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domenica 29 luglio 2012
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storia e vampirismo
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Abraham Lincoln: Vampire Hunter (il titolo originale) va ben oltre le mie (molto fiduciose) aspettative. Da questo film mi aspettavo una cosa discreta, capace di intrattenere lo spettatore soltanto finchè in sala. Mi sbagliavo.. sono qui, alla mia scrivania, con davanti i tre biglietti per il film. Sono appena tornato a casa, ed ho visto un capolavoro. E' la dimostrazione che questo film può rimanere nel cuore degli spettatori. Un altro esempio è... io recensisco raramente arti cinematografiche, mi dò più ai videogiochi. I film che recensisco devono essere veri e propri capolavori, cose che mi colpiscono... fino in fondo. Il film narra: secondo alcuni (chi crede nei Vampiri, nelle creature che si risvegliano la notte, ed gli appassionati/scienziati del soprannaturale) la vera storia di Abraham Lincoln.
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Abraham Lincoln: Vampire Hunter (il titolo originale) va ben oltre le mie (molto fiduciose) aspettative. Da questo film mi aspettavo una cosa discreta, capace di intrattenere lo spettatore soltanto finchè in sala. Mi sbagliavo.. sono qui, alla mia scrivania, con davanti i tre biglietti per il film. Sono appena tornato a casa, ed ho visto un capolavoro. E' la dimostrazione che questo film può rimanere nel cuore degli spettatori. Un altro esempio è... io recensisco raramente arti cinematografiche, mi dò più ai videogiochi. I film che recensisco devono essere veri e propri capolavori, cose che mi colpiscono... fino in fondo. Il film narra: secondo alcuni (chi crede nei Vampiri, nelle creature che si risvegliano la notte, ed gli appassionati/scienziati del soprannaturale) la vera storia di Abraham Lincoln. Secondo altri ciò che Abramo visse, mescolato in uno squisito cocktail nato dalla contorta ed aperta mente di Tim Burton e dall'adrenalina di Bekmambetov. In sostanza, la madre di Lincoln fu realmente assassinata da un vampiro. Da quel giorno, Abramo volle vendicare sua madre, per saziare la sua sete di vendetta. Tutto è narrato dal protagonista, intento a scrivere le ultime parole del suo diario personale, fin da quando tutto iniziò, da bambino. Un cast (in maggioranza) poco conosciuto, ma parecchio abile nella recitazione, riesce ad intrattenere lo spettatore per ben 2 ore di pellicola. La tensione è sempre alle stelle, ed il film si rivela molto più horror delle aspettative. La vita del nostro caro Abramo sembra sempre legata ad un filo, ma lui tenterà di salvarsi in qualsiasi modo, fino alla fine della guerra. Un film coinvolgente, appassionante, commovente, adrenalinico, e realista. Tutto questo in un'unica clip. Il Cacciatore di Vampiri è accompagnato da un 3D ben studiato, quasi d'obbligo, dove volerà di tutto fuori dallo schermo. Un film action-splatter con spesse tematiche d'orrore, da gustare in 3D, al buio, possibilmente insieme a degli amici... e sempre con un'ascia vicino a sè!
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joan holden
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giovedì 2 agosto 2012
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la storia a servizio del fantasy
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Se pensate a un cacciatore di vampiri, probabilmente vi viene in mente una bionda liceale armata di paletto di nome Buffy: sappiate allora che un suo illustre connazionale, decine di anni addietro, già si dilettava nella caccia ai non-morti. Stiamo parlando nientedimeno che del sedicesimo presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, che, tra una pratica d'avvocato e un'orazione politica, si premurava di liberare l'America dall'invasione delle creature della notte, mozzando teste in quantità con la sua inseparabile ascia.
Questo è almeno quanto ci racconta il film di Timur Bekmambetov, cineasta russo (già regista de "I guardiani della notte" in patria e di "Wanted") che qui ci propone un horro-fantasy d'azione in salsa storica.
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Se pensate a un cacciatore di vampiri, probabilmente vi viene in mente una bionda liceale armata di paletto di nome Buffy: sappiate allora che un suo illustre connazionale, decine di anni addietro, già si dilettava nella caccia ai non-morti. Stiamo parlando nientedimeno che del sedicesimo presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln, che, tra una pratica d'avvocato e un'orazione politica, si premurava di liberare l'America dall'invasione delle creature della notte, mozzando teste in quantità con la sua inseparabile ascia.
