Una fragile armonia

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Un film di Yaron Zilberman. Con Philip Seymour Hoffman, Christopher Walken, Imogen Poots, Catherine Keener, Wallace Shawn.
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Titolo originale A Late Quartet. Drammatico, durata 105 min. - USA 2011. - Good Films uscita giovedì 12 settembre 2013. MYMONETRO Una fragile armonia * * 1/2 - - valutazione media: 2,72 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
vanessa zarastro sabato 28 settembre 2013
il quartetto è sovrano Valutazione 3 stelle su cinque
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Investigare il mondo della musica e dei musicisti è un compito difficile; Zilberman esplora i risvolti umani, le gelosie, i narcisismi e i non-detti di quattro artisti che hanno e hanno avuto successo e che hanno il problema di mantenerlo. Una serie di eventi sembrano scatenarsi dopo un ventennio di armonia in cui sembrerebbe che questa armonia fosse stata il frutto di rinunce,  di compromessi, di omissioni non più sostenibili dopo così tanto tempo. Le tematiche della coppie e del gruppo (di lavoro) sono belle e universali, gli interpreti sono attori di indiscussa bravura e ben si calano nei ruoli. Viene solo da chiedersi se la musica sia solo un sottofondo, una colonna sonora di primissima qualità. [+]

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il passatore lunedì 11 febbraio 2013
una perla di film Valutazione 4 stelle su cinque
52%
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 Il Cinema dovrebbe regalarci più spesso film come A late quartet, titolo che si riferisce a una delle ultime opere di Beethoven, il Quartetto per archi n. 14 op. 131.
Il film si rivela una vera perla, sia per soggetto che interpretazione; il casting poi è perfetto: attori navigati visti in ben altri ruoli ci stupiscono per la perfetta rappresentazione di personaggi complessi, sfaccettati.
Venticinque anni di successi del quartetto d’archi the Fugue hanno cementato un sodalizio professionalmente impeccabile fra i quattro musicisti, ma hanno anche preteso un alto prezzo alla quattro persone, costrette non solo a suonare, ma anche a vivere ensemble. [+]

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pepito1948 giovedì 17 ottobre 2013
algebricamente positivo Valutazione 3 stelle su cinque
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Peter è il grande vecchio, violoncellista che conserva il segno di un illuminante incontro con Pablo Casals (non conta il numero di errori di esecuzione, talvolta basta un guizzo, un dettaglio emotivamente penetrante per dare lustro ad una performance). Peter dirige da 25 anni un quartetto d’archi, tre uomini e una donna, di cui è fondatore ed ispiratore. Peter è anche il garante dell’armonia del gruppo, come ensamble e come piccola comunità di affetti, in cui è punto di riferimento ed esempio di saggezza. Peter è l’anima e l’immagine del gruppo e ne costituisce la forza aggregante e il legame rassicurante.
Peter si ammala, la sua permanenza nel quartetto è compromessa, come leader deve provvedere alla sostituzione per evitare inutili pause (così come non le prevede il Quartetto 14, Op. [+]

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omanoc_laod venerdì 23 maggio 2014
tra musica e psicologia. Valutazione 3 stelle su cinque
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Un film tanto semplice eppure tanto complesso. Sembra quasi una dimostrazione di quanto viene ad essere descritto nei trattati di psicologia dove si ha a che fare con la materia più bella ma anche più complessa: l’uomo.

 
Il film, nel quale emergono le carte in gioco, quelle vincenti e quelle perdenti, di ogni membro del quartetto d'archi, ha inizio nel momento in cui Peter, il più anziano, dichiara ai propri compagni di soffrire del morbo di Parkinson, quello che non solo genererà timore per il proseguo dell’ attività musicale, ma che darà la sperata opportunità di far emergere i problemi che ognuno dei quattro presenta e che per troppo tempo ha taciuto. [+]

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ilaria pasqua lunedì 22 settembre 2014
magnifica sinfonia Valutazione 4 stelle su cinque
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Un quartetto di musicisti che suona insieme da più di vent’anni viene scosso da una terribile notizia: uno di loro, Peter, è al primo stadio del Parkinson. Questo getta delle ombre non solo sul gruppo ma su tutta la loro vita.
I rapporti si incrinano velocemente, ma soprattutto cose non dette, problemi celati, tornano prepotentemente a galla. Il quartetto è un piccolo animale che sembra vivere di vita propria, un organismo equilibrato, un perfetto puzzle dove ogni suo membro è un preciso pezzo che non può cambiare di posizione. Ognuno di loro è indispensabile, ogni loro silenzio è necessario per la sua esistenza. [+]

