Titolo originale | ADHD Rush Hour |
Anno | 2012 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Stella Savino |
Uscita | giovedì 26 giugno 2014 |
Distribuzione | Microcinema |
MYmonetro | 2,94 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 4 luglio 2014
In un viaggio tra Europa e Stati Uniti d'America il documentario di Stella Savino indaga la complessa realtà dell'Adhd.
CONSIGLIATO SÌ
|
Diagnosticata a milioni di bambini nel mondo, l'ADHD o deficit dell'attenzione e iperattività è una anormalità neuro-chimica geneticamente determinata su cui il mondo scientifico si divide da decenni. Al punto che l'ONU ha lanciato l'allarme, invitando a valutare la sovrastima del disturbo e l'eccessiva somministrazione di farmaci impiegati per contrastarlo. Dipendentemente dal Paese in cui ci si trova, infatti, la cura all'ADHD comporta il diverso impiego di metilfenidato, un'anfetamina classificata dalla DEA (Drug Enforcement Administration) nello stesso gruppo dei narcotici, insieme all'eroina, alla morfina e alla cocaina.
La definizione di iperattività legata al mondo dell'infanzia è entrata nel gergo comune, scolastico e non. Farebbero parte della categoria i bambini poco inclini all'ascolto, che giocherellano con le mani, distratti o incapaci di stare fermi. Al di là della diffusione del termine, usato in maniera propria o impropria, le diagnosi non di rado sono affrettate e strettamente legate all'aerea geografica in cui si trova l'interessato. Perché la maggior parte dei bambini affetti risiede in America? A rispondere è il professor Canali, con una frase capace di rimettere in gioco ogni cosa: "Negli Stati Uniti c'è molta pressione anche sulla performance dei bambini ed è molto probabile che chi ha ricevuto questa diagnosi lì, in Italia, non sarebbe considerato affetto da ADHD". Obiettivo del lavoro di Stella Savino è togliere il tappo ad un oscuro vaso che racchiude in sé controverse ricerche scientifiche, approssimazioni diagnostiche e l'incapacità attuale di determinare la vera fisionomia (quanto è attribuibile ai geni e quanto all'ambiente?) di una malattia legata a doppio filo all'uso di farmaci tanto potenti da cambiare l'esistenza stessa del paziente. Tra Europa e Stati Uniti, la regista entra in laboratori di genetica e di Brain Imaging per raccogliere il parere degli scienziati oppure in aule universitarie e scuole elementari al fine di registrare le difficoltà di inserimento e i problemi della convivenza con gli altri.
ADHD - Rush Hour non può né vuole dare una risposta certa, ma aprire il dibattito, mettere in crisi un sistema, mostrare la vita delle persone a cui è stato diagnosticato il disturbo: il racconto di Armando, diciannovenne romano, colpisce per la lucidità con cui definisce una condizione continuamente alterata, così come quelli di Zache, decenne di Miami, e di Lindsay, venticinquenne di New York, illuminano altri aspetti di un fenomeno in cui rientrano calcoli economici e una diffusa disattenzione. Un lavoro riuscito e importante. Distribuito da Microcinema.
Il biglietto d’acquistare per “ADHD-Rush Hour” è 5)Sempre A volte una semplice sigla può condizionare. Una diagnosi sbagliata può rovinare un 'esistenza. Gli psicofarmaci,se usati con raziocino, contribuiscono a darti una migliore qualità di vita, ma spesso se ne abusa e vengono prescritti con facilità [...] Vai alla recensione »
Ogni genitore, con figli in età scolare, dovrebbe vedere questo interessante ed obiettivo documentario, della debuttante Savino, sull'ADHD, il disturbo di chi soffre di deficit di attenzione e iperattività. Un grosso problema per i bambini, per i genitori e per la scuola che, però non mette tutti d'accordo sia sulla individuazione dello stesso, sia sulle terapie da seguire.
Ma questo bambino non sta mai fermo? Ma quanto corre, e perché non ascolta? E... quanto parla! Qualcuno vi servirà la diagnosi: ADHD, la sindrome da deficit d'attenzione e iperattività. Il rimedio? In molti casi, l'atomexina, che ha pregevoli effetti collaterali: allucinazioni, fegato a pezzi e tendenze suicide. Non c'è da stupirsi che l'ONU abbia lanciato l'allarme: "Il Consiglio invita le nazioni [...] Vai alla recensione »