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Un film di Alina Marazzi.
Con Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco, Maria Grazia Mandruzzato.
continua»
Drammatico,
durata 83 min.
- Italia 2012.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 11 aprile 2013.
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Quanto è difficile diventare madredi FlyantoFeedback: 104180 | altri commenti e recensioni di Flyanto |
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lunedì 15 aprile 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Film in cui si narra di una donna (Charlotte Rampling) che ritorna dopo molti anni nella sua città natale, Torino, al fine di condurre degli studi sulla maternità, attraverso anche l'aiuto di una sua vecchia amica, presso un centro di assistenza per giovani madri. La realtà con cui viene a contatto, e cioè quella di quasi profonda disperazione in cui le giovani donne hanno vissuto e stanno ancora vivendo nell'affrontare la loro nuova e poco accettata condizione, riporta prepotentemente alla mente della ricercatrice il proprio oscuro e terribile passato legato al rapporto ed alla figura di sua madre. Questo periodo per lei di profonda crisi nonchè di sconvolgente verità la porterà però a ricongiungersi col proprio passato tanto rifiutato ed abbandonato riuscendo così a trovare la forza per aiutare soprattutto una ragazza, madre di un bimbo di pochi mesi, in forte crisi depressiva ed esistenziale ed a trasmetterle quella a lei mancante forza d'animo e fiducia in sè al fine di affrontare e superare la propria situazione critica. Questa pellicola di Alina Marazzi risulta altamente drammatica per la tematica affrontata, forse anche un pò scomoda: una maternità che invece di essere vista come lo è generalmente e cioè come una fonte di somma gioia e di speranza per il futuro viene invece considerata anzi, direi, soprattutto, dal suo contrario punto di vista , e cioè come un motivo di malessere interiore che può generare nelle giovani madri un senso di inadeguatezza, di insicurezza e di scontentezza portanti dritto ad una estrema condizione di cupo pessimismo. La regista illustra questa oscura realtà con uno stile lineare, rigoroso ed essenziale, ben confacenti al tema proposto, e senza alcuna sbavatura. Ma il merito maggiore e che contribuisce ad innalzare il valore del film è senza alcun dubbio l'ottima interpretazione di Charlotte Rampling che appare ormai molto invecchiata e completamente al naturale (fortunatamente senza cioè alcun ritocco estetico) ma talmente affascinante ed espressiva da far cancellare totalmente la prima brutta impressione che si ha nel guardarla e richiamare nuovamente alla mente l'ormai trascorsa avvenenza in tutta la sua lucentezza nonchè bellezza. Brava ed espressiva anche la giovane Elena Radonicich che interpreta la giovane madre in crisi. Per concludere, direi che questo film è da considerarsi uno fra i migliori della stagione.
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