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Non c'è azione o gesto che su questa terra da infiniti lustri non si ripeta.Non nella sostanza ma nella rappresentazione perciò risiede l'essenza delle arti figurative.Non il dialogo brillante o l' originalità di una strada già percorsa vanno chiesti a questo film. Nell'auto il protagonista esce dall'asfalto,si nasconde sotto i cavalcavia, assume la pelle di altri protagonisti,si carica la responsabilità della sua infatuazione; è in ciascuna di queste singole variazioni del percorso ,altrimenti uguale per ogni navigatore satellitare,che deve ricercarsi l'originalità individuale del protagonista e della trama.Chiunque seguendo le indicazioni può arrivare alla propria destinazione,tuttavia solo l'eroe cavalcando con prudenza o con impeto ,furore o vendetta può diventare entusiasmante veicolo di valori.Per me è un filmone,sedentario o pigro chi non apprezza.Il protagonista ,anche se esce di strada ,sa sempre dove vuole arrivare.Non verso la violenza,piuttosto verso un oasi tranquilla , nascosta da tutti gli incidenti che senza riflettere causa un esistenza vissuta dentro al raptus di un mondo di gente che attraversa senza guardare,turbando soltanto la superficie dell'acqua.Avesse corsoin pista e non in una trama noir,sarebbero morti tutti di noia.
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