niklif
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mercoledì 12 settembre 2012
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bel film ma mi aspettavo di più..
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La pixar non delude mai con la qualità digitale che in questo film è a dir poco straordinaria, i ricci ribelli della protagonista sembrano essere quasi reali e si adattano perfettamente alla sua personalità ribelle, anche i paesaggi digitali sono curati nel minimo dettaglio così anche come la musica che rende ancora più magico il film proiettando lo spettatore nella bellissima atmosfera scozzese! ottima scelta per quanto riguarda Noemi che rende la scena di merida che corre libera a cavallo eccezionale, esprime bene lo spirito rude e selvaggio della principessa. Mi aspettavo di più dalla storia, abbastanza scontata.. la scena della strega che da un dolcetto stregato alla principessa per cambiare il suo destino l'abbiamo incontrata già in diversi film! mi aspettavo una storia più originale che si concentrasse maggiormente sul carattere ribelle di merida piuttosto che sulla solita magia, mi sembra che il film riprendi molto da shrek terzo per quanto riguarda il tema sul destino da cambiare e coda fratello orso per la trasformazione della madre in un orso.
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La pixar non delude mai con la qualità digitale che in questo film è a dir poco straordinaria, i ricci ribelli della protagonista sembrano essere quasi reali e si adattano perfettamente alla sua personalità ribelle, anche i paesaggi digitali sono curati nel minimo dettaglio così anche come la musica che rende ancora più magico il film proiettando lo spettatore nella bellissima atmosfera scozzese! ottima scelta per quanto riguarda Noemi che rende la scena di merida che corre libera a cavallo eccezionale, esprime bene lo spirito rude e selvaggio della principessa. Mi aspettavo di più dalla storia, abbastanza scontata.. la scena della strega che da un dolcetto stregato alla principessa per cambiare il suo destino l'abbiamo incontrata già in diversi film! mi aspettavo una storia più originale che si concentrasse maggiormente sul carattere ribelle di merida piuttosto che sulla solita magia, mi sembra che il film riprendi molto da shrek terzo per quanto riguarda il tema sul destino da cambiare e coda fratello orso per la trasformazione della madre in un orso. Poteva davvero essere fatto meglio a mio parere anche perchè non dimentichiamoci che questo film è stato dedicato al celebre Steve Jobs!
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liuk!
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domenica 9 dicembre 2012
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prima la forma e poi la sostanza
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Lavoro visivo impressionante per la Pixar. Il 3d è strepitoso, quasi reale, con un'attenzione ai particolari quasi maniacale: l'atmosfera medioevale celtica che ne risulta è perfetta.
Purtroppo la sostanza è poca, la storia banalissima si dirige dritta verso lo scontato finale senza emozioni o colpi di scena, anche i più piccoli immagineranno presto dove si vuole andare a parare. Peccato perchè c'erano i presupposti per il capolavoro.
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owlofminerva
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martedì 29 gennaio 2013
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merida ci salverà
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Ha i capelli irti e rossi, gli occhi azzurri, abiti spartani. Non ha un nome stupido (Cenerentola, Bella addormentata, Biancaneve, Bella), non veste di rosa, non blatera di sogni e desideri in mezzo agli uccellini. Non è una damigella in pericolo, non aspetta il principe azzurro stesa su un letto, non ha amici e non vuole sposarsi. Gareggia per chiedere la mano di se stessa, è pretendente della sua libertà. Detesta il cerimoniale, non teme di sporcarsi o abbuffarsi, usa le armi, corre a cavallo da sola nei boschi.
Merida non è ribelle, è coraggiosa. Ha il coraggio non di scalare scogliere o lanciare frecce ma di voler essere se stessa senza riserve e ha il coraggio di scegliere il suo destino in piena libertà.
