mariuk
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mercoledì 13 luglio 2011
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la chiusura di un ciclo: una degna fine.
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I fan della serie avevano bisogno di un film, che più di tutti riuscisse a chiudere un ciclo vitale durato dieci anni. Abbiamo seguito la crescita di Harry attraverso un percorso che è passato dai libri ai film, e mentre per i primi la storia si è chiusa due anni fa, è oggi che finalmente il fenomeno Harry Potter giunge ufficialmente al termine. Dieci anni che dovranno essere ricordati da un film lungo due ore e che deve incarnare per l'ultima volta lo spirito della serie.
E ci riesce. Alla grande. Yates prende tutto quello che ha costruito negli ultimi anni, caratterizzazione dei personaggi, ambientazioni, storia e li amalgama insieme in quello che più che un film è un tributo ai fan, sia per affinità della trama a quella del libro (ci sono poche, pochissime modifiche dovute ad esigenze cinematografiche) sia per spettacolarità della pellicola.
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I fan della serie avevano bisogno di un film, che più di tutti riuscisse a chiudere un ciclo vitale durato dieci anni. Abbiamo seguito la crescita di Harry attraverso un percorso che è passato dai libri ai film, e mentre per i primi la storia si è chiusa due anni fa, è oggi che finalmente il fenomeno Harry Potter giunge ufficialmente al termine. Dieci anni che dovranno essere ricordati da un film lungo due ore e che deve incarnare per l'ultima volta lo spirito della serie.
E ci riesce. Alla grande. Yates prende tutto quello che ha costruito negli ultimi anni, caratterizzazione dei personaggi, ambientazioni, storia e li amalgama insieme in quello che più che un film è un tributo ai fan, sia per affinità della trama a quella del libro (ci sono poche, pochissime modifiche dovute ad esigenze cinematografiche) sia per spettacolarità della pellicola. La battaglia di Hogwarts è un piacere da vedere e non ha niente a che invidare con una qualsiasi battaglia fantasy a cui "il Signore degli Anelli" ci ha abituato. Voldemort (Ralph Fiennes) brilla per un'interpretazione magistrale, un cattivo potente, ma anche spaventato che aldilà delle coreografiche animazioni sorprende per la sua mancanza di umanità, fino all'agognata fine. Ma la vera star del film è il professor Piton (Alan Rickman) che in una spettacolare sequenza fa da filo conduttore dell'intera serie e permette ai fan, ma anche al pubblico occasionale di capire che c'era qualcosa di più grande in gioco di quello che si è visto nei precedenti film, sotto forma di flashback che dire straziante è poco.
I protagonisti ormai hanno raggiunto la maturità artistica, e Daniel Radcliffe finalmente riesce a convincere in pieno dal punto di vista della performance recitativa. Un po peggio le due spalle, che in questo film non brillano per interpretazione.
Plauso a Yates per essere riuscito a dirigere in maniera superba la Battaglia di Hogwarts come un'opera corale, dove è riuscito a mettere in luce da una parte lo spirito combattivo, la voglia di sconfiggere il Male, la lotta per la libertà, dall'altro le strazianti conseguenze che essa comporta, senza mezzi termini. Le scene spesso sono crudeli, toccanti e cattive.
Da fan della saga sono stato particolarmente entusiasta della colonna sonora; dopo la buona performance di Alexander Desplat in "parte1", temevo che la sua voglia di mantenersi "diverso" dalle origini del film rappresentate da John Williams, avrebbe fatto calare di tono il coinvolgimento dello spettatore in quest'ultimo film, che ovviamente si sarebbe aspettato di senitre temi a lui familiari come il celeberrimo "Hedwig's theme". Anche qui non siamo stati delusi. Desplat crea una colonna sonora originale e potente, migliore forse di quella di Parte 1, coinvolgente ed emozionante, senza però mancare di strizzare l'occhio al passato, e incorporando nella sua musica parti piu riconoscibili posizionate nel film in momenti meravigliosamente adatti. Proprio alla fine, poi, esce completamente di scena, e gli ultimi minuti del film sono un tuffo nel passato che sia a livello musicale che visivo chiudono definitivamente il ciclo di Harry Potter, e lasciano lo spettatore soddisfatto e, possibilmente, con piu di una lacrima sul volto.
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marksnape
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giovedì 14 luglio 2011
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siamo rimasti con harry. fin proprio alla fine.
