Anno | 2011 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Neri Parenti |
Attori | Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini Massimo Ceccherini, Alessandro Benvenuti, Barbara Enrichi, Pamela Villoresi, Alessandra Acciai, Chiara Francini. |
Uscita | mercoledì 16 marzo 2011 |
Distribuzione | Filmauro |
MYmonetro | 1,54 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 marzo 2011
Alla corte di Lorenzo il magnifico, le scorribande zingare di un gruppo di amici che non accettano l'amarezza della vita. Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, 5 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Amici miei - Come tutto ebbe inizio ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 3,3 milioni di euro e 2,1 milioni di euro nel primo weekend.
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Nella Firenze 'magnifica' di Lorenzo De' Medici, cinque amici praticano con disinvoltura l'ozio e la bischerata. Irresponsabili e impenitenti, si ritrovano periodicamente per esorcizzare un domani di cui non v'è certezza, perché la peste è alle porte e il Savonarola è in città a predicare l'Apocalisse e a infliggere castighi. Duccio, consigliere svogliato, Cecco, oste sfaticato, Jacopo medico col vizietto, Manfredo, nullafacente con esagerata prole, e Filippo, nobile signore becco e infedele, dopo aver turbato le sorelle del convento con un nano 'infante' e superdotato e aver tirato scemo il legnaiolo Alderighi, sottraendogli la focosa consorte e scambiandogli la vita, decidono per troppa noia di prendersi gioco di uno di loro, condannandolo loro malgrado 'a capitolare'.
Lo avevano già fatto i Vanzina con il mito stracult del cinema popolare italiano (Er Monnezza) e col sequel di Eccezzziunale veramente, persevera adesso Neri Parenti con Amici Miei, 'ammettendo' evidentemente la crisi di idee della nostra cinematografia, ostinata in calchi, rimandi, aggiornamenti e rivisitazioni. Se è lecita e condivisibile la nostalgia per una precisa stagione del cinema italiano e per questa commedia boccaccesca nata da un'idea di Pietro Germi poi realizzata da Mario Monicelli, tuttavia conviene aprire gli occhi e convenire che quel cinema non è replicabile. Per diverse ragioni: di contesto (mutato), di storie (deboli e incongruenti), di volti (da natali in crociera) e di autori (che ricercano il consenso e non riconoscono la bellezza). Trentasei anni e tre film dopo, Neri Parenti, prodotto immancabilmente da Aurelio De Laurentiis, gira un prequel e immagina per gli amici di Monicelli e Loy un principio ambientato nella Firenze del Quattrocento alla corte del 'Magnifico" Lorenzo e sotto la tirannia spirituale e integralista del Savonarola.
Amici miei - Come tutto ebbe inizio, pretenzioso fin dal titolo, è un film inconsistente e impietosamente triste, realizzato come un cinepanettone, che è da sempre la (sola) cifra stilistica di Parenti. Perfezionando e provando a 'raffinare' il suo cinema (s)finito con la scrittura 'liquida' di Brizzi barra Martani (sceneggiatori del film), il regista fiorentino confeziona una commedia "a immaginario zero" che si fa beffa del cinico e lugubre vitalismo dell'originale e di cinque amici mai rassegnati all'amarezza della vita.
Così dopo aver mandato Fantozzi in paradiso e averlo 'celebrato' in un buon numero di episodi, tocca ai protagonisti di Monicelli, con l'articolo determinativo rigorosamente davanti al cognome, subire il (mal)trattamento, sfumando i toni crepuscolari in un atmosfera greve di arie letali come la peste. Non c'è nel film un fotogramma che sia in grado di sostenere la scelta di produrre un prequel, semmai c'è un gioco costante di (in)volontaria distruzione dell'idea originale. E il turpiloquio mascherato con la 'supercazzola', magnifico nonsense sfoderato dal Mascetti di Tognazzi per gabbare il prossimo, si mostra qui penosamente smascherato e attraverso un lessico solamente sporcaccione. Segnato più dalla tristezza che dall'irriducibile cinismo degli amici. No, dico, Parenti prematurata la supercazzola o scherziamo? Senza contare che il suo film ha perso i contatti col tarapìa tapiòco e si stima come se fosse antani.
