Titolo originale | Dans la maison |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 105 minuti |
Regia di | François Ozon |
Attori | Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Ménochet Bastien Ughetto, Jean-François Balmer, Yolande Moreau, Catherine Davenier, Stéphanie Campion, Fabrice Colson, Diana Stewart. |
Uscita | giovedì 18 aprile 2013 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,98 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 30 dicembre 2016
Il film si ispira alla pièce teatrale Il ragazzo dell'ultimo banco del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga, che esalta il potere affascinante e manipolatorio della scrittura. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai European Film Awards, 6 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Nella casa ha incassato 769 mila euro .
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Il cinquantenne Germain (Fabrice Luchini) è professore di letteratura presso il Liceo Flaubert (!) in una cittadina francese. È un docente competente, ma è anche uno scrittore mancato perché carente di talento. Jeanne (Kristin Scott Thomas), sua moglie, gestisce una galleria di arte moderna. All'inizio dell'anno scolastico Germain viene favorevolmente impressionato dalla qualità dell'elaborato del sedicenne Claude (Ernst Umhauer), un bel ragazzo di umili origini, che sembra timido. Il testo, fluido e sottilmente sarcastico, racconta l'amicizia con Rapha (Bastien Ughetto), un compagno di classe che ha suscitato il suo interesse perché appartiene a una famiglia piccolo borghese, apparentemente "perfetta". Ciò che intriga Germain e Jeanne (coinvolta dal marito) è la chiosa finale del tema: 'continua'. Affascinato dallo spirito di osservazione dello studente, Germain lo stimola a continuare a scrivere. Claude si insinua abilmente in seno alla famiglia del compagno, e diventa un habitué nella bella villetta. Quindi, settimanalmente, consegna a Germain le puntate di un'avvincente cronaca voyeuristica in cui descrive i dettagli "sorprendenti" di quel contesto. Dagli episodi narrati (e mostrati visivamente) emergono i problemi lavorativi del padre di Rapha (Denis Ménochet), un impiegato entusiasta della Cina e amante del basket, che pratica con il figlio, ma anche l'attrazione (fantasie e atti) di Claude nei confronti di Esther, la madre dell'amico (Emmanuelle Seigner), una donna molto attraente, interessata unicamente alla decorazione di interni. I racconti di quella intimità "normale" (e le imprevedibili svolte del plot) appassionano Germain che sviluppa una stretta relazione con l'allievo che, a sua volta, ne è lusingato. Il professore corregge la prosa dello studente, ma lo consiglia anche su come agire praticamente e ne diventa complice di intrighi, affinché la storia narrata continui. Una vicenda scandita da un ritmo teso e seducente fino al magnifico finale.
È una commedia drammatica, spiritosa e intelligente, che si sviluppa come un thriller con risvolti dark più che inquietanti. Scritta dallo stesso regista con uno stile incisivo e con dialoghi taglienti, adatta brillantemente "El chico de la última fila", una pièce teatrale del drammaturgo spagnolo Juan Mayorga. Ozon ripropone la sua abilità nel far emergere aspetti infausti da situazioni apparentemente ordinarie. All'inizio del film realtà e finzione appaiono ben distinte, ma poi, progressivamente, tutto si mescola e si confonde, in un gioco di apparenze e di macchinazioni divertenti e sinistre, con una perfetta combinazione di suspence e intrattenimento, anche grazie alle magnifiche performances di tutti gli attori. È evidente il riferimento a temi e suggestioni di altri maestri: in primis Chabrol e Buñuel, ma anche Rohmer e Haneke. In realtà Ozon riflette sul processo di immaginazione e di creazione narrativa. Il rapporto fra Germain e Claude evoca la manipolazione dello scrittore nei confronti del lettore o quella (reciproca?) dell'editore verso l'autore o del produttore verso il regista. In effetti il regista ha dichiarato di aver voluto sfruttare una chance per parlare indirettamente delle problematiche del suo lavoro, collocando lo spettatore all'interno del processo artistico.