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Tutto inizia da King’s Cross, e da King’s Cross finisce. Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, ci ha incantati già da quel giorno, da quel treno scarlatto, da quelle atmosfere intense, ricche di magia. Ci ha fatto sorridere, piangere, divertire e arrabbiare. Si può dire che ha smosso l’intimità della nostra anima? Certamente sì.
In tutti questi anni, abbiamo accompagnato il prescelto nel suo viaggio evolutivo, e di quel bambino con la saetta in fronte e i capelli tagliati male allo zoo non abbiamo più niente. Il nostro mago, perché quello è diventato, ha visitato ogni stanza, ogni segreta o sotterraneo della magia, non solo quella descritta così abilmente da JK Rowling. Harry Potter è diventato, se si può dire, una parte di noi.
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Tutto inizia da King’s Cross, e da King’s Cross finisce. Harry Potter, il ragazzo che è sopravvissuto, ci ha incantati già da quel giorno, da quel treno scarlatto, da quelle atmosfere intense, ricche di magia. Ci ha fatto sorridere, piangere, divertire e arrabbiare. Si può dire che ha smosso l’intimità della nostra anima? Certamente sì.
In tutti questi anni, abbiamo accompagnato il prescelto nel suo viaggio evolutivo, e di quel bambino con la saetta in fronte e i capelli tagliati male allo zoo non abbiamo più niente. Il nostro mago, perché quello è diventato, ha visitato ogni stanza, ogni segreta o sotterraneo della magia, non solo quella descritta così abilmente da JK Rowling. Harry Potter è diventato, se si può dire, una parte di noi. Quella emotiva parte di noi che ci spinge a sorridere ad un trio di ragazzi. Un semplice trio. Ma evidentemente non così comune, no?
Harry, che ci ha portato nel suo mondo di castelli, ippogrifi, Dissennatori e magia, ha portato a termine il suo compito. Abbracciare la morte, come tua pari, come realtà irremovibile della vita è una cosa che solo un uomo può fare. E abbracciarla significa pensare davvero a quel Bene Superiore di cui tanto si parla nel libro.
In questa fiaba intensamente morale, che parla della cognizione tra bene e male, tra ciò che è giusto e ciò che è facile, avevamo lasciato Harry alle prese di una figura ben più grande di lui.
Lord Voldemort ha le redini fisiche e psicologiche del Mondo Magico: fragile, umano e pieno di propositi distruttivi, il mago ormai si libera di qualsiasi cosa e lo vediamo, per la prima volta, scatenare la sua ira, vedere la sua gioia nel constatare alcune cose ma, soprattutto, vederlo fallire nell’estremo compito della redenzione.
Nell’ultimo capitolo cinematografico di Harry Potter, David Yates riesce a conquistarci, grazie anche alle tante persone che con lui hanno collaborato alla produzione del film. Dalla fotografia alla scenografia, questo film colpisce emotivamente con ambientazioni mozzafiato ed affascinanti, anche se con un 3D decisamente superfluo; le musiche incantano, e qui Alexandre Desplat è stato particolarmente ispirato nell’omaggiare il classico Hedwig Theme di Williams.
Il cast, come sappiamo composto da immense personalità, ci regala fenomenali interpretazioni, su tutte quelle di Alan Rickman, superbo ed emozionante come non mai, e Ralph Fiennes, che ci rappresenta un Voldemort ormai allo stremo, fragile nella sua disumanità e per questo più pericoloso che mai. Inoltre tutti i grandi attori, professori e non, ci danno un ultimo saluto nella Battaglia Finale, e tra loro spicca ovviamente la magistrale Maggie Smith.
Tra colpi di bacchette, smaterializzazioni non volutamente congiunte, creature mostruose e morti commoventi, questo film è un’emozione continua, avvolgente e vivace.
E se i ricordi del Principe ci fanno davvero pensare a qualcosa di sublime, le peripezie nella Gringott ci preparano per quello che poi sarà lo scontro nella scuola.
Insomma, questo Harry Potter non solo convince, ma conclude degnamente la versione cinematografica della serie più produttiva, seducente, emozionante e magica di sempre.
Andate a vedere Harry Potter e i Doni della Morte: parte 2.
Rimanete con Harry. Fin proprio alla fine.
