan il barbaro.
[+]
Rendere sullo schermo un'opera letteraria come "Sotto le lune di Marte" di Edgar Rice Burroughs (l'inventore di Tarzan, per intenderci) è un'impresa alquanto ardua, perchè si rischia di scivolare in un fumetto alla Flash Gordon. Il tema è quello classico della "hot science fiction", la fantascienza che tratta di Marziani, mostri spaziali e cruente battaglie fra alieni del Pianeta Rosso e il romanzo vide la luce nel 1912. A cent'anni di distanza, il regista Andrew Stanton riesce a tradurre in film l'aggrovigliata vicenda, non sempre facile da seguire a causa della quantità di situazioni e personaggi che ne fanno parte, e gli va dato atto che lo fa con una certa destrezza, evitando di scadere nel banale ed impedendo che la storia si trasformi in una delle tante create dalla heroic fantasy, sul modello di Conan il barbaro. I passaggi contenuti nel libro sono descritti abbastanza bene e la personalità di John Carter, ex capitano dell'esercito confederato e cercatore d'oro in un'Arizona ancora infestata dagli Apache non è quasi mai sopra le righe, tranne che per l'esagerata prestanza fisica dovuta ad una lunga pratica di culturismo (difetto che si ritrova generalmente in tutti i film sull'antichità e perfino in molti western, sebbene le palestre di quel genere non esistessero ancora o fossero assai poco frequentate). Carter (Taylor Kitsch) si ritrova proiettato, dalla caverna in cui si era rifugiato per sfuggire agli Indiani, sul fondo prosciugato di un mare marziano, dove esistono specie ovipare - le uova sono raccolte in grandi incubatrici sotto vetro - e vi sono creature con quattro braccia, cavalcature che ricordano soltanto vagamente quelle terrestri, esseri pensanti dall'aspetto tutt'altro che gradevole - nel racconto di Burroughs sono descritte in maniera assai peggiore - e meravigliose creature femminili come Dejah Thoris (Lynn Collins) che non hanno nulla da invidiare alle più belle donne della Terra. Superate agevolmente le differenze linguistiche (che il cinema ha sempre risolto con facilità) e della locomozione su un pianeta che ha meno gravità del nostro - Carter impara a spiccare dei salti sempre più lunghi, diventando un fac-simile di Superman - ma sul quale, perlomeno, si respira a pieni polmoni (altra leggerezza di molti autori di fantascienza) rimane il problema di sconfiggere i cattivi, accattivandosi le simpatie della bella Dejah...Come potrà John Carter tornare a vivere da terrestre dopo avere vissuto un'avventura tanto fantastica? E' molto semplice: una volta dato per morto sulla Terra, la sua nuova casa si chiamerà Barsoom, che significa Marte...Naturalmente con accanto quella spledida fanciulla. L'ennesimo esperimento di fantascienza d'azione non ha però funzionato, causando alla casa di produzione, la Walt Disney Pictures, una perdita...megagalattica! Ma sono finiti i tempi in cui la gente andava in massa a vedere "La guerra dei mondi", "Ultimatum alla Terra" e "2001 Odissea nello spazio".
Domenico Rizzi, scrittore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a domenico rizzi »
[ - ] lascia un commento a domenico rizzi »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
mercoledì 25 giugno 2014
|
un blockbuster vecchio stile non molto riuscito
|
|
|
|
Il soldato John Carter (Kitsch) è un veterano della guerra di secessione americana, inseguito da un gruppo di Apache si rifugia in una grotta dove compare misteriosamente un essere strano, che Carter uccide per paura. La creatura porta in mano un medaglione che tele-trasporta John su Marte, dove diventerà l’ago della bilancia nella guerra tra le due città più potenti del pianeta. Erano anni che si vociferava di un possibile adattamento dei romani di Edgar Burroughs, e la Disney ha portato a compimento l’opera affidando a Andrew Stanton (due volte premio Oscar, per Alla ricerca di Nemo e Wall.E) la regia del primo degli undici romanzi su John Carter di Marte.
