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Un'altalena di emozioni; oltre ai cazzotti veri, anche la crudeltà della reltà e la poesia della passione e degli ideali sembrano fare a pugni tra loro. La metafora di quanto l'amore per il cinema d'autore possa spingere un regista a farsi maltrattare, pur di non cedere e soccombere a tutto ciò che è consumistico, commerciale e di massa ... è esasperata dalle ripetute scene in cui il protagonista si lascia picchiare per risanare il proprio debito e portare avanti il proprio progetto artistico. Peccato ... perchè le bellissime scene poetiche, che trasmettono l'amore e la passione del regista, provano a smorzare quelle crude, ma occorre comunque stomaco nell'attesa che arrivino ... e questo potrebbe escludere parte del pubblico. E' pò come portare avanti un bellissimo messaggio ma usando spesso parolaccie, con il rischio che queste ne pregiudichino l'arrivo a chi è rivolto.
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