Nella casa

tutto parte da una divisa scolastica (come nell'Attimo fuggente) che diventa immagine e pretesto per parlare di altre divise: quelle dei popoli e delle società che si sono ispirati e/o si ispirano all'omologazione e alla dittatura. Come uscirne? Cosa c'è dietro a una divisa (borghese, e barbara ... come i barbari di Bauman)? C'è l'arte (l'atelier di arte moderna) e la poesia, c'è la passione (l'eros e il principio del piacere) che spesso però sono antagoniste e in conflitto con il principio di realtà. E poi c'è quella questione che gli adolescenti di oggi attraversano (ma Ozon suggerisce che sono anche gli adulti e i genitori ad attraversarla) e che è la questione dell'umiliazione e del rispetto. E allora basta conoscere i problemi e le questioni legate al narcisismo e alla vergogna per capire come dietro a questo termine ci sta il mondo della nostra fragilità (umiliazione del leggere il tema in classe ... umiliazione di un primo libro scritto ed edito che a detta della moglie è "mediocre", ma per il marito era una creatura venuta al mondo con coraggio e passione ... umiliazione di una donna che si sente sterile). Il rispetto diventa il concetto con cui possiamo arginare le cose: il rispetto dei ruoli e delle posizioni (per cui io sono il figlio e tu sei il genitore; tu sei l'allievo e io sono l'insegnante, io sono omosessuale e tu sei eterosessuale). Gli adolescenti sono pronti a creare, sperare, sentire, a patto che il mondo dei grandi non sia castrante (costringendo nelle divise) e che sappia contenere in modo coerente (e viva Dio, la moglie borghese non cade nel tranello di diventare nè una finta madre, nè una finta amante). Infine, sulla questione delle gemelle e del parallelismo tra le due coppie marito-moglie consiglio la rilettura della Melanie Klein e tutto il discorso sulla proiezione