The Pacific

La guerra di Spielberg non fa prigionieri

MC' è un filo rosso che lega i capolavori di Steven Spielberg, da Schindler' s list a Salvate il soldato Ryan: la memoria. «Bisogna ricordare, perché quello che è successo, può succedere di nuovo». Insieme a Tom Hanks, il regista ha prodotto la serie - ispirata ai racconti dei veterani - sul conflitto nel Pacifico, il più sanguinario della storia americana. Sono tre giovani marines, Robert (James Badge Dale), John (Jon Seda) e Eugene (Joe Mazzello), a farci vedere coi loro occhi violenza e morte, a farci sentire il dolore e la paura, a spiegarci il senso di sconfitta che ogni guerra porta con sé anche in caso di vittoria. «Non è patriottica né eroica» ha dichiarato Spielberg «questa è una serie contro la guerra». Quattro anni di ricerche, un anno e mezzo di riprese in Australia, 90 set (tonnellate di sabbia nera per riprodurre la spiaggia lavica di Iwo Jima), sei registi, 138 attori e 26 mila comparse per un kolossal da 200 milioni di dollari. «Quella nel Pacifico» ha spiegato Hanks «è stata una guerra di razzismo e terrore. Il modo in cui vedevamo nel 1946 l' impero giapponese non è molto diverso da come percepiamo oggi il mondo musulmano. O no?».
Da La Repubblica, 8 maggio 2010


di Silvia Fumarola, 8 maggio 2010