Come non detto |
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Un film di Ivan Silvestrini.
Con Josafat Vagni, Monica Guerritore, Francesco Montanari, Antonino Bruschetta, Valentina Correani.
continua»
Commedia,
durata 90 min.
- Italia 2012.
- Moviemax
uscita venerdì 7 settembre 2012.
MYMONETRO
Come non detto
valutazione media:
3,20
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Recensione analitica. Film consigliatodi Fabrizio.SorbaraFeedback: 100 |
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sabato 8 settembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Seppur condito con qualche stereotipo evitabile, vedi amico del protagonista, il film risulta nel complesso un ottimo prodotto. E' una elaborazione originale della tematica del coming-out, questa volta vista da una prospettiva mai affrontata in altri prodotti cinematografici: la contingenza e l'impellenza dovuta a situazioni di cui si apprende improvvisamente la necessità. Per chi ha vissuto in prima persona una esperienza di coming out, si ritroverà facilmente identificato nel personaggio protagonista Mattia, nel momento in cui tenta di "dichiararsi ai propri genitori", facendo immedesimare lo spettatore il quell'interminabile secondo che nella mente dura un infinità di tempo, nel quale si pensa a quanto la propria vita sia stata costruita socialmente e come a seguito della dichiarazione potrà cambiare. Il film affronta solo una parte del complesso mondo omosessuale, utilizzando un linguaggio pressocchè corretto e condiviso con quanti vivono il mondo gay in maniera consapevole. Esso parte dall'assunto della già auto-accettazione di se per sviluppare il tema del come rendere all'esterno la propria identità, nel caso di specie, ancora in costruzione. Le immagini raccontano di scene di puro amore e di pura incomprensione, dettate dalla paura che il "dichiararsi" possa compromettere per sempre, nel momento stesso in cui la verità viene rivelata, la visione che ognuno ha costuito fino a quel momento di sè, rinnegando il momento, che invece è cruciale nel film, in cui la "dichiarazione" diventa condivisione e apertura verso la famiglia, ritenuta incapace di comprendere, la quale dimostra invece di andare oltre l'omofobia interiorizzata del protagonista e che lo porterà verso una condizione di maggiore serenità, condizione che chi vive la militanza lgbtqi* comprende perfettamente. In generale è un film principalmente dedicato a tutt* coloro i/le quali si trovano nel limbo dell'accettazione del se ma che non sanno come dirlo ma anche un prodotto destinato alle famiglie e a quanti intendono compiere un passo in avanti nella conoscenza di coloro i/le quali gli/le sono affianco e di cui per il momento si ignora la vera sostanza, in attesa che tutto sia rivelato. Infine degno di nota è l'atteggiamento del bullo/omofobo di turno del quale, alla fine del film si apprende la vera natura. Insomma consiglio davvero a tutt* la visione di questo film.
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