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Siamo sicuri di trovarci davanti al ritorno dell'epopea monicelliana? Sicuramente non ci troviamo davanti "Natale a Firenze", però lo stile di Neri Parenti si fa sentire. Il prodotto è una semplice commedia in costume che racconta alcune bravate (errore e offesa chiamarle "zingarate") nella Firenze di Lorenzo il Magnifico (intepretato simpaticamente da Benvenuti). [...] Vai alla recensione »
Un trailer di Maccio Capatonda reciterebbe: "Esistono film che non esistono". In questo caso sarebbe più opportuno dire che esistono film che non dovrebbero esistere, ma purtroppo c'è sempre qualche "eretico" pronto a sfruttare il nome di una delle trilogie più importanti del cinema italiano solo per riempirsi le tasche.
Doveva essere un omaggio al film originale Amici miei, ma questo sequel se così si può chiamare non fa altro che ambientare una serie ridicola di scherzi e beffe assolutamente fini a sè stesse, senza strappare risate talmente banali son le trovate, che vien da pensare se il genere sia veramente quello comico. Forse la cosa migliore di questo film son i costumi, visto che il film [...] Vai alla recensione »
Un vero capolavoro del cinema italiano, regge il confronto con film del caliro di "Ladri di biciclette", "Roma città aperta", "La grande guerra", "I soliti ignoti "e addirittuara un'opera come "Cabiria". Girato con magistrale competenza ed interpretato con toccante lucidità, in confronto l'orriginale sembra una commediola; [...] Vai alla recensione »
Facessero pure qst film ma che non si azzardino ad intitolarlo amici miei per favore!!Parenti,De laurentis avete il limite!!
Bravo abbiamo capito che sei un grande estimatore di questi film porcografici e che usi mille nick per cercare di far salire il numero di stelline!! Probabilmente passerai anche la giornata ad aumentare positivamente la percentuale dei tuoi commenti...5 ore di smanettamento sul "SI" Il film è un gran capolavoro per menti inutili che ridono al suono di una scorreggia!!
Sono entrato non prevenuto, ma desideroso di risollevarmi. Ma mi ha depresso, guardavo l'ora aspettando che finisse, nessuno rideva in sala ed io meno che mai. L'unica cosa era l'ambientazione ben ricostruita ma per il resto "film inutile" Risparmiatevi i soldi almeno voi.
se solo fuori non avesse piovuto andavo via dopo un pò, non ho sentito in tutta la sala una sola persona ridere e nemmeno sorridere, solo sbadigliare. mi spiace dei soldi spesi e del tempo perso e del fatto che queste schifezze si facciano anche con le nostre tasse , se i contributi pubblici servono a questo è meglio che certi "attori" rimangano senza lavoro!!!
vogliamo paragonare questa..cosa al originale???' ridicolo!!! questo film non e altro che una bestemmia alla saga!!!
Ma come si fa a nominare il nome di "AMICI MIEI" invano? Il problema è che andranno a vederlo persone che non sanno nemmeno che film sacri erano i precedenti...e diranno che DE SICA e company sono stati bravissimi! Sarei propenso ad andare a trovare i produttori con un lanciagranate per far partire la festa!
Sono un estimatore di "Amici miei" (quello vero e secondo me ineguagliabile), non so come abbiamo fatto a dare il titolo a questo film, che indubbiamente sarà bello e divertente ma non credo abbia lo stesso valore della vera saga che resterà unica...
purtroppo, lo dico per chi lo ha prodotto girato e recitato, l'idea di abbinarlo al mitico film Monicelli abbia nuociuto moltissimo, e personalmente sono contento di questa sollevazione popolare, dimostra che c'è una moltitudine di persone che ama il cinema, che nn si riconosce nel film panettone, nn perchè siano fatti in un certo modo, ma perchè , e mi ci metto in mezzo, [...] Vai alla recensione »
Consiglio a chi vuole vedere questo film di guardarsi Natale al cesso su you tube sicuramente si diverte di più
Ma chi è arrabbiato? Io no di certo quando scrivo i miei commenti anche se critici! Comunque parlare di questo film è come parlare del NULLA ASSOLUTO!! Ma DE SICA ha mai fatto qualcosa che si possa chiamare "film"? CERCASI DISPERATAMENTE RISPOSTA....
non vedevo l'ora che quella schifezza che stavano proiettando finisse per poter andar via a respirare una boccata d'aria fresca; mi meraviglio di fazio che ha anche invitato panariello a publicizzare quella specie di film. c'è un solo commeto possibile ed quello di fantozzi quando urloò " ...è una c.....pazzesca!!!