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enzo70 mercoledì 9 dicembre 2015
alla ricerca della perfezione Valutazione 3 stelle su cinque
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Un quartetto di musicisti all’apice del successo ed in procinto di proporre al suo pubblico l’Opera 131 di Beethoven viene messo a dura prova dalla scoperta che il più anziano del gruppo, Christopher Walken, è malato del morbo di Parkinson. L’armonia del gruppo si perde dietro i rancori del secondo violino, il solito grandioso Philip Seymour Hoffman, nei confronti del primo violino, Daniel Lerner; anche il rapporto tra la violista, Catherine Keener, e l’ex marito, Hoffman, è in crisi; e la figlia di questi ultimi, Imogen Poots, una violinista di grandissimo talento inizia una relazione con il primo violino del quartetto. [+]

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stefano capasso mercoledì 4 gennaio 2017
dall'ego all'armonia Valutazione 3 stelle su cinque
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Quando Peter, violoncellista del quartetto d’archi “Fugue”, scopre di avere il Parkinson, la sua vita e quella del gruppo subiscono un forte scossone. Robert, secondo violino cerca più spazio, mentre Juliette, la moglie, Daniel non sono d’accordo. Alla vigilia del primo concerto della nuova stagione, scoppiano conflitti privati covati per anni tra tutti i componenti.
Un bel film di Yaron Zilberman che colloca nel mondo della musica una complessa e profonda vicenda di relazioni e sentimenti. Quando un evento modifica l’equilibrio da lungo tempo stabilito, c’è la possibilità per tutti di rivedere la propria posizione, di mettere in discussione, anche a costo di perdere tutto, il proprio ruolo. [+]

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fabio 3121 martedì 26 maggio 2020
la forza del gruppo e della musica classica. Valutazione 3 stelle su cinque
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il film, ambientato in una meravigliosa e soleggiata New York imbiancata di neve, racconta la storia del quartetto d’archi “Fugue” impegnato a prepararsi per l’ennesima tournè in giro per il mondo. Purtroppo al più anziano del gruppo, il violoncellista Peter viene diagnosticato il morbo di Parkinson e, pertanto, la sua eventuale assenza alla tournè costituirà l’inizio di una serie di problematiche – soprattutto interpersonali – tra gli altri 3 membri, due dei quali sono una coppia sposata, Robert il secondo violino e Juliette viola, con una figlia Alexandra che prende lezioni di violino da Daniel primo violino del quartetto. [+]

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l''''eremita mercoledì 7 luglio 2021
saggio musicato sulle dinamiche di gruppo Valutazione 4 stelle su cinque
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Ho trovato bellissimo questo film, che mi ha riportato al cinema d'autore americano degli anni '70-80. Devo dire che l'ho visionato in lingua originale e sicuramente anche questo ha avuto la sua importanza, e che , lo ammetto, apprezzo moltissimo almeno tre attori del cast. Detto questo , credo che sia davvero mirabile il modo in cui si descrive come un sistema apparentemente collaudato da anni,  possa entrare improvvisamente in crisi a causa di un solo elemento " difettoso" o non più congruente per qualsivoglia motivo ( caso, scelta personale..) e come questo possa scatenare una reazione a catena, andando a scoprire dinamiche interpersonali che altrimenti sarebbero rimaste nascoste e sopite. [+]

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filippo catani venerdì 15 novembre 2013
un quartetto a pezzi Valutazione 3 stelle su cinque
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Dopo 25 anni consecutivi di concerti assieme, un quartetto d'archi dovrà cambiare formazione in quanto il più anziano del gruppo si scopre malato di Parkinson. Improvvisamente, venendo via questa sorta di "tappo", si scopre un vero e proprio vaso di Pandora. Un buon cast spesso aiuta a fare un buon film; non è sempre vero ma in questo caso sì. Infatti la trama non è malvagia ma verso il finale tende un pochino ad avvitarsi in una serie di rancori/torti/ritorsioni un pochino eccessivi quasi inverosimili. Il film però è tenuto a galla dall'ottima musica e dai suoi attori (su tutti Hoffman e Walken) che reggono buona parte dello svolgimento. Ecco forse magari gli addetti ai lavori potranno godersi ancora meglio certi tecnicismi che sfuggono a noi profani e che magari potevano essere un pochino meglio illustrati senza fare con questo del film un saggio di storia della musica. [+]

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