Titolo originale | Killer Joe |
Anno | 2011 |
Genere | Thriller, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 103 minuti |
Regia di | William Friedkin |
Attori | Matthew McConaughey, Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Gina Gershon, Juno Temple Marc Macaulay, Scott A. Martin, Lori Eden, Danny Epper, Kylie Creppel, Edward J. Clare, Julia Adams, Gregory C. Bachaud, Sean O'Hara. |
Uscita | giovedì 11 ottobre 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Bolero Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,45 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 14 luglio 2015
Due fratelli assumono un killer, Joe, per uccidere la madre allo scopo di ottenere i soldi dell'assicurazione. In Italia al Box Office Killer Joe ha incassato 174 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Killer Joe è il poliziotto con l'hobby dell'omicidio a pagamento, assoldato da una famiglia di redneck del Texas per uccidere l'ex moglie ed ex-mamma, da tempo scappata con un altro uomo. Hanno scoperto che la sua morte frutterà 50.000 dollari di assicurazione, soldi con i quali verrà pagato il killer e la famiglia si tirerà fuori da diversi guai. Ma non è mai così semplice uccidere ed incassare e Joe non è il tipo che ammette ritardi o intoppi nel suo lavoro.
Dopo aver firmato almeno una pietra miliare per ogni decennio di attività, William Friedkin arriva alle porte del secondo decennio del nuovo millennio con un film in pieno stile pulp, che lui (e non solo) sembra considerare l'aggiornamento del noir (la doppia indennità della trama fa subito pensare a La fiamma del peccato). Prendendo le mosse dall'omonima opera teatrale di Tracy Letts (riscritta per lo schermo da lui stesso), Killer Joe si assesta dalle parti dello stile tarantiniano, per quanto riguarda l'appeal, l'umorismo e la spiazzante stravaganza dei personaggi, e a quello dei fratelli Coen sul versante dei risvolti di trama e di una più generale visione nichilista del mondo.
Sotto una superficie aliena però batte forte il cuore del regista di Vivere e morire a Los Angeles, che calza i panni di un genere nuovo (per lui) non come un travestimento ma come un buon abito. Lo si vede nel rigore dello stile (estraneo ai registi precedentemente citati), nella sapida asciuttezza dei momenti più determinanti, nella ferma chiarezza d'intenti di un film che corre come un treno verso i suoi cinque minuti finali e soprattutto nel modo in cui, ancora una volta, Friedkin lavora con i suoi attori.
Matthew McCounaghey in un ruolo tra il comico e il terrificante, bello, rassicurante e pronto a diventare disturbante in un attimo, è il capolavoro del regista. Con l'abilità che gli è riconosciuta nel caratterizzare scene e personaggi attraverso i movimenti e l'uso di tutto il loro corpo, spesso con inquadrature a figura intera, spesso con lunghi piani sequenza, Friedkin riesce a trasformare uno degli attori finora meno malleabili. La sorpresa dei protagonisti nel trovarsi preda di quello che doveva essere un loro dipendente è la stessa che lo spettatore prova nel vedere il lento mutamento di un attore che ha la commedia romantica marchiata sui pettorali.
Da quel corpo pulito da bravo ragazzo Friedkin parte e attorno a lui fa ruotare Emile Hirsch, Thomas Haden Church, Juno Temple e Gina Gershon, i quali, di volta in volta, sembrano guadagnarsi il ruolo da protagonisti. Eppure alla fine sarà McCounaghey a incarnare il senso ultimo di un viaggio nell'America violenta e spietata, una piccola parte di un mondo dominato dal caos.
