rosario velardi
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sabato 3 marzo 2012
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orribile
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Ho guardato questo "film" per il clamore mediatico che si è voluto creare,uno dei film più brutti che mi sia capitato di guardare in 50 anni,anche per l'orribile trucco di uno dei due protagonisti.
Una sorta di road movie all'italiana dove la componente principale è la volgarità gratuita che fa venir da piangere anzichè da ridere, ci vuole una bella forza per arrivare alla fine, sketch bambineschi che probabilmente saranno piaciuti molto ad un pubblico di teenagers.Per il resto è una parata di banalità in salsa romanesca,e su questo ci sarebbe molto da dire,ovvero si sono impadroniti di questo dialetto facendone una fonte di volgarità fine a se stessa,lasciamo il romanesco ai romani, loro si che sanno renderlo simpatico con le tipiche battute che solo questo dialetto ha dentro di se.
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Ho guardato questo "film" per il clamore mediatico che si è voluto creare,uno dei film più brutti che mi sia capitato di guardare in 50 anni,anche per l'orribile trucco di uno dei due protagonisti.
Una sorta di road movie all'italiana dove la componente principale è la volgarità gratuita che fa venir da piangere anzichè da ridere, ci vuole una bella forza per arrivare alla fine, sketch bambineschi che probabilmente saranno piaciuti molto ad un pubblico di teenagers.Per il resto è una parata di banalità in salsa romanesca,e su questo ci sarebbe molto da dire,ovvero si sono impadroniti di questo dialetto facendone una fonte di volgarità fine a se stessa,lasciamo il romanesco ai romani, loro si che sanno renderlo simpatico con le tipiche battute che solo questo dialetto ha dentro di se.
Penso al grande Sordi che temo si rivolti nella tomba se ha saputo di un simile scempio ma anche Verdone e altri artisti romani che hanno fatto della romanità il loro cavallo di battaglia.
L'unica cosa buona è la presenza di Madalina Ghenea, per la sua eterea bellezza,e se è vero che è amica di Di Caprio non doveva prestare la sua presenza ad un ignobile concentrato di banalità e volgarità.
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[+] orribile per questo film è un complimento.
(di ik a ji o)
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(di cliff68)
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erre
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giovedì 10 novembre 2011
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un lungo sketch
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Gianluca si deve sposare con quel "busto de pisco de Fabiana" ma il padre Ruggiero ha un altro piano per il figlio, quello di portarlo a Roma per "smuntandare" la super modella di Smutandissimi e vincere così la scommessa fatta in precedenza con l' amico. Intanto tutti gli invitati corrono ignari, tra mille difficoltà, al matrimonio.
La trama, come si può dedurre, è delle più spoglie e banali, il film non è altro che un lungo sketch basato su alcuni personaggi dell' omonimo, fortunatissimo, programma televisivo. Le parolacce, le situazioni ambigue e grottesche e i luoghi comuni si sprecano e sono una costante nel lungometraggio, ma questo a lungo andare diventa la sua forza. Il film non avanza pretese se non quella di far ridere e ci riesce, si ride dall' inizio alla fine, forse con scarsa qualità e poca ironia ma l' obbiettivo è centrato.
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Gianluca si deve sposare con quel "busto de pisco de Fabiana" ma il padre Ruggiero ha un altro piano per il figlio, quello di portarlo a Roma per "smuntandare" la super modella di Smutandissimi e vincere così la scommessa fatta in precedenza con l' amico. Intanto tutti gli invitati corrono ignari, tra mille difficoltà, al matrimonio.
La trama, come si può dedurre, è delle più spoglie e banali, il film non è altro che un lungo sketch basato su alcuni personaggi dell' omonimo, fortunatissimo, programma televisivo. Le parolacce, le situazioni ambigue e grottesche e i luoghi comuni si sprecano e sono una costante nel lungometraggio, ma questo a lungo andare diventa la sua forza. Il film non avanza pretese se non quella di far ridere e ci riesce, si ride dall' inizio alla fine, forse con scarsa qualità e poca ironia ma l' obbiettivo è centrato. Un film da guardare senza pensieri, in assoluta serenità. Il film viene premiato anche al botteghino dove nel primo week end raggiunge incassi da record, questo grazie, anche, ad una campagna promozionale onnipresente nelle piattaforme di informazione ma bisogna riconoscere anche il giusto merito a chi a trasformato un programma senza pretese nel film più visto del momento.