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Il tema del mestiere dello scrittore, o meglio dello scrivere, i rapporti tra chi scrive e chi legge e i rischi connessi con tutto questo all'epoca dei social network, senza mai citare internet, non a caso grande assente di questo film. E' un tentativo ambizioso, quello che si propone Ozon nel suo ultimo lavoro. E' proprio l'esclusione di internet, intesa come terzo occhio dell'adolescen [...] Vai alla recensione »
Mi ha affascinato quello che è nel film il processo della scrittura...come ci si immerga e catturi fino a perdere ogni contatto con la realtà quotidiana e col suo codice di comportamento etico.. in nome della trasfigurazione; di una immaginazione il più ampia possibile. Una voracità di vita in sostanza che appartiene al puer che è nel senex..vale a dire all''allievo giovane col suo sguardo vergine [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di François Ozon, “Nella casa”, è un lavoro a dir poco ambizioso, teso non solamente a evidenziare le varie tappe della creazione di una storia (e, nello specifico, di una storia letteraria), ma anche a mettere in luce un'originale visione del rapporto tra verità e fantasia. La realtà e la finzione, presenti e ben distinguibili all'inizio, [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un giovane studente di 16 anni che, incoraggiato dal suo professore alla scrittura, al fine di migliorare questa sua dote, gli presenta puntualmente i suoi racconti ed il suo vissuto, quasi a volerlo incuriosire e turbare nello stesso tempo. Il gioco ed il rapporto tra i due diventa ambiguo come anche le esperienze che lo studente relaziona e vive in occasione della [...] Vai alla recensione »
Eccezionale, terribile e scorretto. Tralasciando la trama, Nella casa di Francois Ozon può degnamente essere considerato uno dei migliori film dell'anno. Il regista parigino non si fa mancare niente: dall'appoggio alla tradizione cinematografica d'oltralpe alle tematiche care all'austriaco Haneke; uno spirito di nuovo cinema europeo aleggia su questa pellicola.
L'esercito di allievi del Liceo Flaubert deve indossare una divisa per eludere qualsiasi differenza sociale e umana e, invece, proprio sulle diversità sociali si dipanerà questo inquietante lavoro del giovane regista Ozon. Claude, sedicenne dotato di una classe innata e di una brillante intelligenza, frequenta questo liceo, ma non ne condivide i privilegi [...] Vai alla recensione »
Ozon stupisce una volta in più con questo... "filmetto furbetto". Una trama di per sè molto semplice ma con Fabrice Luchini istrionico come sempre, Kristin Scott Thomas affascinante ed Emmanuelle Seigner non solo bella ma... di più, riesce a confezionare un ottimo prodotto francese, diciamo D.O.C. come i vini migliori. Vero che ci si imbatte anche in un giovane di nome Ernst Umhauer, attore che con [...] Vai alla recensione »
Il film si presenta inizialmente come una semplice storia, la demagogia della classe dirigente, un professore di letteratura, amante della leteratura, che suo malgrado deve accettare le decisione della classe demagoga. Una moglie titolare di una galleria di arte moderna, che spazia dal moralismo all'ipocrisia, e poi l'incontro di Cloude, uno studente di 16 anni, amante della matematica ma desideroso [...] Vai alla recensione »
Una commedia soffisticata, un perfido gioco tra realtà, finzione e tanta immaginazione. Film in cornice parigina tratto da una pièce dello spagnolo Juan Mayorga Inizio anno scolastico. Il liceo è diventato un "esperimento pilota" e perciò i ragazzi dovranno indossare la divisa in modo da non rendere evidente le differenze Una divisa che [...] Vai alla recensione »
Tutti i simpatizzanti della scuola esultino: nelle sale è recentemente uscito un film (francese) che riflette sull’educazione scolare, sul rapporto docente-discente e sulla capacità sempre più carente nell’elaborazione di componimenti scritti ad opera degli studenti. Tematica delicata e difficile quella della scrittura, della capacità di buttare sulla carta sentimenti [...] Vai alla recensione »
Un tema di italiano innocuo ma intrigante, che lascia intravedere un seguito interessante. Così il professore di letteratura Germain, un tranquillo signore borghese amante del bello scrivere e deluso da una scolaresca deludente, è spinto –per evidenti motivi di transfert- a proiettare la sua dimensione di scrittore mancato su un allevo brillante quanto promettente, Claude.
Nel liceo di una cittadina francese, un uomo di nome Germain lavora come insegnante di letteratura. La sua monotona routine di lezioni e compiti impartiti ad allievi sempre più disinteressati alla materia viene improvvisamente interrotta da un ragazzo di nome Claude. Questo sedicenne, attraverso un breve trattato in prima persona sulla famiglia di un compagno di classe(Rapha), attira l'attenzione [...] Vai alla recensione »
Si può uscire dalla sala, con la sensazione di essere stati raggirati, con il dubbio di aver assistito a una storia meta-meta-cinematografica, lo diremo subito. L'ultimo film del regista F. Ozon, infatti, sembra undivertissement macabro. Il professor Germain (F. Luchini) insegna letteratura al liceo e tra i suoi studenti, quasi tutti poco propensi alla scrittura, viene [...] Vai alla recensione »
Nella casa di François Ozon In una scuola media superiore francese il preside desidera introdurre le divise per gli studenti, come avviene in molte scuole inglesi, per eliminare le differenze sociali. Il professore di francese, Germain (Fabrice Luchini), pensa che sia una trovata che elimini anche la personalità degli studenti massificandoli a pecore obbedienti.
