Titolo originale | Sala samobójców |
Anno | 2011 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Polonia |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Jan Komasa |
Attori | Jakub Gierszal, Roma Gasiorowska, Agata Kulesza, Krzysztof Pieczynski, Bartosz Gelner Danuta Borsuk, Piotr Nowak, Filip Bobek, Kinga Preis. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 febbraio 2014
Dominik, sfiduciato e depresso, si rifugia nel mondo di internet, dove conosce la "suicide room". Il film è stato premiato al Festival di Giffoni,
CONSIGLIATO N.D.
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Dominik è figlio di un matrimonio basato sull'ambizione e sulla ricerca del successo, quello tra l'imprenditore Andrzej e Beata. Mancano solo cento giorni prima che Dominik consegua il diploma e lasci la più rinomata scuola locale, ma una serie di esperienze umilianti con un altro studente sconvolge la sua vita. Quando poi Dominik legge i commenti su di lui che i compagni di classe hanno postato su un social network, perde autostima, motivazioni e concentrazione. Non sopporta l'idea di tornare in classe, e si rifugia nel mondo virtuale di internet. In rete, nascosto dietro uno pseudonimo, fa la conoscenza di Sylwia, che gli confida di volersi togliere la vita e lo presenta agli amici della "suicide room", una chat per persone che hanno la sua stessa tendenza autodistruttiva. Dominik si fa trascinare da Sylwia in un gioco che si rivelerà molto pericoloso.
La tematica affrontata è semplice ed al tempo stesso viene mostrata in molti suoi aspetti dinamici che la rendono una trattazione sufficientemente profonda. Non si può dire che al film manchi qualcosa, almeno sotto questo aspetto, e credo che uno dei suoi punti di forza sia proprio il concentrarsi sulla tematica principale, lasciando che le altre affiorino, la arricchiscano, ma non [...] Vai alla recensione »
Personalmente trovo che questo film sia davvero meraviglioso, spero di gran lunga che un giorno lo doppiano in Italiano. E' un film davvero che ti fa aprire gli occhi, a mio parere da non perdersi. La trama è davvero bella e per niente banale, rispecchia i problemi che di solito hanno quasi tutti gli adolescenti. Finale che di impatto è molto forte, però diciamo che ci stava anche se personalmente [...] Vai alla recensione »