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William Friedkin, regista da una filmografia di encomiabile fattura, si dimostra ancora una volta autore personalissimo e geniale; insofferente per qualsiasi confine canonico, rivoluziona il concetto di genere regalandoci un film inclassificabile e incasellabile, caricato di espedienti stilistico-narrativi destrutturanti, ma che nel complesso la rendono un’opera profondamente organica e logica, [...] Vai alla recensione »
19° film di Friedkin (famoso regista di celebri film degli anni '70 e '80, come Il braccio violento della legge, L'esorcista e Vivere e morire a Los Angeles), Killer Joe è un film spiazzante, sardonico, sferzante e assolutamente inaspettato. Diretta dalla mano solida di Friedkin, la sceneggiatura di Letts (già autore di Bug-La paranoia è contagiosa, del 2006) prende [...] Vai alla recensione »
Film violento e, in alcune sequenze anche osceno, sordido …..ma che tuttavia si lascia vedere, che “non offende” lo spettatore e quando termina ti sembra che sia appena iniziato. ! Sarà che le figure sono tutte fuori misura, iper-realistiche, da non prendere sul serio mentre agiscono e, quindi, anche la crudezza delle immagini, se pure disorienta, [...] Vai alla recensione »
Vorrei dire qualcosa su questo film, che non mi e' piaciuto perche' e' realizzato in modo mediocre sebbene con super-attori : un minimo di realismo e' richiesto secondo me , anche nella realizzazione di progetti "avventurosi come Killer Joe". E di realistico in questo film non c'e' proprio niente o quasi; mi spiego meglio : dopo svariati calci in faccia e in [...] Vai alla recensione »
Lo chiamo la famiglia, anche se poco assomiglia allo stile di Ettore Scola. Ma questo è anche un ritratto di una "famiglia" americana. Non il ritratto tipico, certo, ma quì lo spettatore entra a forza in una casa prefabbricata di un quartiere periferico di una città del Texas, con un figlio che campa di espedienti, rubacchia, spaccia, scommette, e non è abbastanza [...] Vai alla recensione »
Di questo regista la gente ricorda solo "L'esorcista", ma a quanto pare è ancora capace di tirare fuori dei grandi lavori. Non è un capolavoro, certamente, ma è una storia che mi è piaciuta molto, rende perfettamente l'idea dello squallore di una famiglia disfunzionale texana. Questi mi ricordano quelli di "Shameless", ma qui la storia è [...] Vai alla recensione »
In debito con uno spietato boss della droga, il giovane e scapestrato Chris decide di racimolare la somma che può salvargli la pelle, dal riscatto della polizza assicurativa sulla vita della madre che, già da anni, ha abbandonato lui e la sorella Dottie per andare a vivere con un'altro uomo. In combutta con il padre e la matrigna, decide allora di assoldare 'killer' Joe, [...] Vai alla recensione »
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), [...] Vai alla recensione »
sommerso da debiti di gioco un giovane ragazzo con l'aiuto della famiglia (sorella minore, padre e amante di quest'ultimo) ingaggia un killer professionista per far ammazzare la madre e ricevere i soldi dell'assicurazione, ma le cose non vanno per il verso giusto, i soldi non arrivano e quindi non ha la possibilità di pagare nè i creditori nè tantomeno il killer, che [...] Vai alla recensione »
Dallas. Un poliziotto locale arrotonda il suo stipendio svolgendo il ruolo di killer a pagamento. Un giorno viene contattato da una famiglia disastrata che vuole riscuotere i soldi della polizza sulla vita della madre. Il tutto però finirà per degenerare. Mettiamola così: questo film si può tranquillamente derubricare alla categoria scimmiottamento di Tarantino.
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), [...] Vai alla recensione »
Di famiglie disfunzionali e allo sbando la cinematografia americana ci ha fatto ampio dono negli anni, ma la famiglia Smith sale di diritto fra le più terrificanti della storia del cinema. C'è il padre Ansel, apatico e disinteressato a tutto, la sua seconda moglie Sharla che conosciamo nel prologo del film quando va ad aprire la porta nuda dalla vita in giù, scena spiazzante [...] Vai alla recensione »
Un ragazzo con problemi finanziari decide insieme al padre di ingaggiare Killer Joe, detective della polizia che uccide a pagamento, per uccidere la madre che ha un' assicurazione sulla vita di 50 mila dollari. Naturalmente non andrà tutto come previsto. Tratto dalla pièce di Tracy Letts, ne mantiene l'impronta più che teatrale, aggiungendo violenze che sul palcoscenico [...] Vai alla recensione »
William Friedkin torna alla regia trasportando sul grande schermo una pièce teatrale del 1998 del premio Pulitzer, Tracy Letts. Un Matthew McConaughey inaspettato(eccezionale)che senza dubbio ci regala la migliore interpretazione della sua carriera. Il dramma e la commedia si intrecciano per tutta la durata del film,dialoghi taglienti e scene assolutamente scorrette ci accompagno ad un finale senza [...] Vai alla recensione »
Chris gioca alle corse e perde, per pagare i suoi debiti ricorre ad un "poliziotto assassino" che dovrebbe uccidere sua madre per poi intascare i soldi dell'assicurazione. Nessuno è innocente, nemmeno l'assassino che in fondo ha un suo codice morale, ma vuole il suo compenso. In mancanza del denaro il compenso sarà Dottie, la sorella dodicenne di Chris.