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[+] adoro questo film!!!!!!! :(
(di i <3 hogwarts ; ()
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(di bea96)
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(di emily22)
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cenox
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sabato 16 luglio 2011
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un finale degno della saga
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Quando passano dieci anni di film su uno stesso personaggio, è ovvio che ci sia un minimo di dispiacere nel vedere la fine della serie, ma quando un finale è appassionante come questo, non si può che attenderla serenamente. Tutto doveva finire con questo film e tutto è effettivamente finito (a meno di ripensamenti della Rowling) ed è giusto che sia così. Dopo così tanti anni di effetti speciali grandiosi (ed anche questo film non difetta, anzi..) ed una trama intrecciatissima (consiglio a tutti gli appassionati di rivederseli in serie!), il film regala (per chi non avesse letto libri o si sia fatto fregare da amici che hanno spoilerato) un grandissimo colpo di scena che fa riflettere su tutto ciò che si era visto nella storia finora! Naturalmente non svelerò niente per chi dovesse ancora vederlo, ma anche il finale del film, malinconico e sereno allo stesso tempo, termina dove tutto era cominciato, dando libero sfogo alla fantasia dello spettatore.
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Quando passano dieci anni di film su uno stesso personaggio, è ovvio che ci sia un minimo di dispiacere nel vedere la fine della serie, ma quando un finale è appassionante come questo, non si può che attenderla serenamente. Tutto doveva finire con questo film e tutto è effettivamente finito (a meno di ripensamenti della Rowling) ed è giusto che sia così. Dopo così tanti anni di effetti speciali grandiosi (ed anche questo film non difetta, anzi..) ed una trama intrecciatissima (consiglio a tutti gli appassionati di rivederseli in serie!), il film regala (per chi non avesse letto libri o si sia fatto fregare da amici che hanno spoilerato) un grandissimo colpo di scena che fa riflettere su tutto ciò che si era visto nella storia finora! Naturalmente non svelerò niente per chi dovesse ancora vederlo, ma anche il finale del film, malinconico e sereno allo stesso tempo, termina dove tutto era cominciato, dando libero sfogo alla fantasia dello spettatore. Penso che questa sia una delle saghe meglio riuscite in assoluto nella storia del cinema, e gli incassi lo dimostrano, soprattutto, mi ripeto, nella complessità della trama che regala sempre nuovi spunti o particolari. Fiennes si dimostra un grandissimo attore nell'interpretare Voldemort, ma sono tantissimi gli attori che ci hanno regalato prove attoriali perfette nel corso della storia. Unico neo al film (perchè penso che la perfezione non esista mai) è lo scontro tra Potter e Voldemort..dopo tutti questi anni forse si poteva enfatizzare di più dopo anni e anni di battaglie, ma questo è solo un piccolo appunto in confronto all'enorme mole di lavoro che è stata affrontata per rendere un successo letterario in un altrettanto successo cinematografico.
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stridon
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giovedì 14 luglio 2011
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david yates chiude splendidamente
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L'avevamo sopportato(Harry Potter e l'ordine della fenice),L'avevamo odiato(Harry Potter e il principe mezzosangue),L'avevamo capito(Harry Potter e i doni della morte parte 1) ed ora lo amiamo(Harry Potter e i doni della morte parte 2). David Yates è riuscito a migliorare dai suoi errori ed ha tirato fuori il giusto finale che aveva bisogno questa saga ormai leggendaria. Il film inizia lento con l'ascesa degli studenti di hogwarts ormai vestiti di nero come il loro nuovo preside(Severus Piton) ricalcando così l'ideologia di Hitler. Dopo i primi minuti che ricordano molto i tempi più lenti della prima parte il film diventa un vortice di emozioni,effetti speciali e rivelazioni dell'ultimo minuto.
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L'avevamo sopportato(Harry Potter e l'ordine della fenice),L'avevamo odiato(Harry Potter e il principe mezzosangue),L'avevamo capito(Harry Potter e i doni della morte parte 1) ed ora lo amiamo(Harry Potter e i doni della morte parte 2). David Yates è riuscito a migliorare dai suoi errori ed ha tirato fuori il giusto finale che aveva bisogno questa saga ormai leggendaria. Il film inizia lento con l'ascesa degli studenti di hogwarts ormai vestiti di nero come il loro nuovo preside(Severus Piton) ricalcando così l'ideologia di Hitler. Dopo i primi minuti che ricordano molto i tempi più lenti della prima parte il film diventa un vortice di emozioni,effetti speciali e rivelazioni dell'ultimo minuto. Le scene di massa ricalcano le guerre del Signore degli anelli-Le due torri ma non sono il fulcro della guerra magica. Infatti è Harry il protagonista che deve ritrovare gli ultimi horcrux rimasti aiutato anche da Ron ed Hermione per distruggere l'oscuro signore. E dopo la visione di una hogwarts devastata e in fiamme con tutti gli insegnanti che cercano di salvarla arriva il giusto omaggio dell'intera saga all'interno dei ricordi di Piton (David Yates con i ricordi ci sa proprio fare). Belle musiche di Desplat anche se il cuore è di John Williams inserito di più rispetto ai film precedenti di Yates,Ottima la fotografia di Serra che con toni cupi e colori vivaci ci preannunciano l'imminente fine e il nuovo inizio dopo la dittatura e Yates anche se non da 10 si merita un bel 8,5 per le atmosfere cupe e per la battaglia aggiunta tra Voldemort ed Harry alla fine del film. Epico,Emozionante,Entusiasmante,Commovente,Ironico(forse non lo doveva essere in alcuni punti)Giusto.Harry Potter e i doni della marte parte 2 è l'ottimo finale di questa saga anche per la sua grande capacità di richiamare al suo interno tutti gli anni trascorsi ad Hogwarts e le diverse correnti registiche(Yates diventa Columbus(finale),Cuaron(forse no),Newell(battaglia tra Voldemort ed harry)).