"Nella casa" è uno splendido film, ora ne sono ancora più convinto. A parte l'impeccabilità formale di alcune scene (Notare, per esempio, la bellezza della musica che sentiremo per la prima volta nella scena della poesia, che verrà citata più volte come più volte ripetuta la stessa musica.
Incomprensibile che in tanti si straccino le vesti per questa autentica sòla, dai tempi affrettatissimi. I punti di svolta sono segnati da azioni azzardate, talora autolesioniste. Per renderle plausibili occorrerebbe un gran lavoro sulla psicologia dei personaggi e sulla sua emersione. Invece no, voilà, l’atto idiota è servito da un secondo all’altro, il passo che avvicina [...] Vai alla recensione »
Germain, professore di letteratura in un liceo classico francese, frustrato perché non ha sufficiente talento per fare ciò che più gli piace “scrivere”, si imbatte nella bravura nell’esprimersi letterariamente di un suo allievo (Claude) che, attraverso puntate a seguire racconta, nei temi di classe, una storia di osservazione delle abitudini e dei comportamenti [...] Vai alla recensione »
Nella casa (2012) film di François Ozon con Fabrice Luchini, Ernst Umhauer, Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Denis Ménochet, Bastien Ughetto, Jean- François Balmer, Yolande Moreau Un magnifico e inconsueto gioiello della cinematografia francese sul tema della creatività e della sua promozione nell’ambito scolastico, [...] Vai alla recensione »
François Ozon magicamente ci fa entrare "nella casa" di una tipica famiglia borghese. Per farlo usa gli occhi e le parole di un ragazzo sedicenne, Claude, che costruisce con il suo professore Germain un romanzo nel più puro stile della letteratura classica francese. Con grande originalità il regista ci offre un'altra delle sue meravigliose "perle" , tenendo [...] Vai alla recensione »
Un professore di liceo cerca di fare amare la letteratura ai suoi studenti senza troppo riuscirci. Il suo sogno era infatti quello di diventare un romanziere. Un giorno però l'uomo rimane particolarmente colpito da un tema di un suo allievo che dimostra un certo talento nella scrittura. Il ragazzo descrive il suo tentativo di entrare nella casa dei vicini mediante l'amicizia con il loro [...] Vai alla recensione »
Una delle regole basilari della scrittura è che ogni persona è una storia. Questa è il punto di partenza della nuova (anche se è in concorso a Cannes con l’ultimo film) opera del poliedrico e prolifico regista francese Francois Ozon “Nella Casa” Protagonista un professore di letteratura disilluso (un bravissimo Fabrice Lucchini che sembra il clone di [...] Vai alla recensione »
Nella classe nasce il rapporto di morbosa dipendenza tra il prof. Germain e il dotato alunno prediletto Claude, ma è nella casa dell'amico e compagno Rafa che si consuma l'esperimento sociologico, letterario e di formazione; con effetti e conseguenze anche nell'altra casa, quella del professore e di sua moglie, annoiata coppia senza figli. Ozon scrive un altro copione originale (chi non ricorda Cinque [...] Vai alla recensione »
Seducente, ipnotico, capace di mescolare finzione e realtà con eleganza e mistero, il nuovo film di Ozon ha un andamento a spirale, all'interno della quale i personaggi si smarriscono e si ritrovano, si svelano e si nascondono, si avvicinano e si allontanano per sempre. Germain insegna letteratura in un liceo francese e assegna un tema apparentemente banale "Come hai trascorso il tuo [...] Vai alla recensione »
Germaine insegna francese in un liceo classico: senza infamia né lode lascia trascorrere gli anni accanto alla bella moglie, una gallerista di arte moderna in crisi. non hanno figli, vanno al cinema. Un giorno un alunno di seconda, claude, consegna a germine una composizione che si distingue da quelle dei suoi compagni: "come hai passato il fine settimana" è il titolo, e tutti [...] Vai alla recensione »
Un film insolito, il cui Soggetto è fantastico ma che si perde immediatamente. Tutto il fascino del film si concentra nei primi minuti, in cui veniamo immediatamente proiettati all'interno della 'Casa', ma dopo un inizio promettente tutto diviene prevedibile, didascalico, e a tratti banale. Se Realtà e Finzione hanno all'inizio del racconto una chiara linea di demarcazione, successivamente questa si [...] Vai alla recensione »
