Cirque du Soleil 3D: Mondi lontani

Una ragazza si aggira da sola fra i tendoni di un circo che sta montando le utime tende in un paesino di periferia. All'improvviso incrocia lo sguardo con un ragazzo che sta picchettando una tenda. Fra i due per un attimo il tempo si ferma. Lui viene esortato a proseguire altrove il suo lavoro mentre a lei un clown porge una locandina dello spettacolo del trapezista. Scopre così chi è quel ragazzo e dove poterlo ritrovare. Quando  però durante l'esibizione finalmente si rincontrano, lo sguardo che si scambiano fa distrarre il ragazzo che, mancando l'attrezzo, cade a terra sprofondando. Lei spaventata lo segue ritrovadosi in mondi lontani.
Ecco questa è la prima parte del film, o meglio, questo è il film. Il resto sono bellissime riprese delle acrobazie più belle e coregrafiche del Cirque du Soleil (si mescolano momenti di "O", "KA", "LOVE" e "BELIEVE") che però, come spesso accade, non riescono a rendere la vera magia di questi emozionanti spettacoli.
Un'occasione mancata perchè gli strumenti per fare una cosa nuova c'erano tutti. Il 3D del produttore Cameron riesce ad entrare meglio in contatto con gli artisti, ma senza una trama solida un film non decolla ed è proprio questo che purtroppo accade. Si rischia a tratti di annoiasi guardando delle immagini di rara bellezza aspettando invano che qualcosa succeda. Il regista  Andrew Adamson sembra aspettare che gli artisti concludano il loro esercizio senza darne alcuna lettura.