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camillo
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domenica 17 luglio 2011
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la fine della fine!
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Harry,Ron ed Hermione tornano ad Hogwarts per trovare gli ultimi Horcrux di Voldemort e distruggerli.Hogwarts intanto è sotto il potere di Voldemort,dei mangiamorte e del neo preside Severus Piton.Harry scatenerà una rivolta contro Piton ed i mangiamorte e si verificherà una vera e propria guerra che porterà molti compagni alla morte.Il film ha una trama molto ben curata sotto ogni punto di vista:le scene d'azione sono avvincenti,quelle commoventi fanno il loro dovere e sono ben curati soprattutto i momenti in cui si hanno delle rivelazioni a dir poco clamorose.La recitazione è straordinaria e la regia è stata superba.Gli effetti speciali sono eccezionali ed il 3D è stato curato molto bene.
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Harry,Ron ed Hermione tornano ad Hogwarts per trovare gli ultimi Horcrux di Voldemort e distruggerli.Hogwarts intanto è sotto il potere di Voldemort,dei mangiamorte e del neo preside Severus Piton.Harry scatenerà una rivolta contro Piton ed i mangiamorte e si verificherà una vera e propria guerra che porterà molti compagni alla morte.Il film ha una trama molto ben curata sotto ogni punto di vista:le scene d'azione sono avvincenti,quelle commoventi fanno il loro dovere e sono ben curati soprattutto i momenti in cui si hanno delle rivelazioni a dir poco clamorose.La recitazione è straordinaria e la regia è stata superba.Gli effetti speciali sono eccezionali ed il 3D è stato curato molto bene.La saga di Harry Potter è giunta al termine con un film che sa far emozionare su tutti i fronti:forse è il mglior film dedicato ad Harry Potter.Un applauso ad attori,sceneggiatori,regista e a tutto lo staff!
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[+] anke di un applauso un abbraccio ,fi*a!!!!
(di i <3 hogwarts ; ()
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imasfreeasmyhair
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martedì 2 agosto 2011
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tratto dal libro? liberamente, molto liberamente.
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Passaggi essenziali del libro snobbati. Scene totalmente inventate. Trama sconvolta in modo grottesco, fino a renderla ridicola. Sul serio, sono poche le scene importanti del film ad essere attinenti al libro.
Misteri lasciati aperti e mai chiusi (cosa che nel libro non accade), spiegazioni fatue e spesso confuse, personaggi di vitale importanza trascurati e non esaltati a sufficienza.
Metà libro liquidato in pochi minuti, la battaglia espansa fino a renderla noiosa ai limiti del possibile: questo è il film di Harry Potter,che dovrebbe essere il più solenne e piacevole di tutti, visto da un qualsiasi lettore appassionato della saga.
Eliminate senza ritegno le scene più emozionanti del libro, come le battute di spirito dei protagonisti, l'infallibilità di Hermione, e soprattutto la scena in cui Amycus Carrow sputa in faccia alla McGranitt, venendo subito dopo Schiantato da Harry.
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Passaggi essenziali del libro snobbati. Scene totalmente inventate. Trama sconvolta in modo grottesco, fino a renderla ridicola. Sul serio, sono poche le scene importanti del film ad essere attinenti al libro.
Misteri lasciati aperti e mai chiusi (cosa che nel libro non accade), spiegazioni fatue e spesso confuse, personaggi di vitale importanza trascurati e non esaltati a sufficienza.
Metà libro liquidato in pochi minuti, la battaglia espansa fino a renderla noiosa ai limiti del possibile: questo è il film di Harry Potter,che dovrebbe essere il più solenne e piacevole di tutti, visto da un qualsiasi lettore appassionato della saga.
