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Tre amiche alla ricerca della perfetta metà della loro mela: Sofia è una specie di amazzone che classifica il genere maschile secondo categorie equine, Penelope è un'avvocato "sportivo e spigliato" che sceglie gli uomini in base all'astrologia e Alice è un'insoddisfatta fotografa di fotoromanzi che si accontenta dell'uomo sbagliato. Tutto ciò può bastare a rendere l'idea di cosa ci si può aspettare dalla pellicola? Opera prima quasi completamente al femminile, poteva scapparci un vero ciclone rosa che si ispira (senza ovviamente poterli avvicinare) al genere di "Harry ti presenta Sally" e "Sex and the city" ed è tratta dal romanzo omonimo della stessa co-regista Daniela Cursi Masella, scritto dopo una delusione amorosa, che rivede e aggiorna personaggi e situazioni (entrambi banali banalizzandoli all'ennesima potenza) della più classica guerra tra i sessi. Si avverte un evidentissimo rancore nei confronti degli uomini, che vengono dipinti esclusivamente come sbagliatissimi e difettosi, con l'incongruenza solare che però vengono rincorsi per tutto il film. Il titolo ideale di questa commedia pseudosentimentale e pseudofemminista avrebbe dovuto essere "Come realizzare nel modo sbagliato un film pessimo" per farla vedere a chi si avvicina per la prima volta a tale mestiere a mo' di monito, Silvestrin è simpaticissimo ma nelle vesti di dongiovanni lascia a desiderare, mentre le ragazze appaiono del tutto fuori luogo con la sola Giulia Bevilacqua, sexy da far spavento, a dare un motivo per vedere la pellicola. Il resto è decisamente da dimenticare, anzi da seppellire, comprese qualche battute indovinate che diventano immediatamente sbagliate (e non poteva essere altrimenti) causa tempi sbagliati.
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