Disconnect |
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Un film di Henry Alex Rubin.
Con Jason Bateman, Hope Davis, Frank Grillo, Michael Nyqvist, Paula Patton.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 115 min.
- USA 2012.
- Universal Pictures
uscita giovedì 9 gennaio 2014.
MYMONETRO
Disconnect
valutazione media:
2,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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The Dark Side of the Webdi jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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martedì 18 febbraio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tre storie sulla Rete si intersecano: 1) una coppia (Patton e Skarsgård) reduce da un grande lutto è frodata da un uomo che ha accesso al loro computer; 2) Un ragazzino tenta il suicidio dopo che un ragazzo (Ford), con un falso profilo facebook, è riuscito ad ottenere (e diffondere) foto in cui appare nudo; 3) Una giornalista (Riseborough) sfrutta un ragazzo (Thieriot) che fa chat pornografiche su internet per fare un servizio e diventare famosa. Sceneggiato benissimo da Andrew Stern, è l’esordio alla regia del documentarista e regista pubblicitario Rubin. Accolto molto bene dalla critica USA, ha ricevuto recensioni più fredde da quella italiana. In realtà il film di Rubin non è solo un’agghiacciante cronaca del lato oscuro del web, ma uno spaccato della società americana e più generalmente moderna: oggi, che sempre siamo connessi, siamo più lontani che mai. È le tre storie ne sono la dimostrazione. Tutto può divenire falso nel web, dall’identità di un ragazzo che si fa credere una ragazza, all’identità di una persona conosciuta in chat. Il film di Rubin indaga tutti gli aspetti con una originalità notevole, anche se alla fine la strada del thriller, con la violenza che esplode incontrollata prevale, e in fondo la storia in sé è abbastanza prevedibile. Tuttavia a farla da padroni questa volta sono i dialoghi, oltre alla regia di Rubin che alterna macchina a spalla a spaventosi rallenty degni di Von Trier (ma senza il vergognoso estetismo del regista danese). Il risultato è un ottimo prodotto che in più di una sequenza ci ricorda il crash di Paul Haggis, che non si abbandona a facili sentimentalismi e non teme un finale apertissimo. Gli attori sono magnetici e tutti in parte. Presentato fuori concorso a Venezia 2012. Musiche notevoli di Max Richter.
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