Eliminate senza ritegno le scene più emozionanti del libro, come le battute di spirito dei protagonisti, l'infallibilità di Hermione, e soprattutto la scena in cui Amycus Carrow sputa in faccia alla McGranitt, venendo subito dopo Schiantato da Harry.
Per fare solo un paio di esempi, non viene mai spiegata bene la storia del giovane Albus Silente, montata per aria da Aberforth in pochi secondi; per non parlare del Silente del "sogno" di Harry, che anzichè spiegargli tutto per bene come peraltro fa nel libro si limita a qualche inutile osservazione e un paio di battute. Il personaggio di Piton, nel libro reso amabile dai lunghi racconti "vissuti" da Harry nel Pensatoio, viene ridotto nel film ad un misero uomo dal cuore di pietra, impietoso, senza sentimenti tranne che per l'amore che prova per una donna, peraltro non tanto romantico quanto carnale.
Vediamo un Voldemort "umano", violento, anzichè un mistico elemento malvagio, quasi una presenza fantastica e intangibile (arriviamo ai limiti del possibile quando prende a CALCI Harry), e un Harry insensato e codardo (sebbene venga ripetuto più volte anche nel film che la sua qualità principale è, o dovrebbe essere, il coraggio) che scappa da Voldemort in una sciocca acchiapparella infantile e paradossale.
Unico punto di forza, il jingle ormai emblematico della saga, omesso dallo stesso regista nel film precendente. Se lo si può definire un punto di forza.
Un flop dal punto di vista emotivo, soprattutto alla fine, un film effimero che sembra campato per aria solo perchè lo si doveva fare per concludere la saga. Che triste fine.
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shepherdneo
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venerdì 22 luglio 2011
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la lotta tra bene e male...
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E' indubbio... L'essere umano sente l'esigenza di vivere e rivivere l'eterna lotta tra bene e male, probabilmente per poterla esorcizzare o comprendere, anche se mai riesce nel suo intento fino in fondo... Dopo 10 anni di film che seguono il noto personaggio della Rowling, l'ultimo, diviso in due parti è il più adulto, feroce, reale, più vero che magico...
Questa volta Harry è davvero adulto, si scontra con tutto il Male che ha di fronte impersonificato da un fantastico Voldemort, sempre più pauroso, sempre più simile a quella figura satanica (accusatrice, malvagia, perduta in se stessa) che tutti conosciamo dalle parole bibbliche.
Accusato in passato di essere infatti un Vangelo Satanico dalla Chiesa, Harry Potter smentisce tutti, rompendo infine la Bacchetta di Sambuco, sua di diritto, che gli avrebbe donato tutto il potere del mago più forte di tutti i tempi, rinuncia e resta se stesso, con meno magia, più disillusione, ma più amore.
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E' indubbio... L'essere umano sente l'esigenza di vivere e rivivere l'eterna lotta tra bene e male, probabilmente per poterla esorcizzare o comprendere, anche se mai riesce nel suo intento fino in fondo... Dopo 10 anni di film che seguono il noto personaggio della Rowling, l'ultimo, diviso in due parti è il più adulto, feroce, reale, più vero che magico...
Questa volta Harry è davvero adulto, si scontra con tutto il Male che ha di fronte impersonificato da un fantastico Voldemort, sempre più pauroso, sempre più simile a quella figura satanica (accusatrice, malvagia, perduta in se stessa) che tutti conosciamo dalle parole bibbliche.
Accusato in passato di essere infatti un Vangelo Satanico dalla Chiesa, Harry Potter smentisce tutti, rompendo infine la Bacchetta di Sambuco, sua di diritto, che gli avrebbe donato tutto il potere del mago più forte di tutti i tempi, rinuncia e resta se stesso, con meno magia, più disillusione, ma più amore.
Un film girato molto bene, con accuratezza delle inquadrature sui personaggi e le loro espressioni, una buona fotografia (particolarmente bella quella dell'albero nei ricordi di Severus) e una musica che raggiunge l'apice delle variazioni sul tema inventato dal sempre fantastico Williams, portato poi avanti da numerosi colleghi... Da menzionare anche il Silenzio, sia nella prima che seconda parte tiene in tensione più dei commmenti musicali.
Il film conquista il pubblico lasciando a casa la critica ovvero fa esattamente il suo mestiere... Incassi.
La fine che tutti si aspettavano, che molti conoscevano ma che ha lasciato entrambi un pò vuoti dentro, per l'ennesima conclusione di un grande personaggio che rimarrà nella storia delle attuali generazioni.
