Il cuore grande delle ragazze |
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Un film di Pupi Avati.
Con Cesare Cremonini, Micaela Ramazzotti, Gianni Cavina, Andrea Roncato.
continua»
Drammatico,
durata 85 min.
- Italia 2011.
- Medusa
uscita venerdì 11 novembre 2011.
MYMONETRO
Il cuore grande delle ragazze
valutazione media:
2,46
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Avati torna alle origini per raccontare l'amore tra la bella e l'ingenuo
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Prima cosa, siamo felici che sia stato solo un falso allarme quello sulla salute di Pupi Avati, il più prolifico regista del cinema italiano in carica (unico rivale: Carlo Vanzina). Per quanto impercettibile (Pupi Avati, oltre quaranta titoli in altrettanti anni, è tanto fedele a se stesso da sembrare - ai detrattori - ripetitivo) si è verificato un sicuro spostamento nel cinema dell'autore bolognese, nel sentimento più che nello stile. E Il cuore grande delle ragazze lo conferma, dopo - seguendo l'ordine a ritroso - Una sconfinata giovinezza e Il figlio più piccolo, Gli amici del bar Margherita e Il papà di Giovanna. Non solo l'amore riempie di sé più di prima i suoi film. Ma c'è anche una disponibilità alla commozione, con una nota dolente in più, che ha pian piano soppiantato un caratteristico e prevalente tono goliardico-picaresco dove la bonaria presa in giro dei pur sempre cari e coccolati personaggi aveva la meglio.
Protagonista della nuova storia nella quale fanno irruzione anche ambientazioni ed accenti regionali estranei al background provincial-emiliano che è stato a lungo la sicura coperta di Linus di Pupi (in verità il precedente Una sconfinata giovinezza era borghese e metropolitano, qui pur confermandosi la passione per la provincia e per il passato - gli anni 30 in questo caso - molti personaggi parlano romano), è l'iniziazione sessuale, la smania giovanile di sesso. Alla maniera di Avati, certamente, con la sua tavolozza fitta di personaggini buffi e situazioni altrettanto buffe. Dunque due famiglie: quella del padrone (Gianni Cavina) che ha due figlie zitelle da maritare ma anche una figliastra bella come il sole e soavemente ingenua (Francesca, Micaela Ramazzotti) vissuta a Roma, lontano dalla famiglia; e quella del mezzadro (Andrea Roncato) padre del giovanotto Carlino (il cantante Cesare Cremonini, ennesima scommessa di un regista i cui casting hanno fatto storia) incantatore di tutte le ragazze e adoratore dell'universo femminile. Tra lui e Francesca è colpo di fulmine nonostante l'opposizione della famiglia benestante.
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