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Ha i capelli irti e rossi, gli occhi azzurri, abiti spartani. Non ha un nome stupido (Cenerentola, Bella addormentata, Biancaneve, Bella), non veste di rosa, non blatera di sogni e desideri in mezzo agli uccellini. Non è una damigella in pericolo, non aspetta il principe azzurro stesa su un letto, non ha amici e non vuole sposarsi. Gareggia per chiedere la mano di se stessa, è pretendente della sua libertà. Detesta il cerimoniale, non teme di sporcarsi o abbuffarsi, usa le armi, corre a cavallo da sola nei boschi.
Merida non è ribelle, è coraggiosa. Ha il coraggio non di scalare scogliere o lanciare frecce ma di voler essere se stessa senza riserve e ha il coraggio di scegliere il suo destino in piena libertà.
Non intende sottostare alle ambizioni della madre: regno e marito; solo il padre re Fergus, rosso, grasso e rozzo, con tanto di kilt, sembra capirla. Lei è testarda e appassionata, difficile da dominare. Ambientata in Scozia a suon di cornamusa, la favola si incentra sul rapporto conflittuale con la madre Elinor, alla quale Merida griderà in faccia di non voler assomigliare e da uno scontro e un incantesimo la piccola principessa imparerà a conoscersi e a riconoscere la propria forza, le proprie debolezze e i propri errori.
Il cinema è soprattutto in questi casi arte visiva e visivamente è eccelsa la realizzazione di una chioma rossa indomita nella quale c’è il rischio di perdersi e che ha richiesto per far muovere tutti quei ricci due anni di lavoro. Sconfinata e rigogliosa la vegetazione entro la quale Merida si muove con destrezza. Lei non è la più bella del reame al punto da fare invidia alla matrigna, non si fida come una beota del cacciatore che vuole ucciderla, non deve sposare la bestia per renderla un principe, non deve tagliarsi la coda e rinuciare al suo mondo per stare con Lui, non deve travestirsi da uomo per salvare il suo paese ed essere l’orgoglio del padre. Merida salva noi, è la nostra eroina, ci libera tutte dalle catene di una tradizione Disney che per decenni ci ha volute realizzate e “sistemate” se date in sposa ad uno sconosciuto che, con molto fantasia, si chiamasse principe azzurro, facendone la massima aspirazione di una bambina.
Merida non è la classica barbie ‘occhi biondi’ e ‘capelli azzurri’ ma con la sua capigliatura rossa, fluente e scapigliata rompe gli schemi e prova a prendere a strattoni i prototipi di donna in rosa confetto sorridente, ordinata, dolce e sottomessa per liberarci dalla cultura delle più giovani Bratz e delle Winx, bamboline di strada coi fianchi stretti e con le labbra carnose.
Non basterà Merida a salvarci dai danni irreparabili fatti dalle principesse Disney però il tentativo è più che buono.
La pellicola ricorda e saluta il mentore e amico Steve Jobs. La rossa Noemi interpreta due delle canzoni del film e il 15 settembre entrano in sala gratis le ragazze e i bambini con i capelli rossi, la contropartita per essere state arse al rogo per stregoneria a causa di un colore e di qualche macchia sul viso, appena qualche secolo fa e per mezzo millennio.
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androbarto
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giovedì 6 settembre 2012
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un film che ribelle non è perchè non deve
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In questa recensione all' inizio definirò alcune particolari situazioni che hanno portato molti critici a sottovalutare questo film al quale darei 10 e lode se fosse stato lasciato nella versione inglese, ma che per laversione italiana merita al massimo 7 e 50. Perchè?
Molti criticano asserendo che la tanto annunciata ribellione della protagonista non avviene e questo delde il pubblico; è veo, ma sappiate che l titolo originale del film è soltanto "the brave", ovvero il coraggio, la craggiosa, nella versione originae dunque presumibilmente il tema centrale è proprio questo e non tanto la ribellione e la lotta generazionale. Oltretutto i vari trailer e le campagnepubblicitare hanno contribuito a dare un' immaggine sbagliata della pellicola che quindi, immancabilmente delude i più.
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In questa recensione all' inizio definirò alcune particolari situazioni che hanno portato molti critici a sottovalutare questo film al quale darei 10 e lode se fosse stato lasciato nella versione inglese, ma che per laversione italiana merita al massimo 7 e 50. Perchè?
