Albert Nobbs |
||||||||||||||
Un film di Rodrigo García.
Con Glenn Close, Mia Wasikowska, Aaron Taylor-Johnson, Janet McTeer.
continua»
Titolo originale Albert Nobbs.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 113 min.
- Gran Bretagna 2011.
- Videa
uscita venerdì 10 febbraio 2012.
MYMONETRO
Albert Nobbs
valutazione media:
2,81
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il sogno e la sconfittadi quieromirarFeedback: 1436 | altri commenti e recensioni di quieromirar |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 25 marzo 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
La pellicola di Rodrigo Garcia esprime fin dalle primissime inquadrature il nucleo narrativo che muoverà l’intera vicenda. Una mano paziente accende un lume, un cameriere cura l’illuminazione del corridoio e infine la luce si spande sul volto di Glenn Close. In quel gesto ripetuto mille volte c’è la tenace determinazione di tenere acceso un sogno che alla fine renda riconoscibile chi l’ha sognato. Albert Nobbs non vuole più essere uno dei tanti, ma un nome che rifletta un’individualità; lo fa lavorando sottotraccia, nascondendo il desiderio di serenità borghese dietro la più anonima delle esistenze, e ciò giustifica la rigidità della maschera della protagonista. L’accusa mossa al film di non prendere mai davvero il volo nasce dalla tensione –puntualmente inappagata- di raggiungere la meta, dall’ostinazione quasi malata del personaggio di vedersi realizzato/a che si scontra con ostacoli sempre maggiori. Il sogno è talmente vitale da essere preferito sempre alla realtà (“Qual è il vostro nome?” “Albert” “Il vostro vero nome!” “Albert!”), come mostra anche la scena in cui la Close e Janet Mc Teer si spingono verso la spiaggia vestite da donna. S’intrecciano molte cause dietro quella scelta: un omaggio a chi non c’è più, un immedesimarsi nell’esistenza che avrebbero potuto avere, il bisogno di rompere le regole di un mondo ingrato, proponendosi, anche solo per pochi istanti, come le persone che non sono riuscite a diventare per la sopraffazione degli altri. Non si dimentichi che tutte le figure chiave della storia hanno un passato di violenza e la corsa gioiosa verso il mare –dove, non a caso, l’interprete principale cade) allude al bisogno di essere finalmente solo se stessi. Il regista preferisce sottolineare le atmosfere in modo facilmente leggibile: il bimbo che fissa lo sguardo su Hubert si riallaccia al suo ruolo di testimone inaspettato, alla foto della madre di Albert fa eco il vagito del bimbo della cameriera, come a significare che è possibile a un altro quell’inizio negato all’amoroso custode dell’immagine. In questo racconto di sconfitte il finale non è consolatorio come si potrebbe credere: la solidarietà e l’amore possono manifestarsi solo nelle forme del tutto estranee a una società crudele. Le lenzuolo di bucato nascondono la scena; sotto vere menzogne palpiteranno nuove vite.
[+] lascia un commento a quieromirar »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di quieromirar:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | osteriacinematografo 2° | chissima 3° | renato volpone 4° | paolo bisi 5° | stefania66 6° | zoom e controzoom 7° | olgadik 8° | luca scialo 9° | filippo catani 10° | carloalberto 11° | quieromirar 12° | francesca50 13° | r.d.crisis 14° | erostrato 15° | vale125 |
SAG Awards (2) Premio Oscar (5) Golden Globes (4) Critics Choice Award (1) Articoli & News |
|