Se avessi mai creduto che un film di Hp potesse raggiungere questo grado di qualità? No.
La pellicola di David Yates raggiunge davvero un apice quasi lirico. E' perfetta come sempre (sebbene sembri sempre migliorare) la fotografia di Serra, che riesce a far dominare le tonalità del grigio e del nero anche nel mezzo di una battaglia infuocata, cosi come perfette sono le scenografie di Craig che ha, per la prima volta, dato vita al castello rendendolo un personaggio reale, seppur, ahimè destinato alla distruzione. A questo tuttavia eravamo abituati. Quello che in realtà stupisce è il montaggio, che grazie a Dio è tornato a dare coerenza al film e lo fa in modo superbo, rendendo un unicum le violente sequenze di battaglia, la ricerca degli horcrux da parte del trio e, perfino, i momenti più drammatici e "quieti". Più che essere soddisfatti per la straordinaria colonna sonora di Alexandre Desplat, che con maestria ha saputo ridar vita a molti dei temi ormai celebri di John Williams (memorabile il rientro di Harry ad Hogwarts, la camera dei segreti o l'epilogo che riportano letteralmente indietro nel tempo anche musicalmente) e creare al tempo stesso nuovi pezzi classici della saga, si è soddifatti prima di tutto di sentirla finalmente nel film come uno dei punti di forza dell'immagine. Breve nota per gli effetti speciali..Che dire? Harry Potter in questo senso non ha mai deluso, ma stavolta i tecnici puntano all'oscar e, probailmente, lo meritano. Tra le sequenze mozzafiato la fuga col drago, un drago che letteralmente sembra ripreso e non creato, un piccolo gioiello che con molta probabilità rimmarrà insuperato per parecchi anni avvenire, ma anche il serpente, la battaglia nel suo insieme, lo scontro finale ecc. Per quel che concerne il 3D, ovviamente è un qualcosa di non fondamentale per la visione del film, tuttavia ci terrei a precisare che è ben realizzato (soprattutto se si considera la riconversione in postproduzione) ed usato in modo alquanto diverso da quel che siamo abituati a vedere. La terza dimensione è semplicemente un'aggiunta in profondità per l'immagine che funziona e funziona anche di notte senza distrazione, seppur con qualche piccola imprecisione specialmente nelle affollate scene di battaglia. Se quel che volete è vedere oggetti a distanza di un palmo dal viso allora è meglio puntare su di una proiezione normale.
Passando alla recitazione, beh, stavolta siamo ad alti livelli. Passerei prima brevemente in rassegna il trio, con Grint sempre pronto a divertire, ma finalmente con brevi momenti di gloria, tanto da oscurare a volte la Watson, la quale rimane tuttavia sempre un spanna sopra gli altri due. Il loro bacio è diverso dal libro, ma ben fatto (non avrei gradito vedere la Watson saltare addosso a Grint..troppo teen movie). Radcliffe è migliorato, e migliorato parecchio, finalmente offre di Harry una visione a 360° sapendo delineare aspetti del suo carattere mai visti (c'è la disperazione, la tristezza, la paura, la forza). Un'ottima interpretazione si, ma sempre per quanto possibile a Daniel, soprattutto se si passa all'assolutamente apatica relazione con la Wright. La scena tuttavia appartiene ad altri. Mattew Lewis mette sullo schermo un nuovo Neviile, un Neville che continua a far ridere ma che a quanto pare ha coraggio da vendere, come dimostra nei suoi pochi, ma brillanti, momenti di gloria. Maggie Smith ha finalmente la possibilità di esprimere al meglio le sue immense capacità, e non solo con le parole ma con espressioni visive estremamente loquaci. Fiennes ha optato per un Voldemort diverso, un Voldemort fatto anche di violenza fisica, ma anche di dolore, che sente crescere la paura, che sentiamo più umano. Avrei optato, a volte, per dei comportament un pò meno "allegri", ma senza dubbio Fiennes ha fatto entrare il personaggio nella top 10 dei migliori villain di sempre, magari accompagnato dalla sua fedele seguace Bonham Carter, la cui follia è in continua ascesa (o meglio era). Continua il buon lavoro di Isaacs, di Felton, della Walters, funziona anche il personaggio di Aberforth Silente e del cast minore. Il protagonista del film tuttavia è un altro, un attore la cui recitazione è impeccabile da 10 anni ma che ora commuove, o meglio fa scoppiare in lacrime letteralmente. Si parla, ovviamente di Alan Rickman e di un Piton diverso, che soffre, che piange, che ama, che muore, ma soprattutto che fa tutto ciò con puro sentimento. Non mi sorprenderebbe granché se all'uscita dal cinema metà del pubblico avesse cambiato idea sul suo personaggio preferito all'interno della saga. Sarà Oscar? Poco importa, i fan hanno il loro Piton e probabilemente ce l'ha anche la Rowling.
Alla fine della lista, anche se ovviamente andrebbero posti in cima troviamo David Yates, regista, e Steve Kloves, sceneggiatore. Molte le lamentele intorno ai loro nomi sia da parte dei critici che da parte dei fan. Abbiamo avuto un quinto capitolo troppo breve, un sesto colmo di testosterone, un settimo dark ma spesso lento. C'è da dirlo..abbiamo un ottavo perfetto. Finalmente Yates e Kloves lavorano in totale armonia, tutto procede con chiarezza, in modo accattivante, lo spettacolare si fonde con il lirico, le risate con le lacrime ed il pubblico non può che sentirsi completamente trasportato da quest'ultimo catartico viaggio insieme ad Harry, Ron e Hermione. L'epilogo seppur un pò in contrasto con il resto del film dà il suo tocco amaro e al tempo stesso dolcissimo, un colpo di grazia per chi ha miracolosamente trattenuto le lacrime fino alla fine.
Non si può che concludere ringraziando colei che ha creato tutto questo, che ha fatto sognare per più di un decennio (e che farà sognare nei decenni avvenire) i bambini e gli adulti di tutto il mondo. Siamo alla fine di un'era, ma è assolutamente un'uscita di scena in grande stile! Grazie Jo!
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