Molti criticano asserendo che la tanto annunciata ribellione della protagonista non avviene e questo delde il pubblico; è veo, ma sappiate che l titolo originale del film è soltanto "the brave", ovvero il coraggio, la craggiosa, nella versione originae dunque presumibilmente il tema centrale è proprio questo e non tanto la ribellione e la lotta generazionale. Oltretutto i vari trailer e le campagnepubblicitare hanno contribuito a dare un' immaggine sbagliata della pellicola che quindi, immancabilmente delude i più.
Io personalmente hosolo dato un' occhiata a pochi trailer e mi sono informato sui dettagli tecnici, quindi il film è stato una sorpresa totale e mi ha molto piacevolmente impressioato.
Alcuni hanno sostenuto che il film peccasse di orginalità, eppure non vedo questa mancanza: innanzitutto la protagonista è una ragazza (tema nuovo alla pixar) ed è un' adolesente (anche questa è una grossa novità), in più il film strizza l' occhio più ai teenagers che ai giovanissimi, sia con qualche scenetta maliziosa, sia con scene piuttosto crude (non a livello eccessivo ovviamente). La pecca più evidente probabilmente è ' ambientazione, che risulta troppo ristretta (in tutto gli ambienti sono 3 o 4) e garantisce poco spazio pe scene in cui merida è da sola.
Tuttavia questa mancanza è ampiamente compensata da scene di gruppo molto ben costruite nelle quali abbiamo un' interazione tre i charachters molto ampia e a più livelli.
Potrebbe apparire come se alla fine Merida dovesse imparare ad adeguarsi alla vita da regina, ma di fatto non è così,si giunge ad una sorta di compromesso, nel quale però a comnque la meglio la principessa, e a Elinor si apre un mondo di libertà e di nuove opportunità, mentre Merida riesce ad ottenere per se stessa ciò che cercava, seppur sapendo di dover adempiere ai suoi oneri da regina.
Passiamo ora a qualcosa di più tecnico: io non ho visto la versione3D che, dao quel che ho sentito dire abbassa la qualità dell' opera e soprattutto smrza il contrasto clori caldi-freddi, su cui però è basato proprio il design di paesaggi e ersonaggi.
Non ho trovato alcuna pecca nell' animazione grafica, che anzi ritengo abbia raggiunto (per ora) il suo apice nella realizzazione di esseri umani in computer grafica.
Analizzo ora alcune delle scene più significative
1)Il prologo: molto forte per un film disney, ci stampa negli occhi la figura di Merida, che risulta assolutamente indimenticabile, e ci introduce alla trama di ttta l' opera.
2)La cavalcata e la scalata: forse l' unica scena veramente epica, merita molto ed esprime appieno il carattere della protagonista.
3)A casa della strega: a parte qualche gag con la bambinaia è la scena nella quale la comicità è affidata a un personaggiofemminile (che ricorda la vecchia straga de "il castello errante di Howl", film ricordato anche dal cambio dell' interno della casa), e devo dire che merita molto.
4)Pesca di salmoni: forse una delle scene più belle e gioiose del film, nelquale madree figlia si scoprono l' un l' altra.(scena dai forti contrasti nei colori)
5)La lotta degli orsi: scena forte e cruda, ma impressionante, con gran finale (oltretutto il ringraziamento del principe è inaspettato)
Film da 10 e lode
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andre#
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sabato 15 settembre 2012
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una storia di crescita, in stile disney - pixar
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Se mi chiedessero cosa avrei voluto in più da questo film, direi un pizzico di originalità e qualche spazio in più allo sfondo: la Scozia medievale avrebbe potuto far sbizzarrire i disegnatori ed offrire allo spettatore più scenari ed ambienti inediti.
