Hugo Cabret |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz, Ray Winstone.
continua»
Avventura,
Ratings: Kids,
durata 125 min.
- USA 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 3 febbraio 2012.
MYMONETRO
Hugo Cabret
valutazione media:
3,97
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Cinema nella sua forma più puradi Orione95Feedback: 6405 | altri commenti e recensioni di Orione95 |
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venerdì 25 marzo 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Scorsese ritrova nella letteratura il significato più intimo del cinema.
Il messaggio trasmesso dal noto regista, mediante il giovane protagonista Hugo Cabret (Asa Butterfield), è abbastanza chiaro: come ingranaggi di un gigantesco orologio, ogni persona al mondo è destinata a trovare il proprio posto per svolgere una sua personalissima quanto essenziale funzione. In sintesi: tutti abbiamo uno scopo. E quale modo migliore per confutare questa teoria di un uomo allo sbando, un uomo "rotto" che necessita con tutto se stesso di essere "aggiustato" per tornare a meravigliare il mondo con illusioni ed effetti speciali? L'uomo in questione è sua maestà George Meliés, padre del cinema (fantascientifico) e, per l'appunto, degli effetti speciali.
Hugo, in fin dei conti, non è altro che un'espediente narrativo, in una storia molto più grande di lui, ma non per questo svanisce, o si fa da parte, anzi, nonostante tutte le avversità, persevera perché in fin dei conti è proprio lui la chiave (a forma di cuore) che può aggiustare un automa ormai rotto.
Davvero gravido di rimandi al cinema che fu (si ricordi, tra le tante, la scena dell'orologio gigante, o gli stessi titoli di coda del film) è innegabile, a questo punto, un profondo e diretto collegamento tra "Hugo Cabret" e i film opera del maestro francese: i numerosi personaggi in scena, pur vivendo vite proprie, all'apparenza scollegate l'una dall'altra, si ritrovano quasi sempre tutti insieme, nel medesimo palcoscenico (che non a caso tanto richiama una famosa stazione nella quale arrivò un treno che mise in fuga i presenti) dando vita a deliziosi ritagli di vita quotidiana, talvolta, perché no, conditi da quel pizzico di comicità che non guasta mai. In una simile operazione certosina di rievocazione artistica, il 3D va a concorrere con arcaici effetti speciali, creando una commistione improbabile ma efficacemente riuscita.
Insomma: "Hugo Cabret" altro non è che un omaggio cinematografico (di altissimo livello) a chi dopotutto il cinema l'ha "aggiustato" (visto e considerato che gli stessi ideatori non ne vedevano alcuna possibilità di successo), un'ode alla genesi della "settima arte" come la conosciamo oggi, un'avventura fantastica vissuta dagli occhi di un grande piccolo Demiurgo, capace di riattivare gli ingranaggi di un'intera società.
Per quanto concerne il comparto sonoro, a cura di Howard Shore, non ci si poteva aspettare nulla di meno dal compositore della colonna sonora de "Il signore degli anelli". Le musiche sono coinvolgenti e mai invadenti. Esse accompagnano efficacemente l'evolversi del godibilissimo arco narrativo. Circa le performance degli attori in scena, nulla da eccepire. Particolari meriti vanno riconosciuti però a Ben Kingsley (George Meliés), il quale con l'estrema fisicità della sua recitazione, convince e conquista al tempo stesso, regalando al pubblico una nostalgica quanto intensa lezione sui sogni e la passione nel perseguirli.
Il film fu (a buon diritto) premiato agli Oscar 2012 con 5 statuette su 11 nomination, alle quali si somma il Golden Globe per Scorsese come miglior regista.
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