[+]
Il soldato John Carter (Kitsch) è un veterano della guerra di secessione americana, inseguito da un gruppo di Apache si rifugia in una grotta dove compare misteriosamente un essere strano, che Carter uccide per paura. La creatura porta in mano un medaglione che tele-trasporta John su Marte, dove diventerà l’ago della bilancia nella guerra tra le due città più potenti del pianeta. Erano anni che si vociferava di un possibile adattamento dei romani di Edgar Burroughs, e la Disney ha portato a compimento l’opera affidando a Andrew Stanton (due volte premio Oscar, per Alla ricerca di Nemo e Wall.E) la regia del primo degli undici romanzi su John Carter di Marte. E la Disney in questo progetto doveva davvero crederci, tanto da stanziare un budget impressionante di 250 milioni di dollari, lievitati a 300 nelle varie peripezie che il film ha avuto (5 anni di lavorazione, continue interruzioni, numerose riprese aggiuntive effettuate, ecc.). E purtroppo John Carter è stato un fiasco, proprio quello che la Disney temeva: anzi, John Carter è stato il Fiasco, nessun film nella Storia del Cinema aveva perso così tanti soldi. E difatti il film non ha nemmeno recuperato il suo budget, figurarsi incassarne il doppio (e solo un film che incassa il doppio del suo costo può definirsi un successo, secondo le regole del marketing). E anche quei pochi che l’hanno visto il film non l’hanno apprezzato. Ed è un peccato perché il film pur non essendo certo eccellente, è comunque un’opera interessante. Infatti il problema dell’operazione John Carter risiede nel fatto che è questa non è la fantascienza di oggi, ma la fantascienza di ieri: pochi sono stati i giovani che sono riusciti a raccapezzarsi in questo film vecchi(ssim)o stile, data l’abitudine odierna a blockbuster fracassoni in cui tutto esplode e le città nel migliore dei casi vengono rase al suolo. Qui Stanton effettua invece un recupero e il suo film ricorda da vicino alcune ambientazioni dei primi Star Wars oppure Dune di Lynch. Insomma, una fantascienza classica, che si prende i suoi tempi. Con ciò John Carter è alla fin fine un film d’azione, sceneggiato non troppo bene, che tuttavia regala un notevole spettacolo visivo, specie in alcune sequenze. Infatti scenografie (Nathan Crowley, scenografo di C. Nolan), fotografia (Dan Mindel), costumi, musiche (Michael Giacchino), lasciano a bocca aperta, come anche gli effetti speciali curati da Chris Corbould. Ma allafine John Carter è il tentativo di fare fantascienza come la si faceva tanti anni fa, riuscito a metà, grazie ad una storia già vista, una sceneggiatura tra il mediocre e il banale e un cast di attori non particolarmente dotati (Taylor Kitsch non è granché e Lynn Collins è di un inespressività desolante). Forse Stanton farebbe un affare a tornare all’animazione. Dove aveva davvero realizzato dei capolavori!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
tmpsvita
|
mercoledì 21 giugno 2017
|
un deludente prodotto disney
|
|
|
|
Di solito non ci vuole tanto per farmi piacere un blockbuster, bastano dei buoni effetti speciali e intrattenimento.
Ma questo John Carter riesce a fallire anche in questo.
Infatti in questo caso non bastano una incredibile
CGI, tutt'oggi più che rispettabile, delle battaglie epiche e un affascinante universo, sfruttato molto male, nel quale si svolge un film dalla poca originalità e a cui manca mordente.
Certo da un blockbuster, anche se Disney, non ci si aspetta certo chi sa quale trama, ma qui siamo di fronte ad un vero e proprio polpettone, mal narrato e sviluppato, di altri film Fantasy, con davvero pochissime idee originali che riguardano soprattutto l'aspetto estetico, unico punto davvero curato della pellicola.
[+]
Di solito non ci vuole tanto per farmi piacere un blockbuster, bastano dei buoni effetti speciali e intrattenimento.
Ma questo John Carter riesce a fallire anche in questo.
Infatti in questo caso non bastano una incredibile
CGI, tutt'oggi più che rispettabile, delle battaglie epiche e un affascinante universo, sfruttato molto male, nel quale si svolge un film dalla poca originalità e a cui manca mordente.
Certo da un blockbuster, anche se Disney, non ci si aspetta certo chi sa quale trama, ma qui siamo di fronte ad un vero e proprio polpettone, mal narrato e sviluppato, di altri film Fantasy, con davvero pochissime idee originali che riguardano soprattutto l'aspetto estetico, unico punto davvero curato della pellicola.