Premesso che io per scelta non ho visto il film,direi che non è degno nemmeno di portare questo nome,dato che la saga di Amici Miei se ne è andata con il grande Monicelli.Il cinema italiano con questo similcinepanettone è caduto proprio in basso,sperando che la gente ride ancora per le parolacce o la volgarizzazione del sesso! Magari può funzionare sulle commediucce all'itali [...] Vai alla recensione »
Ciao. Chiedo anticipatamente scusa agli utenti di questo forum, per questa "recensione di sfogo". Lo scopo di questo mio sfogo è di rendervi partecipi in merito a cose che riguardano marginalmente questa pellicola, il forum ed i fatti cinematografici in generale (le conseguenti lamentele e sberleffi al mio indirizzo sono più che ampiamente [...] Vai alla recensione »
"Amici miei – Come tutto ebbe inizio, pretenzioso fin dal titolo, è un film inconsistente e impietosamente triste, realizzato come un cinepanettone, che è da sempre la (sola) cifra stilistica di Parenti. Perfezionando e provando a ‘raffinare' il suo cinema (s)finito con la scrittura ‘liquida' di Brizzi barra Martani (sceneggiatori del film), il regista [...] Vai alla recensione »
Ma proprio non capite niente... Non avete visto il coro entusiastico di elogi a Cinematografo di Marzullo? I guru della critica italiana da piccolo schermo l'hanno coperto di elogi, un autentico peana. Eh, proprio non sapete riconoscere i capolavori, voi. Meno male che ci sono i critici di Marzullo!
Visto. Ma si dai un bel cinepanettone con amici miei. Domani pero' mi raccomando rifacciamo don Camillo e Peppone , potreste mettere De sica come don Camillo e Boldi come Peppone e poi spedirli tutti in vacanza a Rio! Semplicemente un film triste.
Il film che vorrebbe far ridere ma che fa piangere. Viene tanta tristezza a pensare quanto bravo sarebbe stato De Sica e compagni come agricoltore (con tutto il rispetto per la categoria). Braccia rubate all'agricoltura direbbe qualcuno. Il sentimento predominante che si ha guardando questo film è la pietà verso attori e registi.
scandalosamente irritante e repellente. cinema italiano sempre più in basso
Mi rifiuto di andare a vedere sta specie di film che spero non rovini più di tanto il capolavoro che Monicelli,Tognazzi e compagnia bella hanno confezionato con intelligenza e talento. Io me ne sto a casa.
distruggete tutto quello che toccate. Parenti stavolta, ha fatto,fara',il passo troppo piu' lungo della sua gamba. Per toccare dei mostri sacri occorrono dei mostri sacri, e mi sembra che di bonzi sacri attualmente nel mondo della cinematografia di casa nostra non e' che c'e ne siano molti. Ben vada e lo si accetti per i cine-panettoni, ma prevedo un rovinoso e catastrofico e alquanto offensivo [...] Vai alla recensione »
è ovvio che il creatore della recensione ha voluto fare una vera e propria zingarata, è impossibile che parli sul serio... bravo, rendi onore alla memoria di Monicelli e di tutti i grandissimi attori dei film originali, più tu con queste poche righe, dove ritrovo il vero spirito della presa per il **** alla Mascetti, che quella banda di attorini e quel registucolo da strapazzo [...] Vai alla recensione »
MONICELLI aveva rifiutato di concedere, a furbi produttori, l'utilizzo del titolo 'Amici miei' per pure operazioni commerciali. Auguriamoci che questa pellicola non abbia successo, solo in questo modo potremo far capire che il pubblico italiano non si beve tutto ciò che gli viene offerto. Fanno ben sperare i recenti flop di De Laurentis: I mostri oggi, Manuale d'amore 3, Natale [...] Vai alla recensione »
Io intanto mi sono comprato alla libreria Giunti al punto di Roma al prezzo di un biglietto del cinema, il film l'Ultima Zingarata - un funeralone da fargli pigliare un colpo! il film tributo ad Amici miei con il grande Moschin e l'insuperabile Monicelli , che oltre a raccontare un sacco di aneddoti sul film originale alla fine fa la parte del Sassaroli e' l'ho trovato geniale! [...] Vai alla recensione »
un cinepanettone scaduto, avariato, rancido. il peggior film del 2011 (anche se mancano 8 mesi per la fine dell'anno difficilmente si riuscirà a fare di peggio).
credo che questo tipo di film, al di là della perenne contesa tra cinema colto ed intellettuale e cinepanettone style, rappresenti in pieno la decadenza fisica dell'Italia come Paese e come produttore di cultura e pensiero: tutta l'operazione sa di modo per far soldi velocemente e senza fatica. si prendono registi, attori e sceneggiatori che sanno fare il loro mestiere e li si inserisce [...] Vai alla recensione »
Vi dovete vergognare di produrre un film cosi, è veramente una presa in giro del pubblico .... ma questa volta se ci sarà gente che andra a vedere questo film allora ce lo meritiamo, ci meriatiamo […] che neri parenti da anni continua a propinarci.
