Titolo originale | Les Saveurs du Palais |
Anno | 2012 |
Genere | Biografico, |
Produzione | Francia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Christian Vincent |
Attori | Catherine Frot, Jean D'Ormesson, Hippolyte Girardot, Arthur Dupont, Jean-Marc Roulot Arly Jover, Brice Fournier, Joe Sheridan, Philippe Uchan, Laurent Poitrenaux, Hervé Pierre, Louis-Emmanuel Blanc, David Houri, Nicolas Chupin, Déborah Révy, Thomas Chabrol, Hugo Malpeyre, Nathalie Vignes, Steve Tran, Fabrice Colson, Lionel Tavera, Catherine Davenier, Nicolas Beaucaire, Eric Malo. |
Uscita | giovedì 7 marzo 2013 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 2,76 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 22 gennaio 2021
Hortense è l'ex cuoca del Presidente della Repubblica francese. Mentre è già lontana non può far a meno di ripensare alla sua avventura di palazzo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office La cuoca del Presidente ha incassato 445 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Hortense Laborie cucina per gli operai impegnati in una missione in Antartico. Ruvida e riservata, Hortense è una cuoca sopraffina che ha lasciato molti anni prima la sua fattoria nel Périgord per accettare un ruolo prestigioso all'Eliseo, dove si è presa cura della dieta del Presidente. Nonostante le insistenze di collaboratori e amici, Hortense non ama parlare di quegli anni e si rifugia in cucina a preparare un'ultima cena prima di ripartire di nuovo alla ricerca di una terra che possa accogliere lei e la sua coltivazione di tartufi. Per quanto provi a ricacciarli, i ricordi però riemergono e con quelli le gelosie di 'palazzo' patite ad opera di chef invidiosi che non hanno mai riconosciuto il suo talento e la preziosità dei suoi menù. Meschini e preoccupati, le complicarono la vita e le boicottarono la cucina, costringendola alle dimissioni. Ma adesso che è lontana, in quella terra battuta da venti gelidi, Hortense recupera il sapore dolce dell'amicizia che l'ha legata al Presidente della Repubblica francese.
Al cinema piace infilarsi in cucina, trasformando il cibo in protagonista e il racconto in convivialità. Cinema 'da bere' e 'da mangiare' è pure il film umanista di Christian Vincent, che mette in scena il vivere con quell'oscillazione tra il dramma e la commedia che è proprio della vita stessa. Liberamente ispirato alla storia di Danièle Delpeuch, cuoca della regione del Périgord, arruolata nel 1986 all'Eliseo per soddisfare appetito e gusto di François Mitterrand, La cuoca del Presidente ci introduce nell'alta cucina dimostrandoci che è un sistema chiuso dotato di rituali e regole che vanno rispettate o infrante ma solo dopo essere state ben apprese.
Romanzando l'avventurosa vita della Delpeuch, il regista francese realizza il profilo sincero di una donna che vive come cucina, sperimentando nuove esistenze e nuovi sapori senza perdere mai il piacere delle proprie radici. Lontana dalla sua fattoria, in missione in Antartide o in ricerca in Nuova Zelanda, per Hortense Laborie cucinare è l'unica cosa che conta e l'unico modo che conosce per integrarsi. Determinata e democratica, mette il suo talento al servizio di proletari o governanti producendo piatti che hanno la perfezione di un verso poetico e che traducono in forme perfette la tradizione culinaria francese. La cuoca del Presidente pratica la leggerezza e il sorriso, spostandosi indietro nel tempo e illustrando allo spettatore il passato di Hortense e i marosi che l'hanno spiaggiata sull'isola dove adesso vive il presente e da cui riparte per il futuro. Perché la vita per la Du Barry, come la chiamavano gli ostili colleghi della cucina centrale, è come uno dei suoi menù, in cui ogni portata ha valore per sé e valore in relazione alle altre. Per capire un'esistenza bisogna allora legare le parti, equilibrarne i frammenti e poi servirla ai commensali come un dono, una promessa a due passi dalla bocca. Alla maniera della protagonista, Christian Vincent 'cucina' il suo film separando e ricomponendo in forma ordinata la materia prima che compone Hortense.
Le portate servite, di cui si sentono addirittura i profumi e di cui ci si sazia con gli occhi, diventano il sottotesto che fa emergere differenze di vedute tra chi produce, vende, tratta, critica, ama i prodotti gastronomici francesi. I dialoghi piacevolissimi tra Hortense e il presidente, pieni di suggestioni filosofiche, storiche e antropologiche, rivelano un universo tutt'altro che elitario ma depositario di una ricchezza umana ingente, senza sospetto di nostalgia per il passato fine a se stessa.
