Zep, ossia Philip Chappuis, mette da parte le matite e prende in mano la macchina da presa per trasporre il suo Titeuf sul grande schermo. Ed il bambino che urla con la voce dell’innocenza rende anche al cinema, tra le sue tante domande, sempre irreverenti e spesso ingenue e le poche risposte che i grandi gli riescono a fornire. Il filo conduttore del film è l’amore di Titeuf per Nadia e l’oltraggio per il mancato invito al compleanno della amata. In mezzo la separazione dei genitori, con i soliti dubbi del padre che sono uno degli ingredienti della forza della creatura di Zep.
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Zep, ossia Philip Chappuis, mette da parte le matite e prende in mano la macchina da presa per trasporre il suo Titeuf sul grande schermo. Ed il bambino che urla con la voce dell’innocenza rende anche al cinema, tra le sue tante domande, sempre irreverenti e spesso ingenue e le poche risposte che i grandi gli riescono a fornire. Il filo conduttore del film è l’amore di Titeuf per Nadia e l’oltraggio per il mancato invito al compleanno della amata. In mezzo la separazione dei genitori, con i soliti dubbi del padre che sono uno degli ingredienti della forza della creatura di Zep. Che dire, il parere di un amante dei fumetti su Titeuf non può che scontare una dovuta referenza; ma consiglio vivamente questo film.
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