Secondo CHI? Capisco che un professionista debba far di tutto per, se non altro, non sminuire l'opera ma, insomma, chiamarlo sequel, no! ASSOLUTAMENTE NO! Semmai è un film ISPIRATO al filone, o no? Non credo che Neri Parenti creda davvero di aver firmato il capitolo 4 della saga, perché se è così fatelo scende coi piedi per terra, e subito!
5 stelle all'ironia degli indignati! ragazzi vi siete fatti supercazzolare come certi vigili e certi vedovi al cimitero!
Consapevole che per giudicare bisogna prima conoscere, sono andato a vederlo. La buona volontà ce l'ho messa ma Monicelli non si meritava questo insulto. La recensione di Mymovies è stata fin troppo tenera.
Personalmente non ho visto il film e mi rifiuto di vederlo, per questo non esprimo un voto, volevo solo fare una piccola riflessione soprattutto per rispondere a quelli che dicono di non paragonarlo all'originale (che sono quelli che hanno dato giudizio positivo soprattutto).. il titolo del film è "Amici Miei: come tutto ebbe inizio", e vuole quindi essere un prequel del capolavoro [...] Vai alla recensione »
Questa mi mancava proprio! Pensavo che non ci fosse limite al peggio dopo l'inserimento delle immagini dell'attentato alle Torri gemelle nello spot della campagna elettorale di Bush junior ma mi sbagliavo... Ora anche ad uso cinematografico! Mamma mia... E qual'è la nota testata? Diccelo (anche se una mezza idea ce l'avrei...), su, non ho voglia di controllare dando a quella [...] Vai alla recensione »
Il re patacca del cinema italiano, al secolo Aurelio Delaurentiis, colpisce ancora, riuscendo nell'impresa di affondare, sbeffaggiare, ridicolizzare (non so quanti altri termini potrei usare ma preferisco fermarmi qui, il concetto è già chiarissimo) una leggenda del nostro cinema più amato, qual'è appunto "Amici miei".
se ancora non è uscito il fil come fate a dire che non è da vedere?????????????
già gli originali erano stati, all'epoca, sopravalutati, perchè non erano quei capolavori che la critica ci fece credere. Perciò, questo (si fa per dire) film tutto lazzi, berci e dialoghi sgangherati, cosa volete che valga, ZERO! Quando poi sento, e sono tanti, paragonare Christian De Sica al padre Vittorio.
Questo film è pura mancanza di rispetto per i morti e per tutto ciò che è stato Amici miei, e i capolavori non si toccano...
A Neri Parenti non bastava propinarci ogni anno la stessa minestra riscaldata del cinepanettone. Non contento ha dovuto scomodare in nome del dio denaro una saga storica nonchè pietra miliare della commedia all'italiana, massacrandola con una comicità di dubbio gusto, degli attori assolutamente non all'altezza (forse solo Michele Placido poteva reggere) e una regia a dir poco [...] Vai alla recensione »
Ottima fotografia, si, è l'unica cosa positiva di tutto il lavoro, fatto solo allo scopo di incuriosire e fare cassa, l'attenuante è che l'inevitabile paragone con quelli di monicelli e loy è spietato, anche la scelta del cast lascia perplessi, che altro dire...meglio fermarsi! Saluti
Ho vinto i pregiudizi ed ho provato comunque ad andare a vederlo, senza resistenze, non son riuscito a rimanere in sala... scusate ma mi sentivo sporco, mi sentivo in qualche modo di offendere il maestro Mario, già con il terzo capitolo siamo scesci... ma qui cè il precipizio!!
Della trilogia di Amici Miei condivide solo il titolo. Le battute sono così banali e scontate da rendere assolutamente sconsigliata la visione.
"Se ho avuto paura? Si, non averla sarebbe stato da incoscienti". Alla conferenza stampa di Amici miei – come tutto ebbe inizio, Neri Parenti sembra Don Quichotte. Regista del quarto sequel della saga di Amici miei, iniziata nel 1975 da Mario Monicelli, davanti a sé non ha mulini a vento ma veri giganti: "Lasciamo perdere le polemiche – dice subito, più candido che può – io sono soddisfatto di quello che abbiamo fatto: questo è un altro film, diverso dai primi tre Amici Miei, ma che mantiene lo spirito dei predecessori".
