Capodanno a New York |
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Un film di Garry Marshall.
Con Sienna Miller, Josh Duhamel, Jon Bon Jovi, Sara Paxton, Frankie Muniz.
continua»
Titolo originale New Year's Eve.
Commedia rosa,
durata 118 min.
- USA 2011.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 23 dicembre 2011.
MYMONETRO
Capodanno a New York
valutazione media:
1,55
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Piacevole commedia americanadi desertfoxFeedback: 3 |
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lunedì 26 dicembre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Commedia americana patinata (in cucina vestiti di lurex superaderente ), extraglamour (tutti attori/attrici bellissimi/e), ultrabuonista (ah la fratellanza, il dovere, la solidarietà), zuccherosa all’eccesso (l’amore trionfa sempre), confezionata espressamente per piacere al pubblico (che vuole l’happy end), senza alcuna pretesa intellettualistica (il contrario , per citare un genere commedia, dell’ultimo film di Woody Allen, Midnight in Paris). Quindi film sconsigliato (come peraltro suggerito dalla critica) e da evitare come la peste? Assolutamente no. Gia avvertiti dal titolo sul genere di film che si va a vedere, si trova un plot gradevole, leggero ma fluido (e già questo non è poco) , un cast tutto stelle che fa il proprio dovere, anche se non lascia interpretazioni memorabili (è un difetto?) , il tutto sì condito da massicce dosi di buoni sentimenti (è pur sempre un film natalizio), ma che ti fa passare piacevolmente un’ora e mezza e pure ti strappa qualche risata, lasciandoti in testa all’uscita qualche eco di messaggio di universale pragmatismo (successi o fallimenti bisogna guardare avanti verso un futuro migliore – e chi non può non essere d’accordo, di questi tempi?) Che poi il regista avrebbe potuto ottenere di più da un cast del genere (povero Robert de Niro!), che i personaggi siano appena abbozzati (Altman non alberga da queste parti), che la sceneggiatura indulga troppo all’estetismo fine a se stesso (Pretty woman è dietro l’angolo), questo può far parte delle note/aspirazioni di certa critica (che ricerca in ogni film un messaggio o il vero significato delle cose) , ma non toglie che Capodanno a New York sia un bel film da intrattenimento, che probabilmente non ricorderemo tutta la vita, ma che raggiunge il suo scopo di infondere sentimenti, divertimento ed ottimismo, senza altre pretese. Avendo ben presenti le sopra indicate premesse, CNY è un film che si distanza anni luce dai miserrimi nostrani cinepanettoni, che brancolano nel nulla tematico più assoluto (i famosi vizi degli italiani…), dalle trame volgari e pecorecce (chi è la “bonazzona” di turno? ) costruiti su attori/personaggi stereotipati (il ricco arrivista, il furbo maneggione, la “fatalona” tuttacurve, ecc., sempre quelli…) e sostenuti da sceneggiature che definire imbarazzanti è fargli un complimento, prodotti spudoratamente con il solo scopo di fare cassetta (e d’altra perche no, se il botteghino ogni anno li premia?) E pensare che alcuni critici nostrani hanno avuto il coraggio di giudicare “migliore” del film in questione (a guardare le stelle/voti attribuiti) l’ultima mandata di cinepanettoni nazionali (probabilmente si sono sentiti in dovere di sostenere la moribonda cinematografia italiana di fronte alla strapotere economico della major americane…).
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