Questo è almeno quanto ci racconta il film di Timur Bekmambetov, cineasta russo (già regista de "I guardiani della notte" in patria e di "Wanted") che qui ci propone un horro-fantasy d'azione in salsa storica.
Eh sì, ormai la mania dei vampiri non sembra proprio risparmiare nessuno: lo sa bene l'autore del romanzo da cui è tratto il film, poi anche sceneggiatore di quest'ultimo, Seth Grahame-Smith, che già col suo primo libro di successo aveva avuto il coraggio d'intaccare un classico come "Orgoglio e Pregiudizio", con la coppia Elizabeth-Darcy trasformata in cacciatori di zombie.
Il progetto di Bekmambetov (coprodotto da Tim Burton, ma se siete fan del regista visionario non correte al cinema in cerca del suo zampino, rimarreste delusi) non è del tutto riuscito, ma bisogna riconoscergli una certa ambizione.
Se il film presenta qualche difficoltà nel giostrarsi tra narrazione storica e fantastica, sono indubbiamente ben riuscite le scene di tensione horror e quelle d'azione, un paio delle quali veramente spettacolari (il combattimento di Abraham e Barts tra i cavalli e la lunga sequenza finale sul treno). Peccato per l'uso smodato di slow-motion, che non aggiunge niente al 3D e alla lunga risulta eccessivo.
Il film è diviso in due blocchi: quello che vede il giovan Lincoln dividersi tra gli studi di legge e la caccia ai vampiri armato della sua ascia, e quello più interessante e ambizioso che lo vede presidente degli Stati Uniti, dove l'ascia viene sostituita dalla politica e dall'oratoria. Ma si tratta di un'abbandono provvisorio, perchè il presidente non esiterà a sporcarsi le mani per conquistare la tanto agognata Unione.
Lincoln è interpretato da Benjamin Walker che, se eccelle nella somiglianza fisica col personaggio storico, purtroppo pecca assai di carisma e fatica ad accattivarsi la simpatia del pubblico che finisce per godersi il film con un certo distacco.
Stesse impressioni suscita la spalla, Henry Sturgess (Dominic Cooper): negli intenti un tipo accattivante, spaccone, che nasconde un (prevedibile) segreto, nei fatti un personaggio che non riesce mai a fare breccia e irrita per la sua perenne aria infastidita.. Inevitabile che il rapporto tra i due ne risenta: la coppia non pare mai affiatata, tranne che nella scena finale, e manca totalmente un'evoluzione nel loro legame.
Il personaggio più accattivante risulta dunque essere quello del cattivo Adam, impersonato da Rufus Sewell: è lui che comanda i vampiri e vuole portarli al potere. Vampiri perfidi e senza cuore come vuole la tradizione, ai quali basta staccare la testa o colpirli con pallottole d'argento per finirli (accantonati paletti e crocifissi) e che, inspiegabilmente, resistono ai raggi UV. Evidentemente carbonizzarsi alla luce del sole non va più di moda per i vampiri, ma perlomeno questi non sbrilluccicano (ogni riferimento alla saga della Meyer non è affatto casuale).
Due sono i temi principali del film. La schiavitù, che è quella dei neri osteggiata da Lincoln, ma anche quella di noi tutti, come ricorda Adam al protagonista:perchè anche i vampiri sono schiavi della vita eterna e lo stesso Lincoln è schiavo dei propri ideali, per i quali non si farà scrupolo di mandare a morte certa migliaglia di uomini contro un esercito di creature sovrannaturali.
Il secondo tema ricorrente è quello del tempo, simboleggiato dall'orologio da tasca d'argento dal quale Abraham non si separa mai. "Il tempo non aspetta gli uomini" ripete il presidente anche nella sera fatidica prima di recarsi al Ford's Theatre , dove l'attende l'appuntamento con la morte. Ed è proprio in questa scena che la coppia di cacciatori interagisce al meglio in un sotto-dialogo celato, con Henry che si offre di trasformare Lincoln in un vampiro per renderlo immortale. Quasi presagisse che il tempo dell'amico sta per scadere. Forse il presidente ne è altrettanto consapevole, ma va incontro al suo destino perchè al contempo è conscio che non solo i vampiri vivono in eterno: le idee sono più grandi degli uomini e gli sopravvivono nel tempo.
