Melancholia |
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Un film di Lars von Trier.
Con Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 21 ottobre 2011.
MYMONETRO
Melancholia
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La melancolia che non ha scampodi stefano capassoFeedback: |
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lunedì 26 maggio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lars Von Trier dipinge con dolorosa profondità la melancolia. La melancolia intesa come patologia, come tristezza di base che ciclicamente cambia e che può assumere tono variabile fino alla depressione.
Ne parla descrivendo due sorelle Justine e Claire, ed un evento catastrofico che si approssima: il passaggio dell'asteroide Melancholia vicino alla terra. Asteroide che simbolicamente è lo stato patologico descritto nel film.
E' una lunga indagine sui caratteri dei protagonisti e sulle situazioni che sono proposte. Nessuno è al riparo da Melancholia, come nessuno può essere veramente immune dalla melancolia. Quando entra nell’orbita della terra o di un individuo inscena un ballo che non ha termine.
Cambia il grado di affezione che le persone sviluppano nei suoi confronti e le situazioni che creano per relazionarvisi.
Lentamente col suo stile frammentato e ipnotico Lars Von Trier fa uscire di scena i personaggi che apparentemente più forti e risoluti risultano invece essere i più fragili agli effetti di Melancholia. Uno ad uno lasciano la scena dopo averla calcato a loro modo, per lasciare il posto alle due sorelle e al bambino di Claire, le tre anime più pure nella relazione con malinconia. E tra Justine e Claire apparentemente così diverse, ma in fondo solo per il mondo di contrastare Melancholia, non per il grado di affezione ad esso, è soprattutto Justine che è quella che ha il contatto più profondo. La sua vita tra cadute nella depressione profonda e tentativi di normalità è disastrosa fino al momento dell'arrivo del pianeta. Allora lei è la più pronta, e sarà lei a prendere per mano la sorella e il figlio per affrontare l’ultimo passo,
E anche a mio avviso il percorso che può compiere lo spettatore. Chi conosce quel sentimento non può rimanerne rapito entrandoci progressivamente e senza possibilità di contrastarlo.
Il linguaggio onirico e visionario di Von Trier, restituisce con una meticolosa profondità emotiva il colore della melancolia, descrivendola con la contradditoria sequenzialità con cui prende piede nell’animo umano
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