qualunque rappresentazione deve suscitare delle emozioni altrimenti è come far vedere uno che pulisce il pavimento ... il film di ozon non provoca nessuna emozione, in un'ora e mezza non ho riso, non mi sono commossa, non mi sono irritata nè ho provato simpatia o antipatia per qualcuno dei personaggi che sono cosi stereoripati e algidi da sembrare dei mii (quelli della wii tanto per [...] Vai alla recensione »
Pallosetto. La valutazione del sito: ASSOLUTAMENTE SI' mi aveva indotto ad andare a vederlo. In relatà mi sono trovato davanti un film pretenzioso, sconnesso, inconcludente, con dialoghi forzati e con un esito improbabile. Bella solo la scena finale e strepitosa la musica (ma é un po' poco) Dovessi dare un mio giudizio personale, seguendo gli standard dei giornali) direi: SI PUO' (senz'altro!!) [...] Vai alla recensione »
E' l'arte che imita la vita, o la vita stessa è creazione artistica? Siamo tutti inconsapevoli personaggi in cerca d'autore? Il film ha grandi pretese, forse quella più grande. Mettere in scena, dall'interno, il processo artistico stesso, le dimamiche della "creazione". Pretesa troppo grande, e infatti il film rischia di avvitarsi troppo su se stesso, di risultare [...] Vai alla recensione »
Riuscitissima trasposizione cinematografica di ciò che la scrittura nasconde. I segreti, le tecniche, le sensazioni dello scrittore sono resi con maestria da una regia (Ozon) strabiliante, e da un cast molto alto. Luchini su tutti è un grandissimo attore e rende perfettamente l'idea del burattinaio sbadato che alla fine finisce per coinvolgersi e distruggersi.
"Nella casa" e' un film brillante, con vari livelli di racconto, ritmi e atmosfere. non manca neanche la critica sociale, come lo spaccato della galleria d'arte o le uniforme scolastiche.. Un insegnante-scrittore mancato acido e scontroso, una moglie stressata, una famiglia borghese e un ragazzo. La storia segue i binari paralleli del film e del racconto dentro il film in cui si [...] Vai alla recensione »
se una rappresentazione non provoca nessuna emozione è una vera delusione. ero molto incuriosita ma devo dire che non mi ha nulla in un'ora e mezza di film non ho riso nè sorriso, nnon mi sono commossa nè irritata non c'è un personaggio che crei empatia, non c'è personaggio che crei antipatia o che ti faccia tenerezza [...] Vai alla recensione »
"Teorema" ha ormai 45 anni, e ci voleva in regista francese per rinfrescare il mito di quel film fondamentale. L'angelo questa volta non arriva dal nulla ma si materializza nella classe del figlio, non viene dall'etere ma da un quartiere popolare, ma ha lo stesso sguardo sfrontato e la stessa voglia di scardinare l'ordine costituito del protagonista del film di Pasolini.
Da tempo non vedevo un film così bello - bello il soggetto, ottima la regia e magnifica la recitazione degli attori
François Truffaut si divertirebbe parecchio se sapesse che nelle sale, contemporaneamente al tributo hitchcockiano diretto da Gervasi, si proietta un film che accoglie diversi oggetti della poetica di Antoine Doinel. Come lui, infatti, Claude Garcia ama i libri, almeno quanto le gambe delle mamme dei suoi compagni di classe.
Film brillante con un ritmo che incalza lo spettatore e lo coinvolge. Vari piani di lettura si intrecciano: dal vojeurismo del prof mascherato da ambizioni letterarie alla presa in giro sarcastica di una famiglia piccolo borghese, dalla finzione del racconto che si confonde con la realtà e la determina alla ricerca di una vera famiglia con tanto di relazione pseudo incestuosa [...] Vai alla recensione »
François Ozon non si smentisce e crea un film intrigante e intelligente, popolato di personaggi manipolatori e a loro volta manipolati. Peccato per il finale che rimane un po' inconcludente.
un buon film. dalla trama avvincente e dall'esito per nulla scontato. recitazione piacevole e personaggi ben definiti. a tratti impegnato e a tratti divertente.
