Amori, affari e Babbo Natale

Certo ennesima variazione sul tema dickensiano di"Scrooge"di"A Christmas Carol", questo"Desperately Seeking Santa"di Craig Pryce, 2011, ma la variazione è piacevole-.funzionaria di un "ramo cadetto"din una grande catena di ipermercati rischia la promozione se non organizza qualocosa di nuovo. dunque inventa il"Sexy Santa Claus"e si innamora del vincitore della competizione, un ragazzo che gestisce con la famiglia una pizzeria"vigente"da oltre settan'tanni, che invece rischia la chiusura. Divisa tra istanzee egoistiche e la giustiza ma anche l'amore, farà la scelta giusta, lascinado l'ex-fidanzato, "squalo"ultracarrierista. Come dicevo, il tema è sempre quello, sopratutto se collocato nell'0anno 2011, quando ancora pesava, anche oltre Oceano(il film è canadese, ma vale anche per le problematiche degli States, ovviamente), il peso della crisi del 2008 e dei suoi pesantissimi strascichi, ma appunto regista e interpreti hanno giocato intelligentemene su una non.riproposizione pedissequa, su un'originalità(certo molto relativa, intendiamoci bene) che possa far rivivere la solita"pietanza"del Christms-Movie trito e ritrito. La sfida è riuscita, dato che il livello"comedu"è comunque salvo, viste le vattute e le gags che costellano il film, ma non manca la tensione drammatica che in un film simile non poteva mancare. Decisamente siamo a livello buono, certo non ottimo, proprio perché sceneggiaTORI E REGISTA nantengono l'equilibrio tra i due diversi componenti della"pietanza"....Gli interpreti Laura Vandervoort , Nick Zano e Paula Brancati(ma anche gli/le altri/e vanno bene)sono all'altezza e quindi ilPLay"riesce senz'altro piacevole e ben confezionato. Detto questo, bisogna riconoscere, che, nel genere natalizio, "scartt totali rispetto alla tradizione e innovazione, epr dire, a la David Cronenberg di qualche dennio fa sconcertebbero un pubblico che è comunque "tradizionalista"", dunque non rimane che seguire determinate regole. se pensiamo che anche vari tentativi "alternativi"o sono falliti oppure hanno dovuto rientrare massicciamente nei ranghi, proprio perché lo"scato assoluto"Non va bene, e, dato che il cinema è anche un'impresa commerciale e prima ancora industriale, le"regole del gioco"non possno essere trasgredite totalmente, pena"bagni"clamorosi, il che anche un produttore non lo/se lo può permettere, appunto, il che vincola questo genere filmico più di altri., "fatalmente". El Gato