Film meritevole.
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(di camillo)
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rum42coah
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mercoledì 3 agosto 2011
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un finale epico
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Ho visto questo film in 3D,maniera perfetta per congedarsi da un fenomeno cinematografico(e letterario) come Harry Potter che mi ha tenuto compagnia per ben 10 anni.Iniziando dal 3D,posso dire che mi è piaciuto abbastanza:non eccezionale,ma ha dato profondità e maggiore spettacolarità a molte scene chiave del film.Il film inizia con l”ultima scena della parte 1(voldemort recupera la bacchetta di sambuco) e poi con Piton che fa marciare gli studenti come ai tempi del fascismo.Dopo un breve input,si passa alla scena della Gringott,molto ben fatta e che mi ha lasciato a bocca aperta per la sequenza dei binari grazie al 3D.Il drago è ben fatto e si passa velocemente ad Hogsmeade e successivamente a Hogwarts,dove c”è una stupenda scenda tra Piton e Harry che culmina con lo scontro tra il prof di Pozioni e la professoressa Mcgranitt,dal quale mi sarei aspettato tuttavia,qualcosa di più,essendo finito dopo pochissimo tempo.
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Ho visto questo film in 3D,maniera perfetta per congedarsi da un fenomeno cinematografico(e letterario) come Harry Potter che mi ha tenuto compagnia per ben 10 anni.Iniziando dal 3D,posso dire che mi è piaciuto abbastanza:non eccezionale,ma ha dato profondità e maggiore spettacolarità a molte scene chiave del film.Il film inizia con l”ultima scena della parte 1(voldemort recupera la bacchetta di sambuco) e poi con Piton che fa marciare gli studenti come ai tempi del fascismo.Dopo un breve input,si passa alla scena della Gringott,molto ben fatta e che mi ha lasciato a bocca aperta per la sequenza dei binari grazie al 3D.Il drago è ben fatto e si passa velocemente ad Hogsmeade e successivamente a Hogwarts,dove c”è una stupenda scenda tra Piton e Harry che culmina con lo scontro tra il prof di Pozioni e la professoressa Mcgranitt,dal quale mi sarei aspettato tuttavia,qualcosa di più,essendo finito dopo pochissimo tempo.Ma il tempo scorre veloce e la battaglia di Hogwarts ha inizio ed è fantastica come tutti gli effetti speciali che di sicuro,meritano una candidatura agli Oscar per come sono ben fatti ed imponenti.Voldemort è stupendo nella sua interpretazione(Ralph Fiennes è secondo solo ad Alan Rickman in questo film) e ci fa scorgiere le sue debolezze ad ogni Horcrux distrutto dai nostri eroi.Deludente per me la scena nella camera dei segreti(troppo breve),ma quella della stanza delle necessità è ben fatta e molto buona.Arriviamo al momento più toccante e più bello di tutta la saga per il sottoscritto:la morte di Piton ed i suoi ricordi.Morte cruda(non si vede nulla però) e lacrime che iniziano a scorrere sul viso alla famosa frase “Guardami…hai gli occhi di tua madre”.Scena magnifica,aiutata da una stupenda colonna sonora che candiderei agli Oscar,facendola vincere senza problemi perché ha contribuito in parte a farmi emoziona e piangere come un bambino durante i ricordi di Piton,singhiozzando copiosamente fino all”ultima sequenza,con Piton che prende in braccio la povera Lily morta.Dopo questa commovente(a dir poco) scena,arrivia la scena della pietra della resurrezione e del ritorno in vita(sotto mezzo di fantasmi) che è fatta bene e simile al libro.Stupenda inoltre la scena della”morte” di Harry,aiutata anche qua da una colonna sonora divina,cosi come durante la processione del corpo di Harry a Hogwarts con un Voldemort che allenta la tensione,grazie alla sua divertente frase “Harry Potter è morto!!”.Lo scontro Molly vs Bellatrix è stupendo e ben fatto;peccato per il sbriciolamento a suon di coriandoli che la povera Bellatrix non meritava e per la mancata parte in cui Voldemort la vede morta e si scaglia contro Molly.Arriviamo alla fine con lo scontro epico tra Harry e Voldemort che reputo bellissimo con colpi di scena,come quello della battaglia in volo dei due rivali.Verso la fine mi è paiciuta l”aggiunta della scena Hermione-Ron contro Nagini e l”eroe Neville(ottimamente interpretato da Matt Lewis) che distrugge Nagini come intermezzo nella battaglia tra il ragazzo che è sopravissuto e il signore oscuro.Buona l”idea di Voldemort disintegrato che ha reso l”idea di un uomo ormai decaduto.La scena finale è stata discreta:non commovente(almeno per me) ma tutto sommato un ottimo modo per finire questa stupenda saga che ho amato con tutto il cuore da oltre 10 anni.