Arte, letteratura e strategie narrative. Interessante, originale, divertente e dissacrante, ma poi cede dalla metà alla noia. Peccato. Dev'essere il prezzo di quando un film parte in bomba, mantenere alto il livello è più difficile. Se una strategia narrativa dev'essere giocare sul farsi donne mature/manipolare... Di novità c'é n'é poca. Vai alla recensione »
Di un film come NELLA CASA si fa prima ad analizzare le componenti nascoste, il non detto, il sottinteso che la visione cinematografica in sè, piuttosto piatta, senza sussulti, a volte eccessivamente pedante ed insopportabile negli inserti fra narrazione e narratore, coi protagonisti che dovrebbero ascoltare ed invece partecipano al racconto altrui, nel classico esempio massimo di autorialismo spocchioso [...] Vai alla recensione »
L'idea è assolutamente originale e non scade in luoghi comuni, salvo nel momento in cui la signora quarantenne cede alle lusinghe dell'adolescente innamorato. A tratti è piuttosto onirico, ma in generale mantiene alto il livello di attenzione. O vi piacerà, o lo odierete! In ogni caso non vi annoierete. PS: lo consiglio ai docenti che hanno come unico interesse nella vita l'insegnamento.
Germain, professore liceale di letteratura, conosce Claude, suo brillante studente di umili origini che inizia a descrivere, all'inizio come semplice esercizio in classe, la storia della famiglia di Rapha, suo compagno di classe. Ben presto Germain e la moglie, Jeanne, vengono attratti dai racconti di Claude che si susseguono l'uno dopo l'altro, in un crescendo di tensione.
Mi sembra il colmo che dopo tanto parlare di Flaubert e di LaFontaine il film collassi nella totale assenza di scavo psicologico, in un avvitarsi di finali e sottofinali. Mi sembra del tutto mancante lo scavo psicologico: non si capisce chi sia in realtà il ragazzo, perchè faccia quello che fa, o se il professore sia il reale protagonista, con il suo dramma di essere uno scrittore mancato e senza talento [...] Vai alla recensione »
Dopo qualche film storto, Ozon è rinato. Era da Il Tempo Che Resta che non mi piaceva tanto un suo film. Questo non è drammatico come quello, ma film decisamente ottimo. Rapporto tra uno studente ed un professore; il primo forse alla ricerca di una famiglia mai avuta e entra nelle case per trovare la vita che non ha; il secondo alla ricerca di un figlio e di un grande scrittore che lui [...] Vai alla recensione »
Trovo molto interessante questo film di Ozon. In primo luogo perchè è una riflessione sull'arte dello scrivere e sul modo stesso di creare delle storie attorno a dei personaggi. In secondo luogo perchè ci vedo una riflessione molto profonda e complessa sul cinema come arte: molti a mio modo di vedere sono gli spunti tra i quali: quelli vuaieristici della "finestra [...] Vai alla recensione »
Davanti a qualche film può venire il sospetto che essere registi o attori sia un lavoro come un altro: bisogna alzarsi la mattina, pensare a qualcosa da fare e farla, per guadagnarsi da vivere e anche più. Questo sospetto irrispettoso viene col film Nella Casa: il regista Ozon e gli attori Scott-Thomas, Luchini, la Seigner, persone di spessore e dal grande passato (e sicuramente [...] Vai alla recensione »
Un bel film . François Ozon si dimostra uno dei registi più interessanti in circolazione . Questo film ne è una ulteriore dimostrazione ,interessente, gradevole ,intelligente ,intrigante .Fabrice Luchini è un grande attore ma la vera sorpresa è il ragazzo : bravissimo . Un punto in più per il fatto che le interpretazioni su ciò che è reale [...] Vai alla recensione »
tutto parte da una divisa scolastica (come nell'Attimo fuggente) che diventa immagine e pretesto per parlare di altre divise: quelle dei popoli e delle società che si sono ispirati e/o si ispirano all'omologazione e alla dittatura. Come uscirne? Cosa c'è dietro a una divisa (borghese, e barbara ... come i barbari di Bauman)? C'è l'arte (l'atelier di arte moderna) e la poesia, c'è la passione (l'eros [...] Vai alla recensione »
Ho appena visto il film "Nella casa" e immediatamente mi sono tornati alla mente film celebri della filmografia francese.Si fa riferimento più volte ad una certa borghesia annoiata e senza grandi ambizioni.Tuttavia l'aspetto più interessante del film è' di sicuro l'importanza dell'immaginazione,della curiosità ossessiva verso le vite degli altri che a volte portano a conseguenze inaspettate.
