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E' impensabile non fare un paragone con il precedente film sul Giudice Dredd con Stallone.
E da questo confronto ne esce positivamente: infatti se il film si concentra tutto sull'"attorone" come Stallone, basta che l'attore faccia una cattiva performance, per far cadere tutto il film, in pratica il film si reggerebbe su una colonna sola.
Ebbene: non è stato così per questo film, dove non solo si è sorretto dalla rocciosa prestazione di Karl Urban (migliore di quella di Stallone sotto tutti i punti di vista), ma anche tutti gli attori si sono comportati bene: Lena Headey che trasudava pura perfidia, eppoi da Olivia Olivia Thirlby, che sapeva unire femminilità e durezza; invece di persistere nel riciclato cliché (tipico dei film d'azione) dove la donna è una "uoma" invece che una "donna", qui si è cercato di andare in contro-tendenza: la patner del giudice Dredd esprimeva pietà e perdono, mentre lui solo la giustizia della legge.
Si è criticato in questo film che il protagonista poteva togliersi almeno una volta il casco, ma c'è da ricordare nel fumetto questo avviene quasi mai (se non proprio mai).
Il finale è scontato è vero (ma neanche poi così tanto), tuttavia però ci è stato risparmiato il confronto col boss finale all'ultimo proiettile, ma solo la catarsi di ciò che doveva avvenire.
E' un film d'intrattenimento, nulla di più, senza avere la pretesa di prendersi troppo sul serio, però ha anche qualche riflessione "seria" interessante. Che si vuole di più da un film da intrattenimento?
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