Un film meno banale di quanto ci si potrebbe aspettare dopo essersi scollati dal proprio seggio, forse divorati dalla risipiscenza per aver preso parte alla visione di un film incompiuto. Compunti più del necessario e attoniti di fronte a un finale spiazzante, ci si chiede allora se vi sia un qualcosa che possa giustificare la vaga sensazione di aver perso il proprio tempo.
questo film è come un diesel: ci mette un po' per esplodere. di notevole c'è una buona interpretazione di tutto il cast, la prima parte non ridicola affidata a McConaughey e anche l'intreccio, non scontato. belle musiche, buona fotografia e una giovane interprete che potrebbe rivelarsi una scoperta. bello il finale che si riallaccia molto all'originale teatrale [...] Vai alla recensione »
Un film visto mille volte e mai visto... Questo è fare cinema! Superbo. Commovente, come solo un film d'autore può essere. Non si piange. Non si ride. Non si inorridisce. Tutto è già accaduto come in una poesia di Borges. Un movimento di macchina è commovente se si conosce il linguaggio. Film da vietare ai minori, non solo anagraficamente.
TRAMA Questa è una trama che vive, che ti dice "tu non sei parte del film", già dall'inizio non si può far parte di questa umanità così disagiata, così bassa. Fondamentale il fatto che il film rimane in famiglia, e l'entrata in scena di Killer Joe quasi coincide con la sua entrata in famiglia.
Dovendo grosse somme al locale boss della mala,un ragazzo coinvolge la sua famiglia nel tentativo di assoldare Joe,un investigatore che uccide a pagamento per "arrotondare", allo scopo di eliminare la madre e intascare così i soldi dell' assicurazione sulla vita della donna.Ovviamente, nulla andrà come previsto, e una scia di sangue condurrà i nostri eroi sino [...] Vai alla recensione »
Gravissimo attentato alla libertà di espressione!!! Scherzo. Comunque il film è una schifezza allucinante. Non posso spiegare perché sennò mi cancellano il post ma andate...andate a verificare se non è una zozzeria allucinante. Oh, non c'è più un film uno decente in giro.
Veramente un brutto film da tutti i punti di vista, assolutamente inutile, anche gli ottimi attori mal diretti soffrono molto. I personaggi improbabili si muovono senza senso tra mille situazioni incongrue, la regia e la sceneggiatura sono pessime. Assurdo ogni paragone con Tarantino. Alla fine del film ti domandi perchè hai buttato così male il tuo tempo. Sconsigliata la visione.
Il minimo comune denominatore di questa "famiglia" è il q.i. che lascia molto, ma molto a desiderare. Già il modo con cui viene ideato l'omicidio di una donna lascia parecchio perplessi: il figlio si fida di qualcuno che spiffera che la madre ha un'assicurazione sulla vita, senza nemmeno porsi perché questa persona sappia determinate cose.
Premesso che sono un appassionato friutore di film&cinema e non amo il cinema spazzatura, William Friedkin cui ho visto in passato Il Braccio Violento della Legge ( datato ), Cruising, particolare e girato in gran parte in una magnifica New York notturna, Vivere e Morire a Los Angeles ( questo e' un bel film emozionante e Jade ( bellissimo, girato in economia con 4 dollari, budget limitato [...] Vai alla recensione »
Perchè? mi domando perchè hanno fatto un film come questo?? l'unica morale che rimane è un regista che tenta di inorridire con squallide scene di violenza alternata da sesso pseudo-pedofilo. Volgare, inutile, offensivo senza spessore. Violenza senza senso, scene erotiche squallidissime che splattano nel viscido dove per tentar di provocare una reazione di sdegno fa dichiarare [...] Vai alla recensione »
“ E’ la storia di una società che precipita e che mentre sta precipitando si ripete per farsi coraggio: - fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene-” Non appena sono tornata a casa dopo aver visto il film non riuscivo a togliermi dalla testa il finale del film l’odio di Mathieu Kassovitz. Killer Joe è un poliziotto con una piccola attività collaterale, [...] Vai alla recensione »
Filmetto che mi ha ricordato Alpha Dog, che tra l'altro ha lo stesso attore principale, non mi è dispiaciuto ma neanche appassionato, ho passato 1 ora e 33 minuti cosi'.. aspettando un po' di tensione ma che non è mai arrivata, pero' non posso dire che è un filmaccio. da vedere 1 sola volta e poi dimenticare.