È il cinema francese, così bello quando è bello. «Nella casa» per tematica e struttura è un film per intenditori, ma lo consigliamo a tutti perché di fronte alla qualità bisogna pure aprirsi al nuovo e prendere dei rischi. La qualità di cui parliamo è, ovviamente, quella specifica del cinema che si potrebbe - come hanno insegnato Hitchcock, Chabrol o Polanski - tradursi nel termine «manipolazione». [...] Vai alla recensione »
Gira e rigira siamo sempre lì. Il cinema evolve, nascono nuovi formati, il digitale trionfa. Ma l'effetto più potente lo offre ancora un mezzo vecchio quanto l'umanità: l'immaginazione. Bastano un narratore di talento, un ascoltatore attento, ed ecco nascere un mondo tutto fascino e mistero. Anche se è banale e tutt'altro che esotico, perché è il racconto che fa il mondo, non viceversa.
Sembra una matrioska questa storia a incastri confezionata, con la solita bravura, da Francois Ozon, capace, anche in questo caso, di trasformare lo spettatore, come in precedenti lavori, in un «guardone» di vite familiari non propriamente cristalline. Anzi, dopo averlo sapientemente sedotto, lo fa complice del suo meccanismo; o meglio, lo manipola, tra realtà e finzione, in un perverso gioco dark, [...] Vai alla recensione »
Il primo giorno di scuola insegnanti e allievi hanno una sorpresa: il loro liceo è diventato un «esperimento pilota» e perciò i ragazzi dovranno indossare la divisa in modo da non rendere evidenti le differenze di classe nell'abbigliamento. Ridicolo borbotta il prof di letteratura francese Germain (Fabrice Luchini, magnifico come sempre). E in cravatta e camicia bianca arriva anche Claude Garcia ( [...] Vai alla recensione »
Seduti su una panchina, Germain (Fabrice Luchini) e il suo allievo sedicenne Claude (Ernst Umhauer) guardano le finestre della casa che hanno di fronte. Ognuna sembra uno schermo su cui uomini e donne sono impegnati nel mestiere di vivere. Quali sono le loro storie? E chi le racconterà? Su queste domande implicite termina "Nella casa" ("Dans la maison", Francia, 2012, 105'), che François Ozon ha tratto [...] Vai alla recensione »
Col pretesto di aiutarlo in matematica, il sedicenne Claude inizia a frequentare casa e famiglia proletaria di un compagno di classe. Dalle visite quotidiane si origina una serie di temi che il ragazzo scrive e consegna in lettura esclusiva al suo professore di francese (Fabrice Luchini) presto complice della subdola pratica in compagnia della consorte (Kristin Scott-Thomas).
Il piacere del testo è un bellissimo saggio di Barthes, basato sul teorema che ogni scritto trova completezza nello sguardo del lettore. Nel film Nella casa, che Ozon ha realizzato sullo spunto di una commedia spagnola (Il ragazzo dell'ultimo banco di Juan Mayorga) trasferita in cornice parigina, lo scrittore e il lettore sono il liceale Ernst Umhauer e il suo professore Fabrice Luchini.
Un annoiato professore di lettere stufo di correggere scritti modesti dei propri alunni, s'imbatte all'improvviso nel compito di Claude, il quale nel descrivere il suo weekend (era questo il tema) dimostra una verve inaspettata, con uno spirito di osservazione non comune e sottilmente morboso, nello spingersi all'interno della casa e della famiglia del suo miglior amico.
Nel suo ultimo autoritratto Francois Ozon si era dipinto come un romanziere inglese. Cinque anni dopo Angels il regista si presenta sotto le spoglie dell'adolescente Claude. Nonostante l'aspetto di CIaude ogni dubbio è presto spazzato via: l'impeto con cui Claude piega la realtà secondo le sue fantasie e la sua ambivalenza verso le persone a cui concede una seconda vita facendone dei personaggi fanno [...] Vai alla recensione »
Professore di lettere un po' snob, Germain è infastidito daai suoi liceali, che ritiene ottusi e "barbari". Fino al giorno in cui uno di essi, Claude Garcia, lo coinvolg ein un gioco pericoloso: tema dopo tema (ciascuno termina con la parola "continua..."), l'allievo guida l'insegnante alla scoperta della famiglia di un compagno di classe, nella cui casa Claude s'introduce con scopi assai ambigui. Vai alla recensione »