Detto questo, sul nuovo lavoro Disney Pixar non ci sono ombre: è una storia di maturazione, quella di Merida, che passa attraverso momenti di ironia (come non ricordare la scenetta del padre che imita la figlia? O le situazioni divertenti che si creano nella gara tra pretendenti o per la presenza degli orsi a palazzo, con la povera domestica terrorizzata?), momenti di sofferenza ( su tutti la trasformazione della madre, sulla quale in alcuni momenti la natura bestiale sembra avere la meglio), momenti di impegno e determinazione (una costante di Merida, basti pensare a quando gareggia nel tiro con l'arco per la sua mano, o si arrampica su rocce altissime, fino a dover rimediare ad un incantesimo sbagliato ed alle sue pericolose conseguenze) ma anche di altri, come la madre o i litigiosi lord, che vengono toccati dalle parole della principessa che ricorda le comuni battaglie ed alla fine accettano di buon grado che si sposi quando e con chi vuole lei.
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Se mi chiedessero cosa avrei voluto in più da questo film, direi un pizzico di originalità e qualche spazio in più allo sfondo: la Scozia medievale avrebbe potuto far sbizzarrire i disegnatori ed offrire allo spettatore più scenari ed ambienti inediti.
Detto questo, sul nuovo lavoro Disney Pixar non ci sono ombre: è una storia di maturazione, quella di Merida, che passa attraverso momenti di ironia (come non ricordare la scenetta del padre che imita la figlia? O le situazioni divertenti che si creano nella gara tra pretendenti o per la presenza degli orsi a palazzo, con la povera domestica terrorizzata?), momenti di sofferenza ( su tutti la trasformazione della madre, sulla quale in alcuni momenti la natura bestiale sembra avere la meglio), momenti di impegno e determinazione (una costante di Merida, basti pensare a quando gareggia nel tiro con l'arco per la sua mano, o si arrampica su rocce altissime, fino a dover rimediare ad un incantesimo sbagliato ed alle sue pericolose conseguenze) ma anche di altri, come la madre o i litigiosi lord, che vengono toccati dalle parole della principessa che ricorda le comuni battaglie ed alla fine accettano di buon grado che si sposi quando e con chi vuole lei.
Attorno a Merida molti i personaggi riusciti: la regina e madre responsabile Elinor, preoccupata del futuro della figlia; il re Fergus, padre coraggioso e a volte rude, ma anche spritoso e premuroso; i 3
fratellini scatenati, non troppo preoccupati neppure dopo aver subito gli effetti dell'incantesimo; i simpatici lord a capo dei clan coi loro improbabili pretendenti (a proposito, che diceva il figlio di Lord MacGuffin? :)) E lo scenario, la Scozia medievale, coi suoi paesaggi, le sue foreste, le sue leggende e le sue magie...nella grafica impeccabile cui la Disney-Pixar ci ha abituati, che fa emergere i colori da ogni scena, col rosso della chioma di Merida a farla da padrone.
Un film profondo e ben fatto, che dimostra come, anche suscitando qualche risata in meno rispetto ad altri, l'animazione possa raggiungere risultati alti ed insieme gradevoli. Da vedere.
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cenox
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martedì 8 gennaio 2013
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bel film d'animazione ma manca qualcosa..
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Ribelle è una ragazza principessa che deve seguire le regole della madre se vuole un giorno diventare la futura regina. Il fatto è che a lei non interessa niente di tutto ciò, poichè simile al padre, a lei interessano l'azione e l'avventura..ed in effetti è un vero maschiaccio! Un giorno la madre le organizzerà il futuro fidanzamento, con un giovane figlio di uno dei tre sovrani dei clan presenti in Scozia per assicurare un futuro di pace e prosperità. Ma la ragazza si ribellerà (sta già nel nome infatti..) e con l'ausilio di un'incantesimo di una strana fattucchiera/imprenditrice cercherà di far cambiare idea alla madre.