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renato volpone
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sabato 21 luglio 2012
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storia e vampiri
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Dopo le fiabe anche la storia viene riscritta e rivoluzionata dal cinema americano. Davvero curioso e coraggioso l'intento di trasformare Abramo Lincoln in un cacciatore di vampiri sudisti e schiavisti. La sceneggiatura, anche se la storia in un certo senso è avvincente e non annoia mai, lascia molto a desiderare sugli eventi storici e sulla loro ricostruzione. Abramo ragazzo vede un vampiro che uccide sua madre e da lì parte il suo desiderio di vendetta. Aiutato da un vampiro buono e bello comincerà la sua lotta segreta contro le tenebre. Quasi solo e Invincibile, di fronte ad un esercito di vampiri riesce a cogliere la vittoria sia contro di loro che nella guerra di secessione.
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Dopo le fiabe anche la storia viene riscritta e rivoluzionata dal cinema americano. Davvero curioso e coraggioso l'intento di trasformare Abramo Lincoln in un cacciatore di vampiri sudisti e schiavisti. La sceneggiatura, anche se la storia in un certo senso è avvincente e non annoia mai, lascia molto a desiderare sugli eventi storici e sulla loro ricostruzione. Abramo ragazzo vede un vampiro che uccide sua madre e da lì parte il suo desiderio di vendetta. Aiutato da un vampiro buono e bello comincerà la sua lotta segreta contro le tenebre. Quasi solo e Invincibile, di fronte ad un esercito di vampiri riesce a cogliere la vittoria sia contro di loro che nella guerra di secessione. Finisce con la sua rinuncia a vivere per sempre con il vampiro buono e va a teatro, dove storicamente verrà ucciso. Le musiche, la fotografia e il 3D sono sicuramente molto belli, certo si esce dal cinema profondamente perplessi.
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aragorn82
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giovedì 1 novembre 2012
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storia e leggenda
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Prima metà del diciannovesimo secolo, un giovane Abraham Lincoln assiste all'omicidio della madre per mano di un vampiro, così il ragazzo decide di cercare vendetta e verrà aiutato da un uomo misterioso che gli insegnerà a combattere ed uccidere le creature oscure.
Le atmosfere visionarie e i combattimenti sono il tratto saliente di questo film, dove troviamo anche l'elemento storico nel racconto di un Lincoln presidente degli Stati Uniti d'America, che si prodiga per il suo Paese sacrificando anche ciò che ha di più caro.
Pellicola interessante con un miscuglio di generi che intrattiene e affascina.
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williamd
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domenica 22 dicembre 2013
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una leggenda che attrae tutti...
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Prodotto da Tim Burton e con la regia di Timur Bekmambetov, "La leggenda del cacciatore di vampiri" è un film fantastico, dove il surreale si mescola alla perfezione con fatti storici realmente accaduti, dandoci una visione più interessante e leggendaria del passato e di conseguenza del presente.
Siamo agli inizi del 19° secolo negli Stati Uniti; la schiavitù è punto fondamentale di numerosi scontri e idee, il Sud la vuole mantenere, mentre il Nord prova pian piano a fare qualche riforma.
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Prodotto da Tim Burton e con la regia di Timur Bekmambetov, "La leggenda del cacciatore di vampiri" è un film fantastico, dove il surreale si mescola alla perfezione con fatti storici realmente accaduti, dandoci una visione più interessante e leggendaria del passato e di conseguenza del presente.
Siamo agli inizi del 19° secolo negli Stati Uniti; la schiavitù è punto fondamentale di numerosi scontri e idee, il Sud la vuole mantenere, mentre il Nord prova pian piano a fare qualche riforma. Più precisamente è il 1816 e ci troviamo ad Hodgenville, un piccola cittadina campagnola del Kentucky, dove Abraham Lincoln (Benjamin Walker) è solamente un bambino quando vede sua madre venire assassinata da Jack Barts. Abraham, uno volta cresciuto, non ha ancora placato la sua sete di vendetta nei confronti di Jack, ed una notte lo aspetta con la pistola pronto ad ucciderlo, ma nonostante gli spari in pieno volto egli rimane illeso. Anche Lincoln sarebbe stata una vittima di Barts, se non fosse intervenuto Henry (Dominic Cooper) a salvargli la vita.
