Melancholia |
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Un film di Lars von Trier.
Con Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 21 ottobre 2011.
MYMONETRO
Melancholia
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Crollo dell'Universodi SnozzilloFeedback: |
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venerdì 13 dicembre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Melancholia” è un film composto da una serie di dipinti; “Melancholia” è un film che non lascia spazio al respiro. Si potrebbero dire tante cose di Melancholia, tutte derivazioni del fatto che Lars Von Trier è chiaramente uno sperimentalista visionario. Il prologo anticipa già l'atmosfera cadente e drammatica del film: con un omaggio a Wagner e all'opera "Tristan und Isolde", ci viene proposta una composizione al rallentatore che riassume le situazioni nelle quali i personaggi si ritroveranno durante tutta la visione. E quest'ultima scorre, quasi come fossero tante diapostive, attraverso una serie di colori, luci, linee, chiaro-scuri, accompagnati da un ripetitivo senso di angoscia che non si stanca mai di ricordarti che: “tra poco succede qualcosa”. Un’ora dedicata a Justine e al suo pomposo matrimonio, che fallisce addirittura prima di poter cogliere il fatto che la povera ragazza è un’inquieta, insoddisfatta, sensibile e depressa. E come la sua malinconia la porta all’auto-distruzione, analogamente, nella seconda parte, Melancholia crolla sulla Terra; in entrambi i casi è la depressione che, incontrollata, travolge ciò che è più debole. Così tutto il film si gioca su questo paragone: la vita può essere vista come un particolare dell’Universo, ma ogni cosa è controllata dalle stesse leggi. Nonostante questa visione meccanicistica ci spinga verso una potenziale fredda visione del sistema generale del mondo, le paure e le ansie delle due sorelle ci fanno capire quanto, attraverso un’infinità di variabili, l’uomo rimanga di fatto attaccato con amore alla vita. Justine sembra rifiutare l’umanità e non riuscire a concepire la vita come qualcosa di prezioso, ma quando si trova di fronte al fatto di non poterla mai più continuare se ne rattrista. Claire, con una forza incredibile, fino alla fine lotta per far vivere se stessa e gli altri, disperandosi per non poter contrastare una forza che va al di là di tutte le sue. L’unico che decide di abbandonarsi alla morte è John, il marito di Claire, poiché vede la fede di una vita intera, quella scientifica, crollargli addosso.
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