almeno due pecche nel film; dove trova il ragazzo i soldi per la pistola?come fa rex l'amante ad avere il portafoglio con le foto degli attributi? ma se si spulcia il film è inconcludente nella sceneggiatura pure la scena finale del massacro ,i personaggi diventano intelligenti dopo essere stati stupidi e viceversa,non ha un senso logico,si deduce che oltre alla follia collettiva il poliziotto è uno [...] Vai alla recensione »
Un film davvero sconclusionato. Peccato per il cast stellare. Ma davvero un po' troppo forzato sia nella violenza sia nella sceneggiatura. Privo di particolare senso. Lo sconsiglio...
Quando un autore ha la capacità di rinnovarsi continuamente, di affrontare ogni racconto con spirito nuovo e mostrando una vitalità folgorante, è un autore eccezionale. Friedkin è un autore eccezionale, a volte può appassionarsi a soggetti zoppicanti che solo la sua arte rende di livello superiore, ma quando gli elementi sono nel posto giusto, esplode la bellezza. [...] Vai alla recensione »
Sulla carta un gran film, sulla pellicola una messa in scena divertente ma senza mordente. Sì, pulp, forse, ma anche di striscio, ma niente di disturbante. Niente di veramente doloroso, niente di veramente sgradevole (una coscia di pollo che avrei voluto essere un pezzo di carne vero e proprio e vivo di Joe). Oddio, non un brutto film, anzi, ma non quel filmone da ricordare per davvero.
Una black comedy surreale di William Friedkin del 2011 in stile pulp sulle vicende drammatiche di una delle tante famiglie emarginate dell’America contemporanea, un microcosmo perduto nell’immensa costellazione del sottoproletariato urbano che popola le periferie dell’opulento occidente, un nucleo familiare ridotto ad un’esistenza puramente biologica che non ha più nulla di umano.
Concordo con i commenti negativi apparsi su questo forum. All’inizio pensi che il film possa anche intrigare. Poi la vicenda storia si dispiega in modo del tutto sconclusionato (e, forse proprio per questo motivo, anche ben poco appassionante). Ma dove sta Tarantino? Qui ci viene propinata una storia nera assurda in una veste che è quasi realistica e comunque priva di accenti “pop&r [...] Vai alla recensione »
Solo una nota per il recensore: Tracy Letts è un uomo... mi chiedo come può aver pensato che una donna potesse scrivere una sceneggiatura del genere...
Disturbante e intrigante fumettone pulp con picchi di violenza e ironia, talvolta ingiustificati. Il film brilla, purtroppo, di una certa e fastidiosa misoginia, ma, a parte questo, si lascia guardare con occhio divertito. Ben interpretato, è pieno di personaggi molto caricati e sui generis. Un Friedkin brillante e originale che, però, ha fatto di meglio.
Dopo il poco riuscito "Bug",Friedkin riesce a fare qualche passo avanti riadattando un lavoro teatrale di Tracy Letts.L'intreccio è ben costruito,gli imprevisti sono piazzati in momenti inaspettati.Ma già troppi altri film hanno mostrato situazioni identiche,così che la descrizione della famiglia provinciale troglodita e senza valori dove un ritardato è [...] Vai alla recensione »
Premetto che mi piace il genere alla Tarantino,ma questo film e' orribile ,la trama e' mediocre i personaggi sembrano dei pazzi (e non è' il problema più grave) alcune scene sono inutili e il mix di ironia e violenza e' assurdo,non ha senso!c e ' una scena lunga su una violenza alla matrigna del ragazzo che fa vomitare ,non perché mi scandalizzo ma in sala sentivo gente che rideva e se questo era l'' [...] Vai alla recensione »
Friedikin sorprende lo spettatore di killer joe con la rilettura di vari generi cinematografici, tutto in una sola pellicola. in killero joe ci sono sprazzi di noir, di commedia macabra e schizzi (sanguinolenti) di splatter alla tarantino. il film è piacevole e ben strutturato, con attori tutti all'altezza del ruolo loro affidato.bravo Friedkin e bravi attori.
