Super 8 |
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Un film di J.J. Abrams.
Con Kyle Chandler, Elle Fanning, Joel Courtney, Gabriel Basso, Noah Emmerich.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 112 min.
- USA 2011.
- Universal Pictures
uscita venerdì 9 settembre 2011.
MYMONETRO
Super 8 ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Nostalgia degli anni 70 e di film genuini
di Andrew.Feedback: 100 |
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lunedì 12 settembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Parto col dire che se si va al cinema con la speranza di vedere un nuovo E.T. (come io ho fatto), si rischia di rimanere un po' delusi, eppure non mi sento di dire che il film non mi sia piaciuto, anzi. Super 8 è un chiaro omaggio al cinema degli anni '70, questo lo sapevamo, e il film riesce nella sua operazione nostalgia (per quanto io non abbia fatto parte di quell'epoca). Il gruppo di ragazzini è ben costruito, ricordano quelli dei Goonies e il protagonista rivela un caratterino niente male, un mix tra Elliot e Mikey, ma non una brutta copia. Buone anche le varie sottotrame che legano i protagonisti tra di loro, come quella tra la sua famiglia e quella della ragazzina, legati da un incidente drammatico. Abrams sembra voler ricalcare con questa costruzione Spielberg (anzi, lo ha fatto dichiaratamente), ma ha messo sicuramente del suo. Il mistero innanzitutto. Per buona parte del film non sappiamo con chi abbiamo a che fare, si vedono solo i risultati di quello che il mostro fa, ma lui non lo vediamo mai direttamente, solo di sfuggita (e chi ha visto Lost sa di cosa parlo). E non si può non pensare ai mostri di natura Lovecraftiana di Cloverfield. Il tutto condito da immagini spettacolari (quella del deragliamento del treno innanzitutto) che rappresentano una sorta di passaggio verso un cinema che richiede anche questo per far contenti gli spettatori. Eppure, come dicevo all'inizio, non sono riuscito a provare nei confronti di questo film lo stesso "amore" e lo stesso attaccamento che ho provato con film simili. Non credo sia colpa dell'età (continuo a emozionarmi ancora oggi) ma della sceneggiatura che in più punti ho trovato forzata e poco verosimile e che mi ha fatto un po' allentare il piacere della visione. Nella seconda parte del film soprattutto molti passaggi li ho trovati troppo costruiti ai fini della storia, ad esempio i ragazzi che decidono di abbandonare il campo militare per tornare in città a cercare la ragazza (che per quanto ne potevano sapere, era morta da un pezzo) o i due padri che trovano un po' scontatamente la forza di unirsi per andare a cercare i propri figli e approfittarne per chiedersi scusa a vicenda, o ancora la costruzione finale dell'astronave che fa venire più dubbi: perchè non l'ha fatta subito quella cosa di richiamare gli oggetti metallici anzichè aspettare la fine del film? Altra nota che mi ha deluso è stata la mancanza di empatia con l'alieno. Viene dipinto prima come mostro, poi come vittima dell'uomo, ma non si riesce mai a provare qualcosa per lui, nemmeno quando prende contatto con Josh (l'accostamento con E.T. è spiacevole ma il paragone è inevitabile). E quando si vede l'ultima scena, con i bambini che osservano l'astronave andar via, non si può non pensare a Spielberg e alla lacrima che mi era scesa la prima volta che avevo visto il suo film, mentre ieri gli occhi erano asciuttissimi. Insomma, film bello, confezionato alla perfezione, ti diverte e magari fra qualche anno lo ricorderemo com un cult. Ma povero di emozioni vere, quelle da pelle d'oca, almeno secondo me.
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