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Ribelle è una ragazza principessa che deve seguire le regole della madre se vuole un giorno diventare la futura regina. Il fatto è che a lei non interessa niente di tutto ciò, poichè simile al padre, a lei interessano l'azione e l'avventura..ed in effetti è un vero maschiaccio! Un giorno la madre le organizzerà il futuro fidanzamento, con un giovane figlio di uno dei tre sovrani dei clan presenti in Scozia per assicurare un futuro di pace e prosperità. Ma la ragazza si ribellerà (sta già nel nome infatti..) e con l'ausilio di un'incantesimo di una strana fattucchiera/imprenditrice cercherà di far cambiare idea alla madre...ma niente andrà nel verso giusto, compresa la magia! La favola raccontata è carina, e ottimi sono sia il doppiaggio che le canzoni, ma manca sinceramente qualcosa alla storia che si risolve in maniera troppo prevedibile. Anche le scene divertenti risultano a volte un po' troppo demenziali, ma quelle forse piacciono ai bambini e non le voglio giudicare negativamente.
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donni romani
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domenica 9 settembre 2012
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riccioli indomiti per una principessa coraggiosa
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Arriva sugli schermi la Principessa versione Pixar, e perciò anticonformista, appassionata di freeclimbing, allergica alle regole e ben decisa a non sposare un pretendente scelto dai genitori. Merida vive in Scozia con i genitori, un carnale e passionale padre re di tutti i clan, e una madre tutta disciplina e volontà, che non capisce il bisogno di libertà ed indipendenza della figlia. Il bisogno di imbrigliare la vitalità di Merida passa anche attraverso abiti stretti ed umilianti cuffie che mortificano i magnifici capelli rossi della principessina, che resta però incapace di accettare il cerimoniale arcaico e le sue conseguenze - un matrimonio con principi davvero imbarazzanti per pochezza - i vecchi principi di Cenerentola e Biancaneve non erano certo modelli di appeal e intelligenza, ma qui siamo davvero alla parodia della parodia! E così Merida decide di infrangere ogni regola dei clan combattendo per la propria mano come un qualunque primogenito.
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Arriva sugli schermi la Principessa versione Pixar, e perciò anticonformista, appassionata di freeclimbing, allergica alle regole e ben decisa a non sposare un pretendente scelto dai genitori. Merida vive in Scozia con i genitori, un carnale e passionale padre re di tutti i clan, e una madre tutta disciplina e volontà, che non capisce il bisogno di libertà ed indipendenza della figlia. Il bisogno di imbrigliare la vitalità di Merida passa anche attraverso abiti stretti ed umilianti cuffie che mortificano i magnifici capelli rossi della principessina, che resta però incapace di accettare il cerimoniale arcaico e le sue conseguenze - un matrimonio con principi davvero imbarazzanti per pochezza - i vecchi principi di Cenerentola e Biancaneve non erano certo modelli di appeal e intelligenza, ma qui siamo davvero alla parodia della parodia! E così Merida decide di infrangere ogni regola dei clan combattendo per la propria mano come un qualunque primogenito. L'incontro con una strega pasticciona le fornirà una pozione per far cambiare idea alla madre riguardo alle nozze ma provocherà danni che la coraggiosa ragazzina dovrà affrontare e risolvere con il suo proverbiale coraggio. Fino ad un conciliante lieto fine che apre la mente ai genitori e fa fare un ulteriore passo avanti nell'emancipazione delle principesse delle favole. La scelta della Pixar riguardo la sceneggiatura questa volta è di sottrarre invece di accumulare piani di lettura, citazioni e metafore, perchè la trama è classica e lineare, e le varie prove che Merida deve affrontare per smussare la propria ribellione e renderla più consapevole e adulta sono le tipiche fasi di crescita di ogni favola. Ciò che è magnifico come sempre sono i caratteri - le smorfie di Merida sono più espressive di quelle di alcune botulinate star di Hollywood - e i suoi riccioli rossi sono una tra le più riuscite creazioni della computer grafica di tutti i tempi. I personaggi di contorno sono curati e spassosi, la segreteria telefonica della strega un' esilarante parodia dei call center e le sfumature caratteriali della principessa e della madre (Reese Witherspoon ed Emma Thompson le voci nell'originale) sono credibili e sincere, e ben esprimono i contrasti e l'affetto dei rapporti madre figlia. Un prodotto forse meno roboante delle tante animazioni al fulmicotone cui ci hanno abituato le produzioni statunitensi degli ultimi anni, ma sicuramente piacevole e scorrevole, anche se qualche scena più smaccatamente spassosa avrebbe dato un pizzico di ironia ed energia in più a quei riccioli ribelli e indomabili.
