Le Idi di marzo |
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Un film di George Clooney.
Con Ryan Gosling, George Clooney, Philip Seymour Hoffman, Paul Giamatti, Marisa Tomei.
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Titolo originale The Ides of March.
Drammatico,
durata 101 min.
- USA 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 16 dicembre 2011.
MYMONETRO
Le Idi di marzo ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Clooney accusa Tutti corrotti nella corsa spietata alla Casa Bianca
di Natalia Aspesi La Repubblica
Ogni tanto gli americani fanno un film contro se stessi, i loro politici, le loro sporche elezioni, da cui esce un presidente che pare un eroe e non lo è (quasi) mai: ci mostrano i loro riti a noi sconosciuti, enormi staff di studentelli fiduciosi, rampanti e gratuiti, incontri ovunque di candidati pronti a rispondere ad ogni domanda di scolaresche, operai, famigliole, bellissimi discorsi sul futuro, e nel presente, un furibondo susseguirsi di intrighi, menzogne, trucchi, spietatezze, tradimenti, corruzione. Questi film non sono mai manifesti ideologici, ma veri, spesso appassionanti film: come è un buon film Le Idi di marzo, un thriller quasi noir, che George Clooney, regista e interprete, ha tratto da un testo teatrale di Beau Willimon, che la sapeva lunga avendo lavorato nel 2004 nello staff di un candidato alle primarie democratiche. La genialità di Clooney è quella di appassionare talmente al chiacchiericcio scomposto e diabolico dei suoi personaggi che attraverso il loro cinismo criminale offriranno un nuovo, ricattabile presidente agli Stati Uniti, da rendere il suo film del tutto apolitico. Infatti non corrono brividi di indignazione nelle vene degli spettatori di tendenza democratica (in Italia almeno, o meglio alla Mostra di Venezia), nel vedersi offrire dal democratico sostenitore di Obama George Clooney, la storia di ipotetiche primarie democratiche in uno stato americano, l' Ohio, in cui i due candidati si servono di biechi personaggi disposti ai più orribili trucchi pur di far vincere il loro boss. Clooney sarebbe il candidato per cui tutte noi signore parteggeremmo senza problemi, anche quando il suo bel viso affabile, tipo basta guerra e istruzione universitaria anche per i barboni, nella tipica ombra mefistofelica di una cucina di ristorante vuota, si irrigidisce in una maschera di furbizia e crudeltà. Tiene sulla spalla la testolina della tipica dolce moglie di candidato, e intanto mette incinta una stagista ventenne: basta che non si sappia, chi se ne frega? Delusione bestiale per il giovane Ryan Gosling, attore carinissimo e bravissimo, geniale manipolatore di giornalisti per conto del suo candidato in cui crede fermamente e che lo delude orribilmente: segue vendetta! Gli attori sono meravigliosi, soprattutto i due responsabili delle rispettive campagne, l' imbroglione ma leale Philip Seymour Hoffman, l' imbroglione ma sleale Paul Giamatti. Giornalista come sempre facinorosa, Marisa Tomei, stagista sfortunata Evan Rachel Wood. Si potrebbe fare in Italia un film simile? Di materiale forse ce n' è troppo, e troppe le comparse inette che però chissà perché da noi si conquistano le prime pagine dei quotidiani. Si dovrebbe trovare ruoli tipo Stracquadanio o Scilipoti, o basterebbe ricostruire personaggi tipo Verdini o Carboni, per essere credibili? Forse affidando la regia a Greggio, chissà, magari i soldi si trovano. E gli sceneggiatori? E gli attori? E la necessità di dimenticarsi della destra e della sinistra, per fare soltanto un bel film intrigante e appassionante?
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