Abraham ed Henry stringeranno un buon rapporto di amicizia e ques'ultimo spiegerà ad Abraham come mai quella notte non riuscì ad uccidere Jack: lui era ed è tuttora un vampiro: una creature demoniaca, bianca di carnagione e fredda di corpo, invisibile nei riflessi allo specchio, molto forte ma soprattutto già morta ed immortale, che può essere uccisa solamente da persone vive.
Henry è un cacciatore di vampiri, o almeno così dice di essere, e spiega a Lincol come combattarli e lo allena in modo tale da ucciderli. L'ascia dalla lama impregnata d'argento sarà la fedele arma di Abraham, che partirà verso l'Illinois a caccia di vampiri.
Dopo averne uccisi un paio, tra cui anche il famigerato Jack, si innamora di Mary e capisce che lei per è troppo importante per coinvolgerla in questo mondo, e così abbandona la vita di cacciatore, per proseguire i suoi studi e la sua carriera politica che stavano già proseguendo egregiamente.
Abraham, sostenitore della pace e della giustizia, aveva capito che c'era un modo più semplice per combattere il male: le parole e gli insegnamenti piuttosto che l'ascia.
Così la storia prosegue, fino ad arrivare all'epico finale in cui inizierà la Guerra di secessione, dove Lincoln dovrà sfoderare di nuovo la sua sanguinaria arma...
In conclusione per me si è trattato di un film bellissimo, perché, come dicevo prima, il surreale si mescola in modo impeccabile con la storia che è scritta sui nostri libri.
Nonostante non sia stato un film campione di incassi, ha riscontrato critiche positive, che a mio parere sono il risultato di bellissime immagini ed effetti speciali ed un Benjamin Walker perfetto per il ruolo di Lincoln.
Infine, secondo me il film ha raggiunto i suoi obiettivi prefissati, in quanto in me ha risvegliato quella curiosità per le leggende, e mi ha fatto innamorare di questo Lincoln: Presidente di giorno, cacciatore di notte...
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renato c.
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sabato 8 ottobre 2016
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veramente insolito!
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Un film difficile da giudicare! Per quel che riguarda Abramo Lincoln sotto l'aspetto storico, niente da dire, ma il miscuglio con i thriller vampireschi lascia perplessi, eppure è ben fatto! Anche l'amicizia tra Lincoln ed un vampiro buono che voleva liberrsi del capo malvagio è un'idea discreta; ma come mai hanno voluto scrivere una storia così strana sul più grande presidente degli Stati Uniti? Forse c'è sotto tutto un significato allegorico! Nel film i vampiri, con lo scoppio della guerra civile, hanno tutti fatto parte dell'esercito sudista! Non è che il regista ha voluto raffigurare in loro i grandi padroni di piantagioni degli stati del sud che succhiavano il sangue degli schiavi negri?! E Lincoln ne è stato poi l
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Un film difficile da giudicare! Per quel che riguarda Abramo Lincoln sotto l'aspetto storico, niente da dire, ma il miscuglio con i thriller vampireschi lascia perplessi, eppure è ben fatto! Anche l'amicizia tra Lincoln ed un vampiro buono che voleva liberrsi del capo malvagio è un'idea discreta; ma come mai hanno voluto scrivere una storia così strana sul più grande presidente degli Stati Uniti? Forse c'è sotto tutto un significato allegorico! Nel film i vampiri, con lo scoppio della guerra civile, hanno tutti fatto parte dell'esercito sudista! Non è che il regista ha voluto raffigurare in loro i grandi padroni di piantagioni degli stati del sud che succhiavano il sangue degli schiavi negri?! E Lincoln ne è stato poi l'immancabile giustiziere?! Questo è quello che mi è venuto da pensare vedendo questo film! Tra l'altro ben interpretato ed a cui è stato intelligentemente evitato di raffigurare l'assasinio del presidente al teatro Ford! Infatti il film termina con la sequenza della moglie lo chiama dicendo che avrebbero fatto tardi a teatro ed una carrozza che si allontana dalla Casa Bianca con a bordo la coppia presidenziale!