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exelidin
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mercoledì 5 settembre 2012
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meraviglioso
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Uno dei film più riposanti, divertenti, ben fatti scenograficamente degli ultimi anni. La famiglia è il tema centrale, ma non mancano il coraggio, il prendere la vita con leggerezza e in modo giocoso, i rimandi a un non precisato Destino che ci plasma la vita ma che noi a nostra volta plasmiamo. Nessun riferimento religioso pagano o cristiano, epoca e civiltà non definita, ottima scelta. Musiche splendide, grafica impeccabile, storia un tantino "scontata" ma comunque accattivante. Lo trovo educativo per grandi e piccini e un vero gioiello nel mare di fango che ha invaso le sale negli ultimi tempi. Alla fine, nonostante il lieto fine, in sala piangevamo tutti. La bellezza commuove.
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giorg99
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martedì 16 luglio 2013
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la pixar colpisce ancora.
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RIBBELLE - THE BRAVE è uno di quei film che si caricano di un'aura specifica ancor prima dell'uscita. Ciò si verifica di frequente quando un'opera porta il marchio di un'autorialità (in questo caso collettiva, la Pixar), che genera forti aspettative, incontrollate paure e un istintivo desiderio di storicizzarne ogni passo: l'anno scorso con Cars 2 "la Pixar si abbandonava ai sequel", quest'anno "la Pixar si appiattisce sulla Disney con una storia di principesse".
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RIBBELLE - THE BRAVE è uno di quei film che si caricano di un'aura specifica ancor prima dell'uscita. Ciò si verifica di frequente quando un'opera porta il marchio di un'autorialità (in questo caso collettiva, la Pixar), che genera forti aspettative, incontrollate paure e un istintivo desiderio di storicizzarne ogni passo: l'anno scorso con Cars 2 "la Pixar si abbandonava ai sequel", quest'anno "la Pixar si appiattisce sulla Disney con una storia di principesse".
E Merida è una principessa a tutto tondo: vive nella Scozia medioevale e non accetta il destino che sua madre Elinor ha preparato per lei. E' un maschiaccio, ama tirare con l'arco ed esplorare la natura, quindi gioca ogni carta a sua disposizione per ribellarsi alla sua famiglia: quella offertale da una strega farà presto degenerare la situazione e la obbligherà a toccare con mano le conseguenze del suo egoismo. Ideato e in origine diretto daBrenda Chapman (Il principe d'Egitto), prima di essere sostituita da Mark Andrews negli ultimi 18 mesi di produzione, Brave è stato cosceneggiato con l'Irene Mecchi di Il re leone, Il gobbo di Notre Dame e Hercules, e porta orgogliosamente un'impronta femminile. La cifra di originalità, che in molti paventavano di non riscontrare, è proprio nella centralità dell'autodefinizione di una donna, nel suo rapporto non con un principe più o meno deus-ex-machina ma con un'altra donna, sua madre. L'uomo non entra in gioco, ma esiste soltanto come apprezzabile diversivo comico, si vedano papà Re Fergus, i tre gemellini o gli idioti capiclan.