Dopo aver letto recensioni entusiastiche di questo film mi aspettavo molto ma molto di piu,metto questo film sullo stesso piano di coogan(brad pitt)cioè bello dal punto di vista recitativo e diretto molto bene ma con una recitazione scolastica e personaggi delineati e cattivi stile tarantino cioè comici ma spietati ma stavolta con un finale che non capisco,notare il dito della ragazza che prima toglie [...] Vai alla recensione »
Non si puo' non rimanere ammirati quando una vecchia volpe come william friedkin,il padre dell'esorcista,che da quarant'anni a questa parte tutti copiano,riesce a far un film giovane,vibrante,neroe assolutamente politically incorrect. Quanti registi con meta' deglia anni di questo regista,sono gia' nati vecchi e lui riesce invece a reinventarsi per raccontarci,la storia di una [...] Vai alla recensione »
mi chiedo come abbia potuto il sig. Gabriele Niola, nella sua recensione su my movies, dare 4 stelle dico 4, tante quante il padrino, ad un film come questo definendolo addirittura "stile Tarantino"...ma per favore, non scherziamo. Killer joe è di una pochezza disarmante sia in termini di sceneggiatura che tutto il resto. in questo film gli eventi accadono senza una spiegazione logica [...] Vai alla recensione »
"Killer Joe" di Friedkin non è propriamente una commedia. Chiamiamola commedia nera, a tratti erotico, thriller, drammatico o, ancora meglio, grottesco (siamo su di una linea sottilissima fra surreale e reale). Chiamiamola come vogliamo. Diciamo anche che si rifà al cinema "Pulp" tarantiniano ma in una salsa cronenberghiana.
Un ragazzo ingaggia un killer per uccidere la propria madre e incassare l'assicurazione, ma non tutto va come dovrebbe e le cose si complicano. Personaggi squallidi, ambientazioni squallide. Un pò di violenza, un pò di sangue e un pò di sesso non bastano a far decollare il film, manca la tensione che ci dovrebbe essere. Sono lontanissimi i successi dell' Esorcista, Cruising [...] Vai alla recensione »
Film su di una famiglia altamente disagiata della provincia americana i cui componenti, uno peggio dell'altro, si comportano ai fini dei propri interessi e guadagni personali compiendo azioni ben lungi da qualsivoglia principio morale. Crudo e spietato nelle immagini e nei dialoghi la pellicola rivela, in un crescendo continuo, appunto proprio la bassezza morale dei protagonisti, non salvandone [...] Vai alla recensione »
Mi domando cosa ci abbiano trovato in questo film coloro che l'hanno valutato con voti così alti. Si potrebbe affermare che si tratta di un ritratto versione "noir" dell'america degradata dei nostri giorni, se non fosse che la storia è completamente surreale e inverosimile. Si potrebbe lodare la qualità e la bravura degli attori, se non fosse che i personaggi [...] Vai alla recensione »
Ecco finalmente un gran bel film che rilascia emozioni sequenza dopo sequenza. Se patite il sangue anche se altrui, anche se surrogato con qualche sostanza rossastra, lasciate perdere perchè ne corre in abbondanza. Ma se siete maturi e solidi e non confondete la finzione con la realtà e in fondo vi divertite assai se i guai e il sangue sono degli altri (siate sinceri, siete tutti così, come me:-),allora [...] Vai alla recensione »
Film malatissimo, con qualche elemento tarantiniano ma portato ancora più all'estremo. Veramente splendido e in grado di tenere lo spettatore in tensione dall'inizio alla fine. il finale è veramente cult.
mi sono fidato della critica e ho fatto male. il film è molto noioso e molto lento con delle esplosioni di violenza improvvise che però non sollevano il film. solito spaccato di un america desolata proletaria e disperata che francamente ha stufato. gli atori ce la mettono tutta ma il film è assolutamente un petardo bagnato.
Alla fine è accaduto. E' ancora possibile uscire da una multisala (cinema: parola desueta) dopo aver assistito ad un vero, profondo capolavoro. Senza mezzi termini, senza ridondanza e senza cadere nel pericolo del già visto, il film parla della più alta forma di violenza esistente al mondo: la stupidità che si annida in un mondo senza riscatto.
