I ragazzi stanno bene |
||||||||||||||
Un film di Lisa Cholodenko.
Con Annette Bening, Julianne Moore, Mark Ruffalo, Mia Wasikowska, Josh Hutcherson.
continua»
Titolo originale The Kids Are All Right.
Commedia,
durata 104 min.
- USA 2010.
- Lucky Red
uscita venerdì 11 marzo 2011.
MYMONETRO
I ragazzi stanno bene
valutazione media:
2,94
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Commedia gradevoledi Emanuela22Feedback: 400 | altri commenti e recensioni di Emanuela22 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
domenica 8 luglio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“I ragazzi stanno bene” è una commedia brillante, frutto del contemporaneo cinema indipendente americano. La regista Lisa Chodolenko affronta la delicata questione della famiglia omogenitoriale senza incorrere in toni drammatici o forzatamente comici. Il film segue un buon ritmo, e si costruisce su dialoghi intelligenti, spesso ottimi spunti per una riflessione che trascenda la trama di per sé semplice e lineare. Le protagoniste sono due donne di mezza età, caratterialmente agli antipodi e, almeno in un primo momento, perfettamente in armonia e innamorate. I due figli della coppia sono Joni, diciottenne particolarmente matura e distante dagli interessi dei suoi coetanei, e Laser, un bravo ragazzo che ama trascorrere le sue giornate in compagnia di un amico sciocco e immaturo, unica figura maschile con cui il ragazzo possa confrontarsi prima dell’incontro con il donatore Paul. Le mamme Jules e Nic hanno infatti concepito i due figli attraverso l’inseminazione artificiale, servendosi dello sperma di uno stesso donatore, la cui identità verrà svelata grazie alla curiosità del figlio. Giustificabile è d’altronde la voglia di conoscere il proprio padre biologico, specialmente in un’età in cui pressante è la necessità di approfondire la conoscenza di se e delle proprie origini. Ciò non significa che Laser nutra rancore nei confronti delle due madri, entrambe premurose e amorevoli nei confronti dei due ragazzi, che come è precisato nel titolo, “stanno bene”. Il giovane protagonista necessita dell’aiuto della sorella, maggiorenne, per poter richiedere i dati anagrafici del donatore. Così entra in scena Paul, attraente scapolo di mezza età, proprietario di un ristorante e di una coltivazione biologica. L’uomo sarà subito osteggiato da Nic e Jules, per cui rappresenterà sin dalla prima presentazione, un destabilizzatore dell’equilibrio interno alla famiglia. La giovane Joni si mostra infatti affascinata, anche più del fratello, dalla personalità di Paul che può assurgere nel contempo al ruolo di amico e padre per i due adolescenti. Mentre Nic, la più mascolina della coppia, apparentemente sicura di sé e di polso, è restia ad accettare una figura maschile che non può, a suo dire, considerarsi padre dei ragazzi. Una delle battute più efficaci è proprio quella in cui la donna risponde accesamente a Paul, responsabile di aver offerto un passaggio in motore a Joni, affermando che solo il tempo insegna ad essere padri e madri, non la genetica. Nel tentativo di presentare una coppia lesbica matura, con le peculiarità di tante analoghe coppie eterosessuali, sembra quasi che l’universo maschile sia ridotto a mero dispensatore di spermatozoi. All’uomo è attribuita scarsa sensibilità e nonostante l’avvicinamento ai figli, che intravedono in lui buone qualità, nel momento dell’accettazione l’inganno è smascherato e Paul perde la possibilità di avere ciò di cui avrebbe necessità, costruirsi una famiglia. Egli rimane relegato al prototipo dell’uomo adulto rimasto ragazzino, che di primo acchito sembra legarsi ai consanguinei per la forte attrazione sessuale nei confronti di Jules, la più passionale e creativa della coppia, magistralmente interpretata da Julianne Moore. La donna, nonostante l’amore nei confronti di Nic, tentenna dinnanzi all’attrazione di carattere eterosessuale , fino a cedere alla tentazione e congiungersi diverse volte all’uomo, approfittando della collaborazione lavorativa. Il tradimento rientra perfettamente nel quadro complessivo di una famiglia apparentemente serena che, come tutte, cela una serie di incomprensioni e insofferenze di diversa matrice. La famiglia imperfetta è realistica, sia che sia frutto di una unione eterosessuale, sia al contrario di una relazione omosessuale. In tal caso segni della instabilità di coppia sono evidenti già prima del subentrare del donatore. La Chodolenko ritrae delle scene di sesso meccanico, freddo, raro, e momenti di intimità sempre più trascurati e litigiosi. Se a questo aggiungiamo la prossima partenza di Joni, neoiscritta all’università, il quadro è completo. Nella vita di due genitori i momenti di sconforto e gravosità legati alla responsabilità del proprio ruolo sono naturali così come naturale è il superamento di questi frangenti, soprattutto laddove sia presente un sentimento forte. Trovo la storia nel complesso verosimile e senza troppi fronzoli, ma mi chiedo se non sarebbe stato più corretto ritagliare uno spazio adeguato alla figura di Paul, liquidato troppo celermente, come se fosse un personaggio secondario. Se è vero che non si diventa padri grazie alla pura trasmissione genetica ma piuttosto grazie all’esperienza è anche vero che la figura maschile, tutt’altro che negativa per i due ragazzi, avrebbe potuto essere trattata più umanamente anziché come un semplice oggetto del desiderio. Detto questo esprimo particolare apprezzamento per la fotografia sempre attenta a cogliere l’espressione di volti rivelatori di un universo ricco di emozioni. Le scene di vita quotidiana ivi tratteggiate sono emblema della “normalità” che contraddistingue un nucleo familiare inconsueto rispetto al modello eterosessuale. D’altronde i modelli che regolano la nostra società sono per lo più risultato di una elaborazione culturale, scevra da alcuna necessità naturale. Anche la famiglia nucleare, alla cui esistenza siamo abituati sin da bambini non è un modello valido presso tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, bensì una “forma” di famiglia affermatasi negli ultimi decenni, a seguito del superamento della famiglia allargata, un tempo tradizionale.
[+] lascia un commento a emanuela22 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di Emanuela22:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Recensioni & Opinionisti |
Premi |
Multimedia | Shop & Showtime |
Pubblico (per gradimento)
1° | davidestanzione 2° | laulilla 3° | riccardo t. 4° | olgadik 5° | massimiliano morelli 6° | renato volpone 7° | pepito1948 8° | giacomogabrielli 9° | tiamaster 10° | orazio maione 11° | gianmarco.diroma 12° | francesco giuliano 13° | dado1987 14° | theophilus 15° | marco_gir 16° | stefano capasso 17° | jacopo b98 18° | giugy3000 19° | emanuela22 20° | fontamas 21° | paolo salvaro 22° | cenox 23° | karmaelo 24° | lisa casotti 25° | giusepon 26° | cannedcat |
SAG Awards (3) Premio Oscar (4) Golden Globes (7) Critics Choice Award (4) Festival di Berlino (1) BAFTA (5) AFI Awards (1) Articoli & News |
|