A meno che non si voglia proprio identificare la Pixar con idee spiazzanti a 360°, è nell'esecuzione che la mano della casa di Lasseter è più che riconoscibile e ammirevole: una vicenda messa a fuoco nei suoi elementi emotivi nodali, intessuta in un'ambientazione scozzese non gratuita, ma parte integrante dell'atmosfera, illustrata con una meticolosità estrema. Potremmo giocare ai rimandi: il connubio uomo-natura di Miyazaki e lo studio Ghibli, o una situazione praticamente identica (che non sveliamo) a quella di uno degli ultimi lungometraggi animati Disney in 2D. Resta il fatto che l'omogeneità del risultato, a dispetto di una lavorazione lunga e tribolata di sei anni, coinvolge sul momento e lascia il tempo al cinefilo di riflettere sulle influenze solo a luci riaccese. Merito della dedizione della casa alla narrazione, ma anche della qualità dell'animazione, specie nei movimenti e nella recitazione della protagonista: un risultato che per credibilità avrebbe commosso gli animatori Disney (e già, proprio loro!) che dagli anni Trenta avevano fatto dell' "Illusion of Life" il loro Santo Graal.
Non sarà indomito genio puro come alcuni precedenti progetti, ma Brave non è nemmeno Cars 2 o il cartoon in CGI medio che popola il mercato inaugurato dalla stessa Pixar nel 1995. Il consiglio è provare a guardarlo come la carismatica visione personale di una tradizione cesellata dalla Disney, della quale peraltro - ricordiamolo - John Lasseter detiene anche da cinque anni le sorti. Allontanati i preconcetti, si potrebbe scoprire l'affettuoso regalo di una Pixar più umile.
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ultimoboyscout
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domenica 12 aprile 2015
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merida la scarlatta.
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Merida è una principessa, specialità della casa. Ma dalla capigliatura rosso fuoco si intuisce subito che non è la solita principessa svenevole, tutta occhioni languidi, in attesa del principe azzurro, come siamo stati abituati in passato. Merida vive in Scozia, è figlia di Re Fergus e della Regina Elinor ed è stata promessa in sposa al vincitore del torneo di tiro con l'arco indetto per i figli dei Lord del regno. Non volendo sposare nessuno di loro, decide di sabotare il torneo, ma una maledizione si abbatterà su di lei, sulla sua famiglia e su tutto il regno di DunBroch. La nostra eroina si riappropria di sentimenti e azioni cari a personaggi disneyani del recente passato, specifici in particolare di favole magiche ("La sirenetta" e "la Bella e la Bestia") esprimendo un desiderio di ribellione dalle conseguenze inaspettate, desiderio che sfida l'autorità genitoriale, salvo poi comprenderla.
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Merida è una principessa, specialità della casa. Ma dalla capigliatura rosso fuoco si intuisce subito che non è la solita principessa svenevole, tutta occhioni languidi, in attesa del principe azzurro, come siamo stati abituati in passato. Merida vive in Scozia, è figlia di Re Fergus e della Regina Elinor ed è stata promessa in sposa al vincitore del torneo di tiro con l'arco indetto per i figli dei Lord del regno. Non volendo sposare nessuno di loro, decide di sabotare il torneo, ma una maledizione si abbatterà su di lei, sulla sua famiglia e su tutto il regno di DunBroch. La nostra eroina si riappropria di sentimenti e azioni cari a personaggi disneyani del recente passato, specifici in particolare di favole magiche ("La sirenetta" e "la Bella e la Bestia") esprimendo un desiderio di ribellione dalle conseguenze inaspettate, desiderio che sfida l'autorità genitoriale, salvo poi comprenderla. Si tratta di un ottimo aggiornamento dei classici Disney ma col tocco magico Pixar per un cartoon divertente, fantasioso, piacevolmente retrò ma incredibilmente sofisticato, vagamente ispirato da una leggenda gaelica. Una fiaba dunque, che infrange delle regole, molto femminile, piena di sorprese e colpi di scena e soprattutto ribelle come il suo titolo. Il merito di questo cartone non è solo tecnico o di aver saputo restituire le atmosfere di un'epoca che vanta numerosissimi appassionati, è anche e soprattutto quello di aver saputo raccontare un moderno rapporto tra madre e figlia adolescente e il coraggio che ci vuole ad ammettere i propri errori. Lasseter ci ha abituati molto bene, qui siamo comunque un passo indietro rispetto ai suoi capolavori più assoluti, quel pizzico di poesia di cui è capace in "Ribelle - The brave" manca.
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