Torna Bond più fragile e imprevedibile
di Gian Luigi Rondi Il Tempo
James Bond senza Jan Fieming. Ma solo perchè non ci sono più suoi romanzi a raccontarlo, ci sono invece quasi tutti i personaggi, gli stessi schemi narrativi, gli stessi climi e, a profusione, le occasioni per trasformare come sempre il tutto in uno splendido spettacolo carico di tensioni forti e di emozioni sconvolgenti; con l'immancabile sconfitta finale del cattivo da parte di uno 007 cui niente e nessuno può resistere. Esattamente come ormai da cinquant'anni ("Agente 007 Licenza di uccidere", 1962) e come ci hanno puntualmente proposto i ventidue film che si sono via via succeduti al primo. [...]
di Gian Luigi Rondi, articolo completo (2578 caratteri spazi inclusi) su Il Tempo 1 novembre 2012
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