Colter Stevens: una forte coscienza noetica.
Dicesi spazio Duncaniano \ Duncan Jones - regista / un limitato spazio fisico e cyber-psicologico. Al suo interno vive l’uomo duncaniano, bimodale e sapiens. Quanta umanità c’è nell’uomo Duncaniano? Tanta e coinvolgente, al punto da indurre a corpose riflessioni sull’affine homo monomorfo terrestre e sapiens; sulle conseguenze dei suoi studi ed applicazioni ipertecnologiche; sullo stato della sua salute mentale. Sdooong!!
Lo specchio duncaniano.
Lo specchio riflette un Sé corporeo aberrato con il quale bisogna in ogni caso fare i conti e non è roba da poco. Ma, attenzione, l’aberrazione è solo fisica non psichica. Di fronte a questa evidente realtà, molti scapperebbero a gambe levate. Colter Stevens \ Jake Gyllenhaal / “ha”, di fatto, un nuovo corpo. Il veterano Colter ha solo un attimo di smarrimento, è in grado di affrontare i nuovi eventi perché in lui è forte la coscienza noetica, \ l’intelletto influenza la materia /. Per questa sua caratteristica intrinseca, è stato scelto per il programma governativo “Source Code”. Affronta “l’attimo” non solo in maniera oggettiva e deterministica \ real-time /, ma è anche veloce nell'intuire che sta vivendo e valicando un confine dove i sensi conosciuti come tali sono limitativi dell’essere.
Ascoltandolo, mi par di capire che la nostra storia individuale, così come la sua, è costellata di domande; ed a volte le più banali o insignificanti, le più semplici e meno spregiudicate, diventano dinamite per la mente.
Due efficienti micro ambienti.
Un treno, sei vagoni. In uno di questi, un uomo; il suo nome è Sean Fentress, insegnante. Svegliato da un profondo torpore, abituato com’è ad osservare, analizzare e memorizzare nomi, volti, oggetti e quant’altro può ritornare utile per sopravvivere, intuisce immediatamente di trovarsi in uno stato di inerzia che non gli appartiene. Irascibile, è sulla difensiva quando la sua interlocutrice, Christina \ Michelle Monaghan / prova a prendergli il biglietto dal taschino per mostrarlo al controllore.
-Senta, vedo che lei pensa di conoscermi, ma io non so chi sia. Sono il capitano Colter Stevens. Sono un pilota di elicotteri dell’esercito americano in Afghanistan.
Si sente male, scende dal treno, si guarda intorno, osserva, chiede ad un giovane dai capelli fulvi dove si trova. – Chicago. E' la risposta. Rientra per raggiungere Christina, il treno riprende la sua corsa. Si siede, ma una nuova immagine lo sconvolge, la sua (?) è riflessa nel vetro del finestrino mentre il treno attraversa un ponte ferrato sostenuto da piloni opachi e inespressivi. Spontanea ed immediata è la domanda – Hai visto anche tu? – Mi stai facendo paura. E’ la risposta di Christina. Scappa via, si dirige nel bagno, si affaccia allo specchio… Per niente impaurito, mette le mani in tasca sicuro di trovare un documento di riconoscimento. Apre il portafogli, - SEAN FENTRESS - TEACHER. Fa per andare via, non capisce, è strana questa metamorfosi. Christina lo ha raggiunto, gli è di fronte, lo prega di dire qualcosa. – Senti, io non so chi sia Sean e non so chi sei tu. – Questo non è mio, mostra il documento. - Vedrai che andrà tutto bene – rassicura Christina. Violenta, inaspettata, arriva l’esplosione. Il boato fa deragliare il treno, i vetri in frantumi e le lamiere contorte non lasciano speranza. Lui, l’insegnante Sean Fentress, è l'unico sopravvissuto. Il risveglio avviene all’interno di una capsula. Ha così inizio l'incredibile viaggio del nostro veterano. Saranno due personaggi a guidarlo all’interno del Source Code; il responsabile del progetto dr Rutledge \ Jeffrey Wright / ed il tecnico dell’applicativo soldato Goodwin \ Vera Farmiga / .
Il morti su quel treno sono stati una tragedia. Il Source code permette di …
Ok. Il viaggio ha inizio mentre il mio lavoro termina. Un’ultima cosa, Don Burgess \ Forrest Gump – Terminator 3 / è il responsabile della fotografia; Chris Bacon \ Gnomeo e Giulietta / lo è per le musiche; a Paul Hirsch \ Guerre stellari / è toccato il montaggio. Niente male, vero?
Consiglio di vedere il film, pochi sbadigli e tanti momenti di riflessione. Il regista di | Moon | pur disponendo di un piccolo budget ha confermato di saper regalare emozioni intelligenti.
Good Clik!
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