Il primo Amici miei, diretto da Monicelli, è del 1975. Gli altri due, di Nanni Loy, sono del 1982 e del 1985 e sono sempre più fiacchi e funerei. All’epoca la voglia di scherzare su tutto, morte compresa, fu presa giustamente come canto funebre per la commedia italiana al tramonto. Il ritorno di fiamma di Neri Parenti poteva essere l’occasione per dare l’addio o assestare almeno un autoironico colpetto [...] Vai alla recensione »
Altro che prequel di una delle saghe più innovative, ciniche, intelligenti ed aggressive mai prodotte sul nostro grande schermo. Amici miei... come tutto ebbe inizio è un cinepanettone fatto e finito, con pregi (pochissimi) e difetti (tanti). Manca la solita sfilza di parolacce e la Belen di turno ma, per il resto, il tono delle scenette, leggi scherzi, è identico a quello flebile di un qualsiasi «Natale [...] Vai alla recensione »
Poiché questa settimana siamo in vena di profanazione delle icone pop italiane, ecco il prequel di Amici miei: al fine di non sentirsi torcere le budella bisogna dimenticare il capolavoro di Monicelli e fare finta che quello girato da Neri Parenti sia un film ex novo. In tutta onestà, non si tratta di un cinepanettone, nonostante la presenza di De Sica e Ghini: c’è lo sforzo di costruire una commedia [...] Vai alla recensione »
A corto di ispirazione, Parenti & C. provano a retrodatare la supercazzola al 1487, nella Firenze medicea. Ma anche lì fra appestati e improbabili schiave africane, non trovano un’idea che è una. E cosi cercano di sfangarla con situazioni e battute degne di un Amleto prepubere (trombare o non trombare, questo è il dilemma). La regia, la sceneggiatura e la recitazione sono solo vergogna.
Scandalizzati a gridare al sacrilegio per aver osato toccare il mito di "Amici miei", i critici non si sono accorti che il prequel di Neri Parenti vanta una confezione di gran lusso, grazie alla splendida fotografia di Luciano Tovoli, ai bei costumi di Alfonsina Lettieri e alle scenografie di Francesco Frigeri che ricostruiscono una Firenze quattrocentesca tecnicamente perfetta.
Esce tra le immancabili polemiche - che sono tutta pubblicità - il "prequel" della celebre serie aperta da Monicelli e chiusa da Loy: chiusa almeno fino a oggi, quando il team dei cinepanettoni è stato arruolato per un viaggio nel tempo, rivestito di costumi del ' 400 e spedito a far zingarate nella Firenze sotto minaccia della peste. Le burle dei cinque amici sono pecorecce e poco inventive.
Neri Parenti, punching ball dei cinéfili in servizio permanente effettivo, ritorna nella sua Firenze (dove il padre fu rettore) con una certa accuratezza e il fermo principio di non prendersi troppo sul serio. È ovvio, dunque, che girando il prequel di «Amici miei» non ha commesso sacrilegio e non merita anatema; anche perché il culto delle zingarate - cioè gli scherzacci intrapresi da goliardi fuori [...] Vai alla recensione »
Ci siamo. Arriva in sala il film più odiato dell’anno. Si è sporcato perfino Marco Travaglio parlando di «profanazione di capolavoro» e deridendo il regista, Neri Parenti. Perché questa cattiveria? Le accuse sono di scarsa fiorentinità. Ma nel vecchio Amici miei di Monicelli nessuno dei protagonisti lo era (Tognazzi, Celi, Moschin, Del Prete) e non lo erano nemmeno le loro donne (Olga Karlatos, Silvia [...] Vai alla recensione »
Tutto nel mondo è burla» canta il Falstaff di Verdi, riallacciandosi a una tradizione dello sberleffo usato per esorcizzare i mali della vita e i terrore della morte che ha lontane radici nella nostra cultura. Essendosi ispirati per la trilogia di Amici miei a quell'antico modello, gli indimenticati sceneggiatori Benvenuti, De Bernardi e Pinelli ebbero qualche anno fa l'idea di un numero quattro ambientato [...] Vai alla recensione »
Aurelio De Laurentiis ancora una volta fa centro. Con il sostegno sempre più felice di Neri Parenti regista e sceneggiatore che, volendo rendere omaggio al mitico "Amici miei" del caro e compianto Mario Monicelli, ha ritenuto giusto non dargli un seguito, anche perché non era semplice sostituire in quelle parti quei magnifici interpreti di allora, e così, chiamato nuovamente in campo Piero De Bernardi, [...] Vai alla recensione »