Ah dimenticavo due scene chiave del film:il limbo e il dialogo tra Harry e Silente dove ho apprezzato Daniel finalmente senza occhiali(che rende molto di più) e mi è piaciuta la raffigurazione dell”anima di Voldemort come un anima perduta nell”inferno e demoniaca.Ultima cosa:non mi è piaciuta il soffermarsi poco sulla morte di Lupin,Tonks e Fred;avrebbero meritato molto di più che quello che gli è stata dedicato.
In definitiva un film epico e ben fatto,con qualche sbavatura ma passabile che ha avuto il merito di farmi piangere come mai avevo fatto per un film in vita mia(con tanto si singhiozzi) e già questo vale un voto in più!
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(di i <3 hogwarts ; ()
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(di peppe2994)
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riccardo76
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giovedì 11 agosto 2011
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la vita come un grande cerchio anche per harry
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Si conclude in bellezza la saga più famosa e redditizia della storia del cinema. La seconda parte di Harry Potter ei Doni della Morte offre infatti uno spettacolo indimenticabile sia ai fans che agli amanti degli effetti speciali. Al contrario della prima parte, più introspettiva e drammatica, che puntava soprattutto ad esaminare le emozioni dei protagonisti e i rapporti tra loro, la seconda si presenta come un concentrato di azione e colpi di scena, con spettacolari scenografie, soprattutto nelle scene di battaglia, che niente hanno da invidiare a quelle viste ne Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, per la prima volta girate interamente in 3D, il quale, se da un lato le rende ancora più sorprendenti, tuttavia dall’altro, le scurisce troppo, fino a renderle quasi indistinguibili.
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Si conclude in bellezza la saga più famosa e redditizia della storia del cinema. La seconda parte di Harry Potter ei Doni della Morte offre infatti uno spettacolo indimenticabile sia ai fans che agli amanti degli effetti speciali. Al contrario della prima parte, più introspettiva e drammatica, che puntava soprattutto ad esaminare le emozioni dei protagonisti e i rapporti tra loro, la seconda si presenta come un concentrato di azione e colpi di scena, con spettacolari scenografie, soprattutto nelle scene di battaglia, che niente hanno da invidiare a quelle viste ne Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, per la prima volta girate interamente in 3D, il quale, se da un lato le rende ancora più sorprendenti, tuttavia dall’altro, le scurisce troppo, fino a renderle quasi indistinguibili. Ciò invece non accade nella visione Imax 3D, dove le immagini risultano perfettamente nitide e chiare, anche se, francamente, questo alla fine costituisce l’unico vantaggio di questo nuovo tipo di visione.
Memorabile è l’invocazione e la marcia dell’esercito di guerrieri di pietra, ma soprattutto, la scena della fuga con il drago, indubbiamente quella che sfrutta al meglio le potenzialità del 3D; il bestione viene infatti riprodotto con una verosimiglianza impressionante, riuscendo a rendere l’idea della sua pesantezza, nel primo tentativo di volo, quando, a causa della sua enorme stazza, non riesce a spiccare il volo e distrugge tutti i comignoli dei tetti che trova al suo passaggio. Questa scena, insieme a quella nella camera segreta di Bellatrix, dove per un incantesimo ogni oggetto toccato si moltiplica, fanno riflettere su quanti passi avanti abbia fatto la tecnologia cinematografica dal primo film della serie.
Comunque, i pregi di questo capitolo non risiedono solo nell’aspetto visivo, ma anche nella sceneggiatura, costruita in modo tale da mantenere sempre alta la tensione, grazie anche ad alcuni colpi di scena di vero impatto emotivo (a meno che non si abbia già letto il libro).
Bellissimo è anche il finale, che ripercorre le orme del primo film, con i nostri maghetti in veste di genitori (molto credibile risulta il trucco di Harry, di Drako e soprattutto di Ron, con tanto di pancia, mentre lo stesso non si può dire per quello di sua sorella e di Ermione, le quali sembrano le stesse di 19 anni prima). I nostri eroi adesso si ritrovano ad accompagnare i loro figli all’importante momento della loro vita, in cui , per la prima volta entrano al binario 9 ¾ della stazione di King’s Cross. Così la saga, com’era iniziata, finisce con una nuova generazione, quasi a voler rappresentare il grande cerchio che è la vita di ognuno.
