Amici miei - Come tutto ebbe inizio

Siamo sicuri di trovarci davanti al ritorno dell'epopea monicelliana? Sicuramente non ci troviamo davanti "Natale a Firenze", però lo stile di Neri Parenti si fa sentire. Il prodotto è una semplice commedia in costume che racconta alcune bravate (errore e offesa chiamarle "zingarate") nella Firenze di Lorenzo il Magnifico (intepretato simpaticamente da Benvenuti). Il film non è nè uno stupro alla trilogia di Monicelli nè un suo dignitoso proseguo. L'impressione è quella di assistere per un paio d'ore ad una commedia in costume che (purtroppo o per fortuna) di "Amici Miei" non ha che il titolo e la locandina. Placido risulta essere abbastanza anonimo, come del resto anche Hendel. De Sica "imita" il padre Vittorio, mentre Ghini e Panariello continuano ad essere fedeli alle loro interpretazioni. Loro cinque sono sicuramente distanti dal o capitana Tognazzi, ramente so ben attenti a non danneggiare il capolavoro di Monicelli.
Insomma un film abbastanza tenero che se fosse un saggio breve scolastico prederebbe un 6+ per il coraggio e per la scarsa attinenza al tema. Lo consiglio a coloro che intendono trascorrere una serata distensiva, ma anche ai coordinatori del boicottaggo: si ricrederanno. "Amici Miei: come tutto ebbe inizio" non c'entra nulla con l'opera monicelliana. De Laurentiis ha messo a segno un nuovo goal: quello del Merchandasing in costume.