LA CUOCA DEL PRESIDENTE disponibile in DVD o BluRay |
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Tornano sul grande schermo le prelibatezze della cucina francese che ci fanno ricordare da un lato la delicatezza di Babette (Il pranzo di Babette – 1987) e dall’altro il turbine di energia che emanava da Meryl Streep in Julie e Julia. Qui è Hortense Laborie che viene chiamata a ser...vizio del Presidente della Repubblica francese (la protagonista del film esiste realmente ed è [...] Vai alla recensione »
Il cinema da sempre entra in cucina con grazia e passione ("Il Pranzo di Babette", Mangiare Bere Uomo Donna" e tanti altri) ma in questo caso la grazia sconfina nell'inconsistenza e la passione si trasforma in manierismo confinando il film di Vincent nell'ambito del compitino ben eseguito ma privo di emozione e di calore, tangente al film di contenuto ma sempre algido e mai computo [...] Vai alla recensione »
La cucina e' la stanza piu' importante di tutta la casa, la colonna portante, percio' neppure l'Eliseo puo' essere un'eccezione. Partendo da questo presupposto, sappiamo cosa andiamo a vedere quando entriamo in sala per assistere alla visone della 'Cuoca del presidente' adattamento italiano del sempre piu' azzeccato titolo originale, I Sapori del Palazzo.
Il cinema dei mille sapori; il racconto dei cento profumi; le atmosfere dei grandi palazzi del potere; una commedia dal gusto agro-dolce. Hortense viene, con sua sorpresa, chiamata a cucinare nientepopodimeno che per il Presidente della Repubblica francese. Il palazzo dell’Eliseo le spalanca le porte delle cucine e le mette a disposizione pregiatissime batterie di pentole di rame per cucinare [...] Vai alla recensione »
Produzione dal classico taglio francese per questo film del 2012 firmato da Christian Vincent e interpretato da Chaterine Frot nei panni di Hortense. Scaraventata dalla quiete della campagna tra limousine presidenziali, protocolli e treni direttamente all'Eliseo, in breve conquista il palato del Presidente, tra piccole e grandi gelosie, riportandolo ai sapori della cucina d' infanzia.
Film la cui trama è liberamente tratta dalle memorie della vera cuoca personale del presidente Mitterand in cui, appunto, la protagonista viene convocata e scelta al fine di diventare colei che preparerà i piatti dei pasti personali, e pertanto non di rappresentanza, di un immaginario presidente francese. Ella svolgerà con devozione e passione il suo incarico, guadagnandosi [...] Vai alla recensione »
Hortense è uno chef chiamata per cucinare nella "casa" del Presidente della Repubblica Francese. Siamo a fine anni 80, il presidente è Mitterrand, la donna in primis appare spaventata da una proposta di lavoro così impegnativa, sembra gracile e timida, ma accetta il lavoro e dimostra ben altro carattere, donna forte e autorevole in grado di mettere in riga chiunque, [...] Vai alla recensione »
Intrighi di cucina uguali a quelli di palazzo,ma a parte questo non c'è altro in questa pellicola decisamente superficiale e inconsistente.
Un film piacevole . Il Perigord è una delle zone della Francia fra le più piacevoli e ben mantenute . Si mangia molto bene e i villaggi sono molto caratteristici e il film fa venir voglia di ritornarci . Anche solo per quello vale la pena andare a vederlo . Per il resto il film oltre che piacevole è ben interpretato e senza strafare si può vedere con interesse .
Catherine Frot è sempre deliziosa in ruoli di questo genere; come non ricordare la graziosa Odette in "Lezioni di felicità". La simpatica vicenda, basata su una storia realmente accaduta, è anche il pretesto per mostrare come la politica sia immischiata ovunque, persino in cucina, corrompendo ogni cosa. Hortense però, malgrado il rapporto di reciproco rispetto e stima con il presidente, non scende [...] Vai alla recensione »
Molto brava Catherine Frot, per il resto un film carino.
Commediola tiepida, leggera e superficiale sulle sorti della cuoca personale del presidente francese. Una storia appena abbozzata e raccontata con superficialità ove troviamo solo tanti tecnicismi adatti più ad un pubblico di chef e molte ricette sicuramente ben eseguite ma che vanno bene in un programma televisivo di cucina e non in un film.