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benedetta bergagnini
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mercoledì 31 agosto 2011
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"tutto finisce": dopo il libro, prima del film
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Mi apro alla chiusura". Definizione enigmatica, attraente, provocatoria, difficile, sincera. Come la sua struttura descrittiva, labirintica, stratificata eppure, a modo suo, di straordinaria coerenza e sottigliezza. La Rowling è un'incantatrice elegante, raffinata. Matematica, tanto da divenire personficazione di fuoco e ghiaccio al tempo stesso. D'altronde, la vera magia è la sua professionalità e familiarità narrativa, la stessa che le ha permesso di sognare un mondo che vorremmo essere stato il nostro, costruito sull'eterno e costante predominio del bene sul male, evitando ogni forma di onirismo tradizionalmente inteso.
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Mi apro alla chiusura". Definizione enigmatica, attraente, provocatoria, difficile, sincera. Come la sua struttura descrittiva, labirintica, stratificata eppure, a modo suo, di straordinaria coerenza e sottigliezza. La Rowling è un'incantatrice elegante, raffinata. Matematica, tanto da divenire personficazione di fuoco e ghiaccio al tempo stesso. D'altronde, la vera magia è la sua professionalità e familiarità narrativa, la stessa che le ha permesso di sognare un mondo che vorremmo essere stato il nostro, costruito sull'eterno e costante predominio del bene sul male, evitando ogni forma di onirismo tradizionalmente inteso. La trama che lei racconta è forse la prima utopia cinematografica a vivere secondo le leggi scandite dal dolore morale dove, a parte qualche concessione di ordine inevitabilmente scenografico, “si è Harry”, percepiamo i suoi silenziosi e taciuti pensieri diventare nostri, e d’un tratto, come per incanto, i pensieri combaciano. Abbiamo indosso un paio di occhiali a luna piena, la nostra fronte è segnata da una cicatrice a forma di saetta, i nostri migliori amici sono uno spensierato ma sincero Ron ed una diligente e fantastica Hermione, i nostri genitori sono morti sedici anni fa, dando la vita per noi, uccisi dalla bacchetta che stringiamo ora in mano con ardente ferocia si prepara ad affrontare per un’ ultima, struggente, fatale volta. Ma il nostro Potter è il prescelto, il ragazzo che è sopravvissuto. Perciò a Joanne gli importa ben poco dei ritratti complessi, articolati, dotati di un’aria tersa di tensione che dipinge con tratto continuo, fluido, disinvolto e sicuro nei Doni della Morte. Mentre cerca disperatamente di confessare e confessarsi che Harry è l’Amore, è il terrore e le conseguenze dell’insostenibilità della Perdita, è l’esigenza di possibilità e scelte inesistenti. Ma il maghetto che supplicò il cappello parlante di non collocarlo nella “casa dei cattivi” è cresciuto, come il pericolo a cui deve far fronte. Ora non basta più schivare la morte, bisogna impossessarsene, innanzitutto allineando le carte con il nemico, eliminandone l’immortalità e successivamente impadronendosi degli oggetti che sono sinonimo di imminente predominio, quali Bacchetta di Sambuco, Pietra della Resurrezione e Mantello dell’Invisibilità. I Doni Della Morte, appunto. Leggevo il libro, vedevo Harry, sentivo il suo respiro. Percepivo l’odore di sangue, la paura e l’irrefrenabilità dell’intensità emotiva adolescenziale. Ed esperivo pressione. Morale, fisica. C’era. L’ultimo capitolo, letterario e cinematografico, è e sarà la personificazione del termine “concentrato”. Di fatti, avvenimenti, oscuri e assillanti segreti rivelati, comparsa di rompicapo non (in apparenza) risolvibili e sentimenti, emozioni che vogliono (ma non lo fanno) condurre sulla strada sbagliata. E la Rowling sa benissimo cosa vuole dire, sa anche come dirlo. Mette a segno due o tre colpi efficaci e dolorosi, per lei come per noi, ma non affonda. Mai. Non per incapacità, ma per impossibilità. Quella che permette la trascrizione e l’esperienza del narrare puro e senza regole, dettata da un imperativo interiore di mediazione con la realtà delle cose, della morte e della vita. Joanne, come Harry, abbandona la ragione e si aggrappa alla magia. Sempre. Perché abbandono è imprevedibilità, è anarchia, è follia, è sentimento. È magia. È il maghetto che mi ha accompagnata per anni. È Harry
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