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winterwake
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lunedì 13 agosto 2012
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ricordo fantozzi e la sua la corazzata kotiomkin
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Le prime parole che mi sono venute in mente uscendo dalla sala sono state: "La leggenda del cacciatore di vampiri è una ca**ta pazzesca". Tralasciando il target a cui questa "opera" dovrebbe essere destiata (suppongo non vada oltre la prima adolescenza), una sceneggiatura così sconnessa è un affronto per il pubblico. Raramente ho visto film peggiori. Tutto inizia con un giovane Lincoln che assiste inerme alla morte della madre per mano di un vampiro. Soggetto coraggioso, mischiare storia e fantasy, e in questi primi 5 minuti potrebbe persino sembrare un film decente. Ma la situazione presto degenera. Dopo un balzo temporale di 9 anni si finisce subito al centro dell'azione con un duello degno di un matrix girato a Bollywood.
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Le prime parole che mi sono venute in mente uscendo dalla sala sono state: "La leggenda del cacciatore di vampiri è una ca**ta pazzesca". Tralasciando il target a cui questa "opera" dovrebbe essere destiata (suppongo non vada oltre la prima adolescenza), una sceneggiatura così sconnessa è un affronto per il pubblico. Raramente ho visto film peggiori. Tutto inizia con un giovane Lincoln che assiste inerme alla morte della madre per mano di un vampiro. Soggetto coraggioso, mischiare storia e fantasy, e in questi primi 5 minuti potrebbe persino sembrare un film decente. Ma la situazione presto degenera. Dopo un balzo temporale di 9 anni si finisce subito al centro dell'azione con un duello degno di un matrix girato a Bollywood. Qui potremmo ancora resistere, e depennare il film di un solo punto. D'altra parte è uno scontro fra super-eroi, un po' di esagerazione si può accettare. Subito dopo però, la prima degenerazione della sceneggiatura: "Perchè Lincoln con la forza della verità abbatte una pianta con un solo colpo di accetta?". Ok, bella l'idea che la verità è più forte di tutto, ma perchè dona dei super poteri al futuro presidente degli stati uniti? Inoltre è molto più credibile Mark Lenders (Kojiro Hyuga) di Holly e Benji che abbatte una pianta con un pallone piuttosto che questa scena. Ma il peggio deve ancora arrivare: durante una carica di cavalli al galoppo (alcuni realizzati con una CG raccapricciante) un vampiro afferra una cavallo e lo lancia contro Lincoln che forte della verità viene investito in pieno ma non ne risente minimamente. Un cavallo laciato come un martello di atletica non è un'idea coraggiosa, è una scemenza! Tralasciando la povertà di idee e dialoghi che porterà ad una mattanza di vampiri (e a una scena con una carrozza capace di derapare come un'auto da rally), al "colpo di scena" del maestro di Lincoln in realtà vampiro e alla conversione politica del nostro cacciatore il film arriva in fondo, e ci riserva una delle scene più deliranti.
Ora, il buon Harry (il maestro vampiro di Lincoln) pare essere un Deus ex machina. Sa sempre tutto, ma non è dato di sapere come. In una scena è in un luogo (l'ultimo vagone del treno) privo di sensi, il vagone precipita da un ponte, e dopo un minuto è in fondo al ponte a reggere da solo il peso di una locomotiva che sta precipitando. Come ci è arrivato? Forse lo spettatore medio è troppo impegnato a vedere la locomotiva che viola tutte le leggi della fisica spingendo per risalire da un pezzo di ponte sul punto di crollare per badare a questa cosa, ma francamente è troppo. Esilarante poi vedere la classica figura di Lincoln con barba e cilindro roteare un'ascia/fucile (è si, l'accetta all'occorrenza si può imbracciare come un fucile e spara)facendo incetta di vampiri. Ad ogni modo, grazie a questa mirabile impresa e ad alcuni sotterfugi si arriva al climax della guerra di secessione, dove i sudisti vampiri vengono sconfitti. Da notare una metaforica sottigliezza: i sudisti sono vampiri che succhiano il sangue degli schiavi. Una sottigliezza fine come l'accetta di Lincoln. Unica cosa carina del film alcune sequenze in slow motion, ma decisamente non possono salvare questa pellicola catastrofica da una bocciatura completa.
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[+] ottimo commento
(di genni49)
[ - ] ottimo commento
[+] la storia e gli americani
(di capex)
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