Inoltre risente moltissimo un presenza eccessiva di cliché e luoghi comuni dei film Disney, come ad esempio la presenza di un, solitamente simpatico, aiutante del protagonista, spesso interpretato da un animale e che qui invece è un ruolo affidato ad un orribile e irritante mostro che dovrebbe assomigliare, almeno nei comportamenti, ad un cane.
Ma il problema più grande è che manca il vero intrattenimento, questo è dovuto a dei personaggi, caratterizzati in maniera molto banale e superficiale, che risultano assolutamente non interessanti, così come tutto il resto.
Un altro grande difetto è la, inutilmente lunga, durata, risultato di un ritmo noioso e pieno di tempi morti e spiegazioni superflue, che si trovano, neanche troppo implicitamente, all'interno del racconto.
Certo c'è da dire che la Disney deve avere imparato la lezione, visto il roboante flop al box Office, non solo americano ma anche di tutto il mondo.
VOTO: 5/10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tmpsvita »
[ - ] lascia un commento a tmpsvita »
|
|
d'accordo? |
|
fabian t.
|
venerdì 16 marzo 2012
|
fantascienza avventurosa semplice ma entusiasmante
|
|
|
|
A metà tra film futuristico e avventura retrò, John Carter è un ottimo prodotto cinematografico adatto a tutti, perfettamente confezionato e indubbiamente piacevole. La Disney, palesemente, si assicura che la sceneggiatura fili liscia come l'olio e che il lieto fine giunga come d'obbligo, dimostrando solo e soltanto quali siano i propri reali interessi. Nonostante ciò, a onor del vero, con tutte le limitazioni produttive che tendono a mortificare quasi sempre il lavoro di un regista, costretto a "sacrificare" le proprie idee all'altare del Box Office, "John Carter" si presenta egregiamente per ciò che rappresenta ossia una immaginifica e coinvolgente avventura fantascientifica in stile retrò, efficacemente interpretata da attori che si calano a meraviglia nel ruolo, nonché lodevolmente arricchita di meravigliose scenografie (anche merito dell'enorme budget investito).
[+]
A metà tra film futuristico e avventura retrò, John Carter è un ottimo prodotto cinematografico adatto a tutti, perfettamente confezionato e indubbiamente piacevole. La Disney, palesemente, si assicura che la sceneggiatura fili liscia come l'olio e che il lieto fine giunga come d'obbligo, dimostrando solo e soltanto quali siano i propri reali interessi. Nonostante ciò, a onor del vero, con tutte le limitazioni produttive che tendono a mortificare quasi sempre il lavoro di un regista, costretto a "sacrificare" le proprie idee all'altare del Box Office, "John Carter" si presenta egregiamente per ciò che rappresenta ossia una immaginifica e coinvolgente avventura fantascientifica in stile retrò, efficacemente interpretata da attori che si calano a meraviglia nel ruolo, nonché lodevolmente arricchita di meravigliose scenografie (anche merito dell'enorme budget investito). In qualche modo lo spirito di Edgar Rice Burroughs è stato riprodotto e - con tutti i difetti che si possano eventualmente riscontrare - credo che non si possa non riconoscere al regista il merito di aver fatto davvero un buon lavoro, con un film di puro e sano intrattenimento, semplice ma onesto, esaltante ma non autocompiaciuto. L'attenzione al "sense of wonder" c'è e non si può sottacere. Meno banale dunque di "Avatar" e più intelligente di "Prince of Persia", "John Carter" merita di essere visto a cuor leggero e con il solo desiderio di divertirsi, anche e soprattutto per il suo ammiccare al cinema fantascientifico di una volta, quasi fosse una sorta di "Flash Gordon" (di Mike Hodges) all'ennesima potenza, migliorato e corretto. Si spera dunque che il sequel mantenga i livelli del primo capitolo o che magari - possibilmente - sviluppi una storia più articolata e complessa, continuando a ispirarsi con cura ai libri di quel geniaccio letterario autore di "Tarzan".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabian t. »
[ - ] lascia un commento a fabian t. »
|
|
d'accordo? |
|
|