Un film sontuoso,che si segue con piacere,ma la storia mi risulta trattata in modo superficiale e poco credibile ( anche se è ispirato a una storia vera).Ho trovato quasi irritante la figura del presidente:non ho da dare giudizi "storici" sulla figura di Mitterrand,ma qui è ridotto al rango di macchietta!Anche i vari spunti che potevano essere interessanti ( il cibo come consolazione dalla politica [...] Vai alla recensione »
Hortense ha un grande amore, la buona cucina, semplice ma raffinata al tempo stesso, fatta della ricerca degli abbinamenti e della qualità degli ingredienti. E’ una donna tenace, intelligente, ma mai avrebbe pensato di diventare per un breve periodo la cuoca personale di Mitterand. Il film è tratto dalla storia della Delpeuch che divenne la cuoca del presidente della repubblica [...] Vai alla recensione »
carino...da vedere...bisio mitico...brava l'attrice
Tanto saporiti sono i piatti mostrati nel film, tanto sciapo è il film stesso. Una noiosa celebrazione di questa cuoca - e allo spettatore poco interessa che sia o non sia veramente brava - forse, magari, preferisce vedere un film di spessore... Ma quel che è VERGOGNOSO è che alla fine capisci di aver pagato per vedere lo SPOT PUBBLICITARIO del ristorante della suddetta signora, il quale esiste [...] Vai alla recensione »
il film racconta una storia praticamente inesistente: una cuoca che, per avventura, è stata solo per breve tempo la cuoca personale del Presidente francese poi ll'ostruzionismo interno dei colleghi della cucina centrale la estromette dal lavoro anche se al suo "capo" piaceva molto sia per i cibi che come persona. Non c'è altro, il tic modaiolo della cultura gastronomica [...] Vai alla recensione »
Sceneggiatore e regista (Etienne Comar di Uomini di Dio, e Christian Vincent) riuniscono suggestioni diverse, tutte forti. Il protagonismo femminile: la vera Danièle Delpeuch e l'attrice che la interpreta Catherine Frot. La poetica della gastronomia nel solco di precedenti come Il pranzo di Babette e Big night. E la corrente molto frequentata (Il discorso del re, A royal weekend) del Potere e della [...] Vai alla recensione »
Fra cucina e cinema c'è sempre stata buona armonia. Lo dimostra la fortuna di una lunga lista cli titoli, cui buon ultimo si aggiunge La cuoca del presidente di Christian Vincent, ispirato alla reale vicenda di Daniele Delpeuch, per un biennio chef personalc di Franeois Mitterand. Il film comincia nella gelida cornice di un'isola ai confini dell'Antartide, dove Hortense ha scelto di isolarsi a lavorare [...] Vai alla recensione »
Come resistere quando il Presidente della Repubblica ti nomina responsabile della sua cucina personale all'Eliseo? È ciò che capita alla cuoca Hortense che si ritroverà, con la sua indipendenza, a dover svolgere un compito ancor più delicato e pieno di trappole (gli chef invidiosi) di quanto si fosse immaginata. Tratto da un storia vera, il film, troppo esile, non ti cattura mai, al contrario della [...] Vai alla recensione »
Dietro questo film che riordina le memorie della cuoca personale di François Mitterrand all'Eliseo, Danièle Delpeuch, c'è una classica ricetta che garantisce grandi incassi. Ci sono tutti gli ingredienti che servono e il sapore non è deludente. Strappata dalla sua amata terra (Périgord) da un'auto blu lanciata a tutta velocità, Hortense (Catherine Frot) ha un modo di fare che ricorda la buona cucina [...] Vai alla recensione »
Secondo la leggenda, per uno dei suoi ultimi pasti Francois Mitterrand ordinò i proibitissimi ortolani. Minuscoli uccellini di specie protetta, da ingrassare e poi annegare nell'Armagnac. Si mangiano dopo breve cottura, interiora comprese: il rituale prevede un tovagliolino per nascondere il viso dei commensali durante il lento spolpamento. La scena era nel film che Robert Guédiguian dedicò agli ultimi [...] Vai alla recensione »
C'è un tartufo all'Eliseo. Servito comme il faut, appena arrivato da un angolo del Périgord, patria dei migliori sapori della cucina francese, per la gioia suprema di Monsieur le Président. E certo non di soli tartufi si nutre la massima autorità transalpina: infiniti manicaretti cucinati «come si faceva una volta», preparati da una cuoca sopraffina.