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time_traveler
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martedì 8 novembre 2011
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sketch e parolacce che alla lunga stancano
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Gianluca sta per sposarsi con l'unica donna della sua vita, Fabiana. Suo padre Ruggero è però da sempre contrario al rapporto tra i due. Il giorno del matrimonio, Ruggero interrompe sul nascere la funzione religiosa e porta, con una scusa, il figlio a Roma. Per strada i due vivranno situazioni al limite dell'assurdo dove a farne le spese sarà, come al solito, il mite Gianluca. Il film, che oltre a raccontare di Gianluca e Ruggero vede in scena altri personaggi interpretati sempre dal duo Mandelli-Biggio, è simpatico, irriverente e poco ortodosso. La formula è quella tipica degli sketch che ha reso famosa ai più il duo comico Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, riadattati e uniti da filo logico a formare un lungometraggio.
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Gianluca sta per sposarsi con l'unica donna della sua vita, Fabiana. Suo padre Ruggero è però da sempre contrario al rapporto tra i due. Il giorno del matrimonio, Ruggero interrompe sul nascere la funzione religiosa e porta, con una scusa, il figlio a Roma. Per strada i due vivranno situazioni al limite dell'assurdo dove a farne le spese sarà, come al solito, il mite Gianluca. Il film, che oltre a raccontare di Gianluca e Ruggero vede in scena altri personaggi interpretati sempre dal duo Mandelli-Biggio, è simpatico, irriverente e poco ortodosso. La formula è quella tipica degli sketch che ha reso famosa ai più il duo comico Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, riadattati e uniti da filo logico a formare un lungometraggio. Le battute, praticamente sempre le stesse però, alla lunga stancano, cadendo nel monotono e nel prevedibile. Una valida alternativa ai cinepanettoni del mese prossimo, ma nulla più. Promosso con riserva. Si poteva fare di più.
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great steven
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lunedì 30 luglio 2012
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la comicità scadente salta dalla tv al cinema
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I SOLITI IDIOTI (ITALIA, 2011). Diretto da ENRICO LANDO. Interpretato da FABRIZIO BIGGIO, FRANCESCO MANDELLI,
MIRIAM LEONE, GIANMARCO TOGNAZZI, MADALINA GHENEA, VALERIA BILELLO, GIORDANO DE PLANO
L'anziano Ruggero De Ceglie, uomo meschino e aggressivo, scommette con un amico becero come lui che suo figlio Gianluca, imbranato e prossimo al matrimonio, finirà a letto con una modella slava. Comincia così, per il povero
Gianluca, un viaggio in lungo e in largo per l'Italia ulteriormente complicato dalle bravate e dagli insulti del
padre. Altre tre storielle (o meglio, sketch prolungati) fanno da contorno: il postino con un pacco da consegnare e
l'impiegata che riesce sempre ad imbrogliarlo; i due coniugi xenofobi in abbigliamento sportivo; la coppia di omosessuali che non ci risparmia neanche un languido videoclip.
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I SOLITI IDIOTI (ITALIA, 2011). Diretto da ENRICO LANDO. Interpretato da FABRIZIO BIGGIO, FRANCESCO MANDELLI,
MIRIAM LEONE, GIANMARCO TOGNAZZI, MADALINA GHENEA, VALERIA BILELLO, GIORDANO DE PLANO
L'anziano Ruggero De Ceglie, uomo meschino e aggressivo, scommette con un amico becero come lui che suo figlio Gianluca, imbranato e prossimo al matrimonio, finirà a letto con una modella slava. Comincia così, per il povero
Gianluca, un viaggio in lungo e in largo per l'Italia ulteriormente complicato dalle bravate e dagli insulti del
padre. Altre tre storielle (o meglio, sketch prolungati) fanno da contorno: il postino con un pacco da consegnare e
l'impiegata che riesce sempre ad imbrogliarlo; i due coniugi xenofobi in abbigliamento sportivo; la coppia di omosessuali che non ci risparmia neanche un languido videoclip. Non che ci sia parecchio da dire: la sceneggiatura
fiacca e assolutamente priva di idee è anabolizzata da dosi di inutile volgarità che la rovinano, anziché alzare
il tiro; i personaggi secondari sono buttati lì a riempire le scene e ovviamente gli si chiede di recitare peggio
che possono; di gag realmente spassose, pur con tutta la bontà immaginabile, non ce n'è nemmeno una. Eppure è il
meglio che si può chiedere ai registi dell'odierna commedia italiana: scialbi e tutt'altro che inventivi, si buttano
sulle cose più facili... ma raramente la facilità corrisponde alla qualità, e l'adattamento cinematografico de "I soliti idioti" (titolo scopiazzato dal capolavoro di Monicelli) ne è la prova lampante. D'altro canto, poi, il Ruggero di F. Mandelli sarebbe anche un'efficace macchietta, se solo non si autodistruggesse con un pedante linguaggio osceno e una totale ignoranza dei tempi comici.
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