Dopo oltre un anno dalla sua presentazione a venezia uscirà anche in italia! io ovviamente l'ho già visto, rifiutandomi di aspettare tutto questo tempo (recensione incombe, un film così la merita)......comunque andate tranquilli,è un capolavoro!
«Un trionfo», «IL film», «Meriterebbe una sezione a parte». A giudicare dai commenti entusiasti della stampa all’uscita dalla proiezione mattutina, Killer Joe di William Friedkin, in concorso oggi alla Mostra, ha ricevuto l’accoglienza più calorosa e beneaugurante del festival. Applauso lunghissimo, con tanto di urletti entusiasti, per una pellicola violenta e politicamente scorretta, con Matthew McConaughey nel ruolo di un assassino psicopatico che, secondo i rumors più caldi del Lido, l’avrebbe già lanciato in vetta alla rosa dei papabili per la Coppa Volpi.
William Friedkin non è mai stato uno tenero: da "Il braccio violento della legge" a "Cruising", da "L'esorcista" fino al suo capolavoro "Vivere e morire a Los Angeles", la violenza, rappresentazione parossistica di un pessimismo radicale, è da sempre al centro delle sue azioni. Ora, a oltre un anno dalla Mostra (dove finì ahimè senza premi) e dopo continui rinvii, piomba in sala il suo noir-pulp [...] Vai alla recensione »
Tarantino e Lynch hanno fatto bene al cinema mondiale, svecchiandone le figure e gli snodi. Ma la «vecchia guardia» hollywoodiana, in questo caso William Friedkin (il regista di titoli come l'Esorcista, Braccio violento della legge, Vivere e morire a Los Angeles, Jade) con Killer Joe (passato un anno fa in concorso a Venezia e solo ora giunto sugli schermi italiani), dimostra di saper fare altrettanto [...] Vai alla recensione »
Chiunque sia convinto che con l'età aumenti la serenità sarà preso in contropiede dal nuovo film di William Friedkin. Quarant'anni dopo Il braccio violento della legge e L'esorcista, sforna una delle sue opere più brutali. Matthew McConaughey interpreta il Joe del titolo: un uomo di legge texano che - nel tempo libero - infrange la stessa legge come volesse vendicarsi.
Dalle parti di Dallas, nei pressi di un caravan adibito ad abitazione (tipico rimedio del sottoproletariato bianco americano), i componenti di una famiglia scalcinata sono in riunione. Lattine di birra ovunque, junk food sparso sul tavolo, un pick up sfasciato nel parcheggio, la tv sempre accesa come un oracolo muto... c'è tutto l'armamentario tipico del «genere», non senza una buona dose di violenza [...] Vai alla recensione »
Tarantino e Lynch hanno fatto bene al cinema mondiale, svecchiandone le figure e gli snodi. Ma la «vecchia guardia» hollywoodiana, in questo caso William Friedkin (Esorcista, Braccio violento della legge, Jade...) di Killer Joe in gara, dimostra di saper fare altrettanto bene i conti con il male che è dentro di lui e di noi, e di saper trasformare in forme classiche «naturali», insanguinate e d'umorismo [...] Vai alla recensione »
Sarà forse il caso di scusarsi, ma ci diverte molto il pensiero che «Killer Joe» possa raccogliere consensi entusiasti oppure fare inorridire le platee. Il dato certo è che il regista William Friedkin, lo stesso di «Il braccio violento della legge» e «L'esorcista», a 73 anni suonati è ancora in grado di mettere in scena con impeccabile coerenza un noir torbido, feroce, nichilista nonché titolare di [...] Vai alla recensione »
Patti col diavolo anche nel riuscitissimo «Killer Joe» di Friedkin, che però preme sul pedale di una violenza così efferata (senza «sconti» pulp) da mettere a disagio, anche se il bersaglio di questa satira al sangue sono i miti della famiglia e dell’amore. A casa Smith, in Texas, nessuno ha un soldo né un minimo di cervello. Il più furbo sembra essere il figlio pusher (Emile Hirsch) che vuole far [...] Vai alla recensione »
Grande attacco: saranno passati si e no 5 minuti ma Killer Joe ci ha già catapultato in un mondo dove il sordido sconfina nell'abietto e la rapacità emana bagliori di pura idiozia. Grande regista d'azione (Il braccio violento della legge, Vivere e morire a Los Angeles), ma del tutto a suo agio anche con drammi e horror «domestici», da